Va' dove ti porta il cuore è un romanzo scritto da Susanna Tamaro
pubblicato per Baldini e Castoldi nel 1994.
Questo best seller ha venduto 16 milioni di copie in tutto il mondo, ed è stato inserito fra i 150 «Grandi Libri» che hanno segnato la storia d'Italia in occasione delle celebrazioni del 2011 per l'unità nazionale al Salone del Libro di Torino. Incentrato sui sentimenti e gli affetti familiari, ha incontrato un grande successo di pubblico diventando un vero e proprio "caso" letterario: scritto in forma epistolare, ha il suo cuore nella confessione che una anziana signora fa alla propria nipote, facendo emergere una silenziosa menzogna che ha travolto la sua famiglia.
ed interpretato da Virna Lisi e Margherita Buy.
Nel 2006 è uscito il sequel Ascolta la mia voce.
Figlia unica di genitori rigidi e all'antica, Olga nasce a Trieste, in una famiglia della borghesia di origine ebraica, e cresce in semisolitudine senza sentirsi amata. Al momento di terminare gli studi al liceo, il padre le nega la possibilità di frequentare l'università. Olga, spirito inquieto e intelligente, trascorre la sua giovinezza a casa con i genitori senza riuscire a trovare un fidanzato, immersa in un'idea romantica dell'amore, ma senza neanche fare nulla per cercarlo.
Ormai quasi trentenne, viene corteggiata da Augusto, un uomo abruzzese più vecchio di lei, rimasto vedovo, e in contatto professionale con il padre. Subito dopo il matrimonio, avvenuto dopo soli sei mesi di conoscenza, tuttavia, Augusto non mostrerà alcun trasporto affettivo per Olga, preferendo invece dedicarsi al lavoro e alla sua passione per l'entomologia. Il matrimonio di convenienza porta Olga a un chiaro scetticismo nei confronti delle decisioni puramente razionali. La donna, trasferitasi a L'Aquila, diventa sempre più inquieta e depressa mentre il mondo è sconvolto dalla seconda guerra mondiale: alla fine della guerra apprende della distruzione
della sua casa paterna e con il marito ritorna frettolosamente a Trieste,
dove acquistano una villetta alla periferia della città per accogliere i suoi genitori, ormai vecchi.
La coppia si trasferisce definitivamente nel capoluogo giuliano.
Prendendo come pretesto il mancato arrivo di un figlio (del resto non sorprendente, dato che fra Olga e Augusto non vi sono in genere rapporti sessuali), Olga si reca per due settimane alle terme di Porretta. Qui conosce un dottore di idee comuniste, Ernesto, con il quale inizia a intrattenere una relazione segreta. Olga inizia a sentire il sentimento amoroso che aveva cercato per tutta la vita.
Ritornata a Trieste, la donna scopre di essere incinta di Ernesto, ma decide comunque di tenere la bambina, che chiamerà Ilaria, facendo credere ad Augusto che il padre sia lui. Intanto prosegue la relazione segreta con Ernesto, con lettere e incontri clandestini, fin quando una notte il medico si schianta contro un albero con la sua automobile e muore. Olga scopre la morte dell'amante dopo qualche mese e cade in una profonda depressione, tanto da iniziare a trascurare la figlia Ilaria, che accusa il colpo e inizia a nutrire un profondo rancore verso la madre.
Con l'aiuto di padre Thomas, un gesuita tedesco, Olga inizia lentamente a riprendersi e avvia un percorso spirituale, ma deve scontrarsi con la sempre più crescente ostilità della figlia Ilaria. Quest'ultima, con il preciso intento di allontanarsi dalla famiglia, si iscrive alla facoltà di filosofia dell'università di Padova, dove inizia a frequentare assiduamente gli ambienti del Sessantottononché i collettivi femministi, imbevendosi delle nuove idee politiche con un preoccupante fanatismo.
In questo periodo muore Augusto, malato da diversi anni.
In punto di morte, Augusto lascia capire ad Olga, con una mezza frase, di aver sempre saputo che Ilaria non era sua figlia, gettando la donna in un profondo sconforto.
Dopo la morte del marito, Olga tenta di recuperare il suo rapporto con Ilaria. Quest'ultima lascia gli studi di filosofia, che peraltro aveva seguito malamente,
e si affida alle cure di uno psicologo privo di studi regolari - in realtà una specie di santone,
che rende ancora più instabile la già fragile psiche della ragazza.
Ilaria rimane incinta e alla madre racconta di avere avuto un'avventura durante un viaggio in Turchia.
Ilaria è sempre più fragile, ha sperperato tutti i suoi soldi a causa del santone e fa uso di droghe e psicofarmaci. Sommersa dai debiti, si rivolge alla madre chiedendole un ennesimo aiuto finanziario. Ma la madre per la prima volta in vita sua dice di no alla figlia: quest'ultima esplode in un pianto isterico, nasce una lite violenta e Olga si lascia sfuggire il segreto sulla vera paternità di Ilaria; quest'ultima fugge via disperata, schiantandosi contro una quercia in auto,
e morendo qualche giorno dopo all'ospedale.
La piccola figlia di Ilaria, rimasta orfana, viene affidata alla nonna Olga.
Olga, anche se anziana, cresce la nipote sviluppando con lei un rapporto affettuoso, favorita anche da una certa affinità di carattere. Durante l'adolescenza però la nipote, travagliata da una dura inquietudine, si scontra sempre più violentemente con la nonna,
giungendo spesso a provocazioni arroganti e volgari.
Superata la maturità e indecisa sul suo futuro, sceglie di partire per l'America. Olga è colpita da un ictus e ormai, comprendendo di essere alla fine della sua vita, scrive una lunga lettera-diario alla nipote con lo scopo di svelarle tutti i segreti della sua vita
ed esortandola sempre ad andare dove la porta il cuore.
«Un testo di alto spirito poetico, dove i segni della vita sono bene distinti e separati e la vocazione del bello e del puro ha la sua giusta parte. Sulla necessità del testo non possono esserci dubbi, la riprova sta nel fatto che la pagina ha sempre una sua interiore ragione spirituale e la musica generale una contenutezza singolare.»
“Diffida di tutto, tranne di quello che ti dice il tuo cuore.”
#ascoltando
Big Time In The Jungle - Old Crow Medicine Show
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