Emozioni. Lucio Battisti: vita, mito, note
Lasciate Baglioni alle sue logore magliette fine e ai suoi legnetti di cremino, Vasco ai suoi sballi provinciali da rockstar un po' imbolsita, Adelmo Fornaciari al suo blues lievemente risaputo, De André e De Gregori ma anche Ivano Fossati alle loro involuzioni intellettualistiche, le Pausini e i Vallesi alle loro canzoni seriali. Gettate pure via tutta la canzone italiana contemporanea (ma non dimenticate che comunque è la migliore del mondo, proprio perché è pasticciona, manipolata, fabbricata, confezionata, artefatta), e che cosa vi resterà? Non ditemi che ascoltate cose molto metalliche, e nemmeno avanguardia inglese, o produzioni elitarie d'oltreoceano. Non scherziamo: voi ascoltate Lucio Battisti. (...) Se avete comprato questo libro, non potete nascondere a nessuno che Lucio è ancora la vostra passione, in tutti i sensi, come amore e come pentimento. E allora in queste pagine troverete tutto quello che occorre per riaccendere la passione. Il passato, il presente. Le frasi celebri, i giudizi più matti, gli episodi più famosi, la discografia. Forse, se siete gente che ha costruito un archivio monumentale, che ha messo in pesanti carpette tutti i ritagli di giornale sul tema Battisti, potete buttare via ogni cosa. Dalla prefazione di Edmondo Berselli.
In totale, come si riporta nel libro, Battisti ha interpretato 105 canzoni firmate con Mogol (gran parte di esse hanno un posto di grandissima rilevanza nella storia della musica leggera italiana), 12 con la moglie sotto lo pseudonimo di Velezia, 40 con Panella, e 3 di altri autori. Più una trentina di altre canzoni scritte per altri cantanti.
Renzo Arbore paragona la creatività di Battisti a quella di Gershwin e di Michele Serra, e scrive:
Don Giovanni ridimensiona gran parte della musica leggera degli ultimi dieci anni.... il mio voto è dieci e lode. La sua invenzione melodica è enorme. La frase musicale finisce sempre in un modo sorprendente, lasciandoti sospeso nel vuoto, in una vertigine(...) La scelta dei testi è geniale. Molto meglio di Mogol. Io credo che L'Apparenza sia l'opera di un genio, o più probabilmente di due (...), dico genio pensando a chi sa generare miracoli, inventare cose che nessuno ha potuto inventare prima. Come artefice di una illuminazione formidabile che per un attimo ci porta via o porta via gli altri.
Fabrizio Falconi
Tullio Lauro - Leo Turrini
Emozioni - Lucio Battisti vita mito note
Zelig Editore
Milano, 1995
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