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#AnniNOVANTA

martedì 18 giugno 2019

FESTIVAL SALERNO LETTERATURA SETTIMA EDIZIONE. 19 GIUGNO 2019

19 GIUGNO 2019
09:00
Palazzo Fruscione
A cura di Saremo Alberi Libroteca. 
Dalle 09:00 alle 13:00.
Quattro ore di libri, laboratori, giochi e tanto divertimento per le bambine e i bambini da 5 a 10 anni. Posti limitati! Info, prenotazioni e costi al numero 089.0977.391.

09:00
Palazzo Fruscione
A cura di Paola Cecere e Francesco Nunziante. 
Dalle 09:00 alle 13:00.
Quattro ore di laboratorio di montaggio e videostorytelling dedicato alle ragazze e ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni. I video saranno montati e mostrati al pubblico domenica 23 giugno, nel corso dell’evento “Lo sbarco sulla Luna, generazioni a confronto”. Posti limitati! Info, prenotazioni e costi al numero 089.0977.391.

09:30
Chiesa dell'Addolorata
Incontro con Eleonora Rimolo, Rosa Giulio e Alberto Granese.
Una poetessa e due studiosi di letteratura ci accompagnano in un viaggio nella poesia d’amore di ieri e di oggi. Linguaggi poetici a confronto da Shakespeare ai giorni nostri.

10:30
Chiesa dell'Addolorata
Incontro con Fred Billy e Anaïs Coudère. Progetto in collaborazione con Litfest.eu finanziato con fondi Erasmus+.
A partire dal giugno 1940 tutta la parte Nord della Francia venne annessa al Terzo Reich. L’occupazione tedesca durò più di quattro anni, nei quali la popolazione, soprattutto quella femminile, subì indicibili angherie. Fred Billy e Anaïs Coudère hanno raccolto le memorie di quelle donne e ne hanno fatto uno struggente spettacolo di narrazione - Jem’en Souvendray Toute ma vie - di cui racconteranno la genesi e la realizzazione.

11:30
Chiesa dell'Addolorata
Corso/laboratorio di sceneggiatura per video musicali condotto da Raffaele Morrone.
Un editor e videomaker coordina il corso che si snoderà lungo un’intera settimana. Al termine del percorso, i partecipanti formeranno la giuria popolare che selezionerà i vincitori del Music Video Contest, evento a cura di alcuni studenti dell’Università di Salerno che hanno seguito un percorso simile, pure condotto da Morrone, nei mesi scorsi.

17:30
Archivio dell'Architettura Contemporanea
Workshop con Teresita Gravina, ambasciatrice dei progetti Europeana e Scientix per l’Italia. Introduce Sabrina Galano. In collaborazione con ANISN Sezione Campania e col Dipartimento di Studi Umanistici (Dipsum) dell’Università di Salerno.
Europeana è il portale dell’Unione Europea per il patrimonio culturale. Offre 58,5 milioni di contenuti digitali, tra opere d’arte, manufatti, libri, film e file audio, provenienti da oltre 3.500 biblioteche, musei, archivi e gallerie e istituti culturali del continente. Gli utenti possono navigare sulla piattaforma in 27 lingue ed esplorare i contenuti per periodi storici, mostre virtuali, gallerie e collezioni tematiche. Un grande patrimonio che può essere utilizzato dalle scuole e dagli studenti. Nel workshop si produrranno esempi sull’utilizzo di Europeana nell’attività didattica, con le risorse per insegnare presenti nel blog “Teaching with Europeana”.
Incontro di formazione riservato a insegnanti e genitori.

17:30
Villa Comunale
A cura di Saremo Alberi Libroteca. 
Un’ora di fiabe, racconti e altre letture per i più piccoli, nella cornice del nostro giardino più bello.

18:00
Tempio di Pomona
Narrazione astronomico-astronautica di e con Andrea Valente.
Biglietto: 3 Euro
Che cosa c’entrano le mutande con la forza di gravità? E perché le mucche non volano? Se gli abitanti di Marte sono marziani, quelli di Venere sono veneziani? E ad Anzio, allora, sono tutti anziani? Babbo Natale abita sotto la stella polare? E dov’è la luna, quando la luna non c’è? Questi e altri dilemmi svelati dall’autore di Ventimila leghe sopra i cieli (Lapis) e Martino su Marte (Editoriale scienza), in una strampalata e sorridente lezione sulla storia dell’universo, dal big bang all’uomo su Marte, per scoprire se a testa in giù le scienze si capiscono meglio. Per tutte le età.

18:00
Palazzo Fruscione
Incontro con Giovanna Scarsi, autrice di Via Tasso n. 59. La musica, una famiglia, la vita (Studium). Conduce Alberto Granese.
Via Tasso n. 59. La musica, una famiglia, la vita - Giovanna Scarsi - copertina
Una biografia romanzata, ovvero una narrativa memorialistica di testimonianza in cui, attraverso la vicenda della protagonista, si snoda la storia di una famiglia speciale di antica radice piemontese importata a Salerno attraverso Don Giacomo, musicologo che nel Sud trasferì la tradizione del concerto in casa, in quella casa del nobile centro storico di Salerno, in via Tasso n. 59. La vicenda muove tutta da quella casa e in quella casa, da quel salotto fin de siécle. Che dagli anni Venti raccolse i protagonisti dell’arte, della cultura e della politica. Al centro, un protagonista del sindacalismo rivoluzionario, Nicola Fiore, la cui storia principalmente qui si racconta, che in quella casa visse e mori a seguito delle persecuzioni fasciste che per vendetta trasversale investirono tutta la famiglia di cui era ospite.

18:00
Arco Catalano di Palazzo Pinto
Laboratorio di scrittura creativa rap con Tonico 70.
Metrica, testi e stile sono i tre elementi fondamentali che contraddistinguono il rap. L’intento di questo laboratorio di scrittura creativa è appunto quello di sviluppare le capacità di scrittura legate a questo genere di musica lavorando intorno a questi tre aspetti. Tonico 70, rapper e beatmaker, tiene abitualmente corsi di scrittura rap al Centro Polifunzionale del Parco Arbostella all’interno del progetto “The Square”, supportato dalla Cooperativa Sociale “Fili d’erba”.

18:30
Chiesa di Santa Maria De Lama
Incontro con Radka Denemarková, autrice di Contributo alla storia della Gioia (Sovera). Partecipa la traduttrice italiana Angela Zavettieri, conduce Maria Rosaria Pelizzari.
Contributo alla storia della gioia - Radka Denemarková - copertina
Il suicidio di un uomo desta dubbi nel poliziotto incaricato delle indagini, che presto scopre come quello è solo uno di una serie di altri omicidi archiviati come morte volontaria, avvenuti in giro per l’Europa. Il movente che li accomuna tutti è uno solo: vendicare la violenza che quegli uomini avevano inflitto alle loro compagne. La città di Praga, descritta dalla Denemarková come “il cuore muto d’Europa”, è luogo in cui le vendicatrici vivono e si riuniscono. Il romanzo diventa quindi l’occasione per una riflessione complessa sulla differenza di genere e non solo. La violenza continua a essere consumata in ogni ceto e cultura e se ne parla ancora e sempre troppo poco, poiché spesso sono proprio le vittime le prime a non volerne parlare.

19:00
Chiesa dell'Addolorata
Incontro con Patrizia Valduga, autrice di Belluno. Andantino e grande fuga (Einaudi). Conduce Giorgio Sica.
Belluno. Andantino e grande fuga - Patrizia Valduga - copertina
Dopo sette anni di silenzio, Patrizia Valduga pubblica un nuovo libro di versi: è un poemetto intitolato alla città dove passa le sue vacanze e dove la scorsa estate è scaturito da un improvviso Galgenhumor (l’umorismo di chi sta per essere impiccato, l’allegria dei disperati) consuntivo dei quindici lunghi anni vissuti senza Raboni. Nel fluire delle quartine ecco dunque la piazza e i monti visti dalla finestra, e i loro nomi dialettali a formare un primo catalogo, un’orgia fonetica che si fa filastrocca o litania; ecco il catalogo impietoso dei fidanzati, che prendono la parola per accusare o per difendersi: “E non parlate tutti quanti insieme. | Mi rompete la metrica, imbecilli. | Ho nella testa qualcosa che mi preme… | e non trovo nessuna rima in illi”. Ma “come una voce dentro la sua voce”, nella sua assenza Raboni è presente piú che mai, e si sdoppia in Johannes di Dreyer e in Don Giovanni di Da Ponte  Una Valduga cosí in presa diretta non si era mai vista: versi dell’umorismo e dello strazio che si fanno sotto i nostri occhi, mettono in versi il loro farsi versi, si fanno il verso, si travestono da altri versi, e arrivano con la piú grande naturalezza a fare un appello per il grande poeta scomparso e a dare l’ultima parola a un saggio su di lui, sigillo di un sodalizio di vita e poesia che non può non continuare nel tempo.

19:30
Tempio di Pomona
Incontro con Silvio Governi, autore di Domani arriva veloce (Piemme). Conduce Giuseppe Avigliano.
Giorgia ha quasi quindici anni e cerca un’emozione che valga una vita. Ha appena iniziato il liceo ed è stanca di essere trattata come una brava ragazza: è il momento di bruciare le tappe. Mentre il suo ragazzo storico diventa un peso e sua madre inizia a darle contro, la spregiudicata Asia la trascina in un mondo di trucco pesante e minigonne infilate di nascosto, bicchieri di troppo e corse in motorino fino alla discoteca più trasgressiva di Roma. Lì regna il magnetico Mattia, che attira a sé Giorgia come un buco nero a cui lei non può resistere. E tra amicizie pericolose, rave party e gare di train surfing, il confine tra il cielo e l’inferno può diventare questione di un attimo... Il romanzo d’esordio del regista Silvio Governi esplora quel momento della vita in cui l’infanzia è ormai lontana ma l’universo adulto che si ha davanti è nuovo e pieno di insidie. Senza giudicare. Età 15+

19:30
Largo Barbuti
Incontro con Enrico Ianniello, autore di La Compagnia delle Illusioni (Feltrinelli). Conduce Monica Trotta.
La compagnia delle illusioni - Enrico Ianniello - copertina
Il suo nome in codice è ‘o Mollusco. Perché un nome in codice, per lavorare nella Compagnia delle Illusioni, è indispensabile, “un nome mellifluo, imprendibile”, come imprendibile deve essere la realtà dietro la finzione. Dopo una carriera d’attore con poche soddisfazioni - l’uni co ruolo vagamente importante è stato Raffaele, il portiere impiccione dello sceneggiato Tutti a Casa Baselice! -, a quasi cinquant’anni Antonio Morra vive con mammà e la sorella Mari’ a Napoli e si arrabatta dirigendo la compagnia teatrale amatoriale fondata dal suo dentista per compiacere le amanti e i clienti importanti. La sua vita si è persa molti anni prima, quando Lea, l’amatissima fidanzata che portava in grembo la loro bambina, è morta. Da allora Antonio è un uomo senza capo né coda: perfetto per la misteriosa zia Maggie, che lo attrae nella rete segreta della Compagnia delle Illusioni. Ed è così che Antonio diventerà finalmente ’o Mollusco: l’interprete di mille ruoli diversi che gli permetteranno di influi re sulle vite altrui, perché “le persone non vedono ciò che è vero, ma rendono vero quello che desiderano vedere”. Ma proprio quando l’illusione avrà sovvertito la sua vita e tutta Napoli, allora avrà l’occasione di ritrovarsi. Perché, in fondo, “la conseguenza ultima della finzione è la verità”.

20:15
Chiesa dell'Addolorata
Storytelling musicale TalK Talk before the silence, di e con Federico Sacchi. Co-produzione Docabout e Teatro Stabile di Torino- Teatro Nazionale; regia di Federico Sacchi e Marzia Scarteddu.
Quella dei Talk Talk è una delle più imprevedibili metamorfosi musicali nella storia del Pop. Un processo graduale che li ha portati, in un breve lasso di tempo, a passare da una totale aderenza alle mode musicali del momento (i primi anni ’80) a una completa autonomia, con la creazione di un nuovo genere musicale, quello che poi è stato definito “Post Rock”. Un processo inscindibile dall’evoluzione umana e artistica del leader del gruppo, Mark Hollis, improbabile popstar recentemente scomparsa. “Amo Il suono, ma preferisco il silenzio” è appunto la frase-manifesto di Hollis. Lui, che andava in cerca del “silenzio musicale”, vent’anni fa scelse di sparire dalle scene con la sua musica. A raccontarne la storia è Federico Sacchi in questo nuovissimo spettacolo, che è a Salerno in prima data nazionale post debutto. Un’esperienza d’ascolto e un vero e proprio “documentario dal vivo” che fonde storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie. È un altro episodio di “reDISCOvery”, un format di divulgazione musicale crossmediale in cui il racconto inizia sul web e si completa sul palco. Durata 90 minuti.

20:30
Atrio del Duomo di Salerno
Conversazione con Dieter Richter, autore di Visioni del Sud. Scritti interculturali 1988-2018 (Centro di Cultura e Storia Amalfitana). Conduce Francesco Durante.
Visioni del Sud. Scritti interculturali 1988-2018
Che cosa vuol dire, per un intellettuale nordico, aver sviluppato negli anni un profondo legame con il Sud? Quali esperienze, quali situazioni, quali persone e quali paesaggi sono stati responsabili, nel tempo, di questa passione? Titolare di una fitta bibliografia, il cui titolo più recente è per l’appunto Visioni del Sud, Dieter Richter, professore dell’Università tedesca di Brema, è da una quarantina d’anni un innamorato dell’Italia, e in particolare della Costiera Amalfitana e di Capri. Su questi luoghi, sulla loro storia e sul legame profondo che li unisce alla cultura tedesca, ha a lungo lavorato ricostruendo la ramificata rete intellettuale sottesa alla stagione del Grand Tour e facendo anche indagini sul campo, come nei casi dei viaggiatori ad Amalfi e dello storico cimitero acattolico di Capri e delle mille vicende che ancor oggi è capace di evocare.

21:00
Arco Catalano di Palazzo Pinto
Con la performer Kirenia Martínez Acosta, Uxío Novo e Miguel Anxo Lar. Progetto in collaborazione con la Fundación Uxío Novoneyra e finanziato con fondi Erasmus+.
I Contos de Roxín Roxal, sono favole che affondano nella cultura popolare galiziana ambientate nei boschi del Courel. Riscritte negli anni 70 dal poeta Uxio Novoneyra, rivivono oggi nella voce e nei movimenti della ballerina ispano-cubana Kirenia Martínez Acosta, della compagnia Entremáns, fondata nel 2006 da ballerine cubane residenti in Galizia.

21:30
Atrio del Duomo di Salerno
Recital di Enrico Ianniello dal suo romanzo omonimo (Feltrinelli).
La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin - Enrico Ianniello - copertina
Attore e autore di teatro noto anche al vasto pubblico televisivo per la serie “Un passo dal cielo”, ecco Ianniello in un “assolo” tratto dal suo romanzo d’esordio, una quasi-favola ambientata nell’Irpinia del terremoto e in una Napoli dove la gente comincia ad appassionarsi alla musica di un certo Pino Daniele. Quando è nato, Isidoro invece del primo vagito ha emesso un fischio, e la sua è per l’appunto la storia di un eccezionale virtuoso del fischio, anzi: dell’urlafischio, ovvero della capacità di parlare e cantare fischiando, come gli uccelli, il cui linguaggio gli è noto. Isidoro è così bravo che saprà compilare un “fischiabolario”. Isidoro si forma agli insegnamenti paterni condensati affidati a lettere scritte di mattina dopo una tonificante doccia “pallocentrica” cui l’Idrolitina conferisce un brivido supplementare; mentre la pasta fatta in casa da sua madre, in una mirabile varietà di formati, condizionerà la sua esistenza e i suoi fischi. Sicché, come ha scritto Stefano Benni, “Finisce che anche tu vuoi essere capace di fare un fischio a conchiglione!”. Isidoro conosce l’amore e il dolore. Quel maledetto 23 novembre 1980 lo lascerà solo al mondo, salvato da uno stormo di amici pennuti che lo guideranno giusto in tempo fuori da un bar che stava per crollare.

22:00
Largo Barbuti
Incontro con Carmine Pinto, autore di La guerra per il Mezzogiorno (Laterza). Dialoga con l’autore Paolo Macry.
La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870 - Carmine Pinto - copertina
La guerra che sancì la fine del Regno delle Due Sicilie e il successo dell’unificazione italiana e marcò la complicata partecipazione del Mezzogiorno alla nazione risorgimentale. Un decennio di lotta politica, sociale e criminale, che coinvolse re e generali, politici e vescovi, soldati e briganti, intellettuali e artisti. Nello scontro, il brigantaggio finì per dominare gli immaginari, determinando il valore radicale e brutale del conflitto, ma anche l’eco nel dibattito pubblico italiano ed europeo. Non fu uno scontro locale, ma neppure una guerra regolare, perché si sviluppò prima come tentativo di insurrezione generale, poi come una guerra di bande dal profilo politico-criminale. I briganti e i combattenti italiani si sfidarono nelle valli e nelle montagne, in un conflitto cupo e violento del tutto privo dei fasti risorgimentali. Si mescolarono la competizione politico-ideologica tra nazionalismo unitario e autonomismo borbonico; il conflitto civile tra liberalismo costituzionale e assolutismo; la lotta tra fazioni, gruppi sociali e formazioni criminali nelle città e nelle campagne. Un libro frutto di lunghe ricerche e di una vasta documentazione che rivoluziona interpretazioni finora date per acquisite.

22:30
Arco Catalano di Palazzo Pinto
Incontro con Flavio Villani, autore di Nel peggiore dei modi (Neri Pozza) e Piero Colaprico, autore di Il fantasma del ponte di ferro (Rizzoli). Conduce Corrado De Rosa.
Milano torbida e oscura, che sa rinascere sempre dalle sue ceneri, anche dalle più sporche, è la metropoli protagonista dei due ultimi romanzi di Piero Colaprico e Flavio Villani. Nel 1985 il maresciallo in pensione Pietro Binda, creato da Colaprico, non è rimasto con le mani in mano: ha aperto un’agenzia investigativa nello studio di casa e continua a inseguire la verità, costi quel che costi. E quando una splendida ragazza russa si presenta da 
lui con un nuovo indizio su un caso mai dimenticato e solo ufficialmente risolto, l’ex carabiniere dovrà tornare indietro nel tempo, al 1972, in una Milano ammantata dalla scighera e ancora scossa dall’attentato di piazza Fontana. Nel 1990, il commissario Cavallo di Villani sa che quelli sono gli anni dell’espansione delle grandi organizzazioni criminali a Milano: esecuzioni mafiose con tutti i crismi, e con delinquenti più o meno noti come vittime, si sono già succedute in discreto numero in città.

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