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giovedì 2 maggio 2019

Con Ovidio. La felicità di leggere un classico di Nicola Gardini

Con Ovidio. La felicità di leggere un classico

Con Ovidio. La felicità di leggere un classico


di Nicola Gardini 

    Editore: Garzanti
    Collana: Saggi
    Data di Pubblicazione: maggio 2017
    EAN: 9788811673156
    ISBN: 8811673151
    Pagine: 188
  • Chi non ha mai sentito nominare Ovidio? 
  • Praticamente nessuno perché il grande poeta dell’antichità fa parte della nostra vita e della nostra cultura. Nicola Gardini prova però a raccontarcelo davvero e lo fa in "Con Ovidio", 
  • un racconto appassionato di un uomo e di un autore. 
  • Il poeta e lo scrittore dell’indiscusso capolavoro de le Metamorfosi viene qui scandagliato e analizzato sia nella sua produzione artistica sia nella sua forma esistenziale. Perché un mistero avvolge la vita di Ovidio: passa dalla fama alla disgrazia, 
  • finendo esiliato ai confini del mondo. 
  • E il motivo è rimasto sempre sconosciuto, tra dubbi e idee sballate che hanno accompagnato sino ad ora la sua figura. Nicola Gardini ama Ovidio e questo amore trasuda dalla pagina e coccola il lettore, dalla prima all’ultima parola. 
  • Nei componimenti del poeta c’è spazio per l’eros, per i sentimenti e per quella passione che solo due amanti conoscono, ma anche la politica trova sonorità nelle sue parole con la lotta all’emarginazione. E poi arriva l’esilio a colpirlo come una lama e a travolgerlo e allontanarlo da tutto e da tutti, persino da se stesso. In "Con Ovidio" troviamo il sentimento, l’amore per la poesia e il destino. https://www.libreriauniversitaria.it/ 
  • Publio Ovidio Nasone nacque a Sulmona da una famiglia equestre in ascesa, il 20 marzo del 43 a.C., poco dopo la morte di Caio Giulio Cesare. Frequentò a Roma le principali scuole di retorica dove apprese molte nozioni linguistiche e letterarie da maestri come Arellio Fusco e Porcio Latrone, in vista della carriera forense e politica che spettava a un equites. Completò gli studi con un viaggio in Grecia, come si usava spesso tra i letterati romani dell’epoca, che lo porterà ad avere una maggiore coscienza di sé all’interno di un possibile sviluppo futuro letterario. È proprio per questo che tornato a Roma, abbandonò la carriera politica ed entrò a far parte del circolo di Messalla Corvino, entrando a far parte di quel mondo di poeti e letterati che stimolarono Ovidio nelle sue produzioni poetiche e letterarie.
    La sua attività letteraria fu immediatamente coronata dal successo: l’esordio letterario di Ovidio non conobbe esitazioni. Già nella prima opera a noi pervenuta, gli Amores, egli rivela una sorprendente sicurezza nei suoi mezzi e nel proprio futuro professionale. Dopo i quarant’anni trovò con la terza moglie anche la serenità coniugale. All’apice del successo fu perseguito da Augusto, per motivi a noi quasi del tutto ignoti, nel 8 d.C., il quale lo esiliò a Tomi, un villaggio posto nei pressi dell’attuale Constanta in Romania. Ovidio vi risiederà sino alla morte avvenuta nel 17 (o 18) d.C. http://www.scuolafilosofica.com 
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