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#AnniNOVANTA

martedì 28 gennaio 2020

#ParoleSenzaTempo GIOVANNI PAOLO II - LE MIE PREGHIERE

GIOVANNI PAOLO II - LE MIE PREGHIERE ed. Newton
29 apr. (Adnkronos) - Le preghiere e le poesie di Karol Wojtyla, vibranti di fervore umano e di convinzioni profonde, di intensità interiore e di straordinarie risorse espressive, abbracciano certezze soprannaturali e un ampio ventaglio di argomenti teologico-sociali nel libro “Le mie preghiere, le mie poesie” di Giovanni Paolo II pubblicate dalla newton Compton a cura di Santino Spartà.
Riecheggiando alcuni Padri della Chiesa come sant’Agostino o san Tommaso d’Aquino, Giovanni Paolo II ritiene la preghiera, nella quale si affida a un ampio periodare, a una grande varietà di immagini, simboli e figure retoriche, uncolloquio con Dio, una ricerca di Dio che è al tempo stesso la Sua rivelazione più alta. Anche nelle liriche traspare l’anelito sincero di un’anima nella contemplazione del creato e del creatore.
Karol Wojtyla, nato il 18 maggio 1920 a Wadowice, un paese dell’Alta Slesia a 21 chilometri da Cracovia, è morto a Roma il 2 aprile 2005. Perse a nove anni la madre e il peso della sua educazione ricadde sul padre, sottufficiale di carriera, che abituò il figlio a una severa disciplina. Karol Wojtyla fu ordinato sacerdote nel 1946, e nel 1967, a soli 47 anni, fu ordinato cardinale da Paolo VI. Divenne papa il 16 ottobre 1978 con il nome di Giovanni Paolo II. Il 1 maggio 2011 sarà beatificato. Don Santino Spartà è nato a Randazzo (Catania) e vive a Roma, dove si è laureato in Teologia e Lettere. Giornalista e consulente cinematografico, ha collaborato con la Radio Vaticana e con Radio Uno. È autore di molti libri di poesia, saggistica e giornalismo. AdnAgenzia . 2011 . 04 . 29
Le preghiere di Karol Wojtyla, vibranti di fervore umano e di convinzioni
profonde, di intensità interiore e di straordinarie risorse espressive,
abbracciano certezze soprannaturali e un ampio ventaglio di argomenti
teologico-sociali. Riecheggiando alcuni Padri della Chiesa come S. Agostino o
S. Tommaso d'Aquino, Giovanni Paolo II ritiene la preghiera, nella quale si
affida a un ampio periodare, a una grande varietà di immagini, simboli e
figure retoriche, un colloquio con Dio, una ricerca di Dio che è al tempo
stesso la Sua rivelazione più alta.
Genere Cristianesimo
Editore: Newton Compton Editori
Data uscita: 01/01/2007
Pagine:302
Formato:Tascabile
Lingua:Italiano
Curatori: Santino Spartà
EAN: 9788881831715

sabato 25 gennaio 2020

Ricominciare da sé Osho

"Ricominciare da sé" è un viaggio, un cammino nel quale Osho ci conduce verso la conoscenza profonda di noi stessi e delle chiavi della beatitudine.
Un percorso di saggezza e di meditazione che parte dalla testa, passa dal cuore e porta fino all'ombelico, vero centro dell'energia vitale, troppo spesso dimenticato dalla cultura razionalistica occidentale. Con ogni capitolo di questo libro Osho non fa che aprire in noi una porta dopo l'altra, permettendoci di penetrare sempre più nel nostro essere. Fino al raggiungimento del divino, della musica nascosta del Tutto.
«Le corde del tuo cuore dovrebbero essere un po' più tese, in modo che in te possa scaturire l'amore; e le corde della tua mente dovrebbero essere un po' più allentate, in modo che in te possa scaturire un'intelligenza vigile e non la pazzia. Se queste corde del tuo essere fossero entrambe equilibrate, in te potrebbe nascere la musica della vita.»
Ricominciare da sé
Osho

Traduttore: Ma Anand Vidya, Swami Anand Videha
Editore: Mondadori
Collana: Oscar spiritualità
Anno edizione: 2009
Formato: Tascabile
In commercio dal: 22 gennaio 2009
Pagine: 220 p., Brossura
EAN: 9788804586661

giovedì 23 gennaio 2020

Auschwitz. Ero il numero 220543, Denis Avey

Auschwitz. Ero il numero 220543 è un romanzo autobiografico scritto dal reduce di guerra britannico Denis Avey in collaborazione con il giornalista della BBC Rob Broomby nel 2011.
«Una conoscenza limitata a volte è più rischiosa dell'ignoranza vera e propria»
Il libro narra le esperienze vissute da Denis Avey, soldato del Royal Army britannico che prestò servizio in Nordafrica durante la prima metà della seconda guerra mondiale. Dopo essere stato catturato e trasferito varie volte in varie carceri per prigionieri di guerra in vari paesi europei, Avey è stato alla fine internato nel campo di lavoro di Auschwitz- Monowitz. Lì, sentendo parlare delle immani atrocità inflitte dalle SS ai danni dei prigionieri ebrei, decide di scambiarsi con uno di loro per qualche notte per poter essere testimone di tutto ciò in prima persona. Liberato alla fine del conflitto, ha taciuto la sua storia per anni, prima di raccontare gli orrori che ha vissuto in prima persona in uno stato di totale impotenza 
«Era il 1944. Sono entrato ad Auschwitz di mia volontà.»
È possibile immaginare che qualcuno si sia introdotto volontariamente ad Auschwitz?
Eppure, nel 1944, un uomo è stato capace di farlo. Denis Avey è un prigioniero di guerra inglese, che durante il giorno è costretto ai lavori forzati insieme ai detenuti ebrei. Gli basta poco per capire quale sia l’orrore che attende quegli uomini, consunti e stravolti, quando la sera fanno rientro al loro campo… Quello che intuisce è atroce, ma Denis sente di voler vedere con i propri occhi: in un gesto che pare folle, decide di scambiare la sua divisa da militare con gli stracci a righe di un ebreo di nome Hans, ed entrare nell’inferno di Auschwitz. Da quel momento ha inizio la sua lotta per salvare la propria vita e quella di tanti altri prigionieri ebrei. Una storia scioccante e commovente che, a più di sessant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale, Denis Avey ha finalmente trovato la forza di raccontare. Per testimoniare, ancora una volta, l’orrore dell’Olocausto.
Una storia vera che ha commosso milioni di lettori
Un grande successo internazionale
«L’uomo che entrò ad Auschwitz volontariamente per raccontare l’orrore (…). Ora a 93 anni, ha scritto le sue memorie e quell’incredibile avventura è diventata un bestseller
Antonella Barina, il Venerdì di Repubblica
«Dopo il successo internazionale, anche in Italia il libro che narra l’incredibile vicenda.» 
Il Messaggero
«La sua testimonianza ha permesso di gettare una luce inedita su uno dei massacri più terribili della storia dell’umanità
Famiglia Cristiana
ISBN: 9788854186668 - 
Pagine: 320 - Fuori collana n. 142 - 
«Non partii soldato per difendere il re e il mio Paese, per quanto fossi un patriota abbastanza convinto. No, mi arruolai per il gusto di farlo, per l'avventura. non avevo idea dell'inferno al quale stavo andando incontro. Quando partimmo per la guerra non fummo salutati come eroi. Lasciammo Liverpool a bordo dell'incrociatore Otranto in una luminosa mattina di ottobre del 1940, senza la più pallida idea della nostra destinazione. Rimasi a guardare il Royal Liver Building, al di là della distesa sempre più ampia d'acqua torbida del Mersey, chiedendomi se avrei mai più rivisto gli enormi uccelli di metallo verdastro sulla sommità dell'edificio. A quel tempo Liverpool non aveva ancora subìto gravi bombardamenti. Avrebbe avuto la sua parte un mese dopo la mia partenza, ma per il momento era ancora una città relativamente tranquilla. Io avevo ventun anni, e mi sentivo invulnerabile. Se perdo un arto – promisi a me stesso – a casa non ci torno. Ero un soldato con i capelli rossi e un temperamento combattivo che mi avrebbe cacciato in un mucchio di guai, ma ero fatto così.»
Nel libro Denis Avey racconta la sua vicenda di prigioniero di guerra in Africa e quindi di deportato in Polonia, dove è messo ai lavori forzati nel campo di lavoro di Monowitz (a 4 chilometri da Birkenau). Qui conobbe il prigioniero ebreo Ernst Lobethal (che sopravvissuto all'Olocausto ne ricorderà anch'egli l'amicizia nelle sue memorie rilasciate per gli archivi dello USC Shoah Foundation Institute). Avey racconta anche di essere riuscito a trascorrere alcuni giorni ad Auschwitz-Birkenau scambiandosi di abito con un deportato ebreo olandese di nome Hans. Di questa visita ad Auschwitz però non si hanno hanno riscontri oggettivi. Essa rimane una parte della sua testimonianza che non è stato possibile confermare dalla ricerca storica

mercoledì 22 gennaio 2020

La strana guerra delle Formiche - Hubert Nyssen

La strana guerra delle Formiche - Hubert Nyssen
Categoria: Narrativa

In origine le formiche erano verdi e blu e vivevano tranquillamente. Per comunicare tra di loro si toccavano con le antenne. Un giorno Eloisa, una fata curiosa e pettegola, per scoprire i loro segreti dona loro la facoltà di esprimersi col linguaggio umano. Una volta scoperto il linguaggio, formiche blu e formiche verdi giocano con le parole, e si scambiano messaggi e idee. Ed ecco iniziati i problemi... Ben presto le frasi diventano taglienti e le parole diventano armi pericolose. Il finale lascia di che riflettere... Titolo originale: ''L'étrange guerre des fourmis'' (1996).
Editore: Motta Junior
Collana: BUS Biblioteca Universale Scolastica
Illustratore: Christine Le Boeuf
Traduttore: Sandra Magnolfi
Copertina: Brossura con bandelle
Pagine: 64
Dimensione: 10,5 x 17
Data di pubblicazione: 07/03/2012
ISBN: 9788882793753
"Le due armate si lanciarono una contro l'altra con odio, ben decise a mozzarsi la testa a vicenda, come si usa nelle guerre tra formiche, e a sbarazzare l'universo del colore avverso. Blu e Verdi erano di taglia uguale e di forza identica: il combattimento fu lungo, terribile e senza pietà. Proseguì per tutta la notte. La maggior parte delle formiche morì nel corpo a corpo e le poche sopravvissute, mutilate, agonizzarono fino all'alba. (...)

martedì 21 gennaio 2020

Le chiavi delle fate di Delfante Gabriella


Le chiavi delle fate
di Delfante Gabriella
| Editore: Amrita
A volte non serve andare a cercare un’ispirazione, una guida o un consiglio presso chissà quale guru. A volte basta una fatina: che, con la sua grazia giocosa, ci suggerisca la qualità fondamentale sulla quale concentrarci e lavorare per rendere migliori noi stessi, le nostre relazioni con gli altri o, banalmente, le nostre giornate.
Queste 54 carte dalle deliziose illustrazioni ci offrono proprio questo:
un’ispirazione servita nella maniera più amichevole possibile.
In occasione del ventennale di questo gioco che da tempo ha conquistato il cuore dei lettori Amrita, l’autrice ha ampliato il numero delle carte, le ha interamente ridisegnate, e ha composto un libretto di accompagnamento in cui scopriamo com’è avvenuto il suo incontro con loro, e come siano nel tempo diventate uno strumento efficacissimo anche in scuole di arteterapia e percorsi di counseling.
54 carte rotonde in 4 colori + libretto di 120 pagine in 4 lingue 

Indice
Indice del libretto contenuto nella confezione:
Preludio
L'incontro
Perchè le fate
La simbologia dei colori
Cosa "dicono"
Meditazione di accompagnamento
L'arte e l'art counselling
Scheda Tecnica
Editore Amrita
Data pubblicazione Gennaio 1995
Formato Tarocchi - Pag 54 carte rotonde - 7,5x7,5
ISBN 8896865417
EAN 9788896865415
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MCR-NR 1370