Venerdì ð®ð° ðŽð¶ððŽð»ðŒ, alle ðð³.ð¯ð¬, per l’ultimo appuntamento di stagione della rassegna “La Biblioteca incontra” avremo ospite l’architetto ð ð®ð¿ð¶ðŒ ððð°ð¶ð»ð²ð¹ð¹ð® che ci presenterà il suo libro ððªðµðµð¢̀ ð§ð°ð³ðŠðŽðµð¢ ð¶ð®ð¢ð¯ð¢. ð’ðŠð®ð±ð¢ðµðªð¢ ð€ðª ð¢ðªð¶ðµð¢ ð¢ ð±ð³ð°ðšðŠðµðµð¢ð³ðŠ, scritto in collaborazione con la giornalista Serena Uccello.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
L’AUTORE
ð ð®ð¿ð¶ðŒ ððð°ð¶ð»ð²ð¹ð¹ð®, architetto e designer, si laurea a Genova con Giancarlo De Carlo nel 1987. Dal 1987 al 1992 lavora nello studio di Renzo Piano a Genova e a Parigi, come responsabile di progetto. Nel 1992 fonda lo studio internazionale MCA – Mario Cucinella Architects, che oggi ha sede a Bologna (1999) e Milano (2019). Lo studio possiede una solida esperienza nella progettazione architettonica e integra strategie ambientali ed energetiche, portando avanti ricerche sui temi della sostenibilità secondo un approccio olistico. Nel 2015 fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca. Nel 2017 cura il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura 2018. Cucinella ha di recente curato il Padiglione Italia di Expo 2025 attualmente in corso a Osaka.
IL LIBRO
ð ð®ð¿ð¶ðŒ ððð°ð¶ð»ð²ð¹ð¹ð® ð°ðŒð» ðŠð²ð¿ð²ð»ð® ðšð°ð°ð²ð¹ð¹ðŒ, ðŸðð©ð©ð̀ ðð€ð§ððšð©ð ðªð¢ðð£ð. ð’ðð¢ð¥ðð©ðð ðð ðððªð©ð ð ð¥ð§ð€ððð©ð©ðð§ð, ðð¶ð»ð®ðð±ð¶
Mario Cucinella, uno degli architetti e designer italiani di maggior fama internazionale, si racconta, descrivendo al contempo la sua idea di progetto. Un filo rosso che lega l’intera sua riflessione Ú quello della sostenibilità ; le piante sono infatti una fondamentale fonte di ispirazione nel progettare, anche per la loro straordinaria capacità di adattamento. In questo Cucinella Ú un pioniere e sembra interpretare perfettamente lo spirito del nostro tempo: l’attenzione verso la natura e contro il consumo di risorse. Parlare di sostenibilità oggi significa parlare di empatia. à proprio l’empatia con i luoghi, con lo studio del clima e della materia che ci permette di adattare una forma alle condizioni che la circonderanno. In questo senso le sue opere sono un laboratorio di empatia con la natura.
Mð®ð¿ðð²ð±ð¶̀ ð®ð° ðŽð¶ððŽð»ðŒ, alle ðð³.ð¯ð¬, per il penultimo appuntamento di stagione della rassegna “La Biblioteca incontra”, proponiamo un incontro doppio con ð ð®ð¿ð°ðŒ ðð²ð±ð²ð¿ð¶ð°ð¶ ðŠðŒð¹ð®ð¿ð¶ che presenterà il libro di ðð¿ð²́ð±ð²́ð¿ð¶ð° ð£ð®ð·ð®ðž, ððªðŠðµð»ðŽð€ð©ðŠ ð¢ð ð±ðªð¢ð¯ð°, e ððŒð¿ð²ð»ððŒ ðð¹ð®ð¯ð¯ð¶ per il libro di ðð²ðŒð³ð³ð¿ðŒð ð±ð² ðð®ðŽð®ðð»ð²ð¿ð¶ð², 3. ðð¯’ð¢ðŽð±ðªð³ð¢ð»ðªð°ð¯ðŠ ð¢ð ð§ð¶ð°ð³ðª.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
GLI AUTORI
Nato in Francia nel 1955, ðð¿ð²́ð±ð²́ð¿ð¶ð° ð£ð®ð·ð®ðž ha avuto un’esistenza assai tribolata. Ha conosciuto la povertà più disperata e una solitudine cui riuscirà a sfuggire soltanto grazie alla scrittura, alla poesia e al disegno. I libri della serie ðð¢ð¯ðªð§ðŠðŽðµð° ðªð¯ð€ðŠð³ðµð°, l’impresa letteraria di una vita, intessono esistenze, parole e immagini di grandi figure dell’arte e del pensiero del XIX e del XX secolo. Tradotti in oltre dieci Paesi, dagli Stati Uniti alla Corea del Sud, dalla Russia alla Germania, hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti come il premio Médicis per il saggio 2014 e il premio Goncourt per la biografia 2019 e, nel 2021, il Gran premio svizzero di letteratura e il premio di saggistica “Città delle Rose”.
ðð²ðŒð³ð³ð¿ðŒð ð±ð² ðð®ðŽð®ðð»ð²ð¿ð¶ð² (1981) Ú un filosofo e sociologo francese. Autore di numerosi libri, articoli e conferenze, si occupa di filosofia sociale e politica, epistemologia e sociologia della cultura. Collabora regolarmente con giornali e riviste, ed Ú tra gli intellettuali più ascoltati della sua generazione.
I LIBRI
ðð¿ð²́ð±ð²́ð¿ð¶ð° ð£ð®ð·ð®ðž, ðððð©ð¯ðšððð ðð¡ ð¥ððð£ð€, ð’ðŒð¿ðºð® ð²ð±ð¶ððŒð¿ð²
Friedrich Nietzsche si dichiarava musicista prima ancora che filosofo. Iniziò a prendere lezioni di piano da bambino e non abbandonò più lo strumento su cui improvvisava con ardore e trasporto. Compose e abbozzò sonate, corali e inni. In una lettera a un amico scrisse: «La vita senza musica Ú semplicemente un errore, una fatica, un esilio».
A una straordinaria sensibilità di ascoltatore e interprete – i contemporanei ne ricordano il tocco capace di evocare un’intera orchestra – non corrispondeva un equiparabile talento creativo. In questa impasse si consumò il suo viscerale legame con la musica.
Nietzsche al piano ricostruisce la storia di questa passione dominante: il rapporto di amore e odio con Wagner, l’incapricciamento per Bizet, le straordinarie riflessioni estetiche, fino alla discesa nel silenzio degli ultimi anni in cui ancora sfogava la propria follia sulla tastiera di un vecchio pianoforte.
ðð²ðŒð³ð³ð¿ðŒð ð±ð² ðð®ðŽð®ðð»ð²ð¿ð¶ð², ð¯. ðð£’ððšð¥ðð§ðð¯ðð€ð£ð ðð¡ ððªð€ð§ð, ð’ðŒð¿ðºð® ð²ð±ð¶ððŒð¿ð²
Con lo scrittore Ãdouard Louis e il sociologo Didier Eribon, Geoffroy de Lagasnerie ha sviluppato una relazione profonda che dura da oltre dieci anni, ha inventato un modo di condividere le idee e il mondo, caratterizzato da riti, luoghi, temporalità , e connessioni culturali e sociali. 3 Ú il racconto di questo rapporto irripetibile e la rivendicazione di una forma d’esistenza alternativa che contrappone la curiosità e l’apertura alle chiusure di ogni familismo, chiamando in causa Cicerone, Montaigne e Barthes, ma anche Patti Smith. Prendendo spunto dal proprio vissuto, de Lagasnerie ci invita a rivendicare affetti e incontri che la società rischia di sminuire e a cui non sa, o non vuole, ancora riconoscere diritti.
In un’epoca di aspirazioni normalizzate, 3 ci provoca a ripensare la vita attraverso le coordinate intellettuali di un’utopia concreta e vissuta quotidianamente.

Venerdì ðð¯ ðŽð¶ððŽð»ðŒ, alle ðð³.ð¯ð¬, la rassegna “La Biblioteca incontra” ospiterà un incontro di particolare interesse con ðð®ð¿ð¹ðŒ e ð¥ð²ð»ððŒ ð£ð¶ð®ð»ðŒ che, insieme a ð ð®ðð¿ð¶ðð¶ðŒ ð ð¶ð¹ð®ð», presenteranno i rispettivi libri ððµðð¢ð¯ðµðªð¥ðŠ e ðð§ð§ðªð¯ðªðµð¢̀ ðŽðµð³ð¶ðµðµð¶ð³ð¢ððª in dialogo con il commissario straordinario Paolo Pelliccia.L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
ðð®ð¿ð¹ðŒ ð£ð¶ð®ð»ðŒ Ú nato a Genova nel 1965. Nel 1998 aveva seguito il caso Bilancia come inviato di un quotidiano nazionale. Collabora con Repubblica, La Stampa e il Secolo XIX. In combutta con il padre Renzo ha scritto ððµðð¢ð¯ðµðªð¥ðŠ per Feltrinelli.
Per le Edizioni e/o ha pubblicato ðð ð€ð¢ð¯ðµðªðŠð³ðŠ ð¥ðª ððŠð³ðµð°. ðð ð³ð°ð®ð¢ð¯ð»ð° ð¥ðŠð ð±ð°ð¯ðµðŠ ð¥ðª ððŠð¯ð°ð·ð¢ e ðð ðµð°ð³ðµð°. ððªð€ðªð¢ðŽðŽðŠðµðµðŠ ðšð³ð¢ð¥ðªð¯ðª ð·ðŠð³ðŽð° ð’ðªð¯ð§ðŠð³ð¯ð° (premio Scerbanenco 2023).
ð¥ð²ð»ððŒ ð£ð¶ð®ð»ðŒ (Genova, 1937) Ú una figura chiave dell’architettura internazionale degli ultimi quarant’anni. Tra le sue opere: la Collezione Menil a Houston; il progetto Unesco con laboratorio a Otranto; la Cité Internationale a Lione; il Museo della scienza e della tecnica ad Amsterdam; il Museo Paul Klee a Berna, il City Tech Tower, il grattacielo più alto di Brooklyn, e lo Shard a Londra, il più alto d’Europa.
Molte delle sue opere più celebri sono in Italia: lo stadio di Bari, la chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, le stazioni della metropolitana di Genova, il centro multiservizi di Nola, il Lingotto di Torino.
ð ð®ðð¿ð¶ðð¶ðŒ ð ð¶ð¹ð®ð» (Mirano, 1952) Ú un ingegnere italiano. Collabora con architetti di fama internazionale come Gerkan, Marg and Partners, Arata Isozaki, Rem Koolhaas, Herzog & de Meuron, Michele De Lucchi, Matteo Thun, Bolles+Wilson, Mario Cucinella, Jean-Michel Wilmotte.
Consulente storico di Renzo Piano partecipa alla realizzazione di molti progetti del progettista genovese.
I LIBRI
ðð®ð¿ð¹ðŒ ð² ð¥ð²ð»ððŒ ð£ð¶ð®ð»ðŒ,ðŒð©ð¡ðð£ð©ððð. ððððððð€ ðð¡ð¡ð ð§ðððð§ðð ððð¡ð¡ð ððð¡ð¡ðð¯ð¯ð, ðð²ð¹ðð¿ð¶ð»ð²ð¹ð¹ð¶
Comincia un giorno d’estate al porto di Genova, a pochi passi dallo studio di Punta Nave, il lungo viaggio per mare di Renzo Piano e di suo figlio Carlo. A guidarli Ú un desiderio mitico e ancestrale. Vogliono trovare Atlantide. Atlantide Ú la città perfetta, perché ospita una società perfetta. E come tale, Ú il sogno di ogni architetto, l’idea regolativa che muove la sua creatività . Per trovarla, Piano ritorna nei luoghi in cui per tutta la vita ha inseguito la perfezione, costruendo nel mondo intero le proprie opere.
Naviga con il figlio nel mezzo del Pacifico, sulle rive del Tamigi, ad Atene, a San Francisco. Raggiunge l’isola costruita nella baia di Osaka per ospitare l’aeroporto da lui progettato. Che cosa significa cercare la perfezione? E perché cercarla ritornando a luoghi modificati dal tempo? Perché il senso del costruire di Renzo Piano resiste alle pericolose illusioni della modernità di cui la ferita del Ponte Morandi di Genova Ú uno dei tragici simboli.
Ogni opera architettonica conserva le memorie e le tradizioni, si innesta nel paesaggio e cambia insieme all’ambiente circostante. Per questo progettare significa innanzitutto prendersi cura del territorio e dei suoi abitanti.
ð ð®ðð¿ð¶ðð¶ðŒ ð ð¶ð¹ð®ð», ðŒðððð£ðð©ð̀ ðšð©ð§ðªð©ð©ðªð§ðð¡ð. ðð£ð ð«ðð©ð ð©ð§ð ð¥ð§ð€ððð©ð©ð ð ððð£ð©ððð§ð ðð€ð£ ððð£ð¯ð€ ðððð£ð€, ððŒðºðœð¶ð®ð»ð¶
Ci sono incontri che cambiano la vita, come quello tra l’ingegnere Maurizio Milan e l’architetto Renzo Piano. I loro destini si sono incrociati a Venezia nel 1983 e da allora i due professionisti hanno avviato una collaborazione per progetti straordinari nel mondo: dallo stadio San Nicola di Bari alla basilica di San Pio, dal museo della Scienza di Trento all’ospedale di Entebbe in Uganda, fino al campus del Politecnico di Milano alla Bovisa.
Il lavoro spalla a spalla, spesso in contesti complessi e pieni di criticità , ha rafforzato con il tempo un’intesa straordinaria. Un sodalizio duraturo che unisce l’approccio pragmatico ingegneristico con la creatività artistica, costantemente alimentato da una fortissima affinità umana. Il motto di Milan Ú da sempre “soluzioni semplici ai problemi complessi” e in questo viaggio sulle ali della memoria si può ritrovare tutta la dedizione alla sperimentazione di due eccellenze italiane conosciute a livello internazionale, impegnate nella creazione di soluzioni di grande impatto che hanno dato vita a opere all’avanguardia.
Affinità strutturali offre uno sguardo avvincente sul mondo dell’architettura e dell’ingegneria, un invito a esplorare l’animo pulsante di due geni creativi che hanno lasciato un’impronta indelebile nel patrimonio urbano e paesaggistico mondiale.
L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo

Mð®ð¿ðð²ð±ð¶̀ ðð¬ ðŽð¶ððŽð»ðŒ, alle ðð³.ð¯ð¬, la rassegna "La Biblioteca incontra" vedrà il gradito ritorno di ððð¶ðŽð¶ ðŠð²ð¿ð®ð³ð¶ð»ð¶ che, in dialogo con ðð¶ð¹ð¶ðœðœðŒ ððŒð¹ð¶ð®, presenterà il libro ðð ðŽð°ðšð¯ð° ð¥ðª ðð¶ðªðšðª ððŠð³ð¢ð§ðªð¯ðª, catalogo della recente mostra al MART di Rovereto.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
ððð¶ðŽð¶ ðŠð²ð¿ð®ð³ð¶ð»ð¶ (Roma, 1949) Ú un artista, architetto, autore e designer, la cui ricerca si Ú sempre sviluppata al di fuori dei contesti più convenzionali dell’arte.
Il ðð°ð¥ðŠð¹ ððŠð³ð¢ð±ð©ðªð¯ðªð¢ð¯ð¶ðŽ Ãš la sua più nota opera editoriale, pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci e, più di recente, da Rizzoli. Ha inoltre pubblicato ððµð°ð³ðªðŠ ðð¢ðµð¶ð³ð¢ððª e ðð¶ðð€ðªð¯ðŠððð°ð±ð¢ðŠð¥ðªð¢, quest’ultima ancora in libreria. Le sue opere sono state esposte in molte sedi internazionale, da ultimo al Mart di Rovereto (2024). Una selezione delle sue opere Ú presente nella permanente del FRACGrand Large di Dunkerque. A Parigi Ú Satrape Transcendent du CollÚge de ‘Pataphysique, unico italiano.
ðð¡ ðšð€ðð£ð€ ðð ððªððð ððð§ðððð£ð, ðŠð¶ð¹ðð®ð»ð® ðð±ð¶ððŒð¿ð¶ð®ð¹ð²
Con il titolo ðð°ð®ð¯ðªð¶ð® ðð€ðªð±ðªð°ð¯ðªðŽ circolò dal Medioevo il frammento di un trattato di Cicerone che ossessionò, fra gli altri, Raffaello e Mozart. Vi si leggeva della natura immortale e onnipotente dell’anima. Tanto tempo dopo, appare in sogno un altro libro: un libro impossibile nel quale i pesci sono occhi che ci guardano dai flutti, gli amplessi generano esseri anfibi, e ogni parola innalza un edificio fantastico. Un libro che non si può leggere, e che tutti sanno a memoria. Con il ðð°ð¥ðŠð¹ ððŠð³ð¢ð±ð©ðªð¯ðªð¢ð¯ð¶ðŽ – enciclopedia d’invenzione stampata nel 1981 da Franco Maria Ricci, e da allora libro di culto per intellettuali e ragazzi di tutto il mondo – iniziava il sogno di Luigi Serafini.
Un sogno che si Ú materializzato in una mostra e ora di nuovo in un libro, questo (con la più ampia riproduzione delle opere dell’artista, commentate da saggi, con una ricca cronologia e conversazioni). Il sogno di un’arte senza nome che plasma insieme architettura, disegno, scrittura, pittura, scultura, musica e design. Davvero Ú un Marziano quello sbarcato al Mart: casa ideale che, proprio come in un sogno, ospita la riproduzione virtuale della prodigiosa casa-studio reale dell’artista, la cui salvaguardia Ú oggi oggetto di un’avventurosa disputa legale. Così ci si rivela la doppia valenza del genitivo. Il sogno fatto mezzo secolo fa da Serafini Ú il sogno che oggi tutti facciamo immaginandocelo, forse inventandolo. Perché, come ha dichiarato di recente, «io esisto solo negli occhi degli altri».
Da un’idea di Vittorio Sgarbi.
- Vð²ð»ð²ð¿ð±ð¶̀ ð² ðŽð¶ððŽð»ðŒ, ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, ðð¶ð®ð»ð°ð®ð¿ð¹ðŒ ðŠð°ð®ð¿ð°ðµð¶ð¹ð¹ð¶ tornerà a trovarci per un incontro della serie “La memoria” dedicato a Marcello Mastroianni e al cinema di Pier Paolo Pasolini.
ð ðœð®ð¿ðð¶ð¿ð² ð±ð®ð¹ð¹ð² ðŒð¿ð² ðð² verrà proiettato in sala il docufilm ððªðŠð³ ðð¢ð°ðð° ðð¢ðŽð°ððªð¯ðª - ðð¯ð¢ ð·ðªðŽðªð°ð¯ðŠ ð¯ð¶ð°ð·ð¢ realizzato da Scarchilli nel 2023.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
ðð¶ð®ð»ð°ð®ð¿ð¹ðŒ ðŠð°ð®ð¿ð°ðµð¶ð¹ð¹ð¶ Ú regista e sceneggiatore. In qualità di collaboratore alla regia e/o alla sceneggiatura prende parte a ðð¶ðŠ ð±ðŠð»ð»ðª ð¥ðª ð±ð¢ð¯ðŠ (1978, Sergio Citti), ððªð¯ðŠðŽðµð³ð°ð¯ðŠ (1980, Sergio Citti), ððª ð±ð¢ð¥ð³ðŠ ðªð¯ ð§ðªðšððªð° (1978/82, Vittorio Gassman), ðð°ðšð¯ðª ðŠ ð£ðªðŽð°ðšð¯ðª (1984/85, Sergio Citti), ðð¢ðŽðŽð®ð¢ð¯ ððµð°ð³ðº (1985/86).
Negli anni novanta affianca all’attività di sceneggiatore quella di regista, tra i suoi titoli ricordiamo ððª ð§ð¢ðª ð¶ð¯ ð§ð¢ð·ð°ð³ðŠ (1997), ð ð§ð°ð£ðªð€ðª (1999), ðð€ð³ðªð·ðªðð° ðŽð¶ðª ð®ð¶ð³ðª (2007), ððªðµðµð°ð³ðªð° ð³ð¢ð€ð€ð°ð¯ðµð¢ ðð¢ðŽðŽð®ð¢ð¯ – ðð¯ð¢ ð·ðªðµð¢ ð¥ð¢ ðð¢ðµðµð¢ðµð°ð³ðŠ (2010), ðð©ðŠ ððªð¯ðš ð°ð§ ðð¢ð±ð¢ð³ð¢ð»ð»ðª – ðð¢ ð·ðŠð³ð¢ ðŽðµð°ð³ðªð¢ (2018) e ððªðŠð³ ðð¢ð°ðð° ðð¢ðŽð°ððªð¯ðª – ðð¯ð¢ ð·ðªðŽðªð°ð¯ðŠ ð¯ð¶ð°ð·ð¢ (2022).
Dal 2014 Ú docente di Accademie e Scuole di recitazione cinematografica a Roma, Milano, Bologna, Napoli, Verona, Palermo, Bari, Firenze.
IL LIBRO
ðð²ð®ð» ð. ðð¶ð¹ð¶, ððð§ððð¡ð¡ð€ ðððšð©ð§ð€ððð£ð£ð, ðð±ð¶ðð¶ðŒð»ð¶ ðŠð®ð¯ð¶ð»ð®ð²
Indimenticabile interprete dei film di Federico Fellini, Vittorio De Sica e Mario Monicelli, attore feticcio di Ettore Scola, Marco Ferreri ed Elio Petri, ð ð®ð¿ð°ð²ð¹ð¹ðŒ ð ð®ððð¿ðŒð¶ð®ð»ð»ð¶ Ú un’icona del cinema, ha incarnato l’eleganza maschile e la dolce vita. Cinquant’anni di una straordinaria carriera internazionale che lo ha portato a lavorare con registi della fama di Jules Dassin, Jacques Demy, John Boorman, Louis Malle, AgnÚs Varda, Nikita Michalkov, Theo Angelopoulos, Raúl Ruiz, Robert Altman, Manoel de Oliveira, Roman Polanski e a recitare al fianco di attrici come Sophia Loren, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida, Giulietta Masina, Brigitte Bardot, Simone Signoret, Ursula Andress, Anita Ekberg, Jeanne Moreau, Faye Dunaway e Catherine Deneuve, madre di sua figlia Chiara. Testimonianze inedite di Barbara Mastroianni, la prima figlia dell’attore, di Anouk Aimée, Bertrand Blier, Claudia Cardinale, Liliana Cavani, Jacques Perrin, Melvil Poupaud e AgnÚs Varda completano questo omaggio a uno dei più grandi attori del mondo.
IL DOCUFILM
ðð¶ð®ð»ð°ð®ð¿ð¹ðŒ ðŠð°ð®ð¿ð°ðµð¶ð¹ð¹ð¶, ðððð§ ððð€ð¡ð€ ðððšð€ð¡ðð£ð. ðð£ð ð«ððšðð€ð£ð ð£ðªð€ð«ð, ð ð ð£ð¿ðŒð±ðð°ðð¶ðŒð»
ððªðŠð³ ðð¢ð°ðð° ðð¢ðŽð°ððªð¯ðª - ðð¯ð¢ ððªðŽðªð°ð¯ðŠ ðð¶ð°ð·ð¢ Ú la narrazione di personalità che hanno avuto un significativo mutamento dopo aver conosciuto Pasolini.
Bernardo Bertolucci scrive poesie quando Pasolini lo coinvolge come aiuto regista nel film ðð€ð€ð¢ðµðµð°ð¯ðŠ. Lo stesso accade a Vincenzo Cerami, suo ex allievo di scuola media, che introduce nel mondo del cinema nel film ðð€ð€ðŠððð¢ð€ð€ðª ðŠ ðð€ð€ðŠðððªð¯ðª. Sergio Citti Ú un imbianchino quando Pasolini intuisce in lui il narratore ideale per raccontare le borgate.
Come un rabdomante, Pasolini sapeva scovare il talento dove altri non lo percepivano. La stessa cosa si Ú verificata con Laura Betti, Dante Ferretti, Danilo Donati, Ennio Morricone e tanti altri.
Tutti significativi personaggi del cinema e della cultura che devono molto all'incontro avuto con Pasolini e la sua carismatica personalità .
Mð®ð¿ðð²ð±ð¶̀ ð¯ ðŽð¶ððŽð»ðŒ, alle ðŒð¿ð² ðð³.ð¯ð¬, la rassegna "La Biblioteca incontra" ospiterà ððð°ð²ððð® ðŠð°ð®ð¿ð®ð³ð³ð¶ð® che, in dialogo con ðð¶ðð¹ð¶ð® ð ð®ð¿ð°ðµð²ððð¶, presenterà il libro ððªð° ð¯ð°ð¯ ðŠ̀ ð€ð°ðŽðª̀. ððµðµð° ð®ðªðŽðµðªð€ð©ðŠ ðð¢ðªð€ð©ðŠ ð¥ðŠð ðð°ð·ðŠð€ðŠð¯ðµð°.L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
L’AUTRICE
ððð°ð²ððð® ðŠð°ð®ð¿ð®ð³ð³ð¶ð®, storica e giornalista, ha insegnato Storia contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma ed Ú stata professoressa alla Sorbona di Parigi.
I suoi studi si sono concentrati sulla storia delle donne e sulla storia della religiosità , con particolare attenzione a quella femminile. Dal 2007 Ú membro del Comitato nazionale di bioetica. Nel 2017 per la sua attività di storica e di giornalista ha ricevuto dal Presidente della Repubblica francese l’onorificenza di ufficiale della Legion d’onore. à stata ed Ú editorialista di vari quotidiani.
Tra i suoi libri ðð¢ ð§ðªð¯ðŠ ð¥ðŠððð¢ ð®ð¢ð¥ð³ðŠ (2017), ðð¢ ð¥ð°ð¯ð¯ð¢ ð€ð¢ð³ð¥ðªð¯ð¢ððŠ (2020), ðð¯ðªð®ðŠ ð¯ðŠð³ðŠ (con Anna Foa, 2021), ððšð¯ð¶ðŽ ð¥ðŠðª (con Anna Foa e Franca Giansoldati 2022) e ððµðµðª ðªð®ð±ð¶ð³ðª (2024).
IL LIBRO
ððð°ð²ððð® ðŠð°ð®ð¿ð®ð³ð³ð¶ð®, ð¿ðð€ ð£ð€ð£ ð̀ ðð€ðšð̀. ðð©ð©ð€ ð¢ððšð©ðððð ð¡ððððð ððð¡ ðð€ð«ðððð£ð©ð€, ððŒðºðœð¶ð®ð»ð¶
Otto mistiche laiche che cercano il divino fuori dalla cornice strettamente religiosa sono le protagoniste di questo libro: donne libere e coraggiose, che vogliono andare al di là dell’idea di Dio che viene loro proposta. “Dio non Ú così, ne sono sicura, e quindi lo cerco per conto mio,” dice Catherine Pozzi, e come lei la pensano Adrienne von Speyr, Banine, Ãlisabeth Behr Sigel, Romana Guarnieri, fino a Simone Weil e Chiara Lubich. In questa ricerca nutrita di consapevolezza fondano movimenti, lavorano nelle fabbriche, amano senza riserve, esercitano una professione. Dio Ú qui e ora, nelle piccole e grandi cose della vita, nel lavoro che facciamo e nelle relazioni che coltiviamo con pazienza e dedizione, sembrano volerci dire. Incontrarlo non Ú così difficile, non serve chissà quale paludamento religioso: basta attingere alla ricchezza della propria vita interiore alla ricerca di un senso del nostro esistere.
Otto storie di donne che hanno sperimentato nuovi rapporti interpersonali e nuove gerarchie ispirando le chiese e la società . Un anelito alla spiritualità che Ú anche un percorso di emancipazione inscritto nel movimento di liberazione femminile novecentesco.

- Vð²ð»ð²ð¿ð±ð¶̀ ð¯ð¬ ðºð®ðŽðŽð¶ðŒ, ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬, per l’appuntamento settimanale della rassegna “La Biblioteca incontra”, sarà con noi ðð»ððŒð»ð¶ðŒ ð ðŒð»ð±ð® per parlarci del suo libro ðð¯ð€ð°ð¯ðµð³ðª ð³ð¢ð·ð·ðªð€ðªð¯ð¢ðµðª in dialogo con il commissario straordinario ð£ð®ðŒð¹ðŒ ð£ð²ð¹ð¹ð¶ð°ð°ð¶ð®.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
L’AUTORE
ðð»ððŒð»ð¶ðŒ ð ðŒð»ð±ð® vive a New York, insegna alla New York University e collabora con “la Repubblica”. Ha curato mostre per il Louvre, il MoMA, il Lincoln Center e il Guggenheim. à autore di dieci romanzi e cinque saggi critici tradotti in undici lingue.
Dal 2015 al 2021 Ú stato Direttore artistico della Festa del Cinema di Roma.
ðð»ððŒð»ð¶ðŒ ð ðŒð»ð±ð®, ðð£ðð€ð£ð©ð§ð ð§ðð«ð«ðððð£ðð©ð, ðð® ð»ð®ðð² ð±ð¶ ð§ð²ðð²ðŒ
“L’incredibile elenco di persone tratteggiate in questa raccolta testimonia la qualità del valore culturale di Antonio Monda. Non Ú questo però il motivo per cui molti artisti di talento si confidano con lui. Grandi personalità creative si confidano con Antonio perché gli vogliono bene.” Dall’introduzione di Jonathan Safran Foer
ðð»ððŒð»ð¶ðŒ ð ðŒð»ð±ð® ha con New York e la cultura americana un rapporto assoluto: dal primo approdo nella Grande Mela al successo internazionale tra letteratura e cinema, Monda ha costruito amicizie, legami e frequentazioni uniche con attori, registi, miti e leggende dell’arte, che hanno trovato nei momenti conviviali della sua casa newyorchese un luogo complice, in cui confidarsi e dialogare a tutto campo.
In questo libro Antonio Monda racconta per la prima volta questi incontri sorprendenti: da Meryl Streep ad Al Pacino, da Muhammad Ali a David Foster Wallace, passando per Martin Scorsese, Ingrid Bergman, Susan Sontag, Stephen King, Cate Blanchett, Philip Roth, Robert De Niro, Toni Morrison, Gore Vidal e molti altri.
Conversazioni, aneddoti e retroscena vissuti in prima persona: una carrellata di volti e personalità , non solo americane, che hanno segnato il mondo del cinema, della letteratura, della cultura mondiale. L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube:
https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo - Vð²ð»ð²ð¿ð±ð¶̀ ð®ð¯ ðºð®ðŽðŽð¶ðŒ ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬.
ðð¹ð²ððð®ð»ð±ð¿ðŒ ðð®ð°ð°ðð¿ð¶, direttore della comunicazione per l’Università Cattolica, presenterà il suo libro ðð³ðŠðšð©ðªðŠð³ð¢ ðŠ ððŠðµðµðŠð³ð¢ðµð¶ð³ð¢ in dialogo con il commissario straordinario ð£ð®ðŒð¹ðŒ ð£ð²ð¹ð¹ð¶ð°ð°ð¶ð®.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
L’AUTORE
ðð¹ð²ððð®ð»ð±ð¿ðŒ ðð®ð°ð°ðð¿ð¶ Ú nato a La Spezia nel 1963, vive a Milano ed Ú direttore della comunicazione per l’Università Cattolica. Narratore e saggista, dal 1992 Ú giornalista professionista. Ha lavorato, tra l’altro, al mensile «Millelibri», e dal 1994 collabora con il quotidiano «Avvenire», dove si occupa in particolare di letteratura.
Tra i suoi romanzi più recenti ricordiamo ðð° ðŽð±ð³ðŠðšðªð° (2016, premio Comisso e premio Mondello Giovani), ððŠð ð¯ð°ð®ðŠ (2019, premio Palmi) e ðð¢ ð²ð¶ðŠð³ð€ðªð¢ ð¥ðª ðð³ð¶ðŠðšðŠð (2021, premio La Cava). Nel 2022 Ú uscito ðð°ð€ð° ð¢ ð®ðŠ ðŽðµðŠðŽðŽð°, romanzo che prosegue l’opera di reinvenzione dell’Ottocento italiano intrapresa con ðð ðŽðªðšð¯ð°ð³ ð§ðªðšððªð° (premio Selezione Campiello 2007) e che si Ú aggiudicato i premi Elba-Raffaello Brignetti e Boccaccio.
IL LIBRO
ðð¹ð²ððð®ð»ð±ð¿ðŒ ðð®ð°ð°ðð¿ð¶, ðð§ðððððð§ð ð ð¡ðð©ð©ðð§ðð©ðªð§ð, ðŠð®ð» ð£ð®ðŒð¹ðŒ
Il legame tra letteratura e spiritualità Ú fortissimo e tutt’altro che casuale, specie all’interno del cristianesimo. Attraverso i Vangeli, infatti, anche la struttura della preghiera si trasforma, la Parola originaria – il Logos – assume una centralità inedita in virtù dell’Incarnazione di Cristo. Lo stesso Gesù, quando vuole insegnare, racconta e non teorizza, ed Ú tanto più riconosciuto come maestro quanto più risulta affascinante come narratore. In queste pagine, Alessandro Zaccuri ci presenta esempi tratti dalle letterature antiche e da quelle orientali per arrivare all’epoca moderna e contemporanea. Un percorso da Lucrezio a Eugenio Montale, da sant’Agostino a Dante, da Cervantes passando per Shakespeare fino a Dickens, Hemingway, Carver e al più contemporaneo di tutti, Cormac McCarthy, per rispondere idealmente a quella domanda, formulata nel 2012 sul New York Times, a firma dello scrittore statunitense Paul Elie: «Il romanzo ha perso la fede?». La letteratura, sia chiaro, non Ú ancora preghiera. Ma di sicuro può aiutare a pregare.
> Vð²ð»ð²ð¿ð±ð¶̀ ðð² ðºð®ðŽðŽð¶ðŒ, ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, ðð¶ð®ð»ð°ð®ð¿ð¹ðŒ ðŠð°ð®ð¿ð°ðµð¶ð¹ð¹ð¶ condurrà , in dialogo con ðð¶ððð²ðœðœð² ð ð®ð»ð³ð¿ð¶ð±ð¶, un incontro della serie “La memoria” dedicato a ð©ð¶ðððŒð¿ð¶ðŒ ðð®ðððºð®ð».
ð ðœð®ð¿ðð¶ð¿ð² ð±ð®ð¹ð¹ð² ðŒð¿ð² ðð² verrà proiettato in sala il docu-film ððªðµðµð°ð³ðªð° ð³ð¢ð€ð€ð°ð¯ðµð¢ ðð¢ðŽðŽð®ð¢ð¯ realizzato da Scarchilli nel 2010.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
L’AUTORE
ðð¶ð®ð»ð°ð®ð¿ð¹ðŒ ðŠð°ð®ð¿ð°ðµð¶ð¹ð¹ð¶ Ú regista e sceneggiatore. In qualità di collaboratore alla regia e/o alla sceneggiatura prende parte a ðð¶ðŠ ð±ðŠð»ð»ðª ð¥ðª ð±ð¢ð¯ðŠ (1978, Sergio Citti), ððªð¯ðŠðŽðµð³ð°ð¯ðŠ (1980, Sergio Citti), ððª ð±ð¢ð¥ð³ðŠ ðªð¯ ð§ðªðšððªð° (1978/82, Vittorio Gassman), ðð°ðšð¯ðª ðŠ ð£ðªðŽð°ðšð¯ðª (1984/85, Sergio Citti), ðð¢ðŽðŽð®ð¢ð¯ ððµð°ð³ðº (1985/86).
Negli anni novanta affianca all’attività di sceneggiatore quella di regista, tra i suoi titoli ricordiamo ððª ð§ð¢ðª ð¶ð¯ ð§ð¢ð·ð°ð³ðŠ (1997), ð ð§ð°ð£ðªð€ðª (1999), ðð€ð³ðªð·ðªðð° ðŽð¶ðª ð®ð¶ð³ðª (2007), ððªðµðµð°ð³ðªð° ð³ð¢ð€ð€ð°ð¯ðµð¢ ðð¢ðŽðŽð®ð¢ð¯ – ðð¯ð¢ ð·ðªðµð¢ ð¥ð¢ ðð¢ðµðµð¢ðµð°ð³ðŠ (2010), ðð©ðŠ ððªð¯ðš ð°ð§ ðð¢ð±ð¢ð³ð¢ð»ð»ðª – ðð¢ ð·ðŠð³ð¢ ðŽðµð°ð³ðªð¢ (2018) e ððªðŠð³ ðð¢ð°ðð° ðð¢ðŽð°ððªð¯ðª – ðð¯ð¢ ð·ðªðŽðªð°ð¯ðŠ ð¯ð¶ð°ð·ð¢ (2022).
Dal 2014 Ú docente di Accademie e Scuole di recitazione cinematografica a Roma, Milano, Bologna, Napoli, Verona, Palermo, Bari, Firenze.
IL DOCU-FILM
ðð¶ð®ð»ð°ð®ð¿ð¹ðŒ ðŠð°ð®ð¿ð°ðµð¶ð¹ð¹ð¶, ððð©ð©ð€ð§ðð€ ð§ðððð€ð£ð©ð ðððšðšð¢ðð£. ðð£ð ð«ðð©ð ðð ð¢ðð©ð©ðð©ð€ð§ð, ð¥ðð ðð¶ð»ð²ðºð® – ðŠððð±ð¶ðŒ ððºðºð®ðŽð¶ð»ð²
Il percorso umano e artistico di una delle maggiori personalità dello spettacolo e della cultura italiana del XX secolo che, pur affondando le proprie radici nella tradizione del teatro classico, ha fatto di tutto per avvicinarvi le masse. Il suo ðð®ððŠðµð° (1952) fu il primo spettacolo che superò, con una serie di “tutto esaurito”, le 100 repliche nello stesso teatro.
Vittorio Gassman fu anche il primo, utilizzando un tendone da circo, a portare i “classici” in luoghi sperduti del Sud d’Italia dove il teatro non era mai arrivato. Solo molti anni dopo avrebbero proliferato gli “alternativi” teatri tenda. Né va dimenticato il suo contributo alla diffusione della poesia.
à anomalo e curioso che un attore etichettato come “tradizionale” abbia apportato così tante innovazioni. Il suo ðð¢ðµðµð¢ðµð°ð³ðŠ televisivo fece molto scalpore all’epoca (1959) e passò alla storia; si può affermare che fu rivoluzionario, una sorta di programma-contenitore ð¢ð¯ðµðŠ ððªðµðµðŠð³ð¢ð®, dove poesia e numeri da circo, linguaggio colto e battute popolari, si alternavano e fondevano armonicamente.
In cinema Gassman non fu da meno: ai grandi personaggi tragici alternava quelli cialtroneschi e popolari, sempre con grande successo. Tutto questo e molto altro ancora viene raccontato per ricordare colui che “in scena e fuori scena non fu mai impallato”, come ironicamente Vittorio Gassman definiva sé stesso.

Per il prossimo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, ðºð®ð¿ðð²ð±ð¶̀ ðð¯ ðºð®ðŽðŽð¶ðŒ, alle 17.30, ðð¶ðŒð¿ðŽð¶ðŒ ð ðŒð»ðð²ð³ðŒðð°ðµð¶ ci parlerà del suo romanzo ðð¯’ðªð¯ð¥ðªð€ðªð£ðªððŠ ðµðŠð¯ðŠð³ðŠð»ð»ð¢ in dialogo con ðð®ð¿ð¹ðŒ ðŠð²ð¿ð®ð³ð¶ð»ð¶.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
L’AUTORE
ðð¶ðŒð¿ðŽð¶ðŒ ð ðŒð»ðð²ð³ðŒðð°ðµð¶ Ú nato a Roma. Tra le sue numerose opere ricordiamo ðð¢ ð€ð¢ðŽð¢ ð¥ðŠð ð±ð¢ð¥ð³ðŠ (1994, Premio Strega), ðð ðŽðŠðšð³ðŠðµð° ð¥ðŠðð’ðŠðŽðµð³ðŠð®ð¢ ð§ðŠððªð€ðªðµð¢̀ (2001), ðð¢ ðŽð±ð°ðŽð¢ (2003), ðð° ðŽðšð¶ð¢ð³ð¥ð° ð¥ðŠð ð€ð¢ð€ð€ðªð¢ðµð°ð³ðŠ (2003), ð’ðªð¥ðŠð¢ ð¥ðª ð±ðŠð³ð¥ðŠð³ðµðª (2006), ððŠ ð¥ð¶ðŠ ð³ð¢ðšð¢ð»ð»ðŠ ð€ð°ð¯ ðšððª ð°ð€ð€ð©ðª ð·ðŠð³ð¥ðª (2009), ðð·ð¢ (2011), ðð¢ ð§ð³ð¢ðšðªððŠ ð£ðŠðððŠð»ð»ð¢ ð¥ðŠð ðšðªð°ð³ð¯ð° (2014), ðð ð·ð°ððµð° ð¯ð¢ðŽð€ð°ðŽðµð° (1991, 2015) e ðð ð€ð°ð³ð±ð° (2017).
Ha pubblicato con La nave di Teseo ððŠðŽðªð¥ðŠð³ðªð° (2020) e ððŠðð’ð¢ð¯ðªð®ð¢ ð¯ð°ð¯ ð®ðª ðªð®ð±ð°ð³ðµð¢ (2022) e le nuove edizioni di ððªð¯ðŠð·ð³ð¢ (1974, 2019), ðð ðð¶ðŽðŠð° ðð§ð³ðªð€ð¢ð¯ð° (1976, 2019), ð’ð¢ð®ð°ð³ðŠ ð£ð°ð³ðšð©ðŠðŽðŠ (1978, 2020), ðð¢ ð§ðŠððªð€ðªðµð¢̀ ð€ð°ð¯ðªð¶ðšð¢ððŠ (1982, 2021) e ðð¢ ðµðŠð³ð»ð¢ ð¥ð°ð¯ð¯ð¢ (1982, 2021).
IL LIBRO
ðð¶ðŒð¿ðŽð¶ðŒ ð ðŒð»ðð²ð³ðŒðð°ðµð¶, ðð£’ðð£ððððððð¡ð ð©ðð£ðð§ðð¯ð¯ð, ðð® ð»ð®ðð² ð±ð¶ ð§ð²ðð²ðŒ
Pietro, uno scrittore sessantaseienne, Ú sempre più convinto di non pubblicare il romanzo che gli Ú costato due anni di lavoro. A niente sembrano servire le suppliche di Mario, suo storico editore nonché amico di una vita. Pietro ha una relazione stabile con Sabina, un’architetto più giovane di lui di oltre dieci anni con una figlia ventenne, Annalisa, con cui ha un rapporto affettuoso e paterno. La sua vita e le sue abitudini, però, saranno stravolte dall’arrivo di Paola, la giovane editor che Mario mette a disposizione dell’amico per convincerlo finalmente a pubblicare la sua opera e che rimescolerà tutte le carte in gioco tra Pietro, Sabina e Mario. Sullo sfondo l’eterna Roma, tra scorci idilliaci, vissuto quotidiano e il fascino in equilibrio tra malinconia e desiderio che solo lei sa esprimere.
Con la precisione e il realismo lirico a cui ci ha abituato, Giorgio Montefoschi riesce a raccontare rapporti, sentimenti e spaccati di vita quotidiana attraverso sussurri, non detti, incontri fugaci che costellano il lento ma inesorabile scorrere del tempo.
ðð¯’ðªð¯ð¥ðªð€ðªð£ðªððŠ ðµðŠð¯ðŠð³ðŠð»ð»ð¢ Ú l’ennesimo gioiello di un autore in grado di catturare il lettore e trasportarlo dentro le sue atmosfere e le sue storie.

Mð®ð¿ðð²ð±ð¶̀ ð² ðºð®ðŽðŽð¶ðŒ, ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, ðð®ð¯ð¿ð¶ðð¶ðŒ ððŒðð°ð¶ð® ci parlerà del suo libro ðð¶ðªð€ðªð¥ðª ðªð®ð±ðŠð³ð§ðŠðµðµðª, in dialogo con ðð¶ð¹ð¶ðœðœðŒ ðð® ð£ðŒð¿ðð®.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
L’AUTORE
ðð®ð¯ð¿ð¶ðð¶ðŒ ððŒðð°ð¶ð® (Napoli, 1967) Ú docente, editorialista e critico teatrale del quotidiano «Il Mattino». Ha pubblicato la raccolta di saggi narrativi ðð°ððª ðŠð³ð¢ð·ð¢ð®ð° ðŠ ð¢ððµð³ðŠ ðŽðµð°ð³ðªðŠ (ad est dell’equatore, 2015, tradotta in tedesco), ðð¢ ð£ðŠðððŠð»ð»ð¢ ð€ð©ðŠ ð³ðŠðŽðµð¢ (Melville Edizioni, 2017, finalista premio Brancati), ððªð±ðªð¯ðšðŠð³ðŠ ð’ðªð¯ð·ðªðŽðªð£ðªððŠ. ðð¶ðððŠ ðµð³ð¢ð€ð€ðŠ ð¥ðª ðð³ð¢ð¯ð€ðªðŽ ðð¢ð€ð°ð¯ (Sillabe, 2018), ð ðŽðŠð¯ðµðªðŠð³ðª ð¥ðŠðððŠ ððªð¯ð§ðŠ. ððŠðª ð¥ðªð¯ðµð°ð³ð¯ðª ð¥ðŠð ð¥ðªðŽð€ð°ð³ðŽð° ð¢ð®ð°ð³ð°ðŽð° (Exòrma, 2019), ðð° ðŽð€ð³ðªð·ð¢ð¯ð° ð¥ðª ððªðŠðµð»ðŽð€ð©ðŠ (Mattioli 1885, 2019), ððŠððð¢ ð¯ð°ðµðµðŠ ðªð ð€ð¢ð¯ðŠ (Editoriale Scientifica, 2021).
IL LIBRO
ðð®ð¯ð¿ð¶ðð¶ðŒ ððŒðð°ð¶ð®, ððªððððð ðð¢ð¥ðð§ððð©ð©ð, ðð±ð¶ððŒð¿ð¶ð®ð¹ð² ðŠð°ð¶ð²ð»ðð¶ð³ð¶ð°ð®
Che cosa accomuna i protagonisti di questo libro, gli scrittori David Foster Wallace, Cesare Pavese e Virginia Woolf, il pittore Mark Rothko, la fotografa Francesca Woodman, l’attrice Marilyn Monroe? Sono, insieme ad altri artisti che il lettore incontrerà , donne e uomini che hanno scelto di concludere la loro esistenza volontariamente e il cui suicidio, ancora oggi, provoca una particolare risonanza emotiva, ponendo un sigillo di verità alla propria opera. Sono donne e uomini che con i loro libri, quadri, film, brani musicali, ci hanno regalato un’idea e una forma nuove di bellezza, un modo divergente di abitare il mondo. Eppure noi che ne beneficiamo, spesso ignoriamo il costo di un tale dono, il baratro di dolore e solitudine che esso implica.
I brevi ritratti qui raccolti, realizzati sempre di scorcio, da una prospettiva a volte insolita, sono un tentativo di interrogare questo baratro, per scoprire che riguarda anche la vita di tutti noi, con i suoi pieni e i suoi vuoti, le luci e le ombre, gli azzardi e le perdite.
L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo
ð±ðŒðºð²ð»ð¶ð°ð® ð° ðºð®ðŽðŽð¶ðŒ, ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, tornerà a trovarci il prof. ðð¶ðð¹ð¶ðŒ ð ð®ð¶ð¿ð® per la conferenza ðð ð·ð¢ðð°ð³ðŠ ð¥ðŠð ð€ðŠð³ð·ðŠððð° ðŠ ð¥ðŠððð¢ ð€ð°ð¯ð¥ðªð»ðªð°ð¯ðŠ ð¶ð®ð¢ð¯ð¢ ð¯ðŠðð’ðŠð³ð¢ ð¥ðªðšðªðµð¢ððŠ. A dialogare con lui sarà il nostro commissario straordinario ð£ð®ðŒð¹ðŒ ð£ð²ð¹ð¹ð¶ð°ð°ð¶ð®. L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E). In occasione della conferenza saranno donati due libri:
- – Giulio Maira, ðð ðµðŠðð¢ðªð° ð®ð¢ðšðªð€ð°. ðð³ðŠð·ðª ððŠð»ðªð°ð¯ðª ðŽð¶ð ð€ðŠð³ð·ðŠððð°, Solferino
- – Stefano F. Cappa, 1255 ðšð³ð¢ð®ð®ðª. ðð¯ ð·ðªð¢ðšðšðªð° ð¯ðŠð ð€ðŠð³ð·ðŠððð° ðŠ ð¯ðŠðððŠ ðŽð¶ðŠ ð§ð³ð¢ðšðªððªðµð¢̀, Il Margine
L’AUTORE
ðð¶ðð¹ð¶ðŒ ð ð®ð¶ð¿ð® Ú uno dei massimi chirurghi italiani del cervello a livello internazionale. Ha insegnato tra l’altro all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Policlinico Agostino Gemelli e adesso all’Istituto Clinico Humanitas di Milano. Ha pubblicato numerosi articoli scientifici su riviste e libri internazionali, Ú membro della New York Academy of Sciences, Ú presidente della Fondazione Atena Onlus da lui creata per favorire la ricerca e la divulgazione delle neuroscienze, Ú stato a lungo membro del Consiglio Superiore di Sanità e, attualmente, componente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita (Presidenza del Consiglio).
à Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana.
Da qualche tempo si sente parlare molto di digitale e di IA e tutti noi abbiamo potuto cogliere quanto questa tecnologia sia straordinaria e pervasiva.
Gli algoritmi dell’IA, per la loro capacità di accedere e processare dati a una scala prima nemmeno pensabile, ci battono in tante cose, e i vantaggi che tutto ciò comporta sono evidenti.
Per questo l’impatto dell’IA Ú destinato a cambiare in maniera radicale la nostra società , in modi che non sempre riusciamo ancora a cogliere e che difficilmente si raggiungerebbero attraverso uno sviluppo indipendente delle capacità umane.
Da studioso delle neuroscienze mi occupo di IA perché quando si parla di questa tecnologia, consciamente o inconsciamente, la si paragona all’intelligenza umana. Lo stesso termine intelligenza, utilizzato da Turing, Ú prerogativa dell’uomo e del suo cervello.
I software di IA, inoltre, le cosiddette reti neurali, sono modelli computazionali ispirati alle sinapsi che connettono i neuroni del nostro cervello. Proprio per i loro studi sulle reti neurali artificiali John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton hanno ricevuto quest’anno il premio Nobel per la fisica, a conferma di quanto tutto questo sia considerato rilevante.
Probabilmente, nel futuro, tutto ciò che riguarda l’IA sarà visto come una grande rivoluzione culturale, e forse antropologica.
Ma allora, come già diceva Bertrand Russell negli anni ’50, mettiamo in soffitta il cervello umano?
La risposta, per nostra fortuna, continua ad essere: no!
Il cervello umano possiede punti caratterizzanti, risultato di un’evoluzione lunga milioni di anni, che forse le macchine non riusciranno mai ad emulare.
Un’analisi del funzionamento del cervello ci permette di coglierne la grandezza e di riflettere sulla condizione umana nell’era della rivoluzione digitale, facendoci capire come l’uomo debba sempre essere in grado di governare la macchina, così come Ú sempre avvenuto nel progresso della scienza.
Ma questo contributo dell’uomo, che ha un alto valore filosofico, deve esserci, Ú fondamentale, Ú importantissimo, altrimenti la macchina rischierà di perdersi per strade impervie e l’uomo di perdere interamente i suoi spazi di libertà . (Giulio Maira)

ðð²ð»ð²ð¿ð±ð¶̀ ð®ð± ð®ðœð¿ð¶ð¹ð², ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, sarà con noi il direttore del Museo Castromediano di Lecce ððð¶ðŽð¶ ðð² ððð°ð®, in dialogo con ð£ð¶ð²ðŽð¶ðŒð¿ðŽð¶ðŒ ðð¶ð®ð°ð°ðµð²̀.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la nostra sede nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
ðŠð®ð¿ð®̀ ðð»'ð®ðœð²ð¿ððð¿ð® ððð¿ð®ðŒð¿ð±ð¶ð»ð®ð¿ð¶ð®, possibile grazie all'impegno del nostro personale nonostante il giorno festivo. Per l'occasione, oltre al libro in presentazione, saranno donati anche altri due piccoli volumi:
- Piergiorgio GiacchÚ, ððŠð¯ðŠ ððŠðµðµð° ððªð¯ð°ð€ð€ð©ðªð°, Kurumuny
- Luciano Canfora, ð'ðªð¯ð·ðŠð¯ð»ðªð°ð¯ðŠ ð¥ðŠððð¢ ð¥ðŠð®ð°ð€ð³ð¢ð»ðªð¢, Editori Laterza
L’AUTORE
ððð¶ðŽð¶ ðð² ððð°ð®, dopo gli studi in semiologia con Umberto Eco, ha orientato i suoi interessi verso il management culturale. Si Ú occupato di organizzazione teatrale, di audiovisivi, di politiche giovanili, di integrazione, pace, cooperazione Euro Mediterranea.
Attualmente Ú coordinatore del sistema dei musei e delle biblioteche della Regione Puglia e direttore del Museo Castromediano di Lecce.
Ha pubblicato vari testi sul ruolo dell’arte e della cultura nella società contemporanea.
IL LIBRO
ððð¶ðŽð¶ ðð² ððð°ð®, ðð ððªð¡ð©ðªð§ð ð£ð€ð£ ðððšð©ð. ðŸð€ð£ð©ð§ð€ ð¡’ðð£ððªðšð©ð§ðð ððð¡ð¡ð ððªð¡ð©ðªð§ð, ð¥ðð§ ðªð£’ðð§ð©ð ðð ðð€ð¢ðªð£ðð©ð̀, ðð±ð¶ðð¶ðŒð»ð¶ ð±ð²ð¹ð¹’ððð¶ð»ðŒ
La più grande trasformazione sociale che l’umanità ha vissuto Ú stato il crollo delle comunità locali, determinato dalla rivoluzione industriale e dall’avanzata del capitalismo. Lo stato e il mercato hanno soppiantato i tradizionali legami di solidarietà costitutivi della comunità .
Lo stato attraverso i suoi funzionari e il mercato attraverso la propaganda hanno ridisegnato l’universo dei bisogni e delle aspettative di una umanità privata degli ancestrali punti di riferimento e trasformata in massa amorfa. L’industria culturale fornì ai mercati formidabili strumenti di manipolazione della volontà degli uomini, così come una nuova classe di funzionari, docenti, impiegati, assistenti sociali, tutori dell’ordine costituito accreditavano l’idea che i confini della società , i bisogni degli uomini come i loro sogni coincidesse con i confini dello stato.
- ðð²ð»ð²ð¿ð±ð¶̀ ðð ð®ðœð¿ð¶ð¹ð², ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬, per il nuovo appuntamento della rassegna “La Biblioteca incontra”, ððð®ð¹ð¯ð²ð¿ððŒ ðð¹ðð¶ð»ðŒ – introdotto da Giuseppe Manfridi – condurrà una conferenza dedicata ad ðð»ððŒð»ð¶ðŒ ð£ð¶ðððððŒ.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
Filologo e critico letterario, ððð®ð¹ð¯ð²ð¿ððŒ ðð¹ðð¶ð»ðŒ Ú noto per i suoi studi sulla lingua degli “irregolari” della letteratura italiana, da Antonio Pizzuto a Gesualdo Bufalino, da Vincenzo Consolo a Sandro Sinigaglia, da Stefano D’Arrigo a Nanni Balestrini.
Fra le sue raccolte di saggi ricordiamo ðð³ð¢ ððªð¯ðšð¶ðªðŽðµðªð€ð¢ ðŠ ððŠðµðµðŠð³ð¢ðµð¶ð³ð¢ (1998), ðð©ðª ð©ð¢ ð±ð¢ð¶ð³ð¢ ð¥ðª ðð¯ðµð°ð¯ðªð° ððªð»ð»ð¶ðµð°?, introdotto da Walter Pedullà (2000), ðð¢ððŠð¥ðŠðµðµð¢ ðšð³ð¢ð®ð®ð¢ðµðªð€ð¢ (CaffÚorchidea, 2023) e ðð€ð³ðªðµðµð¶ð³ðŠ ð·ðŠð³ðµðªð€ð¢ððª. ððªð»ð»ð¶ðµð°, ð’ðð³ð³ðªðšð°, ðð°ð¯ðŽð°ðð°, ðð¶ð§ð¢ððªð¯ð° (Carocci, 2024).
ðð¢̀ ð€ð°ð®ðªð¯ð€ðªð¢ ðªð ððŠðŽðŽðªð€ð° (Polistampa, 2008) Ú il suo primo romanzo, ma anche un manifesto della sua visione critica.
L’AUTORE
ðð»ððŒð»ð¶ðŒ ð£ð¶ðððððŒ (1893-1976) cresce in una famiglia agiata e di viva cultura umanistica. Dopo essersi laureato in giurisprudenza si arruola nella Polizia di Stato. Nel 1922 consegue una seconda laurea in filosofia, con una tesi sullo scetticismo di Hume. A partire dal 1930 intraprende una carriera amministrativa di successo che lo porterà , in qualità di vicepresidente della Commissione internazionale di polizia criminale, a diversi incarichi in vari paesi europei e negli Stati Uniti.
L’attività di scrittore sarà riservata agli anni della maturità , in particolare a partire dal 1950, anno della pensione e del definitivo trasferimento a Roma.
Pur se partecipe dello sperimentalismo e dell’avanguardia, la sua Ú una figura di scrittore atipica. Traduttore da lingue antiche e moderne, cultore della musica classica, nei suoi romanzi apporta innovazioni alla struttura linguistico-letteraria riconducibili alla lettura e alla profonda conoscenza di Joyce e Proust.
I suoi scritti, pieni di novità lessicali, si liberano dalle regole temporali, sintattiche e grammaticali tipiche della documentazione storica.
Legato da una profonda amicizia con Gianfranco Contini, Ú stato da lui considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento. -
L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo- Care lettrici e cari lettori, vi anticipiamo che ðð¢ð ðð¡ððð ð² ðð£ð¥ððð, alle 17.30, grazie a un’apertura straordinaria “La Biblioteca incontra” ospiterà uno speciale dedicato a ððŒðµð» ð¥.ð¥. ð§ðŒð¹ðžð¶ð²ð» e a ðð ððªðšð¯ð°ð³ðŠ ð¥ðŠðšððª ðð¯ðŠðððª a cura di ð¢ððð®ðð¶ðŒ ðð®ðð¶ð°ð®, autore della recente nuova traduzione in un unico volume del capolavoro tolkieniano.
L’incontro si svolgerà , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” (viale Trento, 18/E).
ð¢ððð®ðð¶ðŒ ðð®ðð¶ð°ð® Ú uno dei più stimati traduttori italiani. Nato a Perugia, vive a Narni. Fra le sue traduzioni, il ðð°ð£ðº-ððªð€ð¬ di Melville, quasi tutto Kipling, i diari di Byron, i limerick di Lear. Per Einaudi ha pubblicato nella collana Collezione di poesie, ððŠ ð°ð®ðªðŽðŽðªð°ð¯ðª (2009) e ððªð€ðªð¯ð° ð¢ððð¢ ð¥ðªð®ð°ð³ð¢ ð¥ðŠð ðŽðŠð³ð±ðŠð¯ðµðŠ (2019).
L’AUTORE
ððŒðµð» ð¥ðŒð»ð®ð¹ð± ð¥ð²ðð²ð¹ ð§ðŒð¹ðžð¶ð²ð» nacque il 3 gennaio 1892 a Bloemfontein, in Sudafrica, da genitori inglesi. Insegnò Lingua e letteratura anglosassone a Oxford, e poi Lingua e letteratura inglese. Morì a Bournemouth, nello Hampshire, il 2 settembre 1973.
Tra le sue opere, tutte pubblicate da Bompiani, ricordiamo ðð ððªðšð¯ð°ð³ðŠ ð¥ðŠðšððª ðð¯ðŠðððª, ðð° ðð°ð£ð£ðªðµ e ð ð§ðªðšððª ð¥ðª ðð¶́ð³ðªð¯. Sempre per Bompiani Ú in corso di pubblicazione il ciclo di volumi ðð¢ ðŽðµð°ð³ðªð¢ ð¥ðŠððð¢ ððŠð³ð³ð¢ ð¥ðª ððŠð»ð»ð°, curato da Christopher Tolkien.
IL LIBRO
ððŒðµð» ð¥.ð¥. ð§ðŒð¹ðžð¶ð²ð», ðð¡ ðððð£ð€ð§ð ðððð¡ð ðŒð£ðð¡ð¡ð, ððŒðºðœð¶ð®ð»ð¶
In un unico volume ðð¢ ð€ð°ð®ð±ð¢ðšð¯ðªð¢ ð¥ðŠðð’ð¢ð¯ðŠððð°, ððŠ ð¥ð¶ðŠ ðµð°ð³ð³ðª, ðð ð³ðªðµð°ð³ð¯ð° ð¥ðŠð ð³ðŠ. ðð ððªðšð¯ð°ð³ðŠ ð¥ðŠðšððª ðð¯ðŠðððª Ú un romanzo d’eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Dona alla felicità del lettore ciò che la narrativa del nostro secolo sembrava incapace di offrire: avventure in luoghi remoti e terribili, episodi d’inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d’argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri.
E tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male.
Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien Ú in realtà un’allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti antichi.
L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo
Biblioteca Consorziale Di Viterbo
Possiamo finalmente svelare il programma della terza parte della rassegna “La Biblioteca incontra 2024/2025” che prenderà il via venerdì 4 aprile, con l’intervento di ðð¶ððð²ðœðœð² ð ð®ð»ð³ð¿ð¶ð±ð¶ dedicato a Carlo Emilio Gadda e al romanzo ðð¢ ð€ð°ðšð¯ðªð»ðªð°ð¯ðŠ ð¥ðŠð ð¥ð°ðð°ð³ðŠ, e si concluderà il 20 giugno con il filosofo ðŠð²ð¿ðŽð¶ðŒ ðð¶ððŒð»ð² che ci presenterà il saggio ðð¢ ð³ð¢ðšðªð°ð¯ðŠð·ð°ððŠ ðŽð±ðŠð³ð¢ð¯ð»ð¢. ðð°ð®ðŠ ðª ð§ðªðð°ðŽð°ð§ðª ð©ð¢ð¯ð¯ð° ð±ðŠð¯ðŽð¢ðµð° ð’ð¢ðð¥ðªðð¢̀.
La rassegna prevede in totale 18 incontri: 10 nella tradizionale collocazione del venerdì, 7 di martedì e un evento speciale eccezionalmente di domenica.
Troverete tutti i dettagli nel libretto del programma a fondo pagina.
Questo il calendario completo:
- Venerdì, 4 aprile – “La memoria” Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore, Adelphi Incontro a cura di Giuseppe Manfridi
- Domenica, 6 aprile – “Gli speciali” John R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Bompiani Incontro a cura di Ottavio Fatica
- Venerdì, 11 aprile – “Le conferenze” Gualberto Alvino, Conferenza su Antonio Pizzuto Modera l’incontro Giuseppe Manfridi
- Venerdì, 25 aprile Luigi De Luca, La cultura non basta, Edizioni dell’Asino Incontro a cura di Piergiorgio GiacchÚ
- Martedì, 29 aprile – “Le conferenze” Giulio Maira, Il valore del cervello e della condizione umana nell’era digitale Modera l’incontro Paolo Pelliccia
- Martedì, 6 maggio – “Intermezzi” Fabrizio Coscia, Suicidi imperfetti, Editoriale Scientifica Modera l’incontro Filippo La Porta
- Venerdì, 9 maggio Mario Cucinella, Città foresta umana. L’empatia ci aiuta a progettare, Einaudi Incontro a cura di Serena Uccello
- Martedì, 13 maggio – “Intermezzi” Giorgio Montefoschi, Un’indicibile tenerezza, La nave di Teseo Modera l’incontro Carlo Serafini
- Venerdì, 16 maggio – “La memoria” Giancarlo Scarchilli, Vittorio racconta Gassman. Una vita da mattatore Modera l’incontro Giuseppe Manfridi
- Venerdì, 23 maggio Alessandro Zaccuri, Preghiera e letteratura, San Paolo Modera l’incontro Paolo Pelliccia
- Martedì, 27 maggio – “Intermezzi” Giuseppe Manfridi, Le favolette di Wittgenstein, Edizioni Efesto Marcantonio Lucidi, Baudelaire e i fiori del male
- Venerdì, 30 maggio Antonio Monda, Incontri ravvicinati, La nave di Teseo Modera l’incontro Paolo Pelliccia
- Martedì, 3 giugno – “Intermezzi” Lucetta Scaraffia, Dio non Ú così. Otto mistiche laiche del Novecento, Bompiani Modera l’incontro Giulia Marchetti
- Venerdì, 6 giugno – “La memoria” Gianfranco Angelucci, Mastroianni e Fellini Jean Gili, Mastroianni, Edizioni Sabinae
- Martedì, 10 giugno – “Intermezzi” Luigi Serafini, Il sogno di Luigi Serafini, Silvana Editoriale Modera l’incontro Filippo Golia
- Venerdì, 13 giugno Frédéric Pajak, Nietzsche al piano, L’Orma editore Geoffroy de Lagasnerie, 3. Un’ispirazione al fuori, L’Orma editore Incontro a cura di Marco Federici Solari e Lorenzo Flabbi
- Martedì, 10 giugno – “Intermezzi” Lorenzo Calogero, Poesie scelte 1932-1960, Lyrics Incontro a cura di Nino Cannatà in dialogo con Giulio Ferroni
- Venerdì, 20 giugno Sergio Givone, La ragionevole speranza. Come i filosofi hanno pensato l’aldilà , Solferino Modera l’incontro Paolo Pelliccia
ð§ðððð¶ ðŽð¹ð¶ ð¶ð»ð°ðŒð»ðð¿ð¶ ðð¶ ðð²ð¿ð¿ð®ð»ð»ðŒ ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬ ðœð¿ð²ðððŒ ð¹ð® ðŠð®ð¹ð® ððŒð»ð³ð²ð¿ð²ð»ðð² “ð©ð¶ð»ð°ð²ð»ððŒ ðð®ð¿ð±ð®ð¿ð²ð¹ð¹ð¶” ð±ð²ð¹ð¹ð® ðð¶ð¯ð¹ð¶ðŒðð²ð°ð® ððŒð»ððŒð¿ðð¶ð®ð¹ð² ð±ð¶ ð©ð¶ðð²ð¿ð¯ðŒ ð¶ð» ðð¶ð®ð¹ð² ð§ð¿ð²ð»ððŒ, ððŽ/ð (ðð²ð°ðŒð»ð±ðŒ ðœð¶ð®ð»ðŒ).
ð ð€ð©ðª ðŽð¢ð³ð¢̀ ð±ð³ðŠðŽðŠð¯ðµðŠ ð¢ðšððª ðªð¯ð€ð°ð¯ðµð³ðª, ð€ð°ð®ðŠ ð±ðŠð³ ððŠ ð±ð³ðŠð€ðŠð¥ðŠð¯ðµðª ðŠð¥ðªð»ðªð°ð¯ðª, ðð¢ ððªð£ððªð°ðµðŠð€ð¢ ð§ð¢ð³ð¢̀ ð¥ð°ð¯ð° ð¥ðŠðª ððªð£ð³ðª ðªð¯ ð³ð¢ðŽðŽðŠðšð¯ð¢, ð§ðªð¯ð° ð¢ð¥ ðŠðŽð¢ð¶ð³ðªð®ðŠð¯ðµð° ð¥ðŠðððŠ ð€ð°ð±ðªðŠ ð¥ðªðŽð±ð°ð¯ðªð£ðªððª. Biblioteca Consorziale Di Viterbo
ðð¹ ð¹ð¶ð¯ð¿ð²ðððŒ ð±ð²ð¹ ðœð¿ðŒðŽð¿ð®ðºðºð® ð¶ð» ð³ðŒð¿ðºð®ððŒ ð£ðð (40 MB): https://www.bibliotecaviterbo.it/.../la-biblioteca...
> ðð²ð»ð²ð¿ð±ð¶̀ ð° ð®ðœð¿ð¶ð¹ð² ð®ð¹ð¹ð² ðð³.ð¯ð¬, per il primo appuntamento della terza parte della rassegna “La Biblioteca incontra”, ðð¶ððð²ðœðœð² ð ð®ð»ð³ð¿ð¶ð±ð¶ condurrà un incontro della serie “La memoria” dedicato a ðð®ð¿ð¹ðŒ ððºð¶ð¹ð¶ðŒ ðð®ð±ð±ð® e al suo romanzo ðð¢ ð€ð°ðšð¯ðªð»ðªð°ð¯ðŠ ð¥ðŠð ð¥ð°ðð°ð³ðŠ. L’AUTORE ðð®ð¿ð¹ðŒ ððºð¶ð¹ð¶ðŒ ðð®ð±ð±ð® (1893-1973) Ú stato uno dei più importanti scrittori italiani del Novecento, noto per la sua scrittura complessa e sperimentale. Iniziò a scrivere negli anni ’20, pubblicando racconti e saggi, ma raggiunse la notorietà solo nel dopoguerra. Tra le sue opere più celebri ðð¶ðŠð³ ð±ð¢ðŽðµðªð€ð€ðªð¢ð€ð€ðªð° ð£ð³ð¶ðµðµð° ð¥ðŠ ð·ðªð¢ ððŠð³ð¶ðð¢ð¯ð¢ (1957), un giallo atipico che riflette il caos della realtà attraverso una lingua densa di dialetti e neologismi. Misantropo e profondamente critico nei confronti della società italiana, Gadda visse gli ultimi anni in solitudine, senza mai smettere di analizzare con ironia e amarezza le contraddizioni del mondo moderno. IL LIBRO ðð®ð¿ð¹ðŒ ððºð¶ð¹ð¶ðŒ ðð®ð±ð±ð®, ðð ðð€ðð£ðð¯ðð€ð£ð ððð¡ ðð€ð¡ð€ð§ð, ðð±ð²ð¹ðœðµð¶ Un romanzo capitale del Novecento italiano ed europeo. «Forse per la prima e ultima volta nella sua vita, Gadda tenta di scendere alle origini del proprio male. Non si perdona nulla. Non si illude, non si compatisce, non ostenta giustificazioni né colpe immaginarie: contempla con una triste rassegnazione lo spettacolo delle proprie collere e la vanità delle cause cui sembra appassionarsi. Non arretra davanti a nessun particolare, per quanto penoso possa sembrargli; e non Ú vittima del proprio odio verso di sé. Così non sappiamo se ammirare il coraggio con il quale ha condotto sino in fondo l’analisi o soffrire, insieme a lui, per la terribile piaga che nemmeno la felicità della forma può risanare». (Pietro Citati)
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