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martedì 9 giugno 2020

J. M. Coetzee - Il maestro di Pietroburgo

J. M. Coetzee - Il maestro di PietroburgoTraduttore: Maria Baiocchi
Editore: Donzelli
Collana: Narrativa
Anno edizione: 2003
In commercio dal: 30 ottobre 2003
Pagine: 224 p.
EAN: 9788879898386
Il maestro di Pietroburgo è un romanzo di John Maxwell Coetzee del 1994. Il romanzo ha vinto l'Irish Times International Fiction Prize nel 1995.
Il romanzo vede come protagonista lo scrittore russo Fëdor Dostoevskij, e si ispira alla vita di Dostoevskij, alla vita dell'autore e alla storia della Russia.
Il nucleo del romanzo si basa su un capitolo ("Da Tikhon") che Dostoevskij scrisse per I demoni (1872) ma che il suo editore, M.N. Katkov, decise di tagliare. Il capitolo non venne mai ripristinato nel romanzo, ma lo si trova spesso in appendice alle edizioni moderne. In tale capitolo, Nikolaj Stavrogin confessa una scabrosa relazione con una ragazzina.
Un evento cruciale del romanzo proviene dalla vita stessa di Coetzee: la morte del figlio ventitreenne avvenuta in seguito a una misteriosa caduta. Il romanzo si apre con Dostoevskij che cerca di accettare la morte del figliastro Pavel, che accadde in maniera simile. Sebbene Pavel sia basato su una persona realmente vissuta, la sua morte è frutto della fantasia dell'autore: il vero Pavel sopravvisse a Dostoevskij.
L'antagonista del libro è Sergej Nečaev, il leader di un gruppo clandestino di terroristi del movimento nichilista russo, con cui Dostoevskij ha diversi colloqui. https://it.wikipedia.org/wiki/Il_maestro_di_Pietroburgo

Coetzee su Dostoevskij, ma verrebbe da dire Coetzee come Dostoevskij. Un drammatico episodio della vita del grande scrittore russo diventa in questo romanzo l'occasione per un raffronto serrato di scritture, di sensibilità, di filosofie di vita.
è l'ottobre del 1869. Dostoevskij, esiliato a Dresda, rientra a Pietroburgo sotto mentite spoglie per ricostruire la fine del suo figliastro Pavel, morto in circostanze oscure. Attraverso gli oggetti del ragazzo, la valigia, il vestito, lo scrittore cerca un impossibile e disperato scambio tra morte e vita, in un intreccio di lutto e identificazione. Ma dalle cose del ragazzo sono state prelevate le carte, forse anche un romanzo. La polizia indaga sui legami intercorsi tra Pavel e un gruppo di «ribelli». è per recuperare quelle carte che Dostoevskij si trattiene a Pietroburgo, dove intanto serpeggia la rivolta, fomentata dall'organizzazione clandestina e terroristica di Necaev, figura metaforica del nuovo che aspira a distruggere il vecchio, ma anche del figlio che vuole uccidere il padre. Lo scrittore cade allora in una rete di sensazioni contraddittorie. Oltre al dolore per il figlio morto lo tormentano una strana forma di epilessia, l'attrazione che prova per la padrona di casa e persino per la figlia adolescente di lei, il desiderio di rimanere in Russia e il bisogno di tornare all'esilio di Dresda. Sullo sfondo, una Pietroburgo torbida e segreta, percorsa dalla ferocia dei ribelli e dal freddo cinismo del potere zarista.
Il maestro di Pietroburgo di Coetzee restituisce con forza e originalità narrativa la voce e il volto a quei personaggi inquietanti e sinistri, a quei «demoni» che hanno perseguitato la vita e la fantasia del grande scrittore russo e che suscitano anche in queste pagine un nuovo, invincibile tremore.

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