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venerdì 13 marzo 2020

Il mondo di Sofia. (Sofies Verden) - Jostein Gaarder

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Il mondo di Sofia. Romanzo sulla storia della filosofia (titolo originale Sofies Verden. Roman über die Geschichte der Philosophie) è un romanzo filosofico scritto da Jostein Gaarder e pubblicato nel 1991. È sia un romanzo sia un breve trattato sulla storia della filosofia.

Nel 1999 è stata realizzata anche una versione cinematografica, Il mondo di Sophie. Il film è stato trasmesso in Australia sotto forma di miniserie in otto parti. Esiste anche un videogioco per PC CD-ROM prodotto da Learn Technologies nel 1998.
Il giardino dell'Eden 
Sofia Amundsen, una ragazza di 15 anni, un giorno riceve delle lettere anonime in cui ci sono domande tipo:
Chi sei?
Da dove viene il mondo?
Nonostante si sforzi Sofia non riesce a trovare risposta a queste insolite domande e si chiede chi abbia scritto quelle lettere. Sofia riceve anche una cartolina da un maggiore dell'ONU in Libano, Albert Knag, in cui questo fa gli auguri di compleanno a sua figlia Hilde Moller Knag però mandando la cartolina a Sofia. Così Sofia deve risolvere due misteri: scoprire chi è il misterioso filosofo e perché quel maggiore manda a lei le cartoline mentre le dovrebbe mandare a Hilde.
Il cappello a cilindro 
Poco dopo Sofia riceve un'altra lettera che spiega che cos'è la filosofia. Finita la lettura Sofia è sconvolta. Quando sua mamma torna dal lavoro le chiede se a lei non pare strano il fatto di vivere, se non le pare strano il mondo e le parla anche del coniglio bianco dell'universo citato dal misterioso filosofo nella lettera. La madre, sentendo la figlia fare questi discorsi strani, si preoccupa e le chiede se ha mai fatto uso di droghe.
I miti 
Il misterioso filosofo spiega a Sofia come gli uomini abbiano tentato di rispondere alle domande filosofiche attraverso i miti. Ovviamente, essendo l'autore del romanzo un norvegese, il misterioso filosofo spiega a Sofia la mitologia nordica.
I filosofi della natura 
Sofia riceve un'altra lettera dal misterioso filosofo che tratta dei filosofi della natura e quindi di Talete, Anassimandro, Parmenide, Anassagora, Empedocle e altri. Vengono affrontati in modo sintetico i vari problemi della filosofia presocratica, dall'archè al divenire. Al termine della lettura, Sofia dopo una riflessione giunge alla conclusione che la filosofia non è qualcosa che si impara: ciò che si impara è invece come pensare filosoficamente.
Sofia riceve un'altra lettera da Alberto che tratta di Democrito, il filosofo che, precorrendo i tempi, ha ipotizzato che la materia fosse fatta di atomi. Alberto nella lettera paragona gli atomi ai Lego perché hanno in comune molte cose: sono eterni, indivisibili e con essi è possibile costruire ogni cosa.
Il destino 
Sofia riceve un'altra lettera di Alberto che tratta del destino. Alberto quindi le parla dell'oracolo di Delfi e della Pizia, la sacerdotessa per mezzo della quale il Dio Apollo rivelava il destino.
Sofia, attraversando il bosco per arrivare alla casetta del maggiore, incontra la piccola fiammiferaia e Ebenezer Scrooge. Sofia, impietosita per le condizioni della piccola fiammiferaia, chiede a Ebenezer se può mantenerla ma lui risponde che sarebbe uno spreco di denaro. Allora la piccola fiammiferaia professatasi comunista incendia l'erba. Giunta alla casetta Alberto le racconta di Karl Marx e del comunismo che si oppone al capitalismo.
Alberto parla di Charles Darwin, il "padre" dell'evoluzionismo.
Alberto parla di Freud, il "padre" della psicanalisi. Ancora una volta il maggiore fa apparire nel libro dei personaggi fantastici, in questo caso la Banda Disney.
Il nostro tempo
Sofia riceve una telefonata da Alberto che la invita a bere un caffè in un bar. Sofia quindi arriva all'appuntamento e trova Alberto che le parla di Sartre e dell'esistenzialismo ma anche della New Age e dei libri che parlano di Ufo e fantasmi e poteri paranormali. Dopo di che Alberto fa vedere a Sofia su uno scaffale di una libreria un "corvo bianco": il suo libro scritto dal maggiore.
Mentre il Maggiore spiega a Hilde il Big Bang, Sofia sale sulla barca. E Hilde, che ha intuito che Sofia e Alberto sono lì anche se in spirito (e Alberto stupendosi ha detto che forse è sensitiva), dice "La barca a remi sta andando alla deriva!", il padre: "Uno di noi due deve buttarsi in acqua", infine Hilde: "Facciamolo tutti e due, papà".
A causa del successo del romanzo si pensò di produrre una versione cinematografica. Il 30 gennaio 1995 venne trasmesso sul canale inglese BBC Two all'interno del programma The Late Show una versione per la TV. Quattro anni dopo, nel 1999, il regista norvegese Erik Gustavson realizzò il film Il mondo di Sophie. Questo film però è uscito solo in Norvegia. Esiste comunque la versione tedesca, Sofies Welt, che è disponibile in DVD. Il film è stato trasmesso anche in Australia sotto forma di miniserie in otto parti.
La trama del film è simile a quella del libro: Sofia Amundsen un giorno riceve delle lettere misteriose che contengono domande filosofiche a cui non riesce a dare risposta. In seguito conosce il misterioso filosofo che le mandava quelle lettere, Alberto Knox, che inizia a insegnarle filosofia. Sofia scopre studiando Berkeley che loro non esistono ma vivono le loro esistenze in un libro scritto dal maggiore Albert Knag per insegnare a sua figlia Hilde la filosofia. Sofia e Alberto, finito il corso di filosofia, riescono a scappare dal libro e si ritrovano nel mondo reale dove però sono una specie di fantasmi che non possono essere visti e sentiti da nessuno.
Essendo un film di sole due ore molti filosofi sono stati tagliati e la storia della filosofia viene spiegata in maniera molto meno dettagliata che nel libro. Inoltre il film è più fantasy del libro, infatti avvengono molti avvenimenti fantastici (la metamorfosi di Alberto, Sofia e Alberto che attraversando una breccia giungono nel rinascimento ecc.). La pellicola è stata la più costosa del panorama cinematografico norvegese. https://it.wikipedia.org/wiki/Il_mondo_di_Sofia
Esiste un mondo. In termini di probabilità ciò sfiora il limite dell'impossibile. Sarebbe stato molto più degno di fede se casualmente non vi fosse stato alcunché. In tal caso, nessuno avrebbe domandato perché mai non vi è nulla.»
(da Maya dello stesso autore).

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