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giovedì 3 febbraio 2022

#iColoridelTempo - Monica Vitti

Monica Vitti, pseudonimo di Maria Luisa Ceciarelli, è stata un'attrice italiana.
La sua caratteristica voce roca e l'innata verve l'hanno accompagnata per quasi quarant'anni di carriera cinematografica, dalle sue interpretazioni drammatiche nella "tetralogia dell'incomunicabilità" di Michelangelo Antonioni (L'avventura, La notte, L'eclisse e Deserto rosso) che le diedero fama internazionale, a quelle in ruoli brillanti (da La ragazza con la pistola a Io so che tu sai che io so) che la fecero considerare l'unica "mattatrice" della commedia all'italiana, tenendo ottimamente testa ai colleghi uomini Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni
Ha ottenuto numerosi premi, tra cui cinque David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), tre Nastri d'argento, dodici Globi d'oro (di cui due alla carriera), un Ciak d'oro alla carriera, un Leone d'oro alla carriera a Venezia, un Orso d'argento alla Berlinale, una Concha de Plata a San Sebastián e una candidatura al premio BAFTA.
Nel 1953 si diplomò all'Accademia nazionale d'arte drammatica, allora diretta dal suo maestro Silvio D'Amico e intraprese quella che sarà una breve ma formativa attività teatrale, in cui diede prova della sua versatilità recitando in Shakespeare e Molière. Particolarmente significativa fu la sua esperienza accanto a Sergio Tofano - suo insegnante in Accademia - negli allestimenti delle commedie sul personaggio di Bonaventura, firmate dallo stesso Tofano con lo pseudonimo "Sto"; qui offrirà le sue prime prove di versatilità nella comicità, che contraddistinguerà gran parte della sua carriera.
Su consiglio di Tofano, in quegli anni fu invitata ad adottare un nuovo nome e cognome, più artistico. Allora si mise a tavolino, e scelse metà del cognome di sua madre, Vittiglia, alla quale fu molto legata e che perse in giovane età. Al cognome associò il nome "Monica", che aveva appena letto in un libro e le suonava meglio. Nel 1955 esordì come Mariana ne L'avaro di Molière con la regia di Alessandro Fersen al Teatro Olimpico di Vicenza. e l'anno seguente, sempre sulla scena palladiana, sostenne il ruolo di Ofelia in Amleto di Riccardo Bacchelli. Nel 1956 fu anche protagonista di Bella di Cesare Meano al Teatro del Convegno di Milano con la regia di Enzo Ferrieri. A Roma si esibì in una serie di atti unici comici al Teatro Arlecchino (ora Teatro Flaiano).
Gli ordini sono ordini è un film del 1972 diretto da Franco Giraldi e interpretato da Gigi Proietti e Monica Vitti. Il soggetto è tratto dal racconto omonimo di Alberto Moravia.
Giorgia è una casalinga infelice, stanca del matrimonio con il marito Amedeo, quando inizia a sentire una voce che le ordina di compiere azioni fuori dall'ordinario e trasgressive. Un giorno la voce le ordina di graffiare la macchina del marito e andare sul lungomare e di fare l'amore con un bagnino. Dopo la sua confessione del tradimento, ma soprattutto del danno alla vettura, lo porterà su un molo per spingerlo in mare, dopo di che lui la mette fuori di casa.
Giorgia si ritrova così da sola e deve riorganizzare la propria vita. Dopo aver fatto visita alla madre, che le consiglia di ritornare con il marito, va invece a vivere in albergo. Qui conosce Nancy, una ricercatrice che lavora per una importante casa discografica , che si occupa di registrare musica tradizionale con il proprio registratore.
Camera d'albergo è un film del 1981 diretto da Mario Monicelli.
Tre giovani cineasti, Guido Bollati, Tonino Accrocca ed Emma Crocetti hanno formato il gruppo "La Svolta", che vorrebbe proporre un nuovo genere di film, "un nuovo neorealismo" come lo chiamano loro, e per far ciò nascondono delle cineprese in una camera dell'albergo Luna di proprietà del padre di una di loro (Emma), riprendendo tutto ciò che vi accade.
Si rivolgono ad uno scassato produttore cinematografico, Achille Mengaroni detto il "Menga", proprietario della Ursus cinematografica, sempre in bolletta e asfissiato dai creditori, a cui propongono di far uscire i risultati delle loro riprese, durate diversi mesi, sino al momento in cui tre giovani turiste polacche, accortesi delle cineprese, rompono tutto. Nel visionare le riprese in sede di montaggio, saranno contattati gli ignari interpreti per la necessaria liberatoria, e per alcuni di loro cambierà la vita.
Francesca è mia è un film italiano del 1986 diretto da Roberto Russo, con Monica Vitti e Corrado Pani.
Un'antiquaria di mezza età viene lasciata dal marito, andato a vivere con la sua migliore amica. Una sera per caso, raccoglie per strada un ragazzo gravemente ferito e lo porta al più vicino ospedale. Lo assiste finché la situazione non migliora. Ma una volta rimesso, il giovane si innamora di lei. I due fanno l'amore ma lei, subito pentitasi, tenta di evitare i continui approcci di corteggiamento del ragazzo, essendo ancora legata al marito. Il giovane allora comincia a perseguitarla ma lei non cede, fino a giungere ad un tragico epilogo: lui la uccide.

Altri premi

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