Sabato 1 giugno ore 16.00-18.30 Carpi, cortile di Levante (in caso di pioggia sala riviste biblioteca Loria)
Chiara Trevisan
La lettrice vis-à-vis performance human specific
Chiara Trevisan con il progetto della Lettrice
vis-à-vis, dal 2013 a oggi ha incontrato più di tremila ospiti,
partecipando ai principali festival letterari e culturali nazionali,
oltre che aver attivato progetti e collaborazioni con numerose case
editrici, autori e librerie
Matteo Codignola
Istantanee. Cronache dal più letterario degli sport incontro con l’autore introduce Alessandro Beretta, critico letterario La lettura
Cosa rende il tennis così profondamente affascinante? La geometria delle linee, prima di tutto, che rassicura ma costituisce anche una minaccia costante. E poi tutto quel tempo vuoto tra uno scambio e l’altro, in cui il giocatore è solo con i suoi pensieri, le sue paure, i suoi dubbi. Dopo innumerevoli partite – giocate, viste, riviste, studiate – Codignola fa i conti con la sua ossessione e mette ‘in campo’ venti storie, presentando ai lettori una galleria di personaggi eccentrici e geniali, protagonisti di altrettanti momenti stellari del più completo, complesso e letterario degli sport: il tennis.
Matteo Codignola ha tradotto, fra gli altri, testi di Patrick
McGrath, Mordecai Richler, Patrick Dennis e John McPhee. Di lui Adelphi
ha pubblicato Un tentativo di balena e Mordecai.
Timeline installazione
orari: 10.30-14.30 e 15.30-18.30
a cura dei volontari del Servizio Civile del Comune di Carpi da un progetto di Andrea Roncaglia e Daniela Carra
L’installazione temporanea permette di guardare il nostro passato con
altri occhi. Attraverso una ricostruzione ricca di materiali d’archivio
si propone una lettura della storia di alcuni avvenimenti accaduti a
Carpi a fronte di ciò che succedeva contemporaneamente nel mondo, nel
tentativo di restituire il contesto sociale entro il quale quegli eventi
si stavano manifestando.
Sabato 1 giugno ore 17.00-19.00 Carpi, giardino del teatro comunale
(in caso di maltempo sala Estense)
Stefano Casiraghi e Niccolò Rastrelli
#nonsoloselfie ritratti all’aperto
Per una volta, dimenticati dei selfie e fatti rubare l’anima da chi sa farlo davvero. Porta, se vuoi, un libro o un oggetto che ti è particolarmente caro. Accomodati sulla poltrona-simbolo della Festa del Racconto e decidi, insieme ai fotografi Stefano Casiraghi e Niccolò Rastrelli, quale versione di te vuoi fare immortalare. Il resto lo faranno loro. Ricordando, con Henri Cartier-Bresson, che “le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento”.
Iscrizione sul posto, € 3,00 a fotografia.
Stefano Casiraghi collabora con fotografi italiani e internazionali oltre a firmare progetti personali. La sua passione sono le persone: i volti, i movimenti, le espressioni che le rendono uniche e consentono di fare di ogni scatto un ritratto fedele ma inaspettato della realtà. Fra i suoi lavori più recenti: Barilla, Vodafone, Banca Etica.
Niccolò Rastrelli con il suo lavoro Andate in pace,
finalista al Sony World Photography Awards e al Premio Fabbri per l’arte
contemporanea, è stato premiato con una menzione d’onore dal Museum of
Humanity. Nel 2016 il Festival Internazionale di Fotografia Cortona On
The Move gli commissiona i ritratti di 50 spazzini italiani, confluiti
in una mostra e nel libro Eroi. Collabora con testate quali Sportweek,
Io Donna, Marie-Claire, Le Monde.
(in caso di pioggia auditorium Loria)
Beatrice Masini e Simona Vinci
Quando gli adulti erano bambini i dialoghi del cortile conduce Gaia Manzini, scrittrice
in collaborazione con Piacere Modena
Due libri che guardano all’infanzia con curiosità, nostalgia e un po’ di tenerezza: Beatrice Masini con racconti i cui protagonisti sono i bambini che eravamo: spaventati, coraggiosi, innamorati. Simona Vinci compie un viaggio nel tempo in cui si credeva all’invisibile, un viaggio “dentro e fuori dalla paura”, chiamando i lettori a esplorare, ancora e sempre, l’universo delle fiabe.
Beatrice Masini è editor, autrice di opere per l’infanzia e traduttrice. Il suo romanzo Bambini nel bosco (Fanucci) è stato selezionato al premio Strega, mentre con Tentativi di botanica degli affetti (Bompiani) ha vinto il premio Selezione Campiello, il premio Alessandro Manzoni e il premio Viadana. La sua ultima raccolta di racconti è Più grande la paura (Marsilio).
Simona Vinci ha pubblicato Dei bambini non si sa niente, In tutti i sensi come l’amore (premio Selezione Campiello), Stanza 411, La prima verità (premio Campiello) e Parla, mia paura, tutti per Einaudi. I suoi libri sono tradotti in quindici paesi. Nel 2019 è uscito Mai più sola nel bosco (Marsilio).
Conquistare il futuro ricordando il passato incontro con l’autore
conduce Massimiliano Panarari, editorialista de La Stampa
Ci salveremo o il nostro Paese precipiterà in un nuovo Medioevo? Rispondendo a queste domande, de Bortoli parla dei costi della deriva populista e mette in luce anche le colpe e le ambiguità delle élite, della classe dirigente, dei media e persino di chi scrive. Eppure il Paese ha un grande capitale sociale, un volontariato diffuso, tantissime eccellenze. Un viaggio nelle virtù nascoste dell’Italia, perché una riscossa civica è possibile, ma dipende da ognuno di noi.
Ferruccio de Bortoli, giornalista italiano, è stato due volte direttore del Corriere della Sera, dal 1997 al 2003 e dal 2009 al 2015, nonché del Sole 24 Ore dal 2005 al 2009. È presidente dell’Associazione Vidas di Milano e della casa editrice Longanesi.
Bruno Tognolini
Il tempo che ci vuole. Qual è il tempo di bambini e ragazzi? conversazione con l’autore
conduce Eros Miari, Equilibri
C’è un tempo lento e c’è un tempo veloce, un tempo di giochi e uno di videogiochi, un tempo sociale e un tempo social, un tempo di ballate e un tempo di rappate. C’è un tempo di parole calme e pigre e uno di parole sveglie e tempestose. Quale sarà il tempo giusto per i nostri bambini e i nostri ragazzi? Ne parliamo con un maestro di poesia e di parole lente, veloci, velocissime.
Bruno Tognolini è autore di romanzi e poesie e filastrocche per bambini e ragazzi. Ha scritto testi per programmi televisivi (L’albero azzurro e Melevisione). Ha vinto il Premio Andersen nel 2007. Il Giardino dei musi eterni è stato proclamato Libro dell’anno 2017 dagli ascoltatori del programma Fahrenheit di Radio 3.
Tempo sospeso incontro con l’autore
conduce Simonetta Bitasi, lettore ambulante e consulente letteraria
Durante un corso di scrittura creativa nel carcere di Pisa, Marco Malvaldi conosce Glay Ghammouri, che sta scontando una condanna all’ergastolo e gli confida di aver pensato a una “specie di romanzo di formazione” ambientato in carcere. I due iniziano a lavorarci insieme: l’idea è narrare il mondo dei detenuti con lo spirito della commedia all’italiana, usando un tono lieve per dire cose serissime. Senza abbandonare l’ironia, il gusto del paradosso e l’inventiva, che ne fanno uno degli scrittori italiani più amati, Malvaldi, con Ghammouri, racconta come scorre – o non scorre – il tempo dall’altro lato delle sbarre.
Marco Malvaldi ha esordito nella narrativa nel 2007 con la serie dei
vecchietti del Barlume, edita da Sellerio. Da allora ha pubblicato molti
libri – romanzi, racconti, saggi di divulgazione scientifica – con
grandissimo successo. È appena uscito per Sellerio Vento in scatola.
Roberto Alperoli, Alberto Bertoni e Emilio Rentocchini
Diario d’amicizia incontro con gli autori
Alperoli, Bertoni, Rentocchini: tre amici, tre poeti molto diversi. A unificare i loro testi è il grande
tema della memoria. Ricordare non è un imperativo ma una necessità che rimanda al rapporto intimo
e profondo con il tempo, con il passato e con un presente che di quel passato si nutre.
Roberto Alperoli, ideatore e direttore del Poesia Festival delle Terre dei Castelli, ha pubblicato libri di poesia di cui due con Bertoni e Rentocchini.
Alberto Bertoni insegna Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Bologna. Ha dato alle stampe raccolte di poesie e libri di critica e saggistica.
Emilio Rentocchini, tra i maggiori poeti italiani, ha pubblicato diversi libri di poesia. Daria Menozzi gli ha dedicato il documentario Giorni in prova.
Provate a chiederci se siamo felici conversazione (molto animata)
conduce Petunia Ollister, instagrammer e collaboratrice di Robinson – la Repubblica
Due romanzi che mettono in scena la serrata ricerca di strategie per essere felici, o almeno per sopravvivere. L’eroina di Chiara Moscardelli, costretta a giustificarsi continuamente perché ancora single alla sua età, decide di fingersi vedova; mentre gli antieroi di Federico Baccomo sono alle prese con i piccoli problemi quotidiani che trasformano la vita in una commedia dell’assurdo. Come se la caveranno i protagonisti dei due romanzi? Non resta che chiederlo agli autori.
Chiara Moscardelli è autrice del bestseller Volevo essere una gatta morta, seguito da Volevo essere una vedova (Einaudi). Ha scritto altri quattro romanzi, per Einaudi e Giunti, che l’hanno resa un’autrice di culto della commedia.
Federico Baccomo, scrittore e sceneggiatore, con lo pseudonimo di Duchesne ha firmato il suo primo bestseller, Studio illegale (Marsilio), cui sono seguiti altri libri di successo. Il suo ultimo romanzo è Ma tu sei felice? (Solferino).
Annalena Benini e Francesco Piccolo
Uomini e donne. In letteratura, al cinema, nelle canzoni reading
Di che cosa siamo fatti, quanta voglia abbiamo di salvarci, oppure di perderci. Annalena Benini e Francesco Piccolo raccontano la forza, la caduta, le lettere d’amore e l’eterna, profonda e comica differenza fra uomini e donne – e tra donne e uomini.
Annalena Benini è giornalista, editorialista e scrittrice. Scrive per Il Foglio occupandosi di cultura, storie, persone e libri e ha fondato e cura l’inserto settimanale Il Figlio. Il suo ultimo libro è I racconti delle donne (Einaudi).
Francesco Piccolo è scrittore e sceneggiatore. Con Il desiderio di essere come tutti ha vinto il Premio Strega nel 2014. Il suo ultimo libro è L’animale che mi porto dentro. Da Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità Daniele Lucchetti ha tratto un film. Ha firmato sceneggiature per Nanni Moretti, Paolo Virzì e Francesca Archibugi e ha sceneggiato la serie tv L’amica geniale tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante.
Federico Bernocchi
Il Futuro è Ora: distopia sul grande schermo incontro
Il cinema si è spesso interessato alla distopia, l’immaginaria rappresentazione di una civiltà futura dove gli sviluppi sociali o tecnologici hanno spinto il mondo verso una deriva drammatica. Bernocchi ci conduce attraverso un percorso di immagini e parole che va da La decima vittima di Elio Petri fino a Snowpiercer di Bong Joon-ho e The Lobster di Yorgos Lanthimos.
A seguire:
1997: fuga da New York proiezione
John Carpenter, 1981, 99 minuti
U.S.A., 1997: il crimine è fuori controllo, e New York è divenuta un carcere di massima sicurezza per i reietti della società. Per salvare il presidente degli Stati Uniti le autorità chiedono aiuto a un ex marine: il leggen-dario Jena Plissken.
Federico Bernocchi, autore e conduttore radiofonico, giornalista e critico cinematografico, su Rai Radio2 ha condotto dISPENSER, Canicola e MeAnzianoYouTubers. Ha scritto per Wired, GQ, Rivista Studio, Vogue, Panorama e Grazia. È tra i padri fondatori del sito pluripremiato I 400 Calci – La Rivista di Cinema da Combattimento. Attualmente conduce Ovunque6.
Flexus
▶ Sabato 1 giugno
▶ ore 22.30
▶ Carpi, tenda di piazza Re Astolfo
(ingresso gratuito)
▪▪▪▪▪▪▪▪▪▪
“I Flexus cantano De André” è lo spettacolo in cui la band emiliana ha scelto di reinterpretare alcune delle più belle canzoni del cantautore genovese. Il concerto è il frutto di tanti anni di concerti, dischi, progetti e collaborazioni (prima fra tutte quella con Il Coro delle Mondine di Novi).
La band propone arrangiamenti molto curati e originali, spesso avvicinandosi al rock, al blues fino alla musica etnica. Vengono proposti brani della più profonda maturità del cantautore: “Dolce nera”, “Princesa”, “La domenica delle salme”, “Don Raffaé”, “Ottocento”, “Sidun”, “Smisurata preghiera” rivisitati attraverso il sound della band e la voce di Gianluca Magnani che si ritaglia uno stile personale evitando l’imitazione e la scimmiottatura. Le chitarre acustiche elettrificate si sposano con i riff di tastiera e fisarmonica del maestro Alessandro Pivetti sostenute dalla ritmica inossidabile del basso di Daniele Brignone e della batteria di Enrico Sartori spaziando da sonorità più delicate ed emozionanti fino a giungere a momenti più popolari e coinvolgenti.
▶ Sabato 1 giugno
▶ ore 22.30
▶ Carpi, tenda di piazza Re Astolfo
(ingresso gratuito)
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“I Flexus cantano De André” è lo spettacolo in cui la band emiliana ha scelto di reinterpretare alcune delle più belle canzoni del cantautore genovese. Il concerto è il frutto di tanti anni di concerti, dischi, progetti e collaborazioni (prima fra tutte quella con Il Coro delle Mondine di Novi).
La band propone arrangiamenti molto curati e originali, spesso avvicinandosi al rock, al blues fino alla musica etnica. Vengono proposti brani della più profonda maturità del cantautore: “Dolce nera”, “Princesa”, “La domenica delle salme”, “Don Raffaé”, “Ottocento”, “Sidun”, “Smisurata preghiera” rivisitati attraverso il sound della band e la voce di Gianluca Magnani che si ritaglia uno stile personale evitando l’imitazione e la scimmiottatura. Le chitarre acustiche elettrificate si sposano con i riff di tastiera e fisarmonica del maestro Alessandro Pivetti sostenute dalla ritmica inossidabile del basso di Daniele Brignone e della batteria di Enrico Sartori spaziando da sonorità più delicate ed emozionanti fino a giungere a momenti più popolari e coinvolgenti.
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