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sabato 14 settembre 2019

Perché inquadri i piedi?Perché inquadri i piedi? di Paolo Beldì


Editore:Zelig
Collana:Hellzapoppin
Data di Pubblicazione:maggio 1996
EAN:9788886471350
ISBN:8886471351
Il titolo si riferisce alla domanda che l'autore, regista televisivo, si sente più spesso rivolgere da chiunque incontri. Il libro raccoglie tutte le domande su Baudo, Alba Parietti, Berlusconi, Costanzo, sui diritti televisivi del calcio, su Fabio Fazio e altri, che gli vengono rivolte da chiunque incontri non appena viene riconosciuta la sua identità. A proposito di Fazio, la serie di domande e risposte viene introdotta da una prefazione del conduttore e autore di "Quelli che il calcio...", diretto appunto da Beldì.
Paolo Beldì (Novara, 11 luglio 1954) è un regista italiano.

Esordisce da giovane come comico radiofonico su Radio Azzurra a Novara dove poi dà vita ad Onda Novara. Dai primi anni ottanta diviene aiuto regista nel settore televisivo grazie al suggerimento del suo maestro Beppe Recchia, e ha modo di lavorare, fra gli altri, con Enzo Tortora, i Gatti di Vicolo Miracoli e Walter Chiari.
Negli anni ottanta è uno dei più attivi registi della neonata Fininvest, sia per programmi sportivi che di intrattenimento, come ad esempio Mai dire Banzai e Mai dire mundial. Nello stesso periodo firma come autore le musiche originali di Drive in per quattro anni con Roberto Negri. Deve il suo esordio nel varietà ad Antonio Ricci che lo chiama a dirigere prima Lupo solitario e dopo Matrjoska.
In seguito passa alla Rai, dove dal 1990 è il regista di Mi manda Lubrano e di altre trasmissioni, firmando Svalutation con Adriano Celentano e Su la testa di Gino e Michele con Paolo Rossi. Con Diritto di replica insieme a Fabio Fazio e Sandro Paternostro si fa notare per l'indugio sui dettagli, scarpe comprese. Dal 1993 al 2009 è stato l'ideatore e regista di Quelli che il calcio, prima condotto da Fazio e in seguito da Simona Ventura; nella trasmissione risulta evidente il tifo di Beldì per la Fiorentina[1] di cui infatti manda l'inno ad ogni rete segnata. Nel 1995 è il regista di Stelle di Natale con Nino Manfredi, Gigi Proietti, Lino Banfi, Anna Marchesini e Antonio Albanese con autori Castellano e Pipolo.
Nel 1996 e 1997 è il regista di Va ora in onda, trasmissioni estive di Rai 1 con Carlo Conti. Sempre nel 1997 dirige Anima mia, trasmissione musicale di Fabio Fazio e Claudio Baglioni. Nel 1998 scrive e dirige Qualcuno mi può giudicare sulla biografia di Caterina Caselli. Nel 1998 è il regista di Cocco di mamma, su Raiuno. Nel 1999 affianca di nuovo Celentano con Francamente me ne infischio ed ancora nel 2005 con Rockpolitik e nel 2007 con La situazione di mia sorella non è buona.
Beldì ha avuto l'incarico di curare la regia anche per tre edizioni del Festival di Sanremo: nel 1999 (Fabio Fazio), nel 2000 (ancora Fazio) e nel 2006 (Giorgio Panariello). Per Raidue dirige Gene Gnocchi ne La grande notte del lunedì sera e Artù. Con Cochi e Renato invece Stiamo lavorando per noi, con ospiti Enzo Jannacci e Renzo Arbore. Nel novembre 2009 è regista di Grazie a tutti, show in onda per quattro domeniche in prima serata su Rai 1, condotto da Gianni Morandi.
Nel 2010 dirige in marzo lo show di Gigi D'Alessio su Rai 1 dal titolo Gigi questo sono io e poi dal 27 aprile, sempre su Rai 1, Voglia d'aria fresca con Carlo Conti.
Nel 2011 torna a curare la regia della trasmissione Quelli che il calcio condotta da Victoria Cabello e sempre per Rai 2 cura la ripresa del concerto dal vivo di Zucchero da Reggio Emilia.
L'8 e 9 ottobre 2012 dirige lo show di Adriano Celentano trasmesso in diretta su Canale 5 dall'Arena di Verona dal titolo Rock Economy.
Nella stagione 2013-2014 Beldì è per la diciottesima volta al timone di Quelli che il calcio. Nel 2015 fa parte della giuria di esperti del Festival di Sanremo, condotto da Carlo Conti. Nello stesso anno torna a svolgere il ruolo di regista per il talk show Ballarò, condotto da Massimo Giannini.
Ha scritto 3 libri: Perché inquadri i piedi? (1996, Zelig), Un Beldì vedremo... tutto viola (2010, Romano editore) e Due Beldì vedremo... tutto viola (2014, Lampi di stampa).

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