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martedì 25 febbraio 2020

LEONARDO E LA MAREA Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone Illustrazioni di Desideria Guicciardini

LEONARDO E LA MAREA
Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone 
Illustrazioni di Desideria Guicciardini
Editori Laterza
Perché sulla spiaggia ci sono tutti questi legnetti, chiede Leonardo? Perché c'è la marea? Perché le cose pesanti si attraggono? È il mare che di notte porta tutti questi tesori alla luna... L'unica cosa che vede è la luna, e così se ne innamora. Un racconto senza peso per affrontare con la grazia dell'infanzia due immensi misteri, i fenomeni fisici che regolano il mondo e il legame tra due cuori innamorati. Età di lettura: da 6 anni.
Leonardo, un bambino di cinque anni vispo, sveglio e dalle gote pienotte, si trovava in vacanza al mare con la mamma e il papà. Un giorno il ragazzino aveva comprato in edicola una maschera da sub di cui andava molto orgoglioso (“sapeva benissimo che era una cosa da grandi”). Lungo la battigia Leonardo aveva notato ogni genere di cose: sassolini arrotondati, palline di plastica, palline di alghe, ma soprattutto legnetti. Leonardo aveva domandato alla mamma il motivo della comparsa di tutti quei legnetti. La donna gli aveva risposto che, a causa della marea, di notte il mare sale e deposita i legnetti sulla spiaggia. A questo punto il bambino voleva sapere che cosa fosse la marea e la mamma aveva evitato di fornirgli un’arida spiegazione e ne aveva cercata una fantasiosa ma adatta al suo perspicace bimbo.
“Un giorno, nostro figlio Leonardo, curioso come tutti i bimbi, ha iniziato a chiederci il perché di alcune cose. Samantha si è inventata lì per lì una storia per spiegare perché il mare lasciava tutti quei legnetti sulla spiaggia. Leonardo non si è accontentato di quella spiegazione e ha continuato a chiedere, a quel punto Samantha si è resa conto che non poteva dare una spiegazione così semplice, così ha provato a spiegargli il vero motivo del perché accadeva quella cosa strana che è la marea. Ne è venuta fuori una storia talmente bella che io ho detto che era giusto scriverla affinché altri bimbi come il nostro potessero sentirsela raccontare o leggerla”.

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