Delia Vaccarello
«Allungai una mano sul mio ventre. Oddio. Che brivido. Che gioia. Il gelo non c’era più.» L’«evviva» di Fabianna per il corpo alfine ritrovato somiglia al fiocco rosa appeso sulla porta della camera d’ospedale dove Francesca, a 46 anni, è «rinata» donna. Mesi prima, quando aveva ancora l’aspetto di un uomo, aveva detto alla figlia Federica: «Vedi amore mio, la mia anima non è mai stata quella di un maschio, questo corpo non l’ho mai sopportato». E lei: «Coooosa? Tu mi rubi il padre». Poi, l’abbraccio dopo l’intervento.
«Sono una donna con il pene, un incontro tra donna e uomo» dice Valentina, sui documenti Marco, che fa la camalla nel porto di Genova. Da adolescente indossava abiti femminili all’insaputa dei suoi e nascondeva i tacchi a spillo nelle casse dello stereo. Gabriele, quando era Barbara, celava il seno sotto giubbotti diventati una seconda pelle. Presa la grande decisione, dopo anni di vita «congelata», stringe il primo legame solido con una dottoressa che è stata un «lui»: «Vogliamo un matrimonio silenzioso». «La nostra cultura prescrive che ci definiamo come maschio o femmina, io mi sento in divenire» racconta Porpora.
Questo libro narra le migrazioni di genere, la lotta misteriosa e appariscente delle persone transgender, entra in sala operatoria, cattura l’istante in cui il sesso svanisce, quando il pene è demolito e i tessuti per costruire la vagina attendono: «Se non fosse per il colore rosso della carne, Daniela potrebbe essere un angelo. Daniela è senza sesso».
«Provate a chiudere gli occhi per cinque secondi, respirate lentamente, e immaginate che, una volta riaperti, il vostro corpo sia quello di un topo, o semplicemente il corpo del sesso opposto al vostro» suggerisce Susanna. «Lo avete fatto? Il disagio che avete provato per quel piccolissimo istante immaginando una cosa così drammatica è quello che noi proviamo tutti i giorni. Non è divertente, vero? Ognuna di noi ha subito quel disagio per anni, altre per decenni, e voi, additandoci sul lavoro, per strada, non fate altro che aumentarlo, così da diventare dei carnefici spietati.» Sono vite offese dai pregiudizi che scuotono le nostre coscienze, dice Giovanni Bachelet. Voci sferzate dai rigori del gelo sociale che all’improvviso può allentarsi, svanire persino, se a un tratto, morbida, cade la neve.
Genere: Politica e Attualità
ISBN: 9788804602347
192 pagine
15,0 x 21,0 cm
Brossura con alette
Editore: Mondadori
Collana: Strade blu. Non Fiction
Anno edizione: 2010
Delia Vaccarello (Palermo, 7 ottobre 1960 – Palermo, 27 settembre 2019[1]) è stata una giornalista, scrittrice e attivista italiana. Laureata in filosofia con indirizzo antropologico, svolse docenze presso le scuole di giornalismo di Bologna e Urbino, curò rubriche sulla stampa periodica nazionale legate a tematiche antidiscriminatorie e, nel 2005, collaborò con il comune di Venezia nell'ambito degli interventi antiomofobia e per l'educazione alla cittadinanza.
Nessun commento:
Posta un commento