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lunedì 18 aprile 2022

..e mi domandi cosa è la guerra…│Olena Kushnir│Iryna Filkina│Igor Belanov

  1. C'era anche Olena Kushnir, medico della Guardia nazionale ucraina, tra le cento donne in prima linea nella difesa di Mariupol fino alla fine.
  2. Bucha, Iryna Filkina: chi era la donna morta con lo smalto rosso 
  3. Dal Pallone d'Oro vinto nel 1986 alla guerra a difesa dell'Ucraina. È la storia di Igor Belanov, che non ci ha pensato due volte a "impugnare" un fucile per proteggere il suo popolo dagli attacchi russi.
C'era anche Olena Kushnir, medico della Guardia nazionale ucraina, tra le cento donne in prima linea nella difesa di Mariupol fino alla fine. Sono rimaste tra le fila di chi non ha abbandonato la città, sotto l'assedio russo, testimonia la giornalista Tetyana Danylenko.
Olena Kushnir è morta negli ultimi scontri. Olena era riuscita nei giorni scorsi ad evacuare il figlioletto. Nei primi giorni di guerra aveva perso il marito. A marzo aveva fatto un video in cui testimoniava il martirio della città e chiedeva aiuto all'occidente: «Non compatitemi, sono un medico, una combattente, sono ucraina, faccio il mio dovere», diceva.leggo.it
 
Bucha, Iryna Filkina: chi era la donna morta con lo smalto rosso La foto è stata condivisa sui social media e una truccatrice della vicina Gospel ha riconosciuto in quelle mani e nelle unghie smaltate Iryna Filkina, 52 anni, aspirante truccatrice e blogger che pubblicava tutorial sui social. Anastasiia Subacheva ha spiegato al New York Times di aver riconosciuto subito le mani e le unghie della signora Filkina dai suoi video. Ha poi aggiunto che il suo cuore si è spezzato quando ha visto la fotografia. «Quando l'ho visto, mi sentivo fisicamente come se il mio cuore avesse iniziato a spezzarsi», le sue parole al Times affaritaliani.it/esteri
ODESSA - Dal Pallone d'Oro vinto nel 1986 alla guerra a difesa dell'Ucraina. È la storia di Igor Belanov, che non ci ha pensato due volte a "impugnare" un fucile per proteggere il suo popolo dagli attacchi russi.
Lo si apprende in un post sui social (vedi sotto): «Pace all'Ucraina e gloria a tutti quelli che si oppongono agli occupanti che sfacciatamente sono venuti a distruggere la nostra terra e il nostro popolo libero ed eroico», sono le parole accompagnatorie al post.
Belanov è nato ad Odessa, oggi facente parte dell'Ucraina ma all'epoca territorio dell'Urss. E, proprio con la Nazionale dell'Urss, Belanov ha esordito il 2 maggio del 1985 in occasione di un match contro la Svizzera valido per le qualificazioni ai Mondiali del 1986. Due anni più tardi, a Euro88 ha invece raggiunto una finale, poi persa contro l'Olanda per 2-0.

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