.
- Editore: Frilli
- Collana: Tascabili. Noir
- Pagine: 170
Maria Rosaria Pugliese, nasce a Napoli, forse per questo nel suo ultimo giallo “Omicidio ad alta quota”, Frilli editore, la Campania e la costiera non potevano mancare. Brevi cenni ma quei colori, quei profumi, arrivano prepotenti al lettore che può percepirne l’amore e la bellezza
Il commissario Nino de Santis, meridionale di nascita, presta la sua opera alla Questura di Milano, con la moglie meneghina Laura e la figlia Martina. Non ama gli aerei, nutre una profonda paura per quell’aquila d’acciaio che gli impedisce di tenere i piedi ben saldi sulla terra, ma ironia della sorte una morte sospetta avviene proprio ad alta quota.
Giosafat Gori, proprietario della Mondial Glamor ed indiscusso portavoce della moda italiana nel mondo, durante un volo Milano – New York, viene avvelenato. Per il commissario ed il suo braccio destro, l’ispettore Paolo Lezzi, sarà una sfida difficile. Un mondo quello della moda sconosciuto e carico di ipocrisie si svelerà subito ai loro occhi. I soci Galbiati e Castelli saranno i primi sospettati, ma è al privato di Giosafat che il commissario volgerà lo sguardo. In aiuto una vecchia agenda ritrovata per caso dalla figlia Margot. http://www.dalloscaffalealweb.it/2020/03/03/omicidio-ad-alta-quota-di-maria-rosaria-pugliese/
“Stava bene attento alla salute e alla forma fisica. Ci teneva a mantenersi snello. Non dimostrava i suoi cinquantacinque anni e neppure se li sentiva. Nel mondo frivolo della moda, la gradevolezza dell’aspetto è un must”.
Omicidio ad alta quota è un giallo affascinante, ambientato nel difficile e complesso mondo della moda e non solo, descritto con particolare conoscenza. La trama è solida e ben articolata, i personaggi sono ben descritti nelle loro intime caratteristiche. Ne risulta una lettura che trascina il lettore in un vortice di sensazioni e di emozioni, fino al finale che giunge inaspettato e che rende il libro degno di essere gustato a fondo.
Nessun commento:
Posta un commento