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giovedì 9 ottobre 2025

László Krasznahorkai - Melancolia della resistenza

Melancolia della resistenza (Az ellenállás melankóliája) è un romanzo dello scrittore ungherese László Krasznahorkai edito nel 1989. Krasznahorkai ha poi adattato il libro alla sceneggiatura del film uscito nel 2000 Le armonie di Werckmeister, diretto da Béla Tarr. Il romanzo è ordinato in tre parti e racconta delle possibilità e dei limiti della rivoluzione.

L'opera

La storia è raccontata al passato in terza persona con lunghi periodi quasi privi di punteggiatura. Il primo capitolo “Condizioni straordinarie” introduce una descrizione degli eventi e del contesto in cui si svolge la vicenda racchiusa nel corpo centrale delle “Armonie di Werckmeister”, mentre l'ultimo capitolo “Sermo super sepulchrum” prova a raccontare e a spiegare i fatti in modo razionale e quasi scientifico.

Condizioni straordinarie (Introduzione)

In un'anonima cittadina della fredda campagna ungherese dalle strade desolate arriva una compagnia circense ospitante “la balena più grande del mondo”. Il circo con l'enorme carcassa del cetaceo imbalsamato diventeranno il pretesto per far esplodere il cambiamento, tra sguardi ipocriti e la convinzione di trovarsi alle soglie di “un'era radicalmente nuova, gravida di promesse, che avrebbero spazzato via tutto”. Convinzione che trova sostegno non solo nei tanti segni quotidiani di dissoluzione del vecchio mondo stagnante, ma anche in una serie di eventi inspiegabili che esigono la volontà dell'uomo a muoversi e rinnovarsi.  it.wikipedia.org 

In città è arrivato il circo. Nulla di strano, se non fosse che il circo ospita una balena imbalsamata, la più grande del mondo, e che la città è sperduta nella campagna ungherese, un non luogo dominato da incertezza e declino. Tutti sono in attesa che accada qualcosa e sarà proprio il circo a far esplodere il cambiamento. Tra i tanti personaggi che popolano questo sorprendente romanzo sociale spiccano Eszter, che spera nel caos e nell'anarchia per accrescere il suo potere, e Valuska, postino e sognatore, che trascorre le sue giornate cercando la purezza nel mondo. Un romanzo sulle possibilità della rivoluzione che scorre nella prosa bruciante e visionaria di Lászlà Krasznahorkai. - Titolo originale: ''Az ellenállás melankàliája'' (1989). www.bompiani.it 

László Krasznahorkai è nato a Gyula, in Ungheria, nel 1954. Autore di romanzi e raccolte di racconti, nel 2015 ha vinto l’International Man Booker Prize. Bompiani ha pubblicato Satantango, finalista al Premio Gregor Von Rezzori e al Premio Strega Europeo 2017, Melancolia della resistenza, Il Ritorno del Barone Wenckheim, vincitore del National Book Award for Translated Literature nel 2019, Guerra e guerra e Seiobo è discesa quaggiù.

Le armonie di Werckmeister (Werckmeister Hármoniák) è un film del 2000 diretto da Béla Tarr, tratto dal romanzo Melancolia della resistenza dello scrittore ungherese László Krasznahorkai, che di questo film ha curato la sceneggiatura e il soggetto. Ambientato in una piccola città anonima, desolata e isolata in Ungheria durante il periodo comunista, il film inizia con János Valuska, un giovane fattorino di giornali, che dirige un ballo con gli ubriachi frequentatori di un bar. La danza rappresenta un'eclissi totale del Sole, che disturba e ammutolisce gli animali, e che termina con il ritorno della calda luce del Sole. György, un vecchio amico di János, è un compositore e uno degli intellettuali del villaggio: egli osserva l'imperfezione e il compromesso della scala musicale (come definita da Andreas Werckmeister) e propone alcune modifiche alla scala per renderla più armoniosa.

Nel frattempo fa la sua comparsa un circo costituito esclusivamente da due attrazioni: un principe e una balena. János, dopo aver filosofeggiato su Dio e sulla balena, si reca all'ufficio postale, dove i lavoratori sono sconvolti dai segni inquietanti dell'arrivo del circo, memori della nube che si deposita su ogni città visitata dal circo. La presenza della balena e del principe solleva le masse, e János sente il maestro del circo perdere il controllo del suo principe senza volto. Il principe, liberato dal proprietario del circo, infiamma le masse e il popolo si ribella. I rivoltosi sono brutali, ma la loro disumanità sembra quasi normale e naturale.

Dopo la ribellione, János rinviene il diario di un rivoltoso, che evidenzia come gli stessi rivoltosi non sapessero per cosa fossero arrabbiati, raccontando anche l'orrendo stupro di due ragazze dell'ufficio postale della classe lavoratrice. János abbandona la città per la sua sicurezza, ma viene intercettato da un elicottero; verrà rinchiuso in un istituto per malati mentali. Nel frattempo l'intellighenzia viene rimpiazzata dall'opportunismo politico.

György comunica a János che qualora venisse rilasciato dall'istituto mentale potranno vivere insieme nel suo capanno, in compagnia del suo pianoforte. György afferma anche di aver riaccordato il pianoforte in modo tale che ora sia uguale a tutti gli altri, evidenziando una capitolazione personale, l'abbandono delle speranze di riforma. János si limita a fissarlo, e film si conclude con György che guarda direttamente nell'occhio della balena, per poi allontanarsi guardando la balena triste e lacera, distrutta dai ribelli la sera prima. La sua carcassa putrefatta è avvolta lentamente dalla nebbia, che diventa più bianca e luminosa, riscaldata dalla luce del Sole.

Isbn
Traduttore
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9788845295881
Dóra Mészáros
Bruno Ventavoli  

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