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domenica 5 gennaio 2025

๐†๐š๐ฅ๐ฅ๐ž๐ซ๐ข๐š ๐“๐จ๐ฅ๐ž๐๐จ ๐Ÿ– -๐Ÿ๐Ÿ gennaio 2025 | ๐ˆ ๐œ๐ข๐จ๐œ๐œ๐จ๐ฅ๐š๐ญ๐ข๐ง๐ข ๐๐ข ๐Ž๐ฅ๐ ๐š drammaturgia e regia ๐‹๐š๐ฎ๐ซ๐š ๐€๐ง๐ ๐ข๐ฎ๐ฅ๐ฅ๐ข

Se la formazione e i piรน generali caratteri culturali di Philip Roth fanno riferimento al Nord Est di quell’America della quale fin dall’infanzia lui assume in proprio i tratti, le consuetudini, le passioni giovanili proprie di certa popolazione immigrata di piรน o meno recente generazione -proficuamente insediata in quel contesto d’America - รจ anche vero che il richiamo delle radici resta forte, e insiste sulle scelte di vita e letterarie dell’autore, e non di rado nell’ampio peregrinare della scrittura lo riporta  indietro, in un andare a ritroso  attraverso le generazioni.  L’orgia di Praga, apparentemente un’operina, pulsa del desiderio d’appartenenza e condivisione.

C'รจ il riconoscimento di una distanza avvertita e sofferta dal soggetto scrivente, per caso portato dagli eventi in quella terra della sua antica origine, al tempo ancora oppressa dalla violenza della dominazione sovietica.  Le figure, faticosamente, stentatamente si aggirano sulla scena dell’opera, quasi fantasmi nella nebbia offuscante di un diritto di sopravvivenza tanto reclamato quanto  negato, e pure si stagliano per la nettezza della rappresentazione, e si fanno elementi di configurazione di un piรน ampio spaccato umano che puรฒ facilmente essere assunto a segno di una mortificante conduzione di vita, quasi negazione della vita stessa.  
La scelta   di trarre un’idea di messinscena dagli umori de L’orgia di Praga si lega idealmente alla giร  consumata esperienza - da parte dell'autrice/regista-  che fu nella traslazione teatrale del romanzo "Le braci" di Sandor Marai felicemente portata alla scena, e al desiderio ancora una volta presente di appuntare lo sguardo su quell’ampio versante d’Europa drammaticamente segnato da espropriazioni di territori e caratteri, di culture, di logos; un’ulteriore occasione di riflessione che pure nel mutato contesto storico-politico degli ultimi decenni cerca di cogliere, nelle leggibili contraddizioni del presente, le tracce di un passato la cui drammaticitร  non รจ ancora affidata alla polvere del tempo. Laura Angiulli
Galleria Toledo produzioni
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liberamente ispirato a ๐‹’๐จ๐ซ๐ ๐ข๐š ๐๐ข ๐๐ซ๐š๐ ๐š di ๐๐ก๐ข๐ฅ๐ข๐ฉ ๐‘๐จ๐ญ๐ก
drammaturgia e regia ๐‹๐š๐ฎ๐ซ๐š ๐€๐ง๐ ๐ข๐ฎ๐ฅ๐ฅ๐ข
con ๐€๐ฅ๐ž๐ฌ๐ฌ๐š๐ง๐๐ซ๐š ๐’๐„๐ฅ๐ข๐š e ๐€๐ง๐ญ๐จ๐ง๐ข๐จ ๐Œ๐š๐ซ๐Ÿ๐ž๐ฅ๐ฅ๐š
scena ๐‘๐จ๐ฌ๐š๐ซ๐ข๐จ ๐’๐ช๐ฎ๐ข๐ฅ๐ฅ๐š๐œ๐ž
disegno luci ๐‚๐ž๐ฌ๐š๐ซ๐ž ๐€๐œ๐œ๐ž๐ญ๐ญ๐š - Teatro Stabile d'Innovazione Galleria Toledo
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mercoledรฌ 20.30
giovedรฌ 20.30
venerdรฌ 19.00
sabato 20.30
domenica 18.00
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intero 18€
ridotto 15€*
studenti 10€
*(under 35/over 65, carta Feltrinelli/UBIK, convenzionati CRAL)

L'orgia di Praga (in originale The Prague Orgy) รจ una novella del 1985 dello scrittore statunitense Philip Roth. Il protagonista, Nathan Zuckerman, era giร  apparso in Lo scrittore fantasma (1979), Zuckerman scatenato (1981) e La lezione di anatomia (1983), di cui forma una sorta di epilogo. L'ambientazione di Praga era invece giร  stata usata in Il professore di desiderio (1977). Roth, inoltre, aveva diretto una collana di "Writers from the Other Europe" per la Penguin Books, facendovi apparire opere di scrittori cechi come Jiล™รญ Weil, Ludvรญk Vaculรญk, Pavel Kohout, Ivan Klรญma, e Milan Kundera.

Dal racconto, Roth trasse anche una sceneggiatura (1985), con nuovi personaggi e scene, per un adattamento televisivo non piรน realizzato e pubblicato insieme al libro nell'ed. Library of America (2007).

Trama

Spinto dall'invito di uno scrittore in esilio, Zdenฤ›k Sisovskรฝ, Nathan Zuckerman si reca a Praga, sotto l'occupazione sovietica seguente la repressione della primavera di Praga, dove vuole cercare il manoscritto di racconti di uno scrittore yiddish, ucciso dai nazisti prima di dimostrare tutto il suo talento. Attraverso le pagine del proprio diario, ricche di dialoghi trascritti, vediamo che visita quartieri disperati, pieni di artisti demoralizzati, a volte ostentando ironia e cinismo. Incontra anche una donna affascinante, di nome Olga Sisovskรก, che cerca di superare l'abbandono del marito con la disponibilitร  verso altri uomini. Alla fine, Zuckerman verrร  espulso. it.wikipedia.org


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