In occasione della beatificazione di Bartolo Longo, l’autore Lino Zaccaria presenterà il libro “Contessa Carità”, in collaborazione con la Mondadori di Scafati. Il libro è pubblicato dalla Giannini Editore nella nota collana Sorsi.
L’appuntamento è fissato per venerdì 17 ottobre alle ore 19 presso la chiesa San Francesco, Scafati.
Dialogano con l’autore: il parroco don Giuseppe De Luca,
il giornalista Gabriele Scarpa.
Modera Giuseppe Pecorelli, redattore Il Rosario e la Nuova Pompei.
Letture a cura di Antonio Leccisi.
Marianna Farnararo De Fusco è la cofondatrice del Santuario di Pompei. A cento anni dalla sua morte, il pronipote Lino, ne ripercorre le vicende anche attraverso i ricordi di famiglia. La vita di quella che è stata una gigante della Chiesa è scandita da tutta una serie di iniziative caritatevoli, sempre al fianco di Caterina Volpicelli (poi divenuta Santa) e di Bartolo Longo, suo mentore e marito, che sarà canonizzato il prossimo 19 ottobre.
Lino Zaccaria, calabrese di nascita, napoletano d’adozione, giornalista professionista dal 1973, ha lavorato per oltre quarant’anni al “Mattino” di Napoli, da redattore capo. È stato poi vicedirettore di “La Discussione” e collabora ora con varie testate on-line. Esperto in diritto dell’informazione e della comunicazione, è stato consigliere nazionale dell’Ordine e presidente della Commissione Ricorsi, consigliere di amministrazione dell’Istituto di previdenza dei giornalisti (Inpgi). Ha pubblicato numerosi saggi e libri d’inchiesta, storica e contemporanea.
Melancolia della resistenza (Az ellenállás melankóliája) è un romanzo dello scrittore ungherese László Krasznahorkai edito nel 1989. Krasznahorkai ha poi adattato il libro alla sceneggiatura del film uscito nel 2000 Le armonie di Werckmeister, diretto da Béla Tarr. Il romanzo è ordinato in tre parti e racconta delle possibilità e dei limiti della rivoluzione.
L'opera
La storia è raccontata al passato in terza persona con lunghi periodi quasi privi di punteggiatura. Il primo capitolo “Condizioni straordinarie” introduce una descrizione degli eventi e del contesto in cui si svolge la vicenda racchiusa nel corpo centrale delle “Armonie di Werckmeister”, mentre l'ultimo capitolo “Sermo super sepulchrum” prova a raccontare e a spiegare i fatti in modo razionale e quasi scientifico.
Condizioni straordinarie (Introduzione)
In un'anonima cittadina della fredda campagna ungherese dalle strade desolate arriva una compagnia circense ospitante “la balena più grande del mondo”. Il circo con l'enorme carcassa del cetaceo imbalsamato diventeranno il pretesto per far esplodere il cambiamento, tra sguardi ipocriti e la convinzione di trovarsi alle soglie di “un'era radicalmente nuova, gravida di promesse, che avrebbero spazzato via tutto”. Convinzione che trova sostegno non solo nei tanti segni quotidiani di dissoluzione del vecchio mondo stagnante, ma anche in una serie di eventi inspiegabili che esigono la volontà dell'uomo a muoversi e rinnovarsi. it.wikipedia.org
In città è arrivato il circo. Nulla di strano, se non fosse che il circo ospita una balena imbalsamata, la più grande del mondo, e che la città è sperduta nella campagna ungherese, un non luogo dominato da incertezza e declino. Tutti sono in attesa che accada qualcosa e sarà proprio il circo a far esplodere il cambiamento. Tra i tanti personaggi che popolano questo sorprendente romanzo sociale spiccano Eszter, che spera nel caos e nell'anarchia per accrescere il suo potere, e Valuska, postino e sognatore, che trascorre le sue giornate cercando la purezza nel mondo. Un romanzo sulle possibilità della rivoluzione che scorre nella prosa bruciante e visionaria di Lászlà Krasznahorkai. - Titolo originale: ''Az ellenállás melankàliája'' (1989). www.bompiani.it
László Krasznahorkai è nato a Gyula, in Ungheria, nel 1954. Autore di romanzi e raccolte di racconti, nel 2015 ha vinto l’International Man Booker Prize. Bompiani ha pubblicato Satantango, finalista al Premio Gregor Von Rezzori e al Premio Strega Europeo 2017, Melancolia della resistenza, Il Ritorno del Barone Wenckheim, vincitore del National Book Award for Translated Literature nel 2019, Guerra e guerra e Seiobo è discesa quaggiù.
Le armonie di Werckmeister (Werckmeister Hármoniák) è un film del 2000 diretto da Béla Tarr, tratto dal romanzo Melancolia della resistenza dello scrittore ungherese László Krasznahorkai, che di questo film ha curato la sceneggiatura e il soggetto. Ambientato in una piccola città anonima, desolata e isolata in Ungheria durante il periodo comunista, il film inizia con János Valuska, un giovane fattorino di giornali, che dirige un ballo con gli ubriachi frequentatori di un bar. La danza rappresenta un'eclissi totale del Sole, che disturba e ammutolisce gli animali, e che termina con il ritorno della calda luce del Sole. György, un vecchio amico di János, è un compositore e uno degli intellettuali del villaggio: egli osserva l'imperfezione e il compromesso della scala musicale (come definita da Andreas Werckmeister) e propone alcune modifiche alla scala per renderla più armoniosa.
Nel frattempo fa la sua comparsa un circo costituito esclusivamente da due attrazioni: un principe e una balena. János, dopo aver filosofeggiato su Dio e sulla balena, si reca all'ufficio postale, dove i lavoratori sono sconvolti dai segni inquietanti dell'arrivo del circo, memori della nube che si deposita su ogni città visitata dal circo. La presenza della balena e del principe solleva le masse, e János sente il maestro del circo perdere il controllo del suo principe senza volto. Il principe, liberato dal proprietario del circo, infiamma le masse e il popolo si ribella. I rivoltosi sono brutali, ma la loro disumanità sembra quasi normale e naturale.
Dopo la ribellione, János rinviene il diario di un rivoltoso, che evidenzia come gli stessi rivoltosi non sapessero per cosa fossero arrabbiati, raccontando anche l'orrendo stupro di due ragazze dell'ufficio postale della classe lavoratrice. János abbandona la città per la sua sicurezza, ma viene intercettato da un elicottero; verrà rinchiuso in un istituto per malati mentali. Nel frattempo l'intellighenzia viene rimpiazzata dall'opportunismo politico.
György comunica a János che qualora venisse rilasciato dall'istituto mentale potranno vivere insieme nel suo capanno, in compagnia del suo pianoforte. György afferma anche di aver riaccordato il pianoforte in modo tale che ora sia uguale a tutti gli altri, evidenziando una capitolazione personale, l'abbandono delle speranze di riforma. János si limita a fissarlo, e film si conclude con György che guarda direttamente nell'occhio della balena, per poi allontanarsi guardando la balena triste e lacera, distrutta dai ribelli la sera prima. La sua carcassa putrefatta è avvolta lentamente dalla nebbia, che diventa più bianca e luminosa, riscaldata dalla luce del Sole.
È lo scrittore ungherese Laszlo Krasznahorkai a vincere il premio Nobel per la Letteratura 2025, ''per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell'arte'', si legge nella motivazione dell'Accademia di Svezia che assegna il premio.
László Krasznahorkai è nato a Gyula, in Ungheria, nel 1954. Autore di romanzi e raccolte di racconti, nel 2015 ha vinto l'International Man Booker Prize. Bompiani ha pubblicato Satantango, finalista al Premio Gregor Von Rezzori e al Premio Strega Europeo 2017, Melancolia della resistenza, Il Ritorno del Barone Wenckheim, vincitore del National Book Award for Translated Literature nel 2019, Guerra e guerra e Seiobo è discesa quaggiù, pubblicati in Italia da Bompiani.
Krasznahorkai ha scritto di mondi di brutalità e bellezza, dove non c'è salvezza e poca speranza e ha riflettuto a lungo sul male. Considerato uno dei maggiori scrittori ungheresi viventi, ora premio Nobel per la Letteratura 2025, già vincitore del Man Booker Prize nel 2015 e finalista al Premio Strega Europeo 2017 ed è arrivato alla conclusione che a vincere è la forza irresistibile della debolezza della gentilezza".
Care lettrici e cari lettori, 𝘀𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟰 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲, alle 𝟭𝟳.𝟯𝟬, riprenderanno gli appuntamenti della nostra rassegna “La Biblioteca incontra”. Sarà, come l’abbiamo definita, un’𝗔𝗻𝘁𝗲𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 che anticipa la successiva più ampia stagione 2026. Biblioteca Consorziale Di Viterbo
Per questa prima data, abbiamo accettato con piacere la richiesta della casa editrice La nave di Teseo di chiudere a Viterbo la parte italiana del tour europeo di 𝗢𝗟𝗜𝗩𝗜𝗘𝗥 𝗚𝗨𝗘𝗭, uno dei più noti scrittori francesi.
L’incontro si svolgerà, come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
𝗔 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟳, il commissario straordinario 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗼 𝗣𝗲𝗹𝗹𝗶𝗰𝗰𝗶𝗮 farà il suo saluto di benvenuto seguito da alcune importanti comunicazioni. Vi invitiamo quindi ad arrivare con un po’ di anticipo per non perdere questa introduzione.
L’AUTORE
𝗢𝗹𝗶𝘃𝗶𝗲𝗿 𝗚𝘂𝗲𝘇 è uno dei più noti scrittori francesi. Nel 2017 ha vinto il premio Renaudot per 𝘓𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘳𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘑𝘰𝘴𝘦𝘧 𝘔𝘦𝘯𝘨𝘦𝘭𝘦, di cui La nave di Teseo ha pubblicato l’adattamento a fumetti (2024). Da questo romanzo Kirill Serebrennikov ha tratto l’omonimo film, presentato al Festival di Cannes 2025. Guez ha inoltre pubblicato in Italia 𝘌𝘭𝘰𝘨𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘵𝘢 (2018), 𝘕𝘦𝘭 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘲𝘶𝘪𝘭𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘮𝘪𝘤𝘰 (2022) e ha curato 𝘐𝘭 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘥𝘪𝘵𝘵𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 (2020). Ha ricevuto il Deutscher Filmpreis per la miglior sceneggiatura nel 2016 con il film 𝘓𝘰 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘍𝘳𝘪𝘵𝘻 𝘉𝘢𝘶𝘦𝘳 e ha insegnato Letteratura francese e Storia della cultura europea all’Università di Princeton nel 2025. Collaboratore per anni delle più importanti testate internazionali, ha scritto per “Le Monde”, “Le Point”, “The New York Times”, “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, “Corriere della Sera” e “Il Foglio”.
IL LIBRO
𝗢𝗹𝗶𝘃𝗶𝗲𝗿 𝗚𝘂𝗲𝘇, 𝙈𝙚𝙨𝙤𝙥𝙤𝙩𝙖𝙢𝙞𝙖, 𝗟𝗮 𝗻𝗮𝘃𝗲 𝗱𝗶 𝗧𝗲𝘀𝗲𝗼
Avventuriera, archeologa, scrittrice, diplomatica, spia in grado di parlare fluentemente arabo e persiano, Gertrude Bell fu la donna più potente dell’impero coloniale britannico al termine del primo conflitto mondiale. Protagonista della creazione del moderno stato dell’Iraq, di cui ha contribuito a tracciare i confini, idealista come il suo fedele alleato Lawrence d’Arabia, coraggiosa, tenace e imperialista come il giovane Winston Churchill, figlia amata e incompresa di una ricca famiglia vittoriana, donna disperatamente innamorata, Gertrude Bell resta per noi un enigma, persa nel silenzio che la Storia, troppo spesso, riserva alle imprese femminili.
Dalla scoperta di giganteschi giacimenti di petrolio ai crudeli giochi di potere tra inglesi, francesi e tedeschi, dalle trattative sotto le tende beduine alle sabbie di Baghdad, dove il destino di migliaia di persone è ogni giorno appeso a un filo: Olivier Guez recupera dal deserto la vita di una donna straordinaria, per raccontare l’epopea travolgente di una terra mitica e maledetta, la terra di Abramo, la terra del diluvio e di Babele, dei sogni infranti di Alessandro Magno: la Mesopotamia.
Traduzione di Milena Zemira Ciccimarra.
L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube.
I Malavoglia è il romanzo più conosciuto dello scrittore Giovanni Verga, pubblicato a Milano dall'editore Treves nel 1881. È una delle letture più diffuse e indicate nei programmi di letteratura italiana all'interno del sistema scolastico italiano. Fa parte del ciclo dei Vinti.
Il romanzo narra la storia di una famiglia di pescatori che vive e lavora ad Aci Trezza, un piccolo paese siciliano nei pressi di Catania. Ha un'impostazione corale e rappresenta personaggi uniti dalla stessa cultura ma divisi dalle loro diverse scelte di vita, soverchiate comunque da un destino tragico ed inevitabile.
Lo scrittore adotta la tecnica dell'impersonalità, riproducendo alcune caratteristiche del dialetto e adattandosi quanto più possibile al punto di vista dei differenti personaggi, rinunciando così all'abituale mediazione del narratore.
L'opera va inserita nel Ciclo dei Vinti, insieme a Mastro-don Gesualdo e a La duchessa de Leyra, opere che affrontano il tema del progresso visto dal punto di vista degli "sconfitti" della società. La Duchessa de Leyra rimase solo abbozzato, mentre gli altri due romanzi previsti nel Ciclo (L'Onorevole Scipioni e L'uomo di lusso) non vennero neppure iniziati.
Lo stesso Verga nella lettera al Farina propone «non un racconto, ma l’abbozzo di un racconto, un documento umano» rivolto a «tutti coloro che studiano nel gran libro del cuore». Nella sua introduzione al romanzo del 1881 l'autore scrive che «per la sottile influenza che esercita sui caratteri l'educazione, il linguaggio tende ad individualizzarsi». In base a ciò Leone Piccioni commenta che alle origini il linguaggio è «corale ampio, cui tutti partecipano senza quelle tali differenziazioni». A proposito dell'impersonalità, l'interpretazione di Benedetto Croce mostra «come di fatto l'arte sia sempre personale e come, nel caso specifico, anche il Verga abbia una sua personalità, che è "fatta di bontà e malinconia"».
Nel paese di Aci Trezza, nel catanese, vive la laboriosa famiglia di pescatori Toscano, soprannominata Malavoglia per antifrasi secondo la tradizione della 'ngiuria (una particolare forma di appellativo). Il patriarca della famiglia è l'anziano Padron 'Ntoni, vedovo, che si esprime spesso per mezzo di proverbi. Con lui, nella "Casa del Nespolo", vivono il figlio Bastiano, detto Bastianazzo, sua moglie Maruzza, detta la Longa ed i loro cinque figli, in ordine di età: 'Ntoni, Luca, Filomena detta Mena o Sant'Agata, Alessio detto Alessi e Rosalia detta Lia. Il loro principale mezzo di sostentamento è la "Provvidenza", nome dato all'imbarcazione che utilizzano per la pesca. Grazie alla loro casa e alla barca, i Malavoglia conducono una vita semplice ma dignitosa.
Una foto scattata da Verga, ritraente lavoratori siciliani, dai quali sono stati tratti i personaggi delle sue opere
Nel 1863 'Ntoni, il maggiore dei figli, parte per la leva militare. È la prima volta che un membro della famiglia parte per la leva nell'esercito del Regno d'Italia e questo evento (che rappresenta simbolicamente l'irruzione del mondo moderno in quello rurale della Sicilia contemporanea) segna l'inizio della rovina dei Malavoglia. Viene infatti a mancare un lavorante, proprio durante una cattiva annata per la pesca e al momento di provvedere alla dote di Mena, giunta all’età da matrimonio. Padron 'Ntoni tenta allora un affare, comprando a credito una grossa partita di lupini, peraltro avariati, dal compaesano usuraio zio Crocifisso, affidando poi il carico a Bastianazzo affinché si rechi con la Provvidenza a Riposto per venderlo. Durante il viaggio in mare però Bastianazzo e il suo garzone muoiono e i lupini vanno persi, a causa di un naufragio. I Malavoglia si ritrovano così con una triplice disgrazia: è morto il padre, principale fonte di sostentamento della famiglia, la Provvidenza va riparata e zio Crocifisso pretende di essere pagato. Padron ‘Ntoni si consulta al riguardo con l’avvocato Scipioni, il quale consiglia di non pagare il debito, non essendo mai stato un atto ufficiale. I Malavoglia però, rimanendo vincolati alla loro storia di uomini d’onore, decidono di pagare comunque, cercando di prendere tempo. Per offrire una garanzia, Maruzza rinuncia ai suoi diritti sulla Casa del Nespolo, che era un bene relativo alla sua dote e quindi intoccabile per le leggi del tempo. Essendo morto suo padre, 'Ntoni ha la possibilità di tornare dal servizio militare, che svolge a Napoli, dove è stato a contatto con la modernità. Non sopportando i disagi della leva, torna immediatamente, consapevole del fatto che, se fosse rimasto per altri sei mesi, suo fratello Luca ne sarebbe stato esonerato. 'Ntoni fatica però anche a riadattarsi alla dura vita di pescatore, dando scarso sostegno al nucleo familiare.
La Provvidenza viene riparata e, seppur di ridotte dimensioni, ritorna operativa, ma presto sopraggiungono altre sciagure. Luca, partito a sua volta per il servizio militare, muore nella battaglia di Lissa (1866). Per costringere i Malavoglia a pagare il debito, zio Crocifisso finge di averlo venduto al sensale Piedipapera, il quale sostiene di non poter più tirare avanti senza quel denaro. La famiglia è quindi costretta a lasciare l'amata Casa del Nespolo e a trasferirsi in una casa in affitto. Questo fa sfumare il matrimonio tra Mena e Brasi Cipolla, figlio del ricco del villaggio, del quale lei non era però mai stata innamorata, preferendogli l'umile carrettiere Alfio Mosca. Anche Barbara Zuppidda, la fidanzata di 'Ntoni, gli volta le spalle. Nonostante i grandi sacrifici per cercare di accumulare denaro e ricomprare la Casa del Nespolo, la reputazione e l'onore della famiglia peggiorano fino a raggiungere livelli umilianti. Un nuovo naufragio della Provvidenza porta Padron 'Ntoni ad un passo dalla morte; Maruzza muore invece di colera. 'Ntoni, stanco di lavorare senza ottenere risultati, se ne va dal paese per tentare di fare fortuna altrove, avendo sentito dei forestieri parlare di una nuova società dove c'erano persone non più costrette a lavorare. Ritorna però qualche tempo dopo in pessime condizioni e perde ogni desiderio di lavorare, dandosi all'ozio e all'alcolismo.
La partenza di 'Ntoni costringe nel frattempo la famiglia a vendere la Provvidenza e a lavorare a giornata. La padrona dell'osteria Santuzza, già corteggiata dal poliziotto don Michele, si invaghisce di 'Ntoni, che intanto entra nel giro del contrabbando, mantenendolo gratuitamente all'interno del suo locale. La condotta di 'Ntoni e le lamentele del padre la convincono però a distogliere le sue aspirazioni dal ragazzo e a richiamare don Michele all'osteria. Ciò determina una contesa tra i due pretendenti, al culmine della quale 'Ntoni accoltella al petto don Michele durante una retata anti-contrabbando, venendo poi arrestato. Padron 'Ntoni sacrifica i soldi faticosamente risparmiati per fornirgli una difesa al processo e 'Ntoni viene condannato a 5 anni di carcere, evitando una pena più lunga per motivi "d'onore". L'avvocato Scipioni lascia infatti intendere che la rissa fosse scoppiata perché 'Ntoni voleva difendere la reputazione della sorella Lia, che don Michele aveva corteggiato e lei aveva respinto. Padron 'Ntoni però, sentendo le voci circa la relazione tra don Michele e Lia, sviene esanime. Dopo tante disgrazie, il salmodiare di Padron 'Ntoni, ormai molto anziano, si fa sconnesso e i suoi proverbi iniziano a venire pronunciati senza cognizione di causa. Non essendo più in grado di lavorare e un onere per i nipoti, decide di farsi ricoverare in ospedale. Intanto Lia, vittima delle malelingue e del disonore, lascia il paese per non tornarvi più e finisce a prostituirsi a Catania.
Infine Alessi, l'ultimo dei figli, continuando a fare il pescatore, riesce a ricomprare la Casa del Nespolo, dove si trasferisce con Nunziata, una laboriosa ragazza che ha nel frattempo sposato. Mena rinuncia a sposarsi con Alfio Mosca a causa della vergognosa situazione della sorella Lia e, precocemente invecchiata, rimane ad accudire i figli di Alessi e Nunziata. Ciò che resta della famiglia fa visita a Padron 'Ntoni all'ospedale per informarlo che la Casa del Nespolo è di nuovo nelle loro mani. Questa è l'ultima gioia per il vecchio pescatore, che muore però prima di poter fare ritorno a casa. Una sera, dopo aver scontato la pena, 'Ntoni ritorna a casa, ma solo per salutare e scusarsi. Consapevole di non poter più vivere lì a causa del suo passato e di aver rinnegato i valori della sua famiglia, abbandona definitivamente il paese natale.
I Malavoglia offrì lo spunto per il film La terra trema (1948) di Luchino Visconti.
A I Malavoglia si ispira anche Malavoglia (2010) di Pasquale Scimeca, ambientato in epoca differente.
Lia Malavoglia diventa protagonista del romanzo Lia, l'altra faccia dei Malavoglia di Andrea K. Lanza, edito da Edikit nel 2024, ambientato però tra il 1868 e il 1870. L'opera appartiene al genere Pulp con rimandi al romanzo d'appendice e vede la giovane Lia Malavoglia tornare ad Aci Trezza dopo molti anni in cerca di vendetta. it.wikipedia.org
«La musica è come la vita: si può fare in un solo modo, insieme». Ezio Bosso
Prima ancora delle parole, il neonato riconosce il timbro della voce materna e attraverso il suono, con cui ha una relazione naturale e profonda, comincia a orientarsi nel mondo. La musica è un linguaggio universale che travalica le barriere linguistiche e culturali, unisce persone di ogni provenienza, traendo forza dalla diversità, e costruisce ponti là dove spesso si innalzano muri. È proprio grazie alla musica che i bambini possono entrare in contatto con paesi lontani, sviluppare empatia, curiosità e rispetto per l’altro. Eppure, nella nostra cultura e nel nostro sistema formativo, la musica è spesso considerata accessoria e marginale. Il libro nasce dalla volontà di cambiare radicalmente questa visione: l’intento degli autori è di riportare la musica al centro del processo di sviluppo del bambino, in quanto strumento vivo di relazione, crescita e scoperta. Fare musica, soprattutto fare musica insieme, partecipare a un ensemble, assistere a un concerto non è solo un arricchimento culturale, ma un’esperienza che stimola intelligenza, sensibilità, creatività e capacità di stare con gli altri.
Un approccio innovativo a tre voci – musicale, pedagogica e psichiatrica – guida il lettore in un percorso ricco di riflessioni e proposte concrete: esempi musicali, ascolti guidati e suggerimenti bibliografici. Arricchiscono il testo le interviste a Paolo Fresu, Alessandro Mannarino e Tosca. - L'Asino d'oro edizioni
Con la sua ultima opera Elena Basile invita a riflette su temi fondamentali come la fragilità adolescenziale. Il libro “Il mondo a piacimento”, pubblicato dalla casa editrice Giannini Editore nella collana Romanzi dai Cinque Continenti, sarà presentato presso il Palazzo Zurich Bank di via Lombardia 43, Roma, mercoledì 24 settembre alle ore 19 (ingresso su invito). Introduce la consulente culturale della Zurich Bank Maria Grazie Perna. Dialoga con l’autrice il dirigente Zurich Bank Andrea Salvador. Dopo la presentazione sarà offerta una cena dalla Zurich Bank.
Il romanzo realizzato con uno stile limpido e leggero, è la storia, raccontata in prima persona da una ragazzina canadese, di due visioni del mondo incarnate dai genitori: quella del padre, giocosa e leggermente disonesta, dominata da una sensibilità istintiva, e quella della madre fatta di moralismo e di una testarda lotta per il bene che alla fine diviene tenera nella sua ingenuità. Ambientata a Toronto, la narrazione sottolinea anche i contrasti tra cultura anglosassone e italiana. Il testo è scritto con un linguaggio volutamente non compiuto tipico dell'adolescenza che sa anche divertire ed essere a volte poetico. È la storia dell'educazione spirituale di una tredicenne malata che, nella breve vita che le è concessa, conoscerà amicizia, amore e prenderà consapevolezza del suo essere donna e femminista.
Elena Basile è nata a Napoli ma ha vissuto per motivi di lavoro in Madagascar, Canada, Ungheria e Portogallo. È stata Ambasciatrice d'Italia in Svezia ( dal 2013 al 2017) e in Belgio (dal 2017 al 2021). Oltre a Una vita altrove (Newton Compton, 2014), finalista al Premio Roma, ha scritto Miraggi (Castelvecchi 2018) e altre raccolte di raccon¬ti. Del 2022 In famiglia (La nave di Teseo) e del 2023 Un insolito trio (La Lepre edizioni). Nel 2024 Frammenti di Bruxelles con Sandro Teti Editore. Elena Basile ha spesso suscita¬to scalpore nei talk show televisivi italiani per le sue opinioni sul Medio Oriente e sul conflitto tra Israele e Hamas. La sua abilità nel suscitare dibattiti insieme alla sua vasta conoscenza delle questioni internazionali, l'ha resa una figura di riferimento per molti media e commentatori politici.
Il bell'Antonio è un film del 1960 diretto da Mauro Bolognini, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Vitaliano Brancati.
Rispetto al romanzo di Brancati (che, deceduto nel 1954, ebbe comunque attribuito postumo il soggetto del film), la vicenda è spostata di una trentina d'anni, ovvero nella Catania dei primi anni sessanta, e i fatti narrati nel libro sono sintetizzati e accorpati, quando non omessi del tutto; inoltre viene sorvolata la critica antifascista, che svolgeva un ruolo predominante nell'opera di Brancati, e la vicenda si svolge con tempistiche molto più ravvicinate.
Il giovane catanese Antonio Magnano torna a casa dei genitori dopo aver studiato e vissuto a Roma. Bello ed elegante, Antonio è assai ambito dalle ragazze; per di più la sua famiglia ha fama di avere componenti molto "virili". Il padre chiede ad Antonio, prossimo ai trent'anni, di abbandonare la vita da scapolo e di prender moglie, indicando Barbara, la figlia del notaio Puglisi, quale donna ideale in quanto "ben fatta, onesta e ricca".
A una festa suo cugino Edoardo gli mostra per la prima volta la fotografia di Barbara Puglisi: Antonio viene immediatamente conquistato dalla sua bellezza. Tornato a casa, Antonio sveglia i genitori e annuncia loro immediatamente la sua intenzione di sposarla. I genitori, Alfio e Rosaria si congratulano per la scelta di una ragazza seria e di buona famiglia. Un ruolo di prima importanza per questo matrimonio combinato dalle famiglie è lo scambio di favori tra le due parti, che siano legali oppure no.
Nei primi mesi gli sposini si dimostrano grande affetto, anche se non vanno oltre baci appassionati, ma dopo un anno dal matrimonio si presenta a casa Magnano il padre di Barbara, che si lamenta con don Alfio del fatto che la figlia sia ancora vergine. Incredulo, il cavaliere lo scaccia e subito telefona al figlio per sincerarsi che quelle del consuocero siano solo basse insinuazioni. Antonio conferma da parte sua che le cose vanno bene.
La famiglia di Barbara era venuta a sapere parecchi mesi prima che il matrimonio non era stato consumato, ma non aveva ritenuto opportuno intervenire. Solo in un secondo tempo, quando si presenta l'occasione di combinare un matrimonio finanziariamente più vantaggioso, il padre di Barbara, senza che né Antonio né la sua famiglia sappiano niente, procede presso la Sacra Rota per far annullare il matrimonio in quanto non consumato; per di più con il consenso di Barbara, per la quale si è anche trovato un nuovo pretendente di ricca famiglia, il duca di Bronte.
Antonio è in collera con il suocero e ora si trova respinto anche dalla moglie, che gli rivela tutta la sua ostilità. Sconvolto, non può far altro che sfogarsi con Edoardo, al quale rivela le sue prime infelici passioni a Roma, vanificate dall'impotenza, che un tempo non si verificava; con Barbara, di cui si era subito innamorato, era convinto che le cose avrebbero funzionato. Arriva comunque il giorno in cui il matrimonio viene annullato e Barbara sposa il ricco duca, lasciando Antonio nello sconforto e Alfio nella rabbia. Quest'ultimo, per orgoglio virile e familiare, si intrattiene quella sera stessa con una prostituta, e proprio in tale frangente muore d'infarto.
Antonio è ancora innamorato di Barbara e non può che vivere nel suo struggente ricordo. Poco tempo dopo Santuzza, la giovane servetta di casa Magnano, rimane incinta e Rosaria, interrogandosi su chi possa essere il padre, si volta verso Antonio, che non le risponde, lasciandola pertanto credere quello che desidera. Rosaria, colma di gioia, annuncia le prossime nozze del figlio con la ragazza, anche e soprattutto per ristabilire l'onore della famiglia. Si tratta di una gravidanza che arriva al momento opportuno: la servetta avrà un marito, il figlio avrà un padre, Antonio e la famiglia godranno di un improvviso salvataggio del loro onore di fronte alla società.
Nella sequenza finale, Antonio riceve una telefonata di Edoardo, che si congratula col cugino ma gli dice anche, con tono risoluto, di voler essere lui il padrino di battesimo: tutto lascia dunque pensare che sia Edoardo (peraltro in passato già interessato a Santuzza) il vero padre del bambino. it.wikipedia.org
Il bell'Antonio è un romanzo di Vitaliano Brancati pubblicato nel 1949. Per questo romanzo Brancati riceverà, nel 1950 il Premio Bagutta.
1930. Il protagonista è il bellissimo giovane Antonio Magnano, che vive a Catania in pieno periodo fascista. Ha la fama di seduttore e per questo è invidiato dagli uomini e ambito dalle donne. Ma sarà proprio questa fama a rovinarlo. Si sposa con Barbara, la figlia di un ricco notaio della città, ma dopo tre anni di matrimonio emerge, con tutta la sua infamia, l'incapacità di "farsi onore" con una donna, colpa gravissima per la cultura siciliana degli anni trenta. Quando ammette la sua impotenza la sua vita cambia radicalmente, e da persona invidiata passa allo stato di uomo deriso. Lorenzo Calderara, la figura del federale fascista, è ispirata a Vincenzo Zangara che diverrà vice-segretario nazionale del Partito nel 1937.
Con il romanzo lo scrittore riprende i motivi del "Don Giovanni" producendo un romanzo corale. Nel descrivere un ambiente cittadino, effettivamente riconoscibile nella Catania di quegli anni, delinea un contesto che assomiglia a una grande commedia antica e che rappresenta, in fatto di "orchestrazione", un grande progresso nei confronti del Don Giovanni.
Il romanzo utilizza il tema dell'impotenza sessuale come opposizione verso la mentalità che incarna nella virilità un valore assoluto o, più in generale, un dissenso verso una società che nasconde sotto il fanatismo politico e sessuale un vuoto profondo.
Nei media
Celebre adattamento cinematografico è l'omonimo film del 1960 di Mauro Bolognini, con protagonisti Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale.
Il bell'Antonio è anche una miniserie televisiva del 2005 per la regia di Maurizio Zaccaro.
Nel 2005 è stata fatta una riduzione teatrale a cura di Antonia Brancati e Simona Celi. it.wikipedia.org
Viaggiano. Per terra, cielo, mare. Per riprodursi, cercare cibo, trovare un ambiente più pulito e sopravvivere. Per tornare dove sono stati bene. Per trovare acqua o per concludere il loro ciclo vitale. Per andare a trovare un amico, anche umano. Per cercare l’amore. Per sfuggire alla nostra cattiveria. Lo fanno in modo sorprendente, per tutta la vita, con migrazioni o semplici e brevi spostamenti.
Vagabondiamo tra le pagine di questo libro con i nostri amici animali per arricchire la nostra vita. Per scoprire e crescere. Per sviluppare empatia. Per connetterci con il mondo e noi stessi.
“Per leggere questo volume è necessario disporre la clessidra in posizione orizzontale. Solo così ci si potrà godere storie del mondo animale di una bellezza universale”. (Paquito Catanzaro)
“Eunice dà voce ai sentimenti umani, così come è capace di dare credibilità alla speranza nel volo di un lamantino che mira allo spazio, dalle profondità del mare, per interrogare un’astronauta”. (Roberto Di Giovannantonio)
Con il patrocinio di: Federazione nazionale Pro Natura, Gaia Onlus. Consigliato dal WWF Teramo.
Il grande Lebowski (The Big Lebowski) è un film del 1998 scritto, prodotto, montato e diretto dai fratelli Coen.
Caratterizzato dalla scrittura e regia dei fratelli Coen e da un cast molto ricco che comprende Jeff Bridges, John Goodman, Steve Buscemi, Julianne Moore, Ben Gazzara, Philip Seymour Hoffman e John Turturro, il film inizialmente fu accolto tiepidamente sia dal pubblico che dalla critica; tuttavia, nel tempo, fu rivalutato positivamente divenendo un film di culto.
Nel 2008 è stato inserito al quarantatreesimo posto tra i 500 migliori film della storia secondo Empire. Nel 2014 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Trama Los Angeles, 1991. Jeffrey Lebowski, detto "Drugo" (in inglese The Dude), è un hippy fannullone, assiduo fumatore di marijuana e appassionato di White Russian, che conduce una pigra e piacevole esistenza condita da frequenti partite di bowling. La sua vita disimpegnata è improvvisamente sconvolta dalla visita di due scagnozzi del magnate del porno Jackie Treehorn, che gli ingiungono, senza mezze misure, di pagare i debiti che sua moglie avrebbe accumulato nei confronti del loro boss. Durante l'aggressione i due tirapiedi si rendono conto di aver sbagliato persona, a causa di un bizzarro caso di omonimia col signor Jeffrey Lebowski, un miliardario locale. Prima di andarsene, però, uno dei due aggressori urina sul tappeto dell'ingresso della modesta abitazione di Drugo.
Drugo incontra successivamente al bowling i suoi amici e compagni di squadra, Donny e il veterano della guerra del Vietnam, Walter Sobchak, ai quali racconta il recente spiacevole accaduto. Incoraggiato da Walter, Drugo incontra l'altro Jeffrey Lebowski per chiedergli un indennizzo per il tappeto, irreparabilmente rovinato dal teppista. L'omonimo è un attempato e borioso miliardario, costretto su una sedia a rotelle da una seria ferita subita in gioventù durante la guerra di Corea. Visto che la sua richiesta viene più volte fermamente respinta dall'arrogante padrone di casa, Drugo decide sul momento di rubare uno dei magnifici tappeti persiani della lussuosa villa, riferendo a Brandt, il non troppo sveglio segretario del signor Lebowski, che il suo capo lo ha autorizzato a prendere un qualsiasi tappeto a sua scelta.
Nell'uscire dalla villa, Drugo s'imbatte in Bunny, la giovane e provocante moglie del miliardario, impegnata a dipingersi le unghie dei piedi ai bordi della piscina in compagnia di un losco figuro, a mollo e privo di sensi nella vasca della piscina. Durante il breve incontro Bunny gli propone i propri servigi sessuali a pagamento, che lui declina, seppur divertito. Tornato nella propria abitazione e sistemato il nuovo tappeto all'ingresso, Drugo può tornare a godersi il suo stile di vita, ma, mentre è intento ad ascoltare una delle sue musicassette sdraiato sul suo nuovo tappeto, è oggetto di una seconda violenta aggressione da parte di sconosciuti, nel corso della quale viene tramortito e derubato del nuovo tappeto.
Qualche giorno dopo, l'omonimo miliardario Jeffrey Lebowski contatta Drugo e gli riferisce che sua moglie Bunny è stata rapita. Il miliardario, sospettando che i rapitori siano gli stessi teppisti che hanno aggredito Drugo, desidera ingaggiarlo affinché consegni come riscatto una valigetta contenente un milione di dollari ai rapitori, in cambio di una lauta somma per i suoi servizi. Drugo tuttavia, avendo visto la giovane età di Bunny e la sua fame di denaro, sospetta che in realtà la ragazza abbia organizzato il suo rapimento per costringere il marito a darle ancora più soldi. Nel frattempo Drugo, Donnie e Walter passano alle semifinali del torneo di Bowling e il loro prossimo avversario sarà Jesus Quintana, un giocatore di origine sudamericana dai modi eccentrici e bizzarri (Walter rivela che è un pederasta finito in galera per crimini sessuali) che si prende gioco di loro.
L'incontro viene fissato per sabato con grande disappunto di Walter che, essendosi convertito all'ebraismo per sposare la ex-moglie, e volendo osservare lo Shabbat, insiste perché la lega sposti la data. La stessa sera i rapitori, che si fanno chiamare i Nichilisti, chiamano Drugo per comunicargli le disposizioni riguardanti la consegna del riscatto e il suo amico Walter, che nel frattempo gli aveva spontaneamente offerto di assisterlo nel compito, suggerisce di consegnare ai malviventi una falsa valigetta, riempita con biancheria sporca, al posto di quella contenente il riscatto e liberare loro stessi la donna per tenersi il riscatto tutto per loro.
Al momento dell'incontro tuttavia il piano non va a buon fine e i rapitori prendono la falsa valigetta, fuggendo subito dopo in motocicletta. Nel corso di quella stessa notte la sgangherata auto del Drugo viene rubata nel parcheggio del bowling, con all'interno del bagagliaio la vera valigetta contenente il milione di dollari del riscatto.
La stessa sera Maude Lebowski, la figlia di Jeffrey Lebowski, annoiata miliardaria, pittrice d'avanguardia e accesa femminista, contatta Drugo e lo incontra il giorno dopo nel proprio appartamento-atelier; gli rivela che è stata lei a riprendersi il tappeto (un regalo di sua madre) e che Bunny è una delle attrici porno della scuderia di Jackie Treehorn, sposatasi con suo padre al solo scopo di ottenere il denaro necessario per pagare il debito col magnate. Bunny avrebbe a suo dire inscenato il suo rapimento e chiede dunque a Drugo di recuperare la valigetta con i soldi del riscatto offrendogli anch'essa una ricompensa. Nel frattempo Jeffrey Lebowski è notevolmente arrabbiato con Drugo perché questi non è riuscito a consegnare il denaro del riscatto e, nel corso di un teso incontro, gli mostra un dito del piede tagliato, che dovrebbe appartenere a Bunny, speditogli dai rapitori. Quella sera Drugo viene nuovamente aggredito mentre si trova in vasca da bagno dai Nichilisti, i quali lo minacciano di castrazione, se non gli verrà consegnato il riscatto pattuito.
L'auto del Drugo viene nel frattempo ritrovata dalla polizia, ma della valigetta non c'è traccia. Drugo ritrova però all'interno dell'auto un compito in classe assegnato a uno studente quindicenne di nome Larry Sellers. Walter e Drugo riescono a scoprire dove abita l'adolescente e si recano alla sua abitazione, convinti che Larry abbia rubato l'auto e di conseguenza anche la valigia. Messo alle strette dai due, Larry non risponde a nessuna delle loro domande, e Walter, convintosi che stia facendo il furbo, esce dalla casa e danneggia con una spranga una Chevrolet Corvette nuova fiammante, parcheggiata di fronte alla casa, pensando che Larry l'abbia recentemente comprata con i soldi del riscatto. In realtà, però, il proprietario dell'auto si rivela essere un ignaro vicino di casa che, fuori di sé, si vendica danneggiando rovinosamente, con la medesima spranga, la già malridotta auto di Drugo.
Drugo viene poi ricevuto da Treehorn, che gli chiede dove si trovi Bunny, nella speranza di ottenere il denaro che lei gli deve. L'uomo, sentendosi dire per tutta risposta che il suo denaro è in mano a un ragazzino, mette della droga nel White Russian di Drugo, causandogli un trip psichedelico. Quando Drugo torna in sé, viene arrestato, redarguito e malmenato dal capo della polizia locale. Rilasciato, prende la strada di casa, ma viene costretto a procedere a piedi, dopo che il conducente del suo taxi lo butta fuori per aver criticato i suoi gusti musicali. Senza saperlo, viene sorpassato da Bunny che si scopre essere sana e salva e che non le è stato mozzato alcun dito. In un bar lì vicino, i Nichilisti sono seduti a un tavolo e l'unica componente femminile della banda ha un piede bendato e insanguinato (il dito mandato a Lebowski era quindi il suo, un espediente per convincerlo a pagare il riscatto).
Tornando a casa, Drugo trova il suo appartamento distrutto dai tirapiedi di Treehorn, venuti inutilmente a cercare la valigetta coi soldi. Successivamente viene sedotto da Maude e, dopo aver avuto un rapporto sessuale con lui, la donna gli rivela che vorrebbe avere un bambino e che suo padre in realtà non ha soldi: sua madre era quella ricca e ha donato i suoi soldi a una fondazione di beneficenza e Lebowski prende un sussidio mensile, fingendo, per pura vanità, di essere lui a gestire la fondazione. A quel punto Drugo si fa venire a prendere da Walter e gli spiega tutta la storia: Bunny era effettivamente scomparsa e i rapitori, suoi conoscenti, ne avevano approfittato per estorcere un milione di dollari al signor Lebowski. L'uomo tuttavia era in realtà stufo della moglie che gli chiedeva soldi in continuazione e, credendo che fosse stata rapita davvero, ha deciso di approfittarne. Con la scusa del riscatto ha ottenuto il milione dalla fondazione della figlia, dopodiché ha ingaggiato Drugo per consegnarlo. Tuttavia la valigetta che lui e Walter avrebbero dovuto consegnare era, a loro insaputa, anch'essa falsa, in quanto Lebowski tramava di tenersi il milione per sé e di far irritare i rapitori con il mancato riscatto sperando che uccidessero Bunny, per poi far ricadere la colpa della consegna fallita su Drugo. Drugo e Walter si dirigono alla villa dell'uomo, scoprono che Bunny era partita in visita da alcuni amici senza avvisare e affrontano il grande Lebowski, rivelandogli che hanno capito il suo piano. Quando quest'ultimo li minaccia di sbatterli fuori Walter, convinto che l'uomo finga anche la paralisi, lo solleva di forza dalla sedia a rotelle e lo butta a terra per smascherarlo. Con suo grande imbarazzo si scopre tuttavia che la sua disabilità è effettivamente vera.
Tornati al Bowling, Drugo, Walter e Donny vengono insultati da Jesus Quintana che crede che il rinvio dell'incontro per via dello Shabbat sia solo una scusa. Dopo il consueto allenamento, vengono affrontati nel parcheggio dai Nichilisti che chiedono comunque i soldi del riscatto, anche se Drugo ha scoperto la verità sul finto rapimento. Nonostante il trio non abbia praticamente più nulla, i Nichilisti decidono di rapinarli ugualmente. Nel corso della colluttazione che segue, Walter riesce a mettere in K.O. i tre aggressori, ma Donny, spaventato dall'agguato, viene colto da un infarto e muore. Dopo il funerale e la successiva cremazione, Drugo e Walter si recano su una scogliera sull'Oceano Pacifico con l'intenzione di spargere le ceneri dell'amico. Walter però, dopo aver iniziato il suo discorso funebre per l'amico, si perde in un confuso e prolisso discorso incentrato sulla guerra del Vietnam, che poco o nulla ha a che vedere con Donny o con la loro lunga amicizia; successivamente sparge maldestramente le ceneri che, a causa del vento contrario, finiscono addosso sia a lui sia a Drugo invece che in acqua. Esasperato, Drugo perde le staffe e rimprovera l'amico per i suoi modi di fare e Walter, anziché arrabbiarsi, ammette per la prima volta la propria inadeguatezza. Consolandosi a vicenda per la scomparsa di Donnie decidono di andare al bowling.
Lì, il narratore della vicenda (lo Straniero, un vecchio cowboy amico di Drugo) chiude il film rivolgendosi al pubblico. Rammaricandosi per la recente tragica scomparsa di Donny, suggerisce che Maude aspetta un "piccolo Lebowski" e si augura infine che Drugo e Walter possano vincere il torneo di bowling.
La colonna sonora del film, pubblicata in CD il 10 febbraio 1998 con il titolo The Big Lebowski (Original Motion Picture Soundtrack), è composta da una miscela di vari genere musicali, comprendenti musica operistica, folk, pop, jazz, exotica e rock. Tra gli altri compaiono brani di Elvis Costello (My Mood Swings), Bob Dylan (The Man in Me), Nina Simone (I Got It Bad and That Ain't Good), Yma Sumac (Ataypura), Kenny Rogers (Just Dropped In), Piero Piccioni (Traffic Boom, brano tratto dalla colonna sonora di Tutto a posto e niente in ordine), Henry Mancini (Lujon).
Riconoscimenti
1998 - European Film Awards
Candidatura per il miglior film internazionale a Joel Coen
1998 - Festival internazionale del cinema di Berlino
Candidatura per l'Orso d'oro a Joel Coen
1998 - Golden Aries Awards
Miglior film straniero
1999 - Empire Awards
Candidatura per il miglior film
1999 - Nastro d'argento
Candidatura per il regista del miglior film straniero a Joel Coen
1999 - Satellite Awards
Candidatura per il miglior attore in un film commedia o musicale a Jeff Bridges
Candidatura per il miglior attore non protagonista in un film commedia o musicale a John Goodman
Candidatura per la migliore attrice non protagonista in un film commedia o musicale a Julianne Moore it.wikipedia.org
Nata a Buenos Aires il 28 febbraio 1972, in un periodo storico difficile per l’Argentina che segnerà la vita di molti connazionale ed italiani. Italia - Argentina hanno un legame indissolubile e condividono una ferita ancora aperta e sanguinante: attraverso questa saga l’autrice catapulta il lettore in quella epoca, in quei momenti terribili di una dittatura senza precedenti. 1145 è la chiave di lettura per conoscere ed approfondire uno dei momenti più crudele della storia latinoamericana. Il progetto si sviluppa in tre libri attraverso due continenti ( Europa e Sudamerica) e due generazioni, la nostra protagonista Cameron, quindicenne, scoprirà involontariamente il mistero dei bambini scomparsi, “niños desaparecidos”. Un romanzo che ripercorre con grande sensibilità una delle pagine più significative di un regime senza precedenti nella storia argentina: La tripla A - Desaparecidos. L’intera saga è ambientata in Argentina ai giorni d’oggi, tra Buenos Aires ed una località della costa Atlantica, coinvolgendo anche l’altra parte del mondo - Italia.
Il racconto del primo libro: 1145 - La Scoperta, nella prima parte mostra la protagonista con tutte le sue certezze ed i suoi dubbi da adolescente, una quasi quindicenne con il pensiero rivolto ad organizzare la festa per il proprio compleanno; descrizione di abitudini personali e familiari, di amicizie e di luoghi frequentati, scoprirà una Buenos Aires parallela, la quale cela una verità nascosta al mondo i Desaparecidos ed i figli dei Desaparecidos. La seconda parte del libro si svolge in un unico fine settimana, molto speciale per Cameron, la nostra protagonista, pieno di nuovi incontri ed avventure. Dopo aver fatto casualmente la conoscenza di Prescott, scoprirà la verità circa la propria famiglia e questo la proietterà con mille difficoltà nel proprio futuro. Anche il passato non sembrerà più lo stesso.
Il secondo libro: 1145 - La Ricerca mostra come la protagonista riprenderà apparentemente la propria vita, così come l’aveva lasciata prima del fine settimana trascorso sulla costa, dopo aver aperto questo vaso di Pandora: i niños desaparecidos. Tutto risulterà difficile nonostante avrà al proprio fianco i nuovi amici ed i ‘nuovi’ parenti.In questo volume verrà organizzato e portato a termine un viaggio in Europa alla ricerca del padre di Prescott. Non mancheranno incontri inaspettati e situazioni pericolose in cui Cameron rischierà la vita.
Il terzo libro: 1145 - L’Inizio è sostanzialmente basato sulla ricerca di risposte riguardanti il perché qualcuno vorrebbe Cameron morta e quale sarebbe questo secreto di famiglia da celare per l’eternità. Due generazioni si metteranno in gioco, per arrivare a svelare i segreti più nascosti di queste bambini scomparsi, di questo genocidio conosciuto come Processo di Riorganizzazione. Fondamentale sarà per la protagonista, a livello emotivo, conoscere la vera dinamica di quei tempi bui, l’orrore vissuto all’interno delle famiglie, il significato di sopravvivere sotto una dittatura ricca di sfumature crudeli.