La linea d'ombra (The Shadow Line: A Confession) è un romanzo di formazione breve dello scrittore Joseph Conrad, pubblicato nel 1917 per l'editore Joseph Malaby Dent.
L'espressione linea d'ombra è «quella che ci avverte di dover lasciare alle spalle le ragioni della prima gioventù». Alle prime avvisaglie di giovinezza finita il protagonista decide di lasciare il mare e i tropici, ma nell'alloggio dove attende il rimpatrio gli si presenta la grande occasione: assumere il posto da capitano, su una nave orientale, un veliero stregato dal ricordo del precedente capitano, morto pazzo. Il viaggio procede su un mare disperatamente immobile, con un equipaggio estenuato dalle febbri, marinai ridotti all'impotenza, attendendo un soffio di vento che possa spezzare l'incantesimo che grava.
Il romanzo è spesso citato come una metafora della
prima guerra mondiale, a causa di tematiche come l'importanza del cameratismo e ai riferimenti temporali. Questa ipotesi è anche supportata dal fatto che il figlio di Conrad, Boris, abbia preso parte al conflitto, rimanendo ferito. Altri punti di vista sottolineano invece il forte riferimento al soprannaturale, in particolare rifacendosi al tema del "fantasma" del precedente capitano che avrebbe maledetto la nave o alla pazzia del 1º ufficiale Burns. Lo stesso Conrad ha però respinto queste interpretazioni nella "nota dell'autore", sostenendo che "ci sono misteri e meraviglie a sufficienza nel mondo reale per andare a scomodare le follie del soprannaturale".
La storia viene narrata in prima persona dal protagonista: costui, primo ufficiale in servizio su una nave a vapore nei mari d'oriente (in realtà il "Vidar" non menzionato nel romanzo), improvvisamente, senza alcun motivo riconoscibile agli altri e a se stesso, si licenzia in cerca di qualcosa di più dalla vita, fino a quel momento vuota e priva di obiettivi.
Sceso a terra, alloggiato nella casa dell'ufficiale e del marinaio di Singapore e in preda della noia verso tutto e tutti (che considera universalmente stupidi e poco interessanti), fortunatamente, grazie all'aiuto del capitano Giles, ha l'opportunità della vita sotto forma dell'offerta del comando di un veliero (in realtà il brigantino "Otago" non menzionato nel romanzo), situato a Bangkok il cui capitano precedente è morto.
Il protagonista parte immediatamente con il vapore "Melita" per Bangkok, essendo più che certo di essere l'uomo giusto per l'incarico e felice di avere saltato tutta la gavetta che si era immaginato di dover svolgere prima di avere la possibilità di arrivare a un incarico del genere.
Imbarcato sulla nave, comincia subito ad entrare in conflitto con il primo ufficiale Burns, che sospetta aspirasse ad assumere il ruolo del defunto comandante con il quale aveva avuto una durissima discussione, poco prima della sua morte. In tale diverbio l'ex comandante aveva maledetto la nave.
Jovanotti scrisse la canzone La linea d'ombra ispirandosi al romanzo di Conrad, presente nell'album "Lorenzo 1997 - L'albero".
Accanto e attraverso questo vetro vedo il mondo come unaScacchiera dove ogni mossa che io faccio può cambiare laPartita intera ed ho paura di essere mangiato ed ho pauraPure di mangiare mi perdo nelle letture, I libri dello zenEd il vangelo l'astrologia che mi racconta il cielo galleggioAlla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare maQuesta linea d'ombra non me la fa incontrare
Nessun commento:
Posta un commento