Carlos Castaneda, in origine Carlos César Salvador Aranha Castañeda (Cajamarca, 25 dicembre 1925 – Los Angeles, 27 aprile 1998), è stato uno scrittore peruviano naturalizzato statunitense nel 1957.
Sull'operato di Carlos Castaneda, se corrisponda a una realtà romanzesca o veritiera, si è espresso Octavio Paz, premio Nobel 1990 per la letteratura:
«Sono più interessato al lavoro di Castaneda, piuttosto che alle storie riguardo alla sua persona. A chi importa se Don Juan e Don Genaro esistettero veramente? Questo è "pensare povero". Ciò di cui mi interesso è il lavoro di Carlos Castaneda: idee, filosofia, paradigmi. Se i libri di Castaneda sono fantasia, sono i migliori libri di finzione che io abbia mai letto.»
(Octavio Paz, articolo sul Time, marzo 1973)
I registri per l'immigrazione relativamente a Carlos Cesar Arana Castaneda indicano che egli nacque il 25 dicembre 1925 a Cajamarca in Perù. I medesimi registri mostrano che il cognome gli fu dato da sua madre Susana Castañeda Navoa. Il cognome appare con la lettera ñ in molti dizionari spagnoli, anche se i suoi più famosi lavori riportano una versione anglofona.
Nelle Conversazioni con Carlos Castaneda della giornalista Carmina Fort si afferma tuttavia che l'anno di nascita fosse il 1935, e che egli avrebbe vissuto i primi anni di vita a San Paolo del Brasile, dove avrebbe conosciuto le pratiche spiritiste autoctone.
Nei suoi libri, Castaneda descrive in prima persona quello che egli afferma essere la propria esperienza sotto la guida dello sciamano [[[Yaqui (popolo)|Yaqui]] chiamato don Juan incontrato nel 1960. Castaneda riferisce che egli fu individuato da don Juan Matus come in possesso della configurazione energetica del "nagual". Egli inoltre usò il termine nagual per descrivere quella parte della percezione che appartiene alla sfera del «non conosciuto» e ancora non conoscibile dall'uomo, così sottintendendo che don Juan Matus fosse l'elemento di connessione con il «non conosciuto» (a cui spesso Castaneda fa riferimento come «realtà non ordinaria»).
I suoi primi tre libri: A scuola dallo stregone, una via Yaqui alla Conoscenza (conosciuto anche con il titolo Gli insegnamenti di Don Juan), Una realtà separata e Viaggio a Ixtlan, furono scritti mentre Castaneda era ancora uno studente all'università. Castaneda scrisse questi libri come se fossero il diario delle sue ricerche, descrivendo l'apprendistato con uno sciamano tradizionale. Fu inizialmente acclamato per le esperienze descritte in questi libri, prima che iniziasse contro di lui una critica più accesa.
Nei primi due libri, Castaneda descrive come la «via Yaqui per la conoscenza» richieda l'uso di potenti piante indigene, come il peyote e la datura. Nel suo terzo libro, Viaggio ad Ixtlan, ribalta però la sua enfasi sul potere delle piante, affermando che Don Juan le ha usate su di lui per dimostrare che le esperienze fuori dalla vita conosciuta e ordinaria sono reali e tangibili, ma non sarebbero state necessarie se la sua mente fosse stata più fluida.
In seguito negò ogni utilizzo di droghe come la Datura per i propri propositi, ma solo di psichedelici. Affermò nei successivi libri che i deliranti possono inalterabilmente danneggiare la sfera luminosa di emanazioni del corpo energetico, così come il corpo fisico.
In Viaggio a Ixtlan, il terzo libro della serie, fa notare:
«La mia percezione del mondo attraverso l'effetto di questi psicotropi è stata così bizzarra ed impressionante che io fui costretto ad assumere che questi stati erano la sola via di comunicazione e apprendimento di ciò che don Juan stava cercando di insegnarmi. Questo assunto era erroneo.»
(Viaggio ad Ixtlan)
Il suo quarto libro, L'isola del Tonal, termina con Castaneda sul punto di saltare da un picco sopra un abisso, segnando così il suo passaggio da discepolo a uomo di conoscenza in quanto, invece di "morire" come avrebbe dovuto sfracellandosi sulle rocce, riesce a suo avviso "in qualche modo" a sopravvivere, a questo punto però "trasformato". Anche se non arriva a spiegare di più.
Gli insegnamenti di Don Juan. Una via Yaqui alla conoscenza (conosciuto anche come A scuola dallo stregone) è un libro dello scrittore peruviano, naturalizzato statunitense, Carlos Castaneda, resoconto delle proprie esperienze di apprendistato presso l'indiano yaqui Juan Matus, sciamano e stregone, avvenute tra il 1961 e il 1965 nella regione di Sonora, tra il Messico e la zona sud-occidentale degli Stati Uniti.
Nessun commento:
Posta un commento