Composto nel 1901, questo dramma si pone sulla soglia del secolo come prefigurazione di tutte le audacie del teatro moderno. «Tutto può avvenire, tutto è possibile e probabile. Tempo e spazio non esistono; su una base minima di realtà, l’immaginazione disegna motivi nuovi: un misto di ricordi, esperienze, invenzioni, assurdità e improvvisazioni»: così scriveva Strindberg presentando Il sogno, nel quale avrebbe poi riconosciuto «il mio dramma prediletto, la creatura del mio maggior dolore». Descrizione efficace e veritiera. In effetti anche il lettore di oggi rimane stupefatto davanti alla naturalezza con cui Strindberg scavalca tutte le convenzioni del tempo per addentrarsi in una nuova regione, in una nuova forma – definibile teatro psichico – che avrebbe dato origine a messe in scena ormai leggendarie, come quelle di Max Reinhardt (1921) e di Antonin Artaud (1928). E proprio nel programma pubblicato in quell’occasione Artaud faceva del Sogno di Strindberg lo stendardo del teatro che si proponeva di sperimentare: «Tra la vita reale e la vita del sogno è un gioco di combinazioni mentali, sono rapporti di gesti, di avvenimenti traducibili in atti: ciò costituisce quella realtà teatrale che il Teatro Jarry si propone di far rivivere. Il senso della realtà vera del teatro è andato smarrito. Dai cervelli umani è scomparsa la nozione del teatro. Essa esiste, invece: a metà strada tra realtà e sogno». www.adelphi.it
- August Strindberg - Il sogno
- A cura di Giorgio Zampa
- Piccola Biblioteca Adelphi, 337
- 1994, 6ª ediz., pp. 121
- isbn: 9788845910975
- Il Decano di Medicina - Marco Andriolo
- La portinaia, Alice - Paola Bigatto
- L'Attacchino, il Maestro - Giorgio Bongiovanni
- Nils - Domenico Bravo
- L'ispettore della quarantena - Paolo Calabresi
- L'ufficiale - Francesco Colella
- Vittoria, Lei - Elisabetta Cristiano
- Il Padre, Lui - Leonardo De Colle
- La Ballerina - Elena Ferrari
- Lo sposo Novello - Emanuele Fortunati
- Il corista, Primo Carbonaio - Gianluca Guidotti
- Avvocato - Sergio Leone
- La brutta Edith - Noemi Lombardo
- Il suggeritore, il viveur, il decano di filosofia - Ciro Masella
- Il vetraio, il pensionato - Tommaso Minniti
- La figlia di Indra (II parte) - Rossana Mortara
- Secondo carbonaio, il decano di giurisprudenza - Michele Nani
- La figlia di Indra (I parte) - Laura Pasetti
- La Madre, Cristina-Lina - Franca Penone
- La figlia di Indra (III parte) - Galatea Ranzi
- La sposa novella - Annamaria Rossano
- Un poliziotto, l'amico dell'amica del viveur - Andrea Ruggieri
- Il poeta - Daniele Salvo
- La voce di Indra, il signore, il primo rettore - Massimiliano Sbarsi
- La Madre, Cristina-Lina - Giorgia Senesi
- La signora - Laura Seragusa
- La madre di Edit, Ada - Simona Totaro
- Il cieco, il decano di teologia - Valentino Villa
- e con gli allievi del corso Vsevolod Mejerchol'd della Scuola del Piccolo Teatro di Milano: Federica Armillis, Maurizio Ciccolella, Laura Gambarin, Marco Mattiuzzo, Stefano Moretti, Erika Renai Cappelli, Chiara Rivoli, Vladimiro Russo, Chiara Stoppa, Sara Tosi, Benedetto Bianchi
Nessun commento:
Posta un commento