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martedì 31 dicembre 2024

Giustina Selvelli - Capire il confine | Bottega Errante Edizioni

Un’antropologa sovrappone la sua biografia personale, intima e soggettiva, alla storia della frontiera, delle genti che la abitano, delle politiche che la fanno sparire e poi riemergere a seconda dei casi. Dalla cortina di ferro all’eliminazione delle dogane, dalla rete divisoria durante la pandemia di Covid-19 alla sospensiоne dei trattati di Schengen sulla libera circolazione di persone e merci, dalla rotta balcanica all’annuncio della Capitale europea della cultura 2025: un margine sempre in movimento, contraddittorio, instabile, vivo. Uno strumento dedicato a studiosi, curiosi, turisti e appassionati della frontiera orientale, e di tutte le frontiere in generale, corredato da capitoli di approfondimento, mappe, cronologie, per consentire di navigare dentro la complessità delle terre del Goriziano italiano e sloveno nella loro affascinante attualità. Un resoconto appassionante e documentato che getta luce su aspetti socioantropologici emblematici per comprendere che cosa significa abitare una terra di frontiera.
GIUSTINA SELVELLI Ricercatrice post-doc all’università di Ljubljana. Antropologa e sociolinguista, si occupa di minoranze etniche, ecologia e nazionalismo nello spazio del Sudest europeo. È autrice di una trentina di articoli accademici e delle monografie The Alphabet of Discord (Ibidem, 2021) sui sistemi di scrittura balcanici e Language Attitudes, Collective Memory and (Trans)National Identity Construction Among the Armenian Diaspora in Bulgaria (Peter Lang, 2024) sulla diaspora armena in Bulgaria. È una delle autrici del volume Capire i Balcani occidentali (Bottega Errante, 2021). Collabora attivamente con l’Associazione Meridiano 13 scrivendo articoli di divulgazione.
Capire il confine
La mia frontiera, quella che ho abitato e percorso sin dalla primissima infanzia, e di cui ho preso coscienza soltanto con il passare degli anni: è da qui che si parte per indagare i margini, non più solo solchi di divisione, ma territori di identità molteplici, esempi della migliore Europa.
  • Autrice: Giustina Selvelli
  • Curatela: Martina Napolitano
  • Collana: Le metamorfosi / 5
  • Anno: 2024
  • Formato: 14×21
  • Pagine: 184
  • ISBN: 9791255670308
CAPITOLO 1
GENESI DI UN’IDENTITÀ DI FRONTIERA
CRESCERE SUL CONFINE
Non serbo un ricordo preciso della prima volta che attraversai un confine di Stato, ma so per certo che si trattò del valico goriziano di Casa Rossa/Rožna Dolina, durante uno dei primi anni della mia vita, in quello che sarebbe stato l’inizio di una lunghissima  serie di sconfinamenti. Da bambina, questa fu una pratica piuttosto regolare, dal momento che, con la mia famiglia, ci dirigevamo molto spesso verso la meta privilegiata dei nostri fine settimana, ovvero la Repubblica socialista slovena di Jugoslavia.
Quel confine tra Gorizia e Nova Gorica – separate dal 16 settembre 1947 (il giorno in cui le truppe alleate tracciarono la nuova linea di frontiera fra Italia e Jugoslavia, dividendo in tanti casi famiglie, campi, proprietà e addirittura tombe) in quanto appartenenti a due mondi ideologici diversi e contrapposti – rappresentava ai miei occhi una fonte di attrazione irresistibile. In un certo senso ne percepivo l’artificialità, non rintracciando alcun reale divario geografico fra le due parti. Tutto mi pareva estremamente bucolico e non sapevo ancora, allora, che nei primissimi anni della sua esistenza diverse persone avevano rischiato la vita osando oltrepassare quella linea di confine; qualcuno era anche
rimasto ucciso, in particolare una ragazza che era sgattaiolata di nascosto verso il lato italiano per comprare un pettine e delle calze di nylon, introvabili nella Jugoslavia del 1949. www.bottegaerranteedizioni.it -  Bottega Errante Edizioni -  Associazione culturale Bottega Errante 

 

lunedì 30 dicembre 2024

Bianca Fasano: un’autrice partita con gli editori, passata per il self Publishing e divenuta una autorevole Youtuber.

Chi sono gli Youtuber? Persone che realizzano e diffondono video concernenti un argomento specifico, o in alcuni casi a macro aree tematiche. Può sembrare già “strano” che una giornalista/scrittrice, iscritta all’albo del 1980, dopo avere pubblicato i primi libri con editori (anche autorevoli, come il sottoscritto), avere lavorato con giornali cartacei quali Il Mattino, Il Roma, Cronache e altri, decida di lanciarsi nel self Publishing e nell’articolismo sul web. 
Partita con un’Olivetti Lettera trentacinque, passata nel tempo ai P. C. mentre molti colleghi vicini per età guardano con scetticismo alle nuove metodiche, la Fasano sembra trovare logico correre con il mondo che muta a tal punto, da realizzare più di un canale You Tube, inserendovi l’Accademia dei Parmenidei da lei fondata nel 1995 e scegliendo di incentrare il proprio canale di volta in volta su qualsiasi argomento possa incuriosire la sua mai spenta grinta di giornalismo: arte, storia, società, moda, musica, viaggi, scacchistica, intrattenimento e quant’altro.  Sognando il grande editore
È stata lei stessa a ricordare come, da insegnante, fossero i suoi allievi a spingerla verso i canali You Tube e come con i suoi siti Web trovasse modo di colloquiare con i giovani inserendovi argomenti utili per il programma di studio che andava, di volta in volta, realizzando.
Le abbiamo chiesto: D) Ci si spiega perché lei, una scrittrice e giornalista, che giunge dal passato di pubblicazioni cartacee, é divenuta un’assertrice degli ebook e del self Publishing?
Ci ha risposto: R) Sognando il grande editore. É il nome che ho dato ad una mia pagina Facebook. Volevo tentare di rispondere alla domanda: “É vero che il denaro si fa sui sogni degli altri? ” Nel vastissimo entroterra di quanti amano scrivere e sono “figli di un dio minore” accade di tutto e tutti vogliono guadagnare su di lui. Sarebbe bello se gli editori volessero/potessero – davvero – farlo sulle vendite del libro che l’autore produce e sarebbe anche l’unica, autentica, possibilità di successo. Possiamo sognare, dunque, “Il grande editore” Quello che s’innamora dei tuoi libri e si carica di tutte le responsabilità economiche, di diffusione, di vendita. Le case editrici piccole e medie, anche serie, faticano a restare a galla e vien fatto di chiedersi: “Se avessi davvero tanti soldi, ma tanti, da potermi permettere tutte le pubblicità possibili, potrei pagarmi un “grande editore”?
Ed oggi la ritroviamo Youtuber. Occorre dire che è riuscita a trovare un suo spazio in un settore vastissimo, dove è più facile essere seguiti trattando argomenti scabrosi e raccontando fatti improbabili che aprire un canale all'interno del sito web di condivisione video per poi trasmettere e mostrare a tutti le proprie passioni sotto forma di video.
Appare evidente che, anche se tutti possono aprirsi un canale su YouTube, non tutti certamente possono raggiungere una certa popolarità.
Le abbiamo chiesto: D) Come mai ha effettuato questa scelta?
R): La considero una ramificazione ulteriore del mio desiderio di creare. Dipingo, scrivo libri, ho diretto emittenti e giornali, m’interesso di molte cose e scrivo articoli, creare filmati è stata una conseguenza anche per portare in luce eventi che neanche mi riguardavano direttamente, come presentazioni di libri, mostre di pittura di colleghi ed amici ed argomenti che ritenevo importanti per la società in cui viviamo. Naturalmente non riconosco il mio operato di Youtuber come un lavoro vero e proprio, anche se persino la Treccani ne riconosce l'importanza, definendo questa figura come “persona, di solito giovane, iscritta alla comunità del sito di condivisione YouTube, che carica video originali in cui si esibisce in una sorta di spettacolo personale… Io decisamente non sono giovane e neanche ho un guadagno economico creando i miei filmati. ”
Riconosciamo che Youtube è una piattaforma web di videosharing, finalizzata alla condivisione di video, ossia un social network, per cui anche di un mezzo di comunicazione, utilizzato in tutto il mondo per visualizzare video di ogni tipo: canzoni, tutorial, film, cartoni animati e tanto altro. Sappiamo che la tipologia di video è legata al target, ai trend del momento e all’argomento. In effetti, molti sono convinti che ci si guadagni. La Fasano “ci guadagna? ”
Lei risponde in merito: R) No. Guadagnare in quest’attività è complesso e neanche ci spero. Però, io scrivo libri e, avendo ottenuto la condivisione dei mie testi, che trattano di grafologia, saggistica, storia, letteratura, poesia ed altro, attraverso il self Publishing, ho però bisogno di pubblicità. Mi ritengo una Self-made Woman per cui, tenuto conto che You Tube è uno strumento dalle mille potenzialità, attraverso il quale è possibile informare, intrattenere, divertire o far riflettere, trovo modo di presentarmi e presentare anche i miei libri”.
Sembra una risposta valida, anche se occorre tuttavia sottolineare che per monetizzare la propria passione per i video è necessario che l’argomento scelto abbia un’audience discretamente ampio per ciò che concerne l’interesse. Ci chiediamo quali siano gli argomenti scelti dalla Fasano.
Chiarisce:
R): M’interesso di tutto e passo ad altri le questioni che mi attraggono. Nulla di strano se, vivendo al Vomero, Napoli, “scossa” dalle scosse telluriche che provengono dall’area dei Campi Flegrei, abbia pubblicato il filmato: “Scosse telluriche, supervulcano e campi flegrei: quanto dobbiamo preoccuparci? ”. Ho ricevuto circa 5. 000 visualizzazioni. Ma ho trattato anche argomenti storici: “L'imperatore Adriano, il suo amore per Antinoo e la sua Villa di Tivoli. ” con 26. 394 visualizzazioni. Chiaramente non tutti i miei filmati sono seguiti allo stesso modo e il numero dei miei iscritti cresce lentamente. Uno dei miei ultimi filmati riguarda l'omicidio/suicidio di Rodolfo d'Asburgo Lorena. Per questo filmato ho ricevuto 780 visualizzazioni e un bel numero di nuovi iscritti”.
In effetti lo Youtuber è colui il quale realizza e diffonde video relativi ad un argomento specifico, o in alcuni casi a macro aree tematiche. Nessuno lo obbliga ad incentrare il proprio canale su di un tema specifico e non esiste una limitazione in merito, a patto che il profilo abbia una buona conoscenza dell’argomento trattato. Auguriamo alla nostra autrice di riuscire ad ottenere una posizione tale da essere riconosciuta per le sue variegate conoscenze. comunicato stampa
Ciro Riemma editore.

domenica 29 dicembre 2024

Gabriele Palumbo - Zampalandia

Alex odia i cani perché da piccolo ha avuto con uno di essi un brutto incontro ravvicinato. È con l’intenzione di farla pagare a tutti i cani, quindi, che Alex accetta di diventare il gestore del canile di Torre del Mare, ma il destino ha in serbo per lui un’incredibile trasformazione che cambierà ogni cosa. 
Infatti, dopo un incidente Alex si risveglia in un corpo nuovo e grazie a questo e all’incontro con gli animali Rora, Rucó, Zac, Lucky e One, intraprende un viaggio alla ricerca della verità, che lo porterà ad affrontare e smascherare gli intrighi e le cattiverie di chi i cani li sfrutta davvero. Una storia per chi ama gli animali e per chi sa ascoltare il bambino che è dentro ognuno di noi. Età di lettura: da 12 anni.
Autore: Gabriele Palumbo
Editore: Pav Edizioni
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 19 novembre 2023
Pagine: 172 p., Brossura
Età di lettura: Da 12 anni
EAN: 9791259736895 

sabato 28 dicembre 2024

The Best 100 Love Songs - Compilation - Cofanetto


Various – The Best 100 Love Songs
  • Etichetta: Universo 2 – 193536, Universo 2 – USD005/BOX
  • Formato: 7 x CD, Compilation - Cofanetto
  • Paese: Italy
  • Uscita: 2004
  • Genere: Funk / Soul, Pop
  • Stile: Ballad, Soul, Vocal, Soft Rock
  • 1-1 Percy Sledge– Love Me Tender 3:47
  • 1-2 Aretha Franklin– Love Is The Only Thing 2:39
  • 1-3 Otis Redding– My Girl 2:54
  • 1-4 Sarah Vaughan– Goodnight My Love 3:28
  • 1-5 Andy Williams– Your Song 3:25
  • 1-6 Antonio Carlos Jobim– Tereza My Love 4:21
  • 1-7 Ray Conniff– Besame Mucho 2:36
  • 1-8 Tony Bennett– (Where Do I Begin) Love Story 3:56
  • 1-9 The Manhattan Transfer– Chanson D'Amour 2:55
  • 1-10 Doris Day– Love Me Or Leave Me 2:13
  • 1-11 Peaches & Herb– Let's Fall In Love 2:35
  • 1-12 Grover Washington Jr.*– Don't Take Your Love From Me 4:24
  • 1-13 Leonard Cohen– Suzanne 3:46
  • 1-14 Blood, Sweat & Tears*– You've Made Me So Very Happy 4:15
  • 1-15 Donovan– Lalena 2:58
  • 2-1 Roy Orbison– The Great Pretender 2:59
  • 2-2 Aretha Franklin– I'm In Love 2:44
  • 2-3 Bill Withers– Ain't No Sunshine 2:03
  • 2-4 Billy Paul– Thanks For Saving My Life 2:56
  • 2-5 Willie Nelson– Georgia On My Mind 4:19
  • 2-6 Bobby Vinton– Blue Velvet 2:48 - www.youtube.com
  • 2-7 Charlie Rich– The Most Beautiful Girl 2:38
  • 2-8 Diana King– Love Triangle 3:43
  • 2-9 Harold Melvin & The Blue Notes*– If You Don't Know Me By Now 3:23
  • 2-10 The Isley Brothers– Caravan Of Love 5:39
  • 2-11 Martika– Love...Thy Will Be Done 4:22
  • 2-12 Lake (2)– Do I Love You 4:01
  • 2-13 Reo Speedwagon– Keep On Loving You 3:20
  • 2-14 Santana– I Love You Much Too Much 4:43
  • 3-1 Randy Crawford– You Might Need Somebody 4:14
  • 3-2 Michael Bolton– When A Man Loves A Woman 3:51
  • 3-3 Marvin Gaye– The Shadow Of Your Smile 2:59
  • 3-4 Earth, Wind & Fire– I'll Write A Song For You 5:22
  • 3-5 Chaka Khan– Your Love Is All I Know 4:32
  • 3-6 The Emotions– Love Is Right On 4:17
  • 3-7 Luther Vandross– Killing Me Softly 5:30
  • 3-8 The Manhattans*– Hurt 2:48
  • 3-9 MFSB– My One And Only Love 4:33
  • 3-10 O'Jays*– Now That We Found Love 4:37
  • 3-11 Philip Bailey– For Every Heart That's Been Broken 4:11
  • 3-12 The Three Degrees– When Will I See You Again 2:58
  • 3-13 Walter Jackson– Funny (Not Much) 4:09
  • 3-14 Electric Light Orchestra– Can't Get It Out Of My Head 4:23
  • 3-15 Deniece Williams– Cause You Love Me Baby 4:08
  • 4-1 Christopher Cross– Sailing 4:14
  • 4-2 Carly Simon– Tonight And Forever 4:50
  • 4-3 Anita Baker– Sweet Love 4:22
  • 4-4 Aretha Franklin– Unforgettable 3:40
  • 4-5 Foreigner– Waiting For A Girl Like You 4:44
  • 4-6 Billy Paul– Me And Mrs. Jones 4:03
  • 4-7 Cyndi Lauper– Time After Time 3:57
  • 4-8 Earth, Wind & Fire– After The Love Has Gone 4:24
  • 4-9 The Jacksons– One More Chance 5:05
  • 4-10 Gregory Abbott– I Got The Feelin' (It's Over) 4:05
  • 4-11 Melvin Hudson– Life In The City 5:15
  • 4-12 Paul Carrack– I Need You 2:46
  • 4-13 Bobby Womack– Trust Your Heart 3:54
  • 4-14 Cock Robin– The Promise You Made 3:54
  • 5-1 Linda Wesley– Calling You 5:19
  • 5-2 Michael Bolton– How Am I Supposed To Live Without You 4:13
  • 5-3 Jennifer Rush– The Power Of Love 5:15
  • 5-4 Tanita Tikaram– I Love You 2:44
  • 5-5 Amanda Marshall– Trust Me (This Is Love) 4:57
  • 5-6 Cyndi Lauper– True Colors 3:46
  • 5-7 Paul Young– Don't Dream It's Over 4:19
  • 5-8 Tina Arena– Love Is The Answer 3:53
  • 5-9 Will To Power– Baby I Love Your Way 4:05
  • 5-10 Whigfield– Close To You 4:07
  • 5-11 Ottmar Liebert– When I'm With U / Everything I Ever Needed 4:42
  • 5-12 Heatwave– Always And Forever 4:50
  • 5-13 Spin 1ne 2wo– Angel 4:55
  • 5-14 Kansas (2)– Dust In The Wind 3:26
  • 6-1 Simply Red– It's Only Love 4:58
  • 6-2 Terence Trent D'Arby Feat. Des'ree– Delicate 4:10
  • 6-3 Pretenders*– I'll Stand By You 3:58
  • 6-4 Bonnie Tyler– Total Eclipse Of The Heart 4:26
  • 6-5 Shola Ama– Who's Loving My Baby 4:37
  • 6-6 Ten Sharp– You 4:24
  • 6-7 The Chimes– Love So Tender 2:57
  • 6-8 All Saints– Trapped 4:59
  • 6-9 The Pasadenas– Enchanted Lady 4:57
  • 6-10 Exile (7)– Kiss You All over 3:34
  • 6-11 Fiona Apple– Slow Like Honey 5:54
  • 6-12 Tower Of Power– So Very Hard To Go (Live) 3:38
  • 6-13 Ann Lee– I Love You So 4:05
  • 6-14 New Kids On The Block– Tonight 3:29
  • 7-1 Paul Young– Everytime You Go Away 4:21
  • 7-2 Everything But The Girl– Love Is Strange 3:18
  • 7-3 Chris Rea– Josephine 3:53
  • 7-4 Daryl Hall– Help Me Find A Way To Your Heart 4:46
  • 7-5 Prefab Sprout– When Love Breaks Down 4:03
  • 7-6 Alison Moyet– For You Only 3:56
  • 7-7 Bangles– Eternal Flame 3:55
  • 7-8 Basia– Baby Your'e Mine 3:34
  • 7-9 Cock Robin– When Your Heart Is Weak 4:38
  • 7-10 Deacon Blue– I'll Never Fall In Love Again 2:45
  • 7-11 Europe (2)– Carrie 4:29
  • 7-12 Toto– I'll Be Over You 3:48
  • 7-13 Mystic Diversion*– Move Closer 4:43
  • 7-14 Joy Garrison– Love Over 5:06
Copyright fonografico ℗ – Universo 2 Srl
Copyright © – Universo 2 Srl
Distribuito da – Media Shopping
Realizzato da – ims Manufacturing
Realizzato da – www.imsgroup.it
Design – Luca Theodoli
Edited By, Mastered By – Fabio Torregrossa
Production Manager – Beatrice Pisciotti, Lilly Oliva Morga*, Vanessa Streccioni

venerdì 27 dicembre 2024

Lidia Ravera - In quale nascondiglio del cuore. Lettera a un figlio adolescente | Mondadori, 1993

"Prima di chiudere il becco voglio invaderti un'ultima volta, dirti tutto insieme quel poco che credo di avere capito, il poco che è rimasto delle mie perfette spiegazioni di un tempo, ma anche i dubbi e le convinzioni di fondo, che permettono di convivere con i dubbi. I miei trucchi? Ma sì, voglio dirti anche quelli, non quelli per crescere, di cui spero tu non ti debba servire, ma quelli per essere un po' più felice, un po' più robusto dentro, un po' più attrezzato per vivere." La "lettera" di una madre che ha oggi quarant'anni a un figlio che s'affaccia all'adolescenza.

Lidia Ravera
Della sua infanzia è la stessa autrice a parlare nel suo sito: «A sette anni, alla scuola elementare Manzoni, registro il mio primo successo letterario. La maestra appende il “pensierino” alla parete, in corridoio. Le bambine delle altre classi vanno a leggerlo». Dopo gli studi, compiuti al liceo classico Vincenzo Gioberti, raggiunge la notorietà nel 1976 con il romanzo Porci con le ali, scritto a quattro mani insieme a Marco Lombardo Radice (con lo pseudonimo di "Antonia"). Il libro tratta della storia d'amore tra due adolescenti, attraverso la quale gli autori tracciano un affresco sulla vita dei "fratelli minori" della generazione del sessantotto. «Due milioni e mezzo di copie vendute in 30 anni. Traduzioni estere, polemiche a non finire, etichette. Un successo non cercato, non goduto, male assorbito. Comunque ininfluente. Le sicurezze si formano prima, se si formano. Valeva di più il pensierino appeso al muro. Ma chi se lo ricorda».
L'attività di scrittrice conta più di diciotto opere narrative e una sessantina di sceneggiature. Inoltre: undici canzoni, una commedia musicale (Porci con le ali, con Giovanni Lombardo Radice), un’opera (la versione femminile di Dottor Jekyill, musiche di Alessandro Sbordoni), romanzi rosa sotto pseudonimo, per Blue Moon, in gioventù, il più carino è Sintomi d’amore di Rhoda Skinner, migliaia di articoli, radiodrammi, novelle, racconti, un libro per bambini (Il paese di Eseap, poi ripubblicato col titolo de Il paese all’incontrario), situation comedy (la prima Casa Cecilia per Rai Uno è del 1980/81/82), film, testi per documentari, per cabaret, per Lucia Poli, monologhi (La donna Gigante).
Il suo romanzo, Le seduzioni dell'inverno, ed. Nottetempo (2007), è stato finalista al Premio Strega 2008. Altri titoli importanti sono In fondo, a sinistra... (Melampo, 2005), Il dio zitto (Nottetempo, 2008), La guerra dei figli (Garzanti, 2010), Piccoli uomini. Maschi ritratti dell'Italia di oggi (Il Saggiatore, 2011). Per Bompiani escono Piangi pure (2013), La festa è finita (2014) e Gli scaduti (2015).
Del 2019 L'amore che dura, edito da Bompiani: la storia di un amore nato al tempo della rivoluzione femminista. Con la stessa casa editrice pubblica nel 2021 Avanti, parla e nel 2024 Un giorno tutto questo sarà tuo.
Primo: non rinunciare
Caro figlio, che a ventun anni entrerai nel nuovo millennio, non permettere a nessuno di impedirti di vivere per la prima volta quello che, prima, qualcun altro ha vissuto.
“Anch’io ai miei tempi” è una frase sopportabile soltanto se è l’inizio di una fiaba. Ascolta con pazienza. Con interesse se è interessante. Oppure non ascoltare. Cambia stanza.
Sappi per certo che niente è replicabile.
Nessuno passa per lo stesso punto, nello stesso modo, o con gli stessi occhi. Nessuno guarda mai lo stesso quadro.
Ascolta, fai attenzione. Voglio farti finalmente un sermone. Come le prediche di chi sul pulpito non sarebbe mai ammessa a salire, avrà la forma di una supplica focosa, una preghiera armata di ragioni.
Ti prego, ma ti prego veramente, di non rinunciare ad esperire, a provare, a giudicare, a schierarti, a dannarti per quello che, secondo te, non va bene, non funziona, non è giusto, non è nel senso d’un tendenziale armonico sviluppo del pianeta.
Non credere, ti prego, a chi ti dice che non sarai tu, a mutare gli equilibri del mondo, che non sei tu nella stanza dei bottoni.
La stanza dei bottoni ce l’hai dentro.
È al tuo io, che devi rendere conto, innanzitutto.
Non avere paura di essere “in pochi”.
Non avere paura di essere massimalista, di occuparti di cose più grandi di te: ogni cosa grande ha evidenze piccine, riscontrabili da chiunque abbia gli occhi. Le cose grandi sono le più importanti: non c’è bisogno di diventare grandi per occuparsene.
Anzi, ad aspettare si rischia che sia troppo tardi.
Io li vedo, perché ci vivo in mezzo: gli adulti che non erano massimalisti ragazzini, sono rimasti minimi, non hanno sogni, solo prospettive.
Niente è vecchio di quello che puoi fare.
Dato che tu sei nuovo.
Non avere paura di pretendere un silenzio rispettoso, da parte di chi dichiara di sapere come vanno a finire le cose.
Se non lo sai, non è perché sei piccolo, è perché sei più attento, meno passivo, più intelligente.
Non partecipare, ti prego, al coro di sfiducia. È pigra, è noiosa, è facile la sfiducia.
E ce n’è in giro troppa.
Se posso darti un consiglio, e intendo dartelo anche se non posso, una sfida alla sfiducia potrebbe essere un bel banco di prova, per mettere a punto i vostri strumenti adolescenti, per uscire dal tempio a fronte alta e andare a misurarvi con il mondo.
(Da L. Ravera, In quale nascondiglio del cuore, Mondadori, 1993) www.notedipastoralegiovanile.it

domenica 22 dicembre 2024

Giannini Editore, tre nuovi libri da scartare sotto l’albero

Tante belle e interessanti novità pubblicate dalla Giannini Editore, ecco tre titoli da scartare sotto l’albero di Natale: 
  • “Il viaggio dell’attore nello studio del cinema” di Pino Sondelli, 
  • “Dall’altro lato del fiume” di Lucio Angrisani e 
  • “Piagnoni. La storia del sud Italia dopo l’unità” curato da Cesare Correnti e Italo Iozzolino.
“Il viaggio dell’attore nello studio del cinema” è un manuale indirizzato a studenti di cinema e aspiranti attori. Come recita la prefazione firmata da Maurizio de Giovanni: “Il cinema, come ogni altra forma di narrativa, mutua le emozioni dalla realtà, le inserisce, o almeno cerca di farlo, in una storia immaginaria e prova a riuscire nell’impresa di costringere il fruitore all’empatia e alla identificazione. La letteratura, dal canto suo, può giovarsi della fantasia dei lettori, splendidi direttori del casting della fotografia di se stessi; mentre danza, musica, pittura e scultura hanno la grande giustificazione di non poter utilizzare le parole; il teatro, infine, ha solo tre pareti e due ore di tempo. Dal cinema invece, che può avvalersi di mezzi e orizzonti e tecnologie, ci si aspetta un risultato migliore. E questo risultato è sempre intimamente connesso all’attore. Figura che Pino Sondelli, in questa carrellata di immagini e parole e dall’alto della sua pluriennale, profonda conoscenza, scandaglia in ogni aspetto”.
“Dall’altro lato del fiume” è la storia di due giovani immersi in quella inquietudine che, intorno agli anni ’60-’70, trasformò il mondo sulla spinta di sogni, desideri, illusioni e utopie. Loro appartenevano a una generazione tormentata da domande esistenziali, spesso affidandosi a una forza ribelle e a volte rivoluzionaria. Seguendo il sentiero di una scuola esoterica, Rio Abierto, nata in Argentina, che aveva come obiettivo lo sviluppo armonico dell’essere umano, riuscirono a trovare le risposte che cercavano in quel momento. Il libro racconta la sua origine a Napoli, l’evoluzione avvenuta in Italia e all’estero, e quanto questa sia riuscita a cambiare la loro e la vita di tante persone, desiderose di una maggiore autenticità.
“Piagnoni” è un instant book di quattrocento pagine sull’argomento caldo del momento, quello della Autonomia differenziata che vede una legge passata in Parlamento e un referendum abrogativo in via di definizione. I due curatori raccolgono brevi saggi, interventi e opinioni di meridionalisti autorevoli a cominciare da Adriano Giannola (presidente dello SVIMEZ) che ne scrive la prefazione. Con scritti di Pino Aprile, Marco Ascione, Raimondo Augello, Ciro Borrelli, Franco Cafararo, Ambrogio Carpentieri, Francesco Antonio Cefalì, Francesco Saverio Coppola, Cesare Correnti, Michele Eugenio Di Carlo, Marco Esposito, Enrico Fagnano, Giuseppe Gangemi, Ciro Giuliano, Daniele Elpidio Iadicicco, Italo Iozzolino, Marta La Greca, Antonio Lombardi, Massimo Mastruzzo, Patrizia Morlacchi, Antonio Picariello, Annamaria Pisapia, Rossella Solombrino, Patrizia Stabile, Ubaldo Sterlicchio, Ciro Tarallo, Aldo Vella, Fabio Vitale, Emilio Zangari, Pietro Busetta e Antonio Corvino.
Info pagina Giannini Editore  e Instagram: Giannini Editore.

giovedì 19 dicembre 2024

Caterina Malara: - Una vita alla finestra | Giannini Editore

 
Amicizia e resilienza nel libro di Caterina Malara: “Una vita alla finestra” è pubblicato dalla Giannini Editore nella collana Romanzi dai cinque continenti.
Silvia M. ha sul corpo e nell’anima i segni della polio contratta all’età di due anni. La riabilitazione è lunga e la porta a vivere lunghi periodi in ospedali ortopedici, a non poter frequentare la scuola e doversi preparare da privatista fino alla quinta elementare. Entra in una classe solo in prima media. Fino ai dieci anni è sola. La prima amica la incontra a scuola, è sua omonima, Silvia G., quasi un alter ego.
Frequentare la scuola le fa molto bene perché la porta a socializzare, nel contempo la vicinanza di ragazze normodotate fa risaltare i suoi deficit motori e le limitazioni che comporta una vita “monca”. Assistita e accompagnata sempre da genitori instancabili studia fino al conseguimento della laurea. L’amica le sta accanto e la supporta fino alla maturità e all’ingresso in università, quando le loro strade divergono. Silvia M. sa bene cosa siano le rinunce e le limitazioni che l’handicap comporta, le vive sulla propria pelle. Sta “alla finestra” per tanto tempo a veder scorrere la vita normale degli altri. Non sa cosa sia correre o decidere autonomamente quando e dove fare una passeggiata. 
Pochi sono i momenti di serenità nella sua adolescenza. Non si sente pienamente accettata dai coetanei. Assiste per tanti anni alla felicità altrui mascherando il risentimento che nutre non verso le coetanee più fortunate ma verso la sorte beffarda. Studia con buoni risultati spronata e sorretta da un padre e una madre che lei definisce “illuminati” perché hanno capito che conseguire un diploma o una laurea la aiuterà moltissimo nella vita. Deve rinunciare a tante cose compreso il corso di studi che le piacerebbe frequentare perché le sue gambe non sono tanto forti da consentirle gli spostamenti giornalieri necessari. È oggetto del pietismo mieloso ed ipocrita nonché dei pregiudizi di una società che discrimina e relega il diverso. Conosce solitudine e scoramenti che la portano ad isolarsi e chiudersi in se stessa, a disperare di potersi inserire nel mondo del lavoro ed avere una sua indipendenza. Risale la china con l’aiuto del suo mentore, la maestra delle elementari, e la lungimiranza del padre. Diviene realista, archivia i sogni, si accontenta di ciò che può avere e supera incertezze e paure. Accetta di lavorare in una cartolibreria, attività che la porta ad avere contatti quotidiani con gli abitanti del piccolo centro in cui vive, che in quanto a cultura e amore per la lettura difettano parecchio. Con intelligenti iniziative si adopera affinché i libri arrivino in mano a grandi e piccini. Nel negozio, che dopo pochi anni è suo, dà spazio a incontri, discussioni, scambi di opinioni e trasforma una anonima libreria di provincia in un piccolo faro di cultura. Opera un piccolo miracolo di cui andare orgogliosa. La ragazza insicura e timida si è trasformata in una donna determinata.  Giannini Editore
CATERINA MALARA
Nata in Sicilia, ad Agrigento, vive a Reggio Calabria da sempre. Una vita dedicata all’insegnamento, nel 2020 pubblica il primo romanzo “Natalino”.

Ada Giorgia Mandriota - “Jerry e Wolf, un’avventura vincente”

L’amore per i cuccioli da adottare, il rispetto per il mondo animale, la possibilità di salvare gli amici a quattro zampe nel libro di Ada Giorgia Mandriota: “Jerry e Wolf, un’avventura vincente”, pubblicato dalla Giannini Editore nella collana Kids.
Una storia vera che sembra una favola a lieto fine di umani molto sensibili e amici a 4 zampe che trovano salvezza. I protagonisti di questo libro sono bambini e cagnolini e l’enorme empatia di cui gli essere umani possono essere pure capaci. Durante i suoi viaggi all’estero l’autrice ha tratto l’ispirazione per questa “Favola Vera”. Il racconto, rivolto a un pubblico di bambini dai 5 ai 10 anni, è un adattamento fiabesco di storie realmente accadute a cagnolini, ciascuno con volti, nomi e vissuti profondi. 
Tutti i personaggi, sia umani che animali, sono reali e il libro mira a far emergere la preziosa consapevolezza del rispetto per il mondo animale, offrendo ai lettori un insegnamento volto alla sensibilizzazione, affinché le buone intenzioni possano trasformarsi in azioni concrete.
ADA GIORGIA MANDRIOTA nata a Milano nel 1972 e residente in provincia di Pavia, è madre di tre figli e lavora nel settore internazionale, “La favola vera” è il suo primo libro.  Giannini Editore

giovedì 12 dicembre 2024

Anna Vera Viva - Malammore. Una chimera tra i vicoli di Napoli

Da molti anni Antonio Capasso è Brunella, una creatura della notte il cui fascino è incontrastato nel mondo delle drag queen.
Quando il suo corpo viene trovato senza vita nel suo appartamento del Rione Sanità, appare subito chiaro che non si tratta di morte naturale. Una ferita profonda alla base del cranio mostra il segno del colpo inferto alla vittima. Ancora una volta padre Raffaele, ritornato dopo quarant’anni nel quartiere, si troverà coinvolto in un’indagine complicata che lo porterà a nuovi scontri con il fratello Peppino, il boss della Sanità, e a nuovi incontri con un’umanità piena di miserie che dietro la facciata di una vita borghese nasconde vizi e ossessioni inconfessabili. Dai vicoli della Sanità alle strade del centro e ai locali notturni, il prete percorrerà la città in lungo e in largo alla ricerca della verità nascosta nel passato recente e lontano di Brunella e tra le violente passioni che riusciva a scatenare. Così, ancora una volta, grazie al suo intuito e all’aiuto prezioso della sua perpetua, scoprirà chi si è arrogato il diritto di spegnere la vita di una chimera.
Una storia che avvince e affascina il lettore, tenendolo inchiodato alla pagina, non solo per l’intreccio ricco di colpi di scena ma anche per la potenza del personaggio di Brunella, che anche dopo la morte continua a emanare la sua malia dalle pagine di questo romanzo.
Anna Vera Viva percorre uno dei quartieri che offrono maggiori contrasti di una città piena di luci e di ombre, seguendo il battito e il flusso del sangue, e confermandosi in grado di costruire un affresco di grande impatto. Maurizio De Giovanni,  www.garzanti.it/libri

𝙻𝚎 𝙿𝚊𝚐𝚒𝚗𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚟𝚎𝚛𝚛𝚊𝚗𝚗𝚘  “𝙀𝙧𝙖 𝙛𝙞𝙣𝙞𝙩𝙖, 𝙤𝙜𝙣𝙞 𝙥𝙚𝙧𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤 𝙨𝙛𝙪𝙢𝙖𝙩𝙤 𝙞𝙣 𝙪𝙣𝙖 𝙛𝙞𝙩𝙩𝙖 𝙣𝙚𝙗𝙗𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝙨𝙖𝙣𝙜𝙪𝙚. 𝙄𝙡 𝙨𝙖𝙣𝙜𝙪𝙚. 𝙐𝙣 𝙩𝙧𝙞𝙗𝙪𝙩𝙤 𝙙𝙤𝙫𝙪𝙩𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙨𝙖𝙡𝙫𝙚𝙯𝙯𝙖. 𝙀 𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙨𝙖𝙡𝙫𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙡𝙖 𝙢𝙚𝙧𝙞𝙩𝙖𝙫𝙖. 𝙇𝙚 𝙘𝙝𝙞𝙢𝙚𝙧𝙚, 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙤 𝙥𝙤𝙞, 𝙨𝙞 𝙙𝙞𝙨𝙛𝙖𝙘𝙚𝙫𝙖𝙣𝙤 𝙞𝙣 𝙪𝙣 𝙤𝙧𝙧𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙛𝙖𝙡ò.”

𝙸𝚗 𝚜𝚌𝚎𝚗𝚊 𝚜𝚒 𝚜𝚟𝚘𝚕𝚐𝚎 𝚕𝚊 𝚌𝚘𝚖𝚖𝚎𝚍𝚒𝚊 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊: 𝚝𝚛𝚊 𝚒𝚙𝚘𝚌𝚛𝚒𝚜𝚒𝚎 𝚎 𝚏𝚊𝚕𝚜𝚒𝚝à 𝚜𝚒 𝚜𝚟𝚎𝚕𝚊𝚗𝚘 𝚕𝚎 𝚘𝚖𝚋𝚛𝚎 𝚌𝚑𝚎 𝚌𝚒 𝚊𝚙𝚙𝚊𝚛𝚝𝚎𝚗𝚐𝚘𝚗𝚘, 𝚜𝚛𝚘𝚝𝚘𝚕𝚊𝚗𝚘 𝚕𝚞𝚗𝚐𝚘 𝚕𝚊 𝚝𝚛𝚊𝚌𝚌𝚒𝚊 𝚗𝚊𝚛𝚛𝚊𝚝𝚒𝚟𝚊 𝚕𝚎 𝚗𝚘𝚜𝚝𝚛𝚎 𝚖𝚊𝚗𝚌𝚊𝚗𝚣𝚎 𝚎 𝚌𝚊𝚍𝚘𝚗𝚘 𝚙𝚒𝚊𝚗 𝚙𝚒𝚊𝚗𝚘 𝚒 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚊𝚏𝚏𝚘𝚛𝚝𝚒 𝚌𝚑𝚎 𝚛𝚎𝚐𝚐𝚘𝚗𝚘 𝚒 𝚌𝚊𝚜𝚝𝚎𝚕𝚕𝚒 𝚍𝚒 𝚌𝚊𝚛𝚝𝚊.

✷ C’è un urlo sincopato che accompagna ogni sillaba.

✷ È un rantolo di dolore, d’ingiustizia, che chiede di essere ascoltato, capito, difeso.

✷ Tra le pieghe di un’esistenza ai margini c’è l’universo dei femminielli ed è tra questi corridoi, tra fiori posticci e impietosi specchi, che Raffaele scoprirà la parte più umana del suo essere uomo di chiesa. Qui incontra Brunella, che irrompe nella scena come un terremoto, capace di mettere a soqquadro ogni parvenza di equilibrio. Lei è indimenticabile.

✷ 𝚃𝚊𝚗𝚝𝚘 𝚀𝚞𝚎𝚜𝚝𝚒𝚘𝚗𝚒 𝚍𝚒 𝚜𝚊𝚗𝚐𝚞𝚎 è 𝚜𝚘𝚕𝚊𝚛𝚎, 𝚌𝚊𝚕𝚍𝚘, 𝚟𝚎𝚛𝚊𝚌𝚎, 𝚝𝚊𝚗𝚝𝚘 𝙼𝚊𝚕𝚊𝚖𝚖𝚘𝚛𝚎 è 𝚌𝚞𝚙𝚘, 𝚐𝚑𝚒𝚊𝚌𝚌𝚒𝚊𝚝𝚘, 𝚛𝚊𝚐𝚐𝚎𝚕𝚊𝚗𝚝𝚎.

✷ Due facce della stessa medaglia: la Napoli che dà e quella che toglie.

Sheila Heti - Maternità

Il desiderio di maternità è un insieme di forze contrastanti che non riguarda solo la procreazione, la famiglia, il padre e la madre, i figli, ma uno spazio emotivo più ampio in cui convivono infelicità e speranza, realizzazione di sé e smarrimento. Ed è da questo assunto, a tratti paradossale, che scaturisce uno degli sguardi più originali e potenti degli ultimi anni su un tema che suscita prese di posizione sempre più inconciliabili.
In questo racconto che oscilla tra il romanzo autobiografico e il saggio intimo, il pamphlet provocatorio e un’umoristica indagine filosofica, la narratrice Sheila si avvicina ai quarant’anni, e accanto a sé ha la maggioranza delle amiche che sta considerando la possibilità di avere un figlio o già l’ha avuto. La donna si ritrova a ponderare una scelta che le appare difficilissima, pone a se stessa domande continue e feroci, interroga l’I Ching, si affida al caso beffardo di un lancio di dadi. Il dubbio si insinua come un tarlo, cresce a dismisura, svanisce e ricompare monopolizzando il suo quotidiano, il suo lavoro, la sua relazione sentimentale. «Dovrei fare un figlio con Miles? No. In generale, dovrei avere un figlio? Sì. Allora devo lasciare Miles? No». Ma esiste davvero una soluzione?
Sheila si informa, parla con medici, amici, parenti, si confronta con il compagno, non arriva mai ad una risoluzione e fatica a trovare una risposta che le sembri giusta, saggia, moralmente accettabile. Sogni ricorrenti dovuti all’ansia, un insistito scrutinio del proprio corpo, tutto le appare iniquo. Soprattutto la sconvolge il destino già scritto in ogni giovane donna, quello di un imperativo culturale e naturale a cui è impossibile sottrarsi.
Heti si aggira in un territorio ostile e poco esplorato, alla ricerca di una nuova maturità come artista e come donna. Maternità è un libro tutto giocato sull’ironia e sull’eccentricità del candore. È una disamina della procreazione dal punto di vista etico, sociale e psicologico, è la cronistoria di un’illuminazione esistenziale che si fa strada faticosamente, e insegue, consapevole della difficoltà della sfida, la possibilità di una nuova stesura delle regole della femminilità.
Sheila Heti, nata a Toronto nel 1976, è autrice di una raccolta di racconti e del romanzo Ticknor, tradotto in diversi paesi. È editor presso la rivista di letteratura The Believer, alla quale contribuisce con interviste ad artisti e scrittori, e scrive sul New York Times, The London Review of Books e altre testate. Ha collaborato con le artiste Leanne Shapton e Margaux Williamson, con quest’ultima segue The Production Front, un progetto di collaborazione e produzione artistica. Con Sellerio ha pubblicato La presona ideale, come dovrebbe essere? (2013), tra i migliori libri del 2012 per il New Yorker, e Maternità (2019), incluso tra le maggiori opere  dell'anno da testate quali il Times Literary Supplement e il New York Times.
Sheila Heti - Maternità
Traduzione dall'inglese di Martina Testa
Titolo originale: Motherhood
«Se voglio figli o meno è un segreto che nascondo a me stessa: è il più grande segreto che nascondo a me stessa». Una intensa e provocatoria riflessione sul desiderio, il dovere e il rifiuto di procreare. www.sellerio.it - Libreria ELI   

domenica 8 dicembre 2024

Francesca Cappelletti - Le belle. Ritratti femminili nelle stanze del potere

Lunedì 9 dicembre alle ore 17:00 presso “Gallerie d’Italia” a Napoli sarà presentato il volume “Le Belle” di Francesca Cappelletti, Direttrice della Gallerie Borghese
Un viaggio affascinante, nel quale sarà indagato il ruolo delle #donne nell'#arte, attraverso un'analisi accurata dei ritratti #femminili che hanno segnato la storia della #pittura. A dialogare con l’autrice, il giornalista e curatore Nicolas Ballario. Museodivino
🎟 L’ Ingresso è #gratuito fino a esaurimento posti!!
Non perdere l'opportunità di partecipare a un incontro che celebra l'arte, la bellezza e il contributo fondamentale delle donne nella storia dell'arte. 
Nella seconda metà del Seicento, nei più importanti palazzi nobiliari, intere stanze erano destinate a ospitare i ritratti delle «donne famose» del tempo, quasi a catalogarle. Dame contemporanee, influenti personaggi di corte o bellezze leggendarie la cui fama si diffondeva velocemente fra i circoli dell'aristocrazia europea. Mogli di principi o future madri di cardinali, anelli fondamentali di alleanze politiche e pedine insostituibili di complesse strategie familiari. Personaggi celebri per la loro bellezza, spesso all'origine di passioni incoercibili e di eventi drammatici. Queste tele, note come «le Belle», popolavano le maggiori collezioni italiane ed europee. Una moda che aveva precedenti illustri e che Francesca Cappelletti racconta con appassionata ammirazione e competenza in queste pagine. Un affascinante viaggio che ci accompagna nelle camere dedicate ai ritratti femminili della cinquecentesca collezione Farnese, o in quella del cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di Clemente VIII, passando per le «Stanze delle Veneri», allestimenti fra il mitologico e il licenzioso in cui erano esposti capolavori della pittura rinascimentale raffiguranti le dee e le eroine delle favole antiche, in un tributo non solo a Venere, dea dell'amore, ma anche alle grazie delle protagoniste, spesso sfortunate, dei miti ovidiani. La presenza in questa storia di alcune straordinarie figure catalizzatrici, come per esempio Clelia Farnese, Lavinia Fontana o Maria Mancini, è un ulteriore invito a riflettere «sulle metamorfosi del ritratto femminile, ma anche sul ruolo di alcune donne, sulla loro capacità di mettere in scena se stesse, di creare un personaggio in grado di autorappresentarsi e di generare forme di ritratto». Avvicinandosi ai loro volti fino a sfiorarli, Francesca Cappelletti ne disvela passioni, paure e speranze, ma soprattutto offre una nuova prospettiva per indagare il ruolo della donna nella storia.
Le belle. Ritratti femminili nelle stanze del potere
di Francesca Cappelletti - Mondadori, 2024
  • Collana: Le scie. Nuova serie
  • Anno edizione: 2024
  • In commercio dal: 30 gennaio 2024
  • Pagine: 180 p., ill. , Rilegato
  • EAN: 9788804764724

mercoledì 4 dicembre 2024

Michela Marzano - L’amore che mi resta - Einaudi, 2017

Michela Marzano scrive un commovente romanzo sulla maternità. Affondando il bisturi nel dolore assoluto, trova le parole esatte per nominarlo. Ci racconta che siamo nudi, vulnerabili. Eppure, quando smettiamo di chiedergli salvezza, l’amore ci salva.
«La scrittura di Michela Marzano, icastica, frammentaria, composta di rapidi flash, solleva in alto la materia stessa del narrare, la sua intima felicità». Marco Belpoliti, TTL – La Stampa
La sera in cui Giada si ammazza, Daria precipita in una sofferenza che nutre con devozione religiosa, perché è tutto ciò che le resta della figlia. Una sofferenza che la letteratura non deve aver paura di affrontare. Per questo siamo disposti a seguire Daria nel suo buio, dove neanche il marito e l’altro figlio riescono ad aiutarla; davanti allo scandalo di una simile perdita, ricominciare a vivere sembra un sacrilegio. Daria si barrica dietro i ricordi: quando non riusciva ad avere bambini e ne voleva uno a ogni costo, quando finalmente ha adottato Giada e il mondo «si è aggiustato», quando credeva di essere una mamma perfetta e che l’amore curasse ogni ferita. Con il calore avvolgente di una melodia, Michela Marzano dà voce a una madre e al suo struggente de profundis. Scavando nella verità delle relazioni umane, parla di tutti noi. Del nostro desiderio di essere accolti e capiti, della paura di essere abbandonati, del nostro ostinato bisogno di amore, perché «senza amore si è morti, prima ancora di morire»www.einaudi.it/catalogo-libri 
  • Editore: Einaudi
  • Collana: Einaudi. Stile libero big
  • Anno edizione: 2017
  • In commercio dal: 4 aprile 2017
  • Pagine: 235 p., Brossura
  • EAN: 9788806234386
  • "Il male lascia senza parole. Se non lo nomini, non esiste. Se non lo chiami, scompare. Fino a che non impazzisci per aver ingoiato tutte quelle parole impronunciabili. Ma non è meglio staccarsi dalla realtà piuttosto che ammettere che sia finita ogni cosa?" (L’amore che mi resta, 2017)  Michela Marzano 
  • E realizzare così, forse per la prima volta nella propria vita, che l’amore, anche se non ripara nulla, è sempre senza confini. Ed è per questo che è perfetto