- Il signor Spitzweg sa apprezzare "i piccoli piaceri della vita" come nessun altro; per questo, pur essendo belga, ha scelto di vivere a Parigi, perché a Parigi tutto sembra migliore, più dolce, più suggestivo: l'odore del giornale fresco di stampa, l'aroma del caffè, il profumo dei croissant, il colore dei manifesti pubblicitari...
- Aveva piovuto tutta la domenica - Philippe Delerm
- Traduttore: Leonella Prato Caruso
- Editore: Sperling & Kupfer
- Collana: Frassinelli narrativa straniera
- Anno edizione: 1999
- Pagine: 132 p.
- EAN: 9788876845628
- Gli anni del «Giorno» di Vittorio Emiliani Dalai Editore
- Queste domande -alla base del suo saggio 8 secondi. Viaggio nell’era della distrazione (Il Saggiatore)- saranno il punto di partenza del dialogo tra la giornalista e autrice reggiana Lisa Iotti e Monica Morini del Teatro dell’Orsa, nell’ambito del Festival PoetaTerra 2023.
Lisa Iotti, giornalista, autrice televisiva e scrittrice. Nata a Reggio Emilia, laureata in Lettere Moderne a Bologna, dopo aver oscillato per anni tra la Storia dell’Arte e la stampa locale è approdata alle docufiction, un genere televisivo che racconta la realtà attraverso gli strumenti narrativi della fiction (Reparto Maternità, Fox Life; Il Mestiere di vivere, Rai Tre) e al giornalismo d’inchiesta: prima a Exit (La7) e poi a Presadiretta (Rai 3), il programma di Riccardo Iacona dove da dieci anni è inviata la cui puntata «Iperconnessi» ha vinto il premio Goffredo Parise per il reportage. È autrice di 8 secondi. Viaggio nell’era della distrazione (Il Saggiatore).TEATRO DELL’ORSA
“La silloge è una perfetta sintesi dell’amore dell’Autrice per la poesia, passione che Ella coltiva con interesse dimostrando una notevole sensibilità e una raffinata capacità comunicativa. Si tratta di un mix di realtà e immaginazione dove la realtà interagisce con la fantasia, creando una simbiosi di emozioni, che esplodono in un crescendo di magia. Una raccolta di poesie che coniuga bene il dolce e l’amaro della vita, rappresentando numerose emozioni e sensazioni, con un linguaggio leggiadro, ma anche ricco di realismo. Ogni poesia ha parole scelte che formano versi delicati e preziosi, dove predominano le similitudini e l’immagine del sole come bellezza, conforto e chiarezza”.
“A piedi nudi sul cuore” è edito da Sogni di Carta edizioni, ed è in distribuzione da Aprile 2023. La poetica di Antonia Notaro è un connubio tra dolce e amaro. È l’amore, l’elemento cardine del suo testo, punto focale presente dall’inizio alla fine. Un testo in cui l’autrice regala sé stessa, partendo dall’infante innocenza e arrivando alla consapevolezza adulta, fatta tuttavia di introspezione e domande. Vi è il dolore per gli eventi drammatici, la rinascita della Primavera, il chiarore dell’Alba, il profumo salato del mare, fino a toccare gli astri lontani capaci di far luce sulle tenebre della vita. La Notaro, con il suo testo indaga l’esperienza umana in maniera diretta e leggiadra. Il suo è un linguaggio delicato ma potente al tempo stesso. È un’opera prima capace di attingere i profumi del passato, fotogrammi del Salento con i suoi sapori e colori vividi.
Vi è lo spazio lasciato agli amanti, l’amore senza inibizione, il mantra che grida t’amo, i confini non disegnati dell’animo umano. Le sue poesie indagano e raccontano a voce piena la casa calda del cuore, la fratellanza tra i popoli, il sogno che ti lascia l’idea di essere parte del Creato. Nelle sue poesie Antonia Notaro danza più che può, lasciando spazio al fuoco ardente, al gioco dell’Alfiere e della Regina, dove lui non gli permetterà mai di cadere. È una poetica dove l’introspezione la fa da padrone, dove ci si riscopre duttili e mutevoli dinanzi ai cambianti della vita.
È un testo dove l’autrice si racconta col cuore in mano, in una scelta di versi, talvolta, senza punteggiatura, veloci e repentini, capaci di annidarsi nel cuore del suoi lettori. “Si assolve”, l’autrice, in una poesia dove ci si perdona per tutte le mancanze fatte a se stessa. Un luogo poetico dove si semina amore, e ci si allontana dalla tempesta. Un libro che racconta l’esperienza umana dove è l’amore il centro di tutto. L'autrice di questa ispirata raccolta scrive versi poetici sin da giovanissima, ma soltanto in età adulta si convince a condividere con altri le proprie emozioni più intime. Lo fa con grazia e precisione, accompagnando il lettore su testi potenti, ricchi di immagini sublimi e di parole profonde. I componimenti di "A piedi nudi sul cuore" di Antonia Notaro nascono da sentimenti delicati e travolgenti, generati dall'amore e dal perenne viaggio alla ricerca di sé, nonché di orizzonti più vasti. Parlano alle parti più nascoste dell'animo umano.Vive ora tra Salento e Toscana, dove gli eventi della vita le hanno donato una seconda "madrepatria" ricca di colori e spunti per la sua ispirazione. La sua dimora sul litorale di San Cataldo di Lecce rappresenta ancora il suo "buen retiro" e diviene l'ispirazione per quasi tutti i suoi versi: è il posto dove Antonia diviene un po’ eremita di sé stessa. Essendo estremamente schiva e riservata, è felice nei vagabondaggi di ogni giorno tra l'arenile e il suo faro, citato spesso nei suoi scritti.
Antonia Notaro nasce a Monteroni di Lecce, paese del Salento dove passa la sua infanzia a contatto con emozioni, suoni, sensazioni e persone che costellano la sua semplice vita di provincia. Prima della sua adolescenza trascorre un lungo periodo in un istituto di suore, dove si forma il suo carattere estremamente sensibile e riservato. Si trasferisce nel capoluogo leccese per completare gli studi, lavorando per svariati anni a contatto con l'infanzia e i giovani.
- La città è Modena, la «Città della Mòtta», e Francesco ci arriva in treno con i genitori, migrati da quelle campagne d'Appennino che Guccini ha cantato nel suo romanzo d'esordio, "Cròniche Epafàniche". Qui tutto è nuovo: la pronuncia dei compagni, i padri che d'inverno indossano il cappotto, la nebbia, la pianura, il cibo, e poi la scuola, Suor Carmelina... E dopo le tabelline, Coppi e Bartali, arrivano anche la bicicletta, i balli, i 45 e i 33 giri, e il gruppo con cui suonare nelle balere... Storie e ricordi personali si intrecciano in questo romanzo a metà tra la saga popolare e il racconto di formazione che trova la sua originalità in un linguaggio personalissimo, sanguigno e autentico. francescoguccini.it
- TITOLO: “Vacca d’un cane”
- AUTORE: Francesco Guccini
- CASA EDITRICE: Feltrinelli
- ISBN: 88-07-01460-2
- PAGINE: 160
- ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1993
- Cormac McCarthy - La strada - Martina Testa (Traduttore) Einaudi, 2007 Pagine: 218 p., Rilegato EAN: 9788806185824
- Giovanni Amendola. Una vita in difesa della libertà -Elio D'Auria (Curatore) - Rubbettino, 2019
- Pagine: 410 p.
- EAN: 9788849855715
- Baudo Alessandro - Funambolo della musica - Bertoni (2023) | 9788855355223 -
- "Codice Ratzinger" di Andrea Cionci è un libro-inchiesta destinato a laici e credenti, a tutti coloro che sono innamorati della verità.
Parte prima - I nemici di Benedetto XVI
- Il mondo intero contro papa Ratzinger
- I nemici di Benedetto XVI dentro la Chiesa
- La notizia cattiva e quella buona
- Perché la “rinuncia” al papato di Benedetto XVI è invalida
- La dimostrazione canonica
- Benedetto XVI annunciò “Sede impedita”
- Lo scisma purificatorio
- Il “Piano B” anti-usurpazione pronto fin dal 1983?
- Il sistema munus/minsterium tratto dal diritto principesco tedesco
- La Declaratio in tedesco invertita
- Come avrebbe dovuto essere una vera rinuncia
- Scenari per due successioni
- Il sistema logico con cui Benedetto XVI comunica da nove anni
- Il “Codice Ratzinger” confermato da intellettuali coraggiosi
- Il saluto da Castel Gandolfo
- “Non fraintendete, non ho abdicato”
- Le lettere di Benedetto XVI al cardinale Brandmüller
- La seconda lettera al cardinale Brandmüller
- “Potrei essere l’ultimo papa per come lo conoscete”
- Il “rompicapo” della mozzetta rossa
- I volontari errori di latino nella Declaratio
- Un gigantesco scherzo di Carnevale
- La sottile burla al vaticanista
- Papa Benedetto ci risponde per lettera
- Lo stemma pontificio conservato
- Il mistero chiarito del “papato allargato”
- Il vero senso del termine “papa emerito”
- Il papa non ha mai mentito: il “Codice Gesù”
- Il simbolismo esoterico del “Codice Bergoglio”
- Bergoglio: un rischio per la sovranità delle nazioni
- L’anti-logica dell’anti-Chiesa
- Il “Bergogliesimo”, la religione personale di Bergoglio
- Lo Spirito Santo è diventato modernista?
- La macchina della propaganda
- Un gigante coi piedi d’argilla
- La fine di Enzo Bianchi e il crollo babelico dell’antichiesa
- Ecclesiastici che hanno detto “no” a Bergoglio
- La profezia di Ratzinger: “Si torna nelle catacombe”
- I rischi che corre mons. Viganò
- 10 tattiche di evitamento della Magna Quaestio
- Le obiezioni più immediate
- I costi dell’antipapato
- I vescovi italiani non rispondono
- Le giustificazioni di Don Abbondio
- Le assurde teorie dei tradizionalisti legittimisti di Bergoglio
- La “potenza d’inganno”
- L’esempio del cuculo
- Attenti all’antipapa Giovanni XXIV
- La crociata dei piccoli
- Cosa potrebbe fare l’alto clero
- San Benedetto XVI?
- Viaggio dentro la mente«Per farvi un’idea della complessità del nostro cervello, pensate che in un solo centimetro cubo, cioè in uno spazio poco più grande di una nocciola, vi sono mediamente da 50 a 70 milioni circa di cellule nervose, ognuna piena di diramazioni, con centinaia di punti di contatto. È da questo incredibile groviglio che nasce tutto: la nostra capacità di vedere, sentire, immaginare, soffrire, memorizzare, gustare, gioire, camminare, parlare, creare musica, odiare, inventare, amare. E soprattutto capire. Il nostro cervello è una macchina meravigliosa e conoscerla meglio ci può aiutare a usarla al massimo delle sue potenzialità. È da questo spettacolare groviglio fatto di miliardi di cellule nervose e delle loro diramazioni che nasce tutto: la nostra capacità di vedere e di immaginare, di soffrire e di gioire, di ricordare e di creare, di odiare e di innamorarci. Ma come avviene tutto ciò? In base a quali meccanismi prendiamo una decisione e non un’altra? Da dove nasce l’amore? Come spieghiamo i déjà-vu? Questo libro racconta con parole semplici quello che oggi si è capito del nostro cervello e le frontiere di quello che ancora resta da conoscere. Una seconda parte del libro è poi dedicata alle pratiche per conservare il cervello attivo e brillante lungo tutto il corso della vita: molte ricerche dimostrerebbero infatti che è possibile non solo tenere in buona forma i nostri neuroni (e in certi casi migliorarne le prestazioni) ma anche prevenire, almeno in parte, quelli che paiono essere gli inevitabili danni del tempo e dell’età.
- Piero Angela - Ti amerò per sempre
«L’innamoramento colpisce tutti, inesorabilmente: ricchi e poveri, giovani e non più giovani, brutti e belli. In questo momento, nel mondo, un numero sterminato di coppie si amano, litigano, si rappacifi cano, si separano. Questo libro cercherà di raccontare quello che la ricerca sta scoprendo sui meccanismi dell’amore: come nasce, come cresce, ma anche come può svanire e fi nire.» Piero Angela racconta quello che la ricerca ha scoperto e sta scoprendo sull’amore: come nasce, come cresce, ma anche come può svanire e finire. C’è un percorso infatti che ogni coppia segue (a volte breve, a volte talmente lungo che può durare una vita) e che passa attraverso una serie di momenti: una storia che si ripete da millenni, perché è legata alla grande forza propulsiva della vita. Ti amerò per sempre, basato su centinaia di studi ed esperimenti, è un viaggio meraviglioso nelle “cantine” delle nostre emozioni. "Ti amerò per sempre." Una frase che milioni di innamorati continuano a dirsi in tutte le lingue, da generazioni e generazioni. L'innamoramento colpisce tutti, inesorabilmente: ricchi e poveri, giovani e non più giovani, brutti e belli. In questo momento, nel mondo, un numero sterminato di coppie si amano, litigano, si rappacificano, si separano
- Piero Angela, - Il mio lungo viaggio - «Una delle prime occasioni di avvicinarmi alla scienza la ebbi quando mi regalarono l’Enciclopedia dei ragazzi, dieci bei volumi con un mobiletto contenitore Il mio volume preferito, il più consunto, era quello dei “Perché?”.
- Un romanzo di amore e rivoluzione, ambientato negli anni ’20 del Novecento nel nord del Cile, terra promessa per una comunità di emigranti italiani, minatori che hanno colonizzato i villaggi di una sterminata pampa: un operaio, Gregorio Zafarone, scrive per i suoi compagni analfabeti le lettere da mandare alle famiglie in Italia. “Ninna nanna delle mosche” di Alessio Arena (Fandango) ha vinto la trentacinquesima edizione del premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante. Gli altri due finalisti – scelti dagli scrittori Viola Ardone, Paolo di Paolo, Alessandro Mari, Antonella Ossorio e Piera Ventre – erano “I giudizi sospesi” di Silvia Dai Pra’ (Mondadori) e “Addio, a domani” di Sabrina Efionyi (Einaudi). A decretare il successo di Arena una giuria tecnica e una giuria popolare composta da 60 lettori, tutti isolani. L’edizione del premio è stata impreziosita da una mostra di bozzetti della scenografa Elsa Monizzi, legati al film “L’isola di Arturo” di Damiano Damiani, e dai dipinti dell’artista isolana Iolanda Scotto Di Minico, ispirati alla stessa pellicola. Nel corso della serata, condotta da Noemi Gherrero e Michele Assante del Leccese, con interventi musicali di Raffaele Rigliani al violoncello e di Slava Quadrini al violino, un racconto della giornalista Laura Bufano ha ripercorso la vita di Elsa Morante, a 110 anni dalla sua nascita. “Un’edizione che, a 110 anni dalla sua nascita, ha ancora una volta rimarcato il legame tra la Morante e Procida, con un peso specifico ancor maggiore attribuito alla giuria popolare”, ha sottolineato Michele Assante Del Leccese, delegato alla Cultura per il Comune di Procida.
- L'ora del caffè. Manuale di conversazione per generazioni incompatibili - Gianrico Carofiglio, Giorgia Carofiglio - L’ora del caffè - Possiamo passare una vita a discutere senza mai capirci, in particolare quando apparteniamo a generazioni diverse. Quasi sempre è un problema di coordinate: ognuno ha le sue e rifiuta di abbandonarle, anche solo un po’. Essere figlia e padre non semplifica le cose. Stanchi di «conversare a vuoto», Giorgia e Gianrico Carofiglio si sono seduti a un tavolo e hanno affrontato con occhi nuovi alcuni degli argomenti che piú li hanno divisi. Questioni che riguardano ciascuno di noi come il clima, il femminismo, il cibo. La politica. Non hanno eliminato tutte le loro divergenze, ma hanno elaborato una serie di ragionamenti – veri e propri saggi brevi, tessere di un mosaico sorprendente – in cui si combinano entrambi i punti di vista. Una scommessa audace e allegra sulle possibilità di un linguaggio comune, di un’idea condivisa del mondo e del futuro. «Abbiamo smontato e rimontato discussioni del passato che spesso erano finite male. O anche molto male. Questa volta con uno spirito di curiosità e sperimentazione. Con la convinzione che non conta trovare risposte precise e univoche, ma un modo diverso di costruire le domande».
- Paolo Maiorino, l’omaggio a Lucio Dalla con il libro “L’Uomo di Piazza Grande” - “L’Uomo di Piazza Grande” (Aereostella), è un libro appassionato ed emozionante curato dal giornalista e discografico Paolo Maiorino, frutto di anni di ricerca e di approfondimento.
- Sergio Bardotti
- Roberto Roversi
- Alessandro Colombini
- Renzo Cremonini
- Mauro Malavasi
- Fabrizio Zampa
- Gianfranco Reverberi
- Roberto Gualdi
- Roberto Costa
- Angela Baraldi
- Luca Carboni
- Amedeo Minghi
- Gianni Morandi
- Fiorella Mannoia
- Samuele Bersani
- Iskra Menarini
- gli Stadio
- Bracco di Graci
- De Gregori
- Antonello Venditti
- Ron A quest’ultimo è stata anche affidata la prefazione del libro. “Dell’uomo mi piace ricordare il carattere eternamente sospeso tra slanci di simpatia, ironica e goliardica e momenti di intensa e inguaribile malinconia. Era un visionario, un sognatore. Ho pensato che le testimonianze dei tanti protagonisti che negli anni hanno condiviso il suo percorso artistico, fosse il modo migliore per raccontarlo“ Paolo Maiorino
- Tornare umani - Susanna Tamaro- Solferino Credevamo di essere onnipotenti e sbagliavamo.Credevamo di aver capito tutto e non avevamo capito niente. Gli anni della pandemia hanno costituito un grande reset, per tante certezze e tante convinzioni, e il risultato è un trauma collettivo di cui oggi viviamo le conseguenze: una situazione di gravissimo contrasto sociale, patologie psicologiche diffuse in forme acute soprattutto tra i giovani, un’incertezza generale sul futuro. Dobbiamo ritrovare un filo di Arianna in ciò che abbiamo vissuto e usarlo per ricucire la trama della nostra convivenza, se vogliamo sopravvivere come specie. E questo filo è fatto di pensiero e di resistenza: alla disinformazione, alle tentazioni del controllo sociale, a un’«era dello squalene» segnata da sopraffazione e sfruttamento, alla deriva del transumanesimo che minaccia innanzitutto la nostra medicina. Una concezione aberrante secondo cui le persone non sono unioni irripetibili di corpo e anima ma solo oggetti da trattare, da riempire di pillole e vaccini, fino all’estremo di sopprimerle quando non più «funzionali». Susanna Tamaro tesse in queste pagine una riflessione profonda e necessaria sulla natura e sul nostro posto nel mondo, dando voce con l’intensità di una grande scrittrice ai dubbi di molti, non solo sulla gestione passata della pandemia ma sulle intenzioni future di una scienza e di una politica che sembrano aver contratto il virus più pericoloso: la cecità di fronte alla verità della vita.
- I segreti di una famiglia sotto il sole della Toscana Se c’è una cosa che Fiona sa fare bene è tenere un segreto.
- Amore, vino e segreti
- Autore: Julianne MacLean
- Editore: Newton Compton
- Pagine: 320
- Anno di pubblicazione: 2022
- Prezzo copertina: 12,00 €
- IL 18 OTTOBRE ARRIVA IN LIBRERIA “VI CHIEDO IN NOME DI DIO. DIECI PREGHIERE PER UN FUTURO DI SPERANZA”, IL NUOVO LIBRO DI PAPA FRANCESCO - spettacolomusicasport.com -Nell’opera il Pontefice lancia un accorato appello affinchè “in nome di Dio si metta fine alla follia crudele della guerra”, come si legge in un brano anticipato da La Stampa. Partendo dal sanguinoso conflitto in Ucraina il Pontefice si rivolge alle autorità locali, nazionali e mondiali, perché “è da loro che dipendono le iniziative adeguate per frenare la guerra. E a loro, facendo questa mia richiesta in nome di Dio, domando anche che si dica basta alla produzione e al commercio internazionale di armi. L’esistenza delle armi nucleari e atomiche mette a rischio la sopravvivenza della vita umana sulla terra. La spesa mondiale in armamenti è uno degli scandali morali più gravi dell’epoca presente. Manifesta inoltre quanta contraddizione vi sia tra parlare di pace e, allo stesso tempo, promuovere o consentire il commercio di armi. È tanto più immorale che paesi tra i cosiddetti sviluppati a volte sbarrino le porte alle persone che fuggono dalle guerre da loro stessi promosse con la vendita di armamenti. Accade anche qui in Europa ed è un tradimento dello spirito dei padri fondatori. La corsa agli armamenti fa da riprova della smemoratezza che ci può invadere. O, peggio ancora, dell’insensibilità. Nel 2021, in piena pandemia, la spesa militare mondiale ha superato per la prima volta i 2.000 milioni di dollari. A fornire questi dati è un importante centro di ricerca di Stoccolma, ed essi ci mostrano come per ogni 100 dollari spesi nel mondo, 2,2 siano stati destinati alle armi”.
- L'anno del fascismo. 1922.
- Cronache della marcia su Roma "I fascisti spuntarono pochi minuti prima delle due, protetti dal botto dei petardi nelle vie e nei cortili, mentre i balli erano ripresi dopo il brindisi. Da dentro giungevano le note morbide e i versi innocenti di Abat-jour, ma un colpo di pistola nella strada fermò la musica. 'Aprite, o sarà peggio.' Con centocinquantun bossoli per terra finiva la prima notte di gennaio e cominciava il 1922 italiano, l'anno del fascismo. " Nei mesi bui che conducono alla dissoluzione dello Stato liberale Mussolini, con la sua concezione tragica e spettacolare della vita, incrocia lo spirito del tempo: la politica viene ridotta alla sua dimensione fisica, la ritualità soppianta la cultura. Attorno, un cielo vuoto di stelle spente, in un mondo politico in disfacimento incapace di leggere la società in trasformazione, frastornato dall'eco mondiale della rivoluzione bolscevica e dalla suggestione contagiosa che il mito della Russia irradiava da San Pietroburgo. Lo Stato liberale italiano sembrava esausto e non lo sapeva, incapace di fronteggiare i nuovi fenomeni sociali e politici, come se non rientrassero più dentro le sue categorie antiche. Il re è solo. Tocca a lui riempire la scena istituzionale, Capo per grazia di Dio e volontà della nazione di uno Stato che si frantuma venendo meno ai suoi impegni costituzionali, e giorno dopo giorno si arrende alla furia fascista che lo incalza per soppiantarlo. Ezio Mauro racconta l'anno decisivo della frattura tra due epoche: dopo la guerra, davanti al potere declinante delle dinastie, c'è in Italia l'impeto crescente, violento, del nuovo movimento fascista. È già un potere?
- Storie che parlano di noi. Cronache del bene e del male Tra passato e presente passa un sottile filo rosso che parla di noi. Per trovarlo dobbiamo cercare di interpretare gli eventi di ieri e di oggi, ascoltarne i testimoni e raccogliere indizi sulla nostra storia interrogandoci lungo il cammino sulla direzione che sta prendendo. È quello che fa Walter Veltroni nel suo nuovo libro, da cronista curioso e sensibile, quando rievoca gli anni di piombo o analizza le paure dell'Italia contemporanea, quando ricorda le vittime della Shoah e condanna le esplosioni di odio sociale, quando fa parlare il cardinal Ravasi e lo psicanalista Umberto Galimberti o conversa con Adriana Asti, Renato Zero, Woody Allen, Ornella Vanoni o Francesco Totti. Quando ricorda Maradona, Gigi Proietti, Raffaella Carrà, Gino Strada, David Sassoli, gli eroi del calcio nazionale del 1968 e moltissimi altri. Dalla politica alla scuola, dalla cronaca allo spettacolo, dal cinema allo sport: ogni storia che l'autore racconta in questo libro attraversa le nostre emozioni e sollecita la memoria del Paese per comporre un mosaico più ampio in cui possiamo ritrovare in fondo noi stessi. Come in un ideale diario sentimentale degli italiani. Prefazione di Carlo Verdelli
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