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lunedì 10 marzo 2025

Michele Sovente - Cumae | Curatore Giuseppe Andrea Liberti | Quodlibet, 2019


Vincitore del Premio Viareggio-Rèpaci 1998, Cumae è il quarto libro di Michele Sovente, ma il primo in cui trova compimento il trilinguismo di una poesia di volta in volta scritta in italiano, latino e in dialetto.

La straordinaria esperienza di questa lingua “una e trina” è il mezzo con cui Sovente penetra nel territorio flegreo: tra figure ancestrali e creature che attraversano il tempo, tra echi di un passato imperiale e un presente di speculatori, la raccolta dà voce a uno spazio antico e contemporaneo, osservatorio privilegiato per affrontare una crisi della Storia che si configura, allo stesso tempo, come crisi della comunicazione e del linguaggio. Corredata da uno studio formale e stilistico, una ricostruzione della storia del testo e un puntuale commento volto a chiarire riferimenti e scelte linguistiche, la presente edizione mira a riproporre la bellezza e la complessità dell’immaginario di Cumae fornendo per la prima volta tutti gli strumenti per avvicinarsi alla scrittura soventiana.

  • Autore: Michele Sovente
  • Curatore: Giuseppe Andrea Liberti
  • Editore: Quodlibet
  • Collana: Fonti e commenti. Nuova serie
  • Anno edizione: 2019
  • Pagine: 493 p., Brossura
  • EAN: 9788822904119

Michele Sovente  è stato un poeta italiano e ha insegnato per anni Antropologia culturale presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Fin dagli esordi la sua poesia è caratterizzata dalla compresenza di tre lingue: italiano, latino e napoletano, spesso utilizzate per stesure multiple di un medesimo testo. In questo sorprendente pluralismo linguistico le tre «voci» rappresentano tre strumenti complementari, ognuno necessario a manifestare una diversa esigenza espressiva. Tra le sue maggiori pubblicazioni poetiche si ricordano L’uomo al naturale (Vallecchi, 1978), Controparola (Vallecchi, 1981), Per specula aenigmatis (Garzanti, 1990), Cumae (Marsilio, 1998), Carbones (Garzanti, 2002), Carta e formiche (Centro di Cultura Contemporanea Napolic’è, 2005), Bradisismo (Garzanti, 2008) e Superstiti (San Marco dei Giustiniani, 2009). È stato vincitore del Premio Viareggio-Rèpaci 1998 e del Premio Napoli 2010.

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