«Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura.
D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.»
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(Marco Polo) Questo romanzo fa parte del periodo combinatorio dell'autore, dove è evidente l'influenza della semiotica e dello Strutturalismo. Nella letteratura combinatoria centrale diventa il lettore, che si trova a “giocare” con l'autore, nella ricerca delle combinazioni nascoste nell'opera e nel linguaggio. Il punto di partenza e la conclusione di ogni capitolo è il dialogo tra Marco Polo e l'imperatore dei TartariKublai Khan (nella realtà discendente di Gengis Kan e Imperatore dei Mongoli) , che interroga l'esploratore sulle città del suo immenso impero. Marco Polo descrive città surreali, immaginarie, frutto della sua fantasia, che colpiscono sempre più il Gran Khan. Il libro è costituito da nove capitoli, ma c'è un'ulteriore divisione interna: ognuna delle 55 città è divisa in base a una categoria, 11 in totale, dalle “città e la memoria” alle “città nascoste”. Il lettore ha quindi la possibilità di “giocare” con la struttura dell'opera, scegliendo di seguire un raggruppamento o un altro, la divisione in capitoli o in categorie, o semplicemente saltando da una descrizione di città a un'altra. Calvino stesso ha affermato, in una conferenza del 1983 alla Columbia University a New York, che non c'è una sola fine delle Città invisibili perché “questo libro è fatto a poliedro, e di conclusioni ne ha un po' dappertutto, scritte lungo tutti i suoi spigoli". Dopo la pubblicazione americana (1974, trad. di William Weaver), l'opera è stata finalista del Premio Nebula del 1976, assegnato dalla SFWA (Science Fiction Writers of America), per la categoria "Miglior romanzo". https://it.wikipedia.org/wiki/Le_citt%C3%A0_invisibili
Le città invisibili
Editore: Mondadori
Collana: Oscar moderni
Anno edizione: 2016
Formato: Tascabile
Pagine: L-166 p., Brossura
EAN: 9788804668022
"Le città invisibili" un film di Manfredo Manfredi
(1998) Liberamente tratto dall’omonimo testo di Calvino, Le città invisibili amplifica il gioco tra realtà e finzione letteraria in una chiave figurativa che mescola disegni su carta a immagini dal vero elaborate graficamente con il rotoscopio, ottenendo un’animazione elegante e innovativa che esprime una tensione magico-trascendente.
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Pagine
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Pagine II
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#AnniNOVANTA
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domenica 9 giugno 2019
Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso...Le città invisibili Italo Calvino
Pubblicato nel 1972, Le città invisibili è un romanzo di Italo Calvino in cui l'autore ricorre alla tecnica della letteratura combinatoria.
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