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giovedì 26 dicembre 2019

Philip Roth, Pastorale americana.

Pastorale americana (American Pastoral) è un romanzo scritto nel 1997 da Philip Roth. In esso si racconta la vita del suo personaggio principale, Seymour Levov ("lo svedese", o "the Swede"), e in particolare come le sue grandi doti personali e i suoi enormi sforzi non siano sufficienti a evitare un disastro familiare. Con questo libro Roth vinse il Premio Pulitzer per la narrativa del 1998.
La cornice di Pastorale americana è il 45° ritrovo degli allievi di una scuola superiore cui partecipa Nathan Zuckerman, un personaggio che compare quale alter ego dell'autore in diversi romanzi di Roth.
Philip Roth, Pastorale americana, Einaudi, Torino, 2005, pagg. 458
Titolo originale: American Pastoral
Anno di prima pubblicazione: 1997 Traduzione di Vincenzo Mantovani

Al ritrovo degli ex-alunni della sua scuola, Zuckerman incontra il suo vecchio amico Jerry Levov, che gli racconta brevemente i tragici eventi della vita di suo fratello maggiore Seymour, che il giovane Nathan aveva idolatrato per via delle sue doti sportive. Nel resto del romanzo Zuckerman ricostruisce una biografia immaginaria dello "svedese", basandosi sui suoi ricordi di due brevi incontri avuti con lui negli ultimi anni, sul racconto di Jerry e su alcuni ritagli di giornale.
Nei due incontri Seymour appare felice e fin troppo soddisfatto della sua vita e dei tre figli avuti dalla seconda moglie, ma evita di parlare del suo primo matrimonio se non facendo qualche riferimento agli shock che avevano colpito la sua famiglia; la conversazione con Jerry rivela che questi shock riguardano soprattutto Merry, la figlia nata dal primo matrimonio dello "svedese". La ricostruzione immaginaria della vita di Seymour si limita a questo primo matrimonio e termina nel 1974.
Seymour Levov nasce e cresce a Newark, in New Jersey. Suo padre è di origini ebraiche e possiede una piccola fabbrica di guanti in rapida espansione, la Newark Maid. Seymour viene presto soprannominato "lo svedese" per via della sua capigliatura bionda, dei suoi occhi blu e del suo bell'aspetto nordico; eccelle in tre sport (baseball, basket e football), cosa che lo rende una sorta di eroe nella scuola che frequenta. Più tardi egli sostituisce il padre alla guida della Newark Maid e sposa Dawn Dwyer, una cattolica di origini irlandesi, ex Miss New Jersey.
La vita dello "svedese" è apparentemente perfetta, con una famiglia armoniosa, affari soddisfacenti e una bella casa immersa nella natura delle zone rurali del New Jersey. Il principale problema sembra essere il fatto che Merry (unica figlia di Seymour) balbetta. Ma, mentre infuria la Guerra del Vietnam ed i disordini razziali degli anni sessanta distruggono il centro di Newark, Merry, ormai sedicenne, diventa sempre più ribelle e politicizzata e si unisce all'organizzazione politica di estrema sinistra dei Weathermen. La "vita pastorale" di Levov viene distrutta quando Merry compie un attentato dinamitardo contro un ufficio postale, uccidendo una persona e dandosi poi alla fuga.
Nei successivi 5 anni Levov cerca in tutti i modi di tenere assieme quel che resta della propria famiglia e persino di riportare Merry a casa. Ma nell'ultima giornata descritta nel romanzo queste illusioni si dissipano definitivamente e le vite personali dei protagonisti vanno completamente in pezzi, mentre sullo sfondo le udienze dello scandalo Watergate scuotono gli Stati Uniti.
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American Pastoral è un film del 2016 diretto e interpretato da Ewan McGregor, al suo esordio alla regia
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Interpreti e personaggi
Ewan McGregor: Seymour "Svedese" Levov
Jennifer Connelly: Dawn Dwyer Levov
Dakota Fanning: Merry Levov
Rupert Evans: Jerry Levov
Peter Riegert: Lou Levov
Valorie Curry: Rita Cohen
David Strathairn: Nathan Zuckerman
Uzo Aduba: Vicky
Mark Hildreth: agente Dolan
Molly Parker: Sheila Smith
Ocean James: Merry Levov a 8 anni 
 

Ribelli all'angolo. Una storia dei Clash a cinque di Jacopo Ghilardotti

Nell'estate del 1983, al culmine della fama, i Clash licenziano MickJones, il loro musicista e autore principale, abbandonano la classica formazione a quattro e si ricompattano in una nuova, contestata formazione a cinque, con un giovane batterista, due chitarristi semisconosciuti e due soli membri originali: il bassista Paul Simonon e Joe Strummer, voce del gruppo e di una generazione. Come se i Rolling Stones cacciassero Keith Richards: per i fan di tutto il mondo è uno shock paragonabile, nella storia del rock, solo allo scioglimento dei Beatles. Questi nuovi Clash scompaiono nell'autunno del 1985, dopo aver pubblicato un disco, "Cut the crap", universalmente giudicato orribile, uno dei peggiori mai prodotti da un gruppo rock di livello. Col tempo però si sono scoperte tante storie su questi Clash disprezzati: che si sono lasciati dietro un sacco di canzoni inedite, che i nuovi arrivati venivano bullizzati di continuo, che due anni di vita sono stati un inferno. E che "Cut the crap", forse, non è poi tanto male. "Ribelli all'angolo" racconta la storia di questo gruppo negletto e di questo disco ripudiato. Prima in diretta, attraverso gli occhi, le memorie e la ricerca di un fan, e poi mettendo in fila le tante scoperte, anche critiche, di questi trent'anni, con l'aiuto di molti dettagli inediti. Un libro sui Clash più sfortunati che diventa un omaggio a tutte le nicchie della musica rock, al tempo perduto, alla fanitudine.
Ribelli all'angolo. Una storia dei Clash a cinque
di Jacopo Ghilardotti
Editore: Arcana
Collana: Musica
Data di Pubblicazione: settembre 2019
EAN: 9788862316644
ISBN: 886231664X
Pagine: 251
Formato: brossura
Un libro sui Clash più sfortunati che diventa un omaggio a tutte le nicchie della musica rock, al tempo perduto, alla fanitudine. Ha 56 anni e ha fatto per oltre vent’anni il libraio a Milano, la città dov’è nato. Scriveva saggi sul cinema di genere per gli Speciali di «Ciak» e da qualche anno è autore per il canale televisivo Classica HD. Ha scritto la sceneggiatura di tre docufilm, fra cui Leonardo da Vinci. Il genio a Milano e Dentro Caravaggio. Ha pubblicato Il Viva Verdi (Salani, 2013) e il saggio La casa degli Atellani e la vigna di Leonardo (Rai-Eri, 2015).
  
"Ho voluto raccontare questa fase del gruppo perché è ricca di aspetti incredibili. Pochi sanno, ad esempio, che i Clash a cinque diedero vita per due settimane ad una serie di performance da busker nei pub, nei bar e nelle piazze del Nord Inghilterra. Oggi, grazie ad Instagram e ai social, tutto questo sarebbe alla luce del sole, invece di quell'avventura esistono solo poche immagini che ogni tanto spuntano dal nulla. Nessun altro gruppo si sarebbe mai imbarcato in un'avventura di quel genere. Incredibile... Solo pochi giornali si occuparono di quegli show, ma lo fecero con un tono del tipo: guardate che cosa si sono inventati questi sfigati. D'altra parte a quei tempi il mondo andava proprio da un'altra parte. Il punk era finito nel sottobosco e nel 1986, il decennale di un genere che aveva cambiato il corso della musica, non venne minimamente preso in considerazione. Oggi quella storia, quella del punk, viene invece celebrata con enfasi dai media come uno degli ultimi grandi momenti creativi dell'umanità...". 

Hanno ammazzato la Marinin Nadia Morbelli

Hanno ammazzato la Marinin
Editore: Giunti Editore
Collana: A
Anno edizione: 2012
In commercio dal: 4 luglio 2012
Pagine: 224 p., Brossura
EAN: 9788809776135
n Hanno ammazzato la Marinin, è la notte prima di Pasqua e Nadia è appena rientrata a Genova da un viaggio di lavoro e svago a Napoli. Mentre si rilassa nella vasca da bagno, salta la corrente a causa di un temporale violento, ma solo nel suo condominio. Tre giorni dopo, la polizia bussa alla porta di Nadia. Durante il blackout la fastidiosa vicina Assunta Mammoliti, conosciuta da tutti come “La Marinin”, è stata assassinata. Per l’ispettore Prini si tratta di un’indagine aperta e subito chiusa: è stata uccisa da un ladro colto sul fatto. Ma a Nadia invece rimangono parecchi dubbi, non solo riguardo l’omicidio, ma anche per quanto concerne il suo rapporto con Prini.
Il linguaggio di Hanno ammazzato la Marinin è fresco e divertente quanto la storia stessa. Morbelli scrive in un italiano regionale estremamente ricco di colore, che comprende sia il dialetto che termini regionali di Genova e dintorni. Ci sono anche un paio di fantastici prestiti linguistici, il mio preferito tra questi è l’uso del terimne beauty farm con il significato di spa o centro estetico. La bellezza di questo linguaggio, però, sta nell’uso di neologismi, prefissi e slang; elementi che forniscono una visione della vita di tutti i giorni in Nord Italia. Il risultato è una lettura intrigante e divertente.

mercoledì 25 dicembre 2019

L'occhio del lupo di Daniel Pennac

L'occhio del lupo è un romanzo per ragazzi di Daniel Pennac
edito in Italia da Salani nella collana Gl'Istrici.
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Un ragazzo e un lupo si incontrano, si fissano in silenzio attraverso le sbarre della gabbia di uno zoo, come due animali selvatici costretti in cattività si studiano.
Il lupo chiuso nella sua disperazione guarda il mondo da un occhio solo, metafora della distanza che vuol tenere tra il mondo e la sua prigione. Il ragazzo, il cui nome Africa rievoca un passato di libertà ben diverso dallo zoo, riesce a superare la diffidenza del lupo e a conquistarlo con un atto di estrema sensibilità e solidarietà: chiudendo un occhio.
Cominciano così, come per magia, a scambiarsi le loro storie.
L’occhio del lupo si lascia guardare e lascia che i ricordi affiorino in immagini.
Di dolore, di passato e di sogni.
E l’occhio del lupo guarda nell’occhio del ragazzo che da sempre possiede una dote prodigiosa: racconta storie che fanno sognare.
L’incontro/scontro iniziale si risolve dunque in un intenso scambio.
Il ragazzo si ritrova in Alaska a ripercorrere la vita del lupo e della sua famiglia fino al giorno della sua cattura. Mentre il lupo rivive il viaggio del ragazzo attraverso i mille volti dell’Africa, la Gialla dei deserti, l’Africa Grigia delle savane e la Verde delle foreste equatoriali, fino al suo arrivo nell’Altro Mondo, il cosiddetto mondo civilizzato in cui si sente prigioniero, e allo zoo dove però ritrova tutti i suoi amici animali, compagni di avventura.
Una storia delicata e tenera, dai buoni sentimenti, che svela l’intensità del raccontare storie.
L’occhio del lupo
ISBN 9788884516589
Dettagli 112 pagine
“-Vuoi guardarmi? D’accordo, anch’io ti guardo!-
Ma qualcosa disturba il lupo: lui non ha che un occhio, mentre il ragazzo ne ha due. Il lupo è a disagio. Allora il ragazzo fa una cosa curiosa: chiude un occhio
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martedì 24 dicembre 2019

Storie eretiche di cittadini perbene Nando Dalla Chiesa

Un viaggio nell'Italia che non si rassegna, che non ha perso il senso della coerenza e della lealtà, né prima, né dopo, sull'onda dei nuovi trasformismi. Sette storie personali (e un po' anomale) di impegno civile quotidiano, dal Nord al Sud. Tutti pezzi di un'Italia attuale, vibrante di speranze e di inquietudini. Pezzi che si uniscono a volte senza che l'autore lo programmi: l'informazione, la politica, la società civile, la giustizia, la questione morale, la sinistra. E poi Piazza Fontana, la mafia, Tangentopoli. Tutto attraverso le storie di persone eretiche, ma comunque rappresentative di un'intera categoria di cittadini, i cosiddetti cittadini perbene. Risultati immagini per storie eretiche di cittadini perbene
Storie eretiche di cittadini perbene
Nando Dalla Chiesa
Editore: Einaudi
Collana: Gli struzzi
Anno edizione: 1999
In commercio dal: 23 marzo 1999
Pagine: 198 p.
EAN: 9788806143244
Ideale continuazione del precedente Storie, pubblicato negli «Struzzi» nel 1990, questo volume vuole proporre al lettore le vicende di quei personaggi che spesso non riescono ad arrivare sulle prime pagine dei giornali e all’onore della cronaca. Mario Calabresi, figlio del piu noto commissario, è giornalista dell’Ansa: non appartiene ad alcun partito, ma la sua testimonianza costringe a interrogarsi senza veli sull’identità della sinistra di oggi e di ieri. Gianna Sangalli, sindacalista in pensione, è la memoria vivente di una Milano ormai scomparsa, antitesi della cultura e della propaganda leghista. Basilio Rizzo, consigliere comunale dei Verdi a Mila- no, rappresenta la coscienza critica, sul piano morale, della Milano smarrita dietro sirene sempre diverse. Nando Benigno, approdato a Milano dalla Puglia negli anni Settanta, è stato instancabile animatore del coordinamento antimafia degli insegnanti milanesi e tra i fondatori del circolo « Società Civile»; ora è titolare di una trattoria a Brindisi, insegna filosofia e promuove movimenti antimafia. Riccardo Orioles, un altro giornalista, già in primissima, fila ai « Siciliani» di Giuseppe Fava, è considerato troppo autonomo nel mondo del centro-sinistra che si fa governo. Vive con orgoglio tra stenti di ogni tipo, rifiutando l’incarico di capo-ufficio stampa del Comune di Palermo. Infine i giudici. Meglio, alcuni giudici, quelli piú impegnati nella difesa della legalità. A loro è dedicato l’ultimo capitolo, poiché sono loro che esprimono con il filo rosso che li unisce la storia di un nervo scoperto che attraversa gli ultimi decenni. Chi non c’è piú, come Falcone e Borsellino, chi c’è e viene attaccato: come Caponnetto, Grazia Pradella, Spataro, Colombo, Caselli. Tutti pezzi di un’Italia attuale, vibrante di speranze, di inquietudini e di polemiche. Pezzi che si uniscono a volte senza che l’autore stesso lo programmi: l’informazione, la politica, la società civile, la giustizia, la questione morale, la sinistra. E poi piazza Fontana, la mafia, Tangentopoli. Tutto attraverso le storie di persone eretiche, ma comunque rappresentative di un’intera categoria di cittadini, i cosiddetti cittadini perbene.
Nando dalla Chiesa, Storie eretiche di cittadini perbene, Einaudi 1999
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sabato 21 dicembre 2019

La vita segreta della mente. Come funziona il nostro cervello quando pensa, sente, decide. Mariano Sigman

La vita segreta della mente. Come funziona il nostro cervello quando pensa, sente, decide. Con ebook - Mariano Sigman - copertina
La vita segreta della mente. Come funziona il nostro cervello quando pensa, sente, decide. Mariano Sigman
Traduttore: Bruno Arpaia
Editore: UTET
Anno edizione: 2017
In commercio dal: 14 novembre 2017
Pagine: 263 p., ill.
EAN: 9788851152420
Da dove vengono i nostri pensieri? In che modo prendiamo le decisioni e come formuliamo i giudizi nella vita di tutti i giorni? Che ruolo ha l'inconscio, in questo? C'è una reale distinzione tra le scelte istintive e quelle ponderate? In che cosa differisce il ragionamento di un bambino da quello di un adulto? Quali sono i confini di ciò che definiamo "identità"? E di che cosa è fatta davvero quella che il nostro cervello processa come "realtà esterna"? Che cosa la distingue dalla sostanza dei sogni? In vent'anni di studio ed esperimenti sul campo, Mariano Sigman è rimasto legato alla semplice idea che la ricerca scientifica si nutra di quello stesso sincero stupore dei bambini, che chiedono Perché? all'infinito. È questa la curiosità che anima questo libro, una ricognizione libera sulle conquiste presenti e le prospettive future delle neuroscienze, senza limitazioni di campo e disciplina: in queste pagine si incontrano psicologi, biologi, fisici, matematici, antropologi, linguisti, ingegneri, filosofi, medici. E anche cuochi, maghi, musicisti, scacchisti, scrittori, artisti... "La vita segreta della mente" ci spiega per esempio perché le persone bilingui sono meno a rischio di demenza, ci racconta come fanno i bambini a riconoscere a prima vista oggetti che hanno soltanto toccato, ci rivela perché i neonati sembrano avere già un innato senso del bene e del male e ci mostra, con viva commozione, i labirinti meravigliosi dei pensieri che si possono "tracciare" anche nei pazienti in stato vegetativo. E se spesso la scienza si fa filosofia e quasi poesia, in queste pagine, è forse perché, come ci spiega Sigman, parlare di neuroscienze significa affrontare l'estremo desiderio dell'uomo di capire se stesso: ogni tentativo di svelare i meccanismi della mente sfida l'intera rete delle nostre conoscenze e ci mette di fronte al misterioso specchio di ciò che siamo.

martedì 17 dicembre 2019

Nora Ephron I remember nothing and other reflections #IoDonna

Autore: Nora Ephron
Titolo: Non mi ricordo niente
Titolo originale: I remember nothing and other reflections
Traduzione: Katia Bagnoli
Editore: De Agostini Editore
Dati: 160 pp, cartonato con sovracoperta
Anno: 2011
«È come Benjamin Franklin o Shakespeare: le sue parole fanno ormai parte del tessuto della lingua inglese. […] Ephron è l’icona della religione secondo la quale “Quando la vita ti dà dei limoni, fai la limonata”. E la maggior parte di noi non è in grado di fare la limonata […] come la sa fare lei».
NYT Sunday Book Review
Scritto in modo sobrio ed ellittico, Non mi ricordo niente è come un blog cartaceo che racchiude il mondo di Nora Ephron: il suo amore per il giornalismo, per la città di New York, le piccole abitudini e la buona cucina, passione trasfusa nel film Julie & Julia da lei sceneggiato e diretto nel 2009. Passioni mescolate con armonia ad avversioni, come il suo rapporto conflittuale con la tecnologia; a confessioni, come il flop del film Affari di cuore (1986), tratto dal suo omonimo romanzo; agli affetti, nelle pagine dedicate ai genitori, entrambi sceneggiatori, ai tre mariti, figli, amici e ai tanti incontri della sua vita anche se di alcuni ricorda poco o niente, come quello con Eleanor Roosevelt o con i Beatles all’Ed Sullivan Show nel 1964. Tra una ricetta del pudding di pane, il polpettone alla Nora e il romanticismo delle vecchie sale cinematografiche, Nora Ephron riflette anche sul divorzio, il dolore, l’invecchiamento, ma tocca e fugge senza mai inciampare in sentimentalismi patetici, solo qualche sfumatura malinconica che cede sempre e subito il passo al tono leggero e umoristico che caratterizza la sua scrittura.
Non mi ricordo niente non è esattamente un libro per cinefili, ma un semplice testo di intrattenimento per quanti desiderino conoscere Nora Ephron e per coloro che l’hanno amata e apprezzata. E’ un libro gradevole che si può leggere tutto d’un fiato, dalle pagine che brillano dell’ottimismo e dell’ironia della sua autrice che è andata via in punta di piedi, lasciando un segno indimenticabile di originalità, acume e grazia.
Julie & Julia è un film del 2009 scritto e diretto da Nora Ephron con Amy Adams e Meryl Streep, tratto dai libri Julie & Julia. 365 giorni, 524 ricette, una piccola cucina di Julie Powell e My Life in France di Julia Child e Alex Prud'homme.
Il film ha chiuso il Festival Internazionale del Film di Roma 2009, dove è stato presentato fuori concorso, successivamente è stato distribuito nelle sale italiane a partire dal 23 ottobre 2009.
Riconoscimenti

L'Italia invasa (1943-1945) di Gianni Rocca

Fra il 1943 e il 1945 le armate alleate, partite dalla Sicilia, risalendo l'Italia si scontrarono con le divisioni tedesche in una serie di devastanti combattimenti, mentre le bombe piovute dal cielo radevano al suolo intere città. Il libro segue quel tormentoso cammino, fra le incomprensioni e i ritardi dei capi politici e dei militari anglo-americani e la spietata resistenza tedesca.
L'Italia invasa (1943-1945) (Italiano)
di Gianni Rocca (Autore)
Copertina flessibile: 264 pagine
Editore: Mondadori (8 giugno 1999)
Collana: Oscar storia
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8804464348
ISBN-13: 978-8804464341

sabato 14 dicembre 2019

Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica Franco Monteleone

Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica
Editore: Marsilio
Anno edizione: 2001
Formato: Tascabile
In commercio dal: 1 gennaio 2001
Pagine: XXXII-662 p.
EAN: 9788831772303
Un libro che tratta gli aspetti politici, sociali, organizzativi e i palinsesti della tv italiana dalla sua nascita esaurendosi con l'arrivo delle tv digitali collocandoli nel contesto dell'evoluzione della società italiana. Una narrazione dettagliata, approfondita ma non stancante ed anzi coinvolgente di come è nata, si è strutturata, organizzata e sviluppata la TV dal canale nazionale Rai, alla nascita del "secondo canale" (Raidue) alle tv commerciali.
Questa rinnovata edizione della "Storia della radio e della televisione in Italia", aggiornata alle vicende dell'ultimo turbolento decennio, è ormai da considerarsi un classico del suo genere ed è una bussola per orientarsi nell'evoluzione del sistema italiano.
Dai fratelli Pagot Calimero in classe,anno 1965

domenica 8 dicembre 2019

Sonetti.William Shakespeare. Traduttore: Lucifero Darchini Curatore: Gabriele Baldini

La grandezza del teatro di Shakespeare non ha messo in ombra i 154 splendidi Sonetti da lui composti a cavallo dei due secoli e rimasti inediti fino al 1609. Il tono intimo e intensamente sentito di questi componimenti li fece considerare a molti critici, se non sicuramente autobiografici, almeno una luce gettata sulla enigmatica personalità di Shakespeare. Ma il nostro tempo è maturo per leggerli come lo struggente romanzo di un amore senza speranza, che si nutre della propria ambiguità e si sublima nella dignità del dolore. Questa edizione riproduce la ormai classica traduzione in prosa di Lucifero Darchini, tra le migliori della nostra lingua: segue una breve antologia delle traduzioni italiane dei Sonetti dalle prime, ottocentesche, alle più recenti, dovute anche a poeti come Ungaretti e Montale.
Sonetti. Testo inglese a fronte
Traduttore: Lucifero Darchini
Curatore: Gabriele Baldini
Editore: Feltrinelli
Edizione: 10
Anno edizione: 2013
Formato: Tascabile
In commercio dal: 5 giugno 2013
Pagine: 212 p., Brossura
EAN: 9788807900464
Sonetto XII (Baldini-Darchini)
Quando conto le ore che segnano il tempo e vedo il valoroso giorno sprofondare nell'orrida notte; quando miro la violetta sfiorita e i riccioli neri inargentati di fili bianchi;
Quando vedo spogli di foglie gli alberi superbi che già furono baldacchino alla greggia durante la calura, e le verdi piante dell'estate, legate in covoni, portate su barelle con barba ispida e bianca,
Allora medito sulla tua bellezza e penso che dovrai andar tra le rovine del tempo, poiché le dolci cose e belle trapassano e muoiono man mano che vedon crescere le altre.
E nulla può difendere dalla falce del tempo, tranne la procreazione di una prole con cui tu ne sfidi il potere pur mentre essa ti toglie di quaggiù.

sabato 7 dicembre 2019

IL LIBRO DI BULLERBY - Astrid Lindgren. «Giocavamo tutto il tempo. Giocavamo e giocavamo, ed è quasi strano che non ci siamo ammazzati di giochi.»

IL LIBRO DI BULLERBY - Astrid Lindgren
Editore: Salani
Anno: 2018
Genere: Ragazzi
Pagine: 352
Età: dai sei anni
Traduzione: Laura Cangemi
Lisa ha sette anni, quasi otto per esser precisi. Non comprende bene se avere sette anni -quasi otto -significhi essere grande o piccola. Il mondo è contraddittorio: la mamma da un lato , infatti, le dice che è grande e quindi può certamente asciugare le stoviglie, i suoi fratelli, invece, non la fanno giocare con loro agli indiani perché è piccola. Lisa ha solo due fratelli, Lasse e Bosse. Non ha una sorella, che peccato! La piccola abita, con la sua famiglia nella Cascina di mezzo che, appunto, si chiama così perchè sta tra la Cascina Nord e la Cascina Sud. 
Bullerby è un paese piccolo, anzi, piccolissimo. Ci sono solo tre cascine, e in queste tre cascine abitano sei bambini, insieme alle loro mamme, ai loro papà e a tanti animali.
Il libro di BullerbyNon c’è nient’altro a Bullerby, tanto che per andare a scuola Lisa, Lasse, Bosse, Olle, Britta e Anna devono fare ogni giorno una strada lunghissima per arrivare a Storby, che è un paese po’ più grande, dove c’è la scuola e un negozio dove comprare le cose che non crescono nei loro campi.
A Bullerby però non ci si annoia mai: c’è il Natale, quando si devono preparare i biscotti allo zenzero e ricevere tanti regali; c’è l’ultimo dell’anno, da festeggiare ballando e cercando di rimanere svegli per aspettare la mezzanotte; c’è Pasqua e la caccia alle uova, e l’estate! Niente è bello come l’estate! E poi c’è la gara di salti nel fienile e i racconti davanti al fuoco e una teleferica per mandarsi i messaggi, e mille giochi che si possono fare anche con niente. Non devi essere per forza a Bullerby per divertirti così: basta questo libro, l’immaginazione, l’amicizia, e tanta fantasia. 
Si chiama così il nostro borgo: Bullerby, che in svedese vuol dire qualcosa come Borgo Baccano. E’ piccolissimo perché è fatto solo di tre cascine: Cascina Nord, Cascina di mezzo, Cascina Sud. E solo di sei bambini: io e Lasse e Bosse e Olle e Britta e Anna.
Astrid Lindgren Scrittrice svedese per ragazzi. Ignorata all’esordio (Britt-Mari, 1944), ha conquistato fama internazionale con i racconti di Pippi Calzelunghe (1945), una bambina che vive sola e sovverte l’«ordine» stabilito dagli adulti. Tra le altre opere, tutte caratterizzate da grande vivacità e da un’adesione della fantasia alla realtà quotidiana, senza traccia di moralismo, si ricordano Kalle Blomkvist, il grande detective (1946), Il libro di Bullerby (1947-52), Karlsson sul tetto (1955), Rasmus e il vagabondo (1956), Martina di Poggio di Giugno (1960), Emil (1963), Vacanze all’isola dei gabbiani (1964). In altri racconti, temi seri come l’abbandono, il lutto o il conflitto affettivo con i genitori si intessono con trame fantasy (Mio piccolo Mio, 1954; Fratelli Cuordileone, 1973) e storiche (Ronja, la figlia del brigante, 1981). Il Junnibacken di Stoccolma («Poggio di giugno», il parco per bambini) celebra gli amatissimi racconti della scrittrice.
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mercoledì 4 dicembre 2019

La scuola cattolica Edoardo Albinati

Roma, anni Settanta: un quartiere residenziale, una scuola privata. Sembra che nulla di significativo possa accadere, eppure, per ragioni misteriose, in poco tempo quel rifugio di persone rispettabili viene attraversato da una ventata di follia senza precedenti; appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni si scoprono autori di uno dei più clamorosi crimini dell'epoca, il Delitto del Circeo. Edoardo Albinati era un loro compagno di scuola e per quarant'anni ha custodito i segreti di quella "mala educacion". Ora li racconta guardandoli come si guarda in fondo a un pozzo dove oscilla, misteriosa e deforme, la propria immagine. Da questo spunto prende vita un romanzo, che sbalordisce per l'ampiezza dei temi e la varietà di avventure grandi o minuscole: dalle canzoncine goliardiche ai pensieri più vertiginosi, dalla ricostruzione puntuale di pezzi della storia e della società italiana, alle confessioni che ognuno di noi potrebbe fare qualora gli si chiedesse: "Cosa desideravi davvero, quando eri ragazzo?". Adolescenza, sesso, religione e violenza; il denaro, l'amicizia, la vendetta; professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi. Mescolando personaggi veri con figure romanzesche, Albinati costruisce una narrazione che ha il coraggio di affrontare a viso aperto i grandi quesiti della vita e del tempo, e di mostrare il rovescio delle cose. https://www.ibs.it/

La scuola cattolica
Edoardo Albinati

Editore: Rizzoli
Collana: Scala italiani
Anno edizione: 2016
In commercio dal: 17 marzo 2016
Pagine: 1294 p., Rilegato
EAN: 9788817086837 
Ahi, questa fissa tutta letteraria della “meglio gioventù”, quel nucleo di speranze incontaminate e innocenza: tutti convinti che sia naturalmente la loro, la meglio, la più luminosa e coraggiosa – gli ideali alati, la “passione stupenda”…