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mercoledรฌ 25 giugno 2025

“La Biblioteca incontra 2024/2025” - Biblioteca Consorziale Di Viterbo | aprile > giugno 2025

Venerdรฌ ๐Ÿฎ๐Ÿฐ ๐—ด๐—ถ๐˜‚๐—ด๐—ป๐—ผ, alle ๐Ÿญ๐Ÿณ.๐Ÿฏ๐Ÿฌ, per l’ultimo appuntamento di stagione della rassegna “La Biblioteca incontra” avremo ospite l’architetto ๐— ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ ๐—–๐˜‚๐—ฐ๐—ถ๐—ป๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ che ci presenterร  il suo libro ๐˜Š๐˜ช๐˜ต๐˜ต๐˜ข̀ ๐˜ง๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ต๐˜ข ๐˜ถ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ข. ๐˜“’๐˜ฆ๐˜ฎ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ต๐˜ช๐˜ข ๐˜ค๐˜ช ๐˜ข๐˜ช๐˜ถ๐˜ต๐˜ข ๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜จ๐˜ฆ๐˜ต๐˜ต๐˜ข๐˜ณ๐˜ฆ, scritto in collaborazione con la giornalista Serena Uccello.
L’incontro si svolgerร , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
L’AUTORE
๐— ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ ๐—–๐˜‚๐—ฐ๐—ถ๐—ป๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ, architetto e designer, si laurea a Genova con Giancarlo De Carlo nel 1987. Dal 1987 al 1992 lavora nello studio di Renzo Piano a Genova e a Parigi, come responsabile di progetto. Nel 1992 fonda lo studio internazionale MCA – Mario Cucinella Architects, che oggi ha sede a Bologna (1999) e Milano (2019). Lo studio possiede una solida esperienza nella progettazione architettonica e integra strategie ambientali ed energetiche, portando avanti ricerche sui temi della sostenibilitร  secondo un approccio olistico. Nel 2015 fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca. Nel 2017 cura il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura 2018. Cucinella ha di recente curato il Padiglione Italia di Expo 2025 attualmente in corso a Osaka.
IL LIBRO
๐— ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ ๐—–๐˜‚๐—ฐ๐—ถ๐—ป๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป ๐—ฆ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ๐—ป๐—ฎ ๐—จ๐—ฐ๐—ฐ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ผ, ๐˜พ๐™ž๐™ฉ๐™ฉ๐™–̀ ๐™›๐™ค๐™ง๐™š๐™จ๐™ฉ๐™– ๐™ช๐™ข๐™–๐™ฃ๐™–. ๐™‡’๐™š๐™ข๐™ฅ๐™–๐™ฉ๐™ž๐™– ๐™˜๐™ž ๐™–๐™ž๐™ช๐™ฉ๐™– ๐™– ๐™ฅ๐™ง๐™ค๐™œ๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™–๐™ง๐™š, ๐—˜๐—ถ๐—ป๐—ฎ๐˜‚๐—ฑ๐—ถ
Mario Cucinella, uno degli architetti e designer italiani di maggior fama internazionale, si racconta, descrivendo al contempo la sua idea di progetto. Un filo rosso che lega l’intera sua riflessione รจ quello della sostenibilitร ; le piante sono infatti una fondamentale fonte di ispirazione nel progettare, anche per la loro straordinaria capacitร  di adattamento. In questo Cucinella รจ un pioniere e sembra interpretare perfettamente lo spirito del nostro tempo: l’attenzione verso la natura e contro il consumo di risorse. Parlare di sostenibilitร  oggi significa parlare di empatia. รˆ proprio l’empatia con i luoghi, con lo studio del clima e della materia che ci permette di adattare una forma alle condizioni che la circonderanno. In questo senso le sue opere sono un laboratorio di empatia con la natura.
L’incontro sarร  anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo - Biblioteca Consorziale Di Viterbo
M๐—ฎ๐—ฟ๐˜๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ̀ ๐Ÿฎ๐Ÿฐ ๐—ด๐—ถ๐˜‚๐—ด๐—ป๐—ผ, alle ๐Ÿญ๐Ÿณ.๐Ÿฏ๐Ÿฌ, per il penultimo appuntamento di stagione della rassegna “La Biblioteca incontra”, proponiamo un incontro doppio con ๐— ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฐ๐—ผ ๐—™๐—ฒ๐—ฑ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ๐—ถ ๐—ฆ๐—ผ๐—น๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ che presenterร  il libro di ๐—™๐—ฟ๐—ฒ́๐—ฑ๐—ฒ́๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ ๐—ฃ๐—ฎ๐—ท๐—ฎ๐—ธ, ๐˜•๐˜ช๐˜ฆ๐˜ต๐˜ป๐˜ด๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ข๐˜ญ ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฐ, e ๐—Ÿ๐—ผ๐—ฟ๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ผ ๐—™๐—น๐—ฎ๐—ฏ๐—ฏ๐—ถ per il libro di ๐—š๐—ฒ๐—ผ๐—ณ๐—ณ๐—ฟ๐—ผ๐˜† ๐—ฑ๐—ฒ ๐—Ÿ๐—ฎ๐—ด๐—ฎ๐˜€๐—ป๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฒ, 3. ๐˜œ๐˜ฏ’๐˜ข๐˜ด๐˜ฑ๐˜ช๐˜ณ๐˜ข๐˜ป๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฆ ๐˜ข๐˜ญ ๐˜ง๐˜ถ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ช.
L’incontro si svolgerร , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
GLI AUTORI
Nato in Francia nel 1955, ๐—™๐—ฟ๐—ฒ́๐—ฑ๐—ฒ́๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ ๐—ฃ๐—ฎ๐—ท๐—ฎ๐—ธ ha avuto un’esistenza assai tribolata. Ha conosciuto la povertร  piรน disperata e una solitudine cui riuscirร  a sfuggire soltanto grazie alla scrittura, alla poesia e al disegno. I libri della serie ๐˜”๐˜ข๐˜ฏ๐˜ช๐˜ง๐˜ฆ๐˜ด๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ค๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ต๐˜ฐ, l’impresa letteraria di una vita, intessono esistenze, parole e immagini di grandi figure dell’arte e del pensiero del XIX e del XX secolo. Tradotti in oltre dieci Paesi, dagli Stati Uniti alla Corea del Sud, dalla Russia alla Germania, hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti come il premio Mรฉdicis per il saggio 2014 e il premio Goncourt per la biografia 2019 e, nel 2021, il Gran premio svizzero di letteratura e il premio di saggistica “Cittร  delle Rose”.
๐—š๐—ฒ๐—ผ๐—ณ๐—ณ๐—ฟ๐—ผ๐˜† ๐—ฑ๐—ฒ ๐—Ÿ๐—ฎ๐—ด๐—ฎ๐˜€๐—ป๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฒ (1981) รจ un filosofo e sociologo francese. Autore di numerosi libri, articoli e conferenze, si occupa di filosofia sociale e politica, epistemologia e sociologia della cultura. Collabora regolarmente con giornali e riviste, ed รจ tra gli intellettuali piรน ascoltati della sua generazione.
I LIBRI
๐—™๐—ฟ๐—ฒ́๐—ฑ๐—ฒ́๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ ๐—ฃ๐—ฎ๐—ท๐—ฎ๐—ธ, ๐™‰๐™ž๐™š๐™ฉ๐™ฏ๐™จ๐™˜๐™๐™š ๐™–๐™ก ๐™ฅ๐™ž๐™–๐™ฃ๐™ค, ๐—Ÿ’๐—ผ๐—ฟ๐—บ๐—ฎ ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ฒ
Friedrich Nietzsche si dichiarava musicista prima ancora che filosofo. Iniziรฒ a prendere lezioni di piano da bambino e non abbandonรฒ piรน lo strumento su cui improvvisava con ardore e trasporto. Compose e abbozzรฒ sonate, corali e inni. In una lettera a un amico scrisse: «La vita senza musica รจ semplicemente un errore, una fatica, un esilio».
A una straordinaria sensibilitร  di ascoltatore e interprete – i contemporanei ne ricordano il tocco capace di evocare un’intera orchestra – non corrispondeva un equiparabile talento creativo. In questa impasse si consumรฒ il suo viscerale legame con la musica.
Nietzsche al piano ricostruisce la storia di questa passione dominante: il rapporto di amore e odio con Wagner, l’incapricciamento per Bizet, le straordinarie riflessioni estetiche, fino alla discesa nel silenzio degli ultimi anni in cui ancora sfogava la propria follia sulla tastiera di un vecchio pianoforte.
๐—š๐—ฒ๐—ผ๐—ณ๐—ณ๐—ฟ๐—ผ๐˜† ๐—ฑ๐—ฒ ๐—Ÿ๐—ฎ๐—ด๐—ฎ๐˜€๐—ป๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฒ, ๐Ÿฏ. ๐™๐™ฃ’๐™–๐™จ๐™ฅ๐™ž๐™ง๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š ๐™–๐™ก ๐™›๐™ช๐™ค๐™ง๐™ž, ๐—Ÿ’๐—ผ๐—ฟ๐—บ๐—ฎ ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ฒ
Con lo scrittore ร‰douard Louis e il sociologo Didier Eribon, Geoffroy de Lagasnerie ha sviluppato una relazione profonda che dura da oltre dieci anni, ha inventato un modo di condividere le idee e il mondo, caratterizzato da riti, luoghi, temporalitร , e connessioni culturali e sociali. 3 รจ il racconto di questo rapporto irripetibile e la rivendicazione di una forma d’esistenza alternativa che contrappone la curiositร  e l’apertura alle chiusure di ogni familismo, chiamando in causa Cicerone, Montaigne e Barthes, ma anche Patti Smith. Prendendo spunto dal proprio vissuto, de Lagasnerie ci invita a rivendicare affetti e incontri che la societร  rischia di sminuire e a cui non sa, o non vuole, ancora riconoscere diritti.
In un’epoca di aspirazioni normalizzate, 3 ci provoca a ripensare la vita attraverso le coordinate intellettuali di un’utopia concreta e vissuta quotidianamente.
L’incontro sarร  anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo - Biblioteca Consorziale Di Viterbo 
  • Venerdรฌ ๐Ÿญ๐Ÿฏ ๐—ด๐—ถ๐˜‚๐—ด๐—ป๐—ผ, alle ๐Ÿญ๐Ÿณ.๐Ÿฏ๐Ÿฌ, la rassegna “La Biblioteca incontra” ospiterร  un incontro di particolare interesse con ๐—–๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ผ e ๐—ฅ๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ผ ๐—ฃ๐—ถ๐—ฎ๐—ป๐—ผ che, insieme a ๐— ๐—ฎ๐˜‚๐—ฟ๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ผ ๐— ๐—ถ๐—น๐—ฎ๐—ป, presenteranno i rispettivi libri ๐˜ˆ๐˜ต๐˜ญ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช๐˜ฅ๐˜ฆ e ๐˜ˆ๐˜ง๐˜ง๐˜ช๐˜ฏ๐˜ช๐˜ต๐˜ข̀ ๐˜ด๐˜ต๐˜ณ๐˜ถ๐˜ต๐˜ต๐˜ถ๐˜ณ๐˜ข๐˜ญ๐˜ช in dialogo con il commissario straordinario Paolo Pelliccia.L’incontro si svolgerร , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
    ๐—–๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ผ ๐—ฃ๐—ถ๐—ฎ๐—ป๐—ผ รจ nato a Genova nel 1965. Nel 1998 aveva seguito il caso Bilancia come inviato di un quotidiano nazionale. Collabora con Repubblica, La Stampa e il Secolo XIX. In combutta con il padre Renzo ha scritto ๐˜ˆ๐˜ต๐˜ญ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช๐˜ฅ๐˜ฆ per Feltrinelli.
    Per le Edizioni e/o ha pubblicato ๐˜๐˜ญ ๐˜ค๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜‰๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ต๐˜ฐ. ๐˜๐˜ญ ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ป๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜Ž๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ท๐˜ข e ๐˜๐˜ญ ๐˜ต๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ต๐˜ฐ. ๐˜‹๐˜ช๐˜ค๐˜ช๐˜ข๐˜ด๐˜ด๐˜ฆ๐˜ต๐˜ต๐˜ฆ ๐˜จ๐˜ณ๐˜ข๐˜ฅ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ช ๐˜ท๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ด๐˜ฐ ๐˜ญ’๐˜ช๐˜ฏ๐˜ง๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฏ๐˜ฐ (premio Scerbanenco 2023).
    ๐—ฅ๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ผ ๐—ฃ๐—ถ๐—ฎ๐—ป๐—ผ (Genova, 1937) รจ una figura chiave dell’architettura internazionale degli ultimi quarant’anni. Tra le sue opere: la Collezione Menil a Houston; il progetto Unesco con laboratorio a Otranto; la Citรฉ Internationale a Lione; il Museo della scienza e della tecnica ad Amsterdam; il Museo Paul Klee a Berna, il City Tech Tower, il grattacielo piรน alto di Brooklyn, e lo Shard a Londra, il piรน alto d’Europa.
    Molte delle sue opere piรน celebri sono in Italia: lo stadio di Bari, la chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, le stazioni della metropolitana di Genova, il centro multiservizi di Nola, il Lingotto di Torino.
    ๐— ๐—ฎ๐˜‚๐—ฟ๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ผ ๐— ๐—ถ๐—น๐—ฎ๐—ป (Mirano, 1952) รจ un ingegnere italiano. Collabora con architetti di fama internazionale come Gerkan, Marg and Partners, Arata Isozaki, Rem Koolhaas, Herzog & de Meuron, Michele De Lucchi, Matteo Thun, Bolles+Wilson, Mario Cucinella, Jean-Michel Wilmotte.
    Consulente storico di Renzo Piano partecipa alla realizzazione di molti progetti del progettista genovese.
    I LIBRI
    ๐—–๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ผ ๐—ฒ ๐—ฅ๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ผ ๐—ฃ๐—ถ๐—ฎ๐—ป๐—ผ,๐˜ผ๐™ฉ๐™ก๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ž๐™™๐™š. ๐™‘๐™ž๐™–๐™œ๐™œ๐™ž๐™ค ๐™–๐™ก๐™ก๐™– ๐™ง๐™ž๐™˜๐™š๐™ง๐™˜๐™– ๐™™๐™š๐™ก๐™ก๐™– ๐™—๐™š๐™ก๐™ก๐™š๐™ฏ๐™ฏ๐™–, ๐—™๐—ฒ๐—น๐˜๐—ฟ๐—ถ๐—ป๐—ฒ๐—น๐—น๐—ถ
    Comincia un giorno d’estate al porto di Genova, a pochi passi dallo studio di Punta Nave, il lungo viaggio per mare di Renzo Piano e di suo figlio Carlo. A guidarli รจ un desiderio mitico e ancestrale. Vogliono trovare Atlantide. Atlantide รจ la cittร  perfetta, perchรฉ ospita una societร  perfetta. E come tale, รจ il sogno di ogni architetto, l’idea regolativa che muove la sua creativitร . Per trovarla, Piano ritorna nei luoghi in cui per tutta la vita ha inseguito la perfezione, costruendo nel mondo intero le proprie opere.
    Naviga con il figlio nel mezzo del Pacifico, sulle rive del Tamigi, ad Atene, a San Francisco. Raggiunge l’isola costruita nella baia di Osaka per ospitare l’aeroporto da lui progettato. Che cosa significa cercare la perfezione? E perchรฉ cercarla ritornando a luoghi modificati dal tempo? Perchรฉ il senso del costruire di Renzo Piano resiste alle pericolose illusioni della modernitร  di cui la ferita del Ponte Morandi di Genova รจ uno dei tragici simboli.
    Ogni opera architettonica conserva le memorie e le tradizioni, si innesta nel paesaggio e cambia insieme all’ambiente circostante. Per questo progettare significa innanzitutto prendersi cura del territorio e dei suoi abitanti.
    ๐— ๐—ฎ๐˜‚๐—ฟ๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ผ ๐— ๐—ถ๐—น๐—ฎ๐—ป, ๐˜ผ๐™›๐™›๐™ž๐™ฃ๐™ž๐™ฉ๐™–̀ ๐™จ๐™ฉ๐™ง๐™ช๐™ฉ๐™ฉ๐™ช๐™ง๐™–๐™ก๐™ž. ๐™๐™ฃ๐™– ๐™ซ๐™ž๐™ฉ๐™– ๐™ฉ๐™ง๐™– ๐™ฅ๐™ง๐™ค๐™œ๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™ž ๐™š ๐™˜๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ž๐™š๐™ง๐™ž ๐™˜๐™ค๐™ฃ ๐™๐™š๐™ฃ๐™ฏ๐™ค ๐™‹๐™ž๐™–๐™ฃ๐™ค, ๐—•๐—ผ๐—บ๐—ฝ๐—ถ๐—ฎ๐—ป๐—ถ
    Ci sono incontri che cambiano la vita, come quello tra l’ingegnere Maurizio Milan e l’architetto Renzo Piano. I loro destini si sono incrociati a Venezia nel 1983 e da allora i due professionisti hanno avviato una collaborazione per progetti straordinari nel mondo: dallo stadio San Nicola di Bari alla basilica di San Pio, dal museo della Scienza di Trento all’ospedale di Entebbe in Uganda, fino al campus del Politecnico di Milano alla Bovisa.
    Il lavoro spalla a spalla, spesso in contesti complessi e pieni di criticitร , ha rafforzato con il tempo un’intesa straordinaria. Un sodalizio duraturo che unisce l’approccio pragmatico ingegneristico con la creativitร  artistica, costantemente alimentato da una fortissima affinitร  umana. Il motto di Milan รจ da sempre “soluzioni semplici ai problemi complessi” e in questo viaggio sulle ali della memoria si puรฒ ritrovare tutta la dedizione alla sperimentazione di due eccellenze italiane conosciute a livello internazionale, impegnate nella creazione di soluzioni di grande impatto che hanno dato vita a opere all’avanguardia.
    Affinitร  strutturali offre uno sguardo avvincente sul mondo dell’architettura e dell’ingegneria, un invito a esplorare l’animo pulsante di due geni creativi che hanno lasciato un’impronta indelebile nel patrimonio urbano e paesaggistico mondiale.
    L’incontro sarร  anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo
  • M๐—ฎ๐—ฟ๐˜๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ̀ ๐Ÿญ๐Ÿฌ ๐—ด๐—ถ๐˜‚๐—ด๐—ป๐—ผ, alle ๐Ÿญ๐Ÿณ.๐Ÿฏ๐Ÿฌ, la rassegna "La Biblioteca incontra" vedrร  il gradito ritorno di ๐—Ÿ๐˜‚๐—ถ๐—ด๐—ถ ๐—ฆ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐—ณ๐—ถ๐—ป๐—ถ che, in dialogo con ๐—™๐—ถ๐—น๐—ถ๐—ฝ๐—ฝ๐—ผ ๐—š๐—ผ๐—น๐—ถ๐—ฎ, presenterร  il libro ๐˜๐˜ญ ๐˜ด๐˜ฐ๐˜จ๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜“๐˜ถ๐˜ช๐˜จ๐˜ช ๐˜š๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ข๐˜ง๐˜ช๐˜ฏ๐˜ช, catalogo della recente mostra al MART di Rovereto.
L’incontro si svolgerร , come di consueto, presso la sede della Biblioteca consorziale nella sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” di viale Trento, 18/E.
๐—Ÿ๐˜‚๐—ถ๐—ด๐—ถ ๐—ฆ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐—ณ๐—ถ๐—ป๐—ถ (Roma, 1949) รจ un artista, architetto, autore e designer, la cui ricerca si รจ sempre sviluppata al di fuori dei contesti piรน convenzionali dell’arte.
Il ๐˜Š๐˜ฐ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜น ๐˜š๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ข๐˜ฑ๐˜ฉ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ช๐˜ข๐˜ฏ๐˜ถ๐˜ด รจ la sua piรน nota opera editoriale, pubblicato nel 1981 da Franco Maria Ricci e, piรน di recente, da Rizzoli. Ha inoltre pubblicato ๐˜š๐˜ต๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ช๐˜ฆ ๐˜•๐˜ข๐˜ต๐˜ถ๐˜ณ๐˜ข๐˜ญ๐˜ช e ๐˜—๐˜ถ๐˜ญ๐˜ค๐˜ช๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ฆ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ข, quest’ultima ancora in libreria. Le sue opere sono state esposte in molte sedi internazionale, da ultimo al Mart di Rovereto (2024). Una selezione delle sue opere รจ presente nella permanente del FRACGrand Large di Dunkerque. A Parigi รจ Satrape Transcendent du Collรจge de ‘Pataphysique, unico italiano.
๐™„๐™ก ๐™จ๐™ค๐™œ๐™ฃ๐™ค ๐™™๐™ž ๐™‡๐™ช๐™ž๐™œ๐™ž ๐™Ž๐™š๐™ง๐™–๐™›๐™ž๐™ฃ๐™ž, ๐—ฆ๐—ถ๐—น๐˜ƒ๐—ฎ๐—ป๐—ฎ ๐—˜๐—ฑ๐—ถ๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—ฒ
Con il titolo ๐˜š๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฏ๐˜ช๐˜ถ๐˜ฎ ๐˜š๐˜ค๐˜ช๐˜ฑ๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ช๐˜ด circolรฒ dal Medioevo il frammento di un trattato di Cicerone che ossessionรฒ, fra gli altri, Raffaello e Mozart. Vi si leggeva della natura immortale e onnipotente dell’anima. Tanto tempo dopo, appare in sogno un altro libro: un libro impossibile nel quale i pesci sono occhi che ci guardano dai flutti, gli amplessi generano esseri anfibi, e ogni parola innalza un edificio fantastico. Un libro che non si puรฒ leggere, e che tutti sanno a memoria. Con il ๐˜Š๐˜ฐ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜น ๐˜š๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ข๐˜ฑ๐˜ฉ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ช๐˜ข๐˜ฏ๐˜ถ๐˜ด – enciclopedia d’invenzione stampata nel 1981 da Franco Maria Ricci, e da allora libro di culto per intellettuali e ragazzi di tutto il mondo – iniziava il sogno di Luigi Serafini.
Un sogno che si รจ materializzato in una mostra e ora di nuovo in un libro, questo (con la piรน ampia riproduzione delle opere dell’artista, commentate da saggi, con una ricca cronologia e conversazioni). Il sogno di un’arte senza nome che plasma insieme architettura, disegno, scrittura, pittura, scultura, musica e design. Davvero รจ un Marziano quello sbarcato al Mart: casa ideale che, proprio come in un sogno, ospita la riproduzione virtuale della prodigiosa casa-studio reale dell’artista, la cui salvaguardia รจ oggi oggetto di un’avventurosa disputa legale. Cosรฌ ci si rivela la doppia valenza del genitivo. Il sogno fatto mezzo secolo fa da Serafini รจ il sogno che oggi tutti facciamo immaginandocelo, forse inventandolo. Perchรฉ, come ha dichiarato di recente, «io esisto solo negli occhi degli altri».
Da un’idea di Vittorio Sgarbi.
L’incontro sarร  anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@bibliotecaconsorzialeviterbo - Biblioteca Consorziale Di Viterbo 

domenica 22 giugno 2025

Chiara Grasso - Irene Penazzi | Il tasso e la bambina (ABOCA KIDS)

L’etologa Chiara Grasso ci regala una favola moderna perfetta per i bambini dai 7 anni in su, per imparare a convivere con gli animali selvatici arricchita dalle illustrazioni di Irene Penazzi, amatissima nel panorama della letteratura per ragazzi.

Nel Bosco รจ tornata la primavera… ma qualcosa profuma di mistero! Un odore mai sentito prima attira cerbiatti, volpi, tassi e perfino i corvi fino al Borgo degli Umani, dove – udite udite! – qualcuno ha cominciato a lasciare cibo in giro. Mentre molti animali si lasciano tentare, Vecchia Lupa e Papร  Tasso non ne vogliono sapere: il bosco รจ casa loro! Ma Papร  Tasso ha un problema piรน urgente… ha perso il suo cucciolo!

E proprio quando tutto sembra complicarsi, ecco spuntare Bambina, che con i suoi occhi curiosi e il cuore grande potrebbe cambiare tutto… per sempre.

Personalmente non amo le storie in cui gli animali parlano, si confrontano e condividono opinioni proprio come farebbero gli umani. Sono un’etologa e non posso fare a meno di pensare che in natura i tassi non scrivono diari, le volpi non chiacchierano con i lupi e le riunioni tra prede e predatori non finiscono in tranquille discussioni. Ma stavolta ho deciso di chiudere un occhio, perchรฉ la storia che avevo fra le mani poteva dire qualcosa di davvero importante: gli animali selvatici vanno rispettati e osservati da lontano, senza interferire con la loro vita, prima di tutto evitando di dargli da mangiare. In questo libro, a parte le chiacchierate fra tassi e bambine, tutto รจ stato pensato con attenzione mantenendo un solido legame con la realtร  del mondo naturale. Alla fine troverete anche un approfondimento scientifico, per continuare a esplorare quello che avrete scoperto lungo la storia. Buona lettura e buon viaggio nel bosco.

  • Formato: cm 14 x 19
  • Pagine: 72 pp
  • Prezzo: 16 €
  • Etร : 7+
  • Genere: Albo illustrato fiction
  • ISBN: 9788855233262
LE RECENSIONI

mercoledรฌ 18 giugno 2025

Salerno Letteratura Festival 2025

Programma del giorno 17 giugno.
In faccia ai maligni e ai superbi.
Programma di LUNEDรŒ 16 giugno 2025
PROLUSIONE SALERNO LETTERATURA 2025
con la scrittrice Melania Mazzucco.
Sabato 14 giugno ore 20:00
Atrio del Duomo
Introduce Paolo Di Paolo.

domenica 1 giugno 2025

Flip 2025 - Festival della Letteratura Indipendente Pomigliano d'Arco

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Non una sola direzione, non una sola mappa.
Andare, scorrere, cercare: la letteratura รจ movimento, strada, rotta da tracciare verso sรฉ stessi e verso l'altro.
Siamo arrivati alla quinta edizione ormai consapevoli di quanto possano essere potenti le vibrazioni di piรน universi letterari che si avvicinano. Ma non smetteremo mai di sorprenderci e di ricercare la scoperta, l’esplosione e l’incontro tra gli ignoti intimi ed estranei. Per questo la parola bussola del FLiP 25 sarร  ๐„๐’๐๐‹๐Ž๐‘๐€๐™๐ˆ๐Ž๐๐ˆ .
E allora via, tra porti, naufragi, sogni e parole che ricuciono o strappano, voci che si cercano.
Il FLIP 2025 sarร  un’esperienza viva del racconto e del suo potere trasformativo
Non immaginate quante cose abbiamo da dirvi... Flip - Festival della Letteratura Indipendente Pomigliano d'Arco
Inizia ufficialmente la campagna di reclutamento per i volontari del FLIP – Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano d’Arco 2025!

La call รจ aperta a tutti gli appassionati e appassionate del FLiP che desidererebbero aiutare attivamente l'organizzazione durante i 4 giorni di Festival
Accoglienza, logistica, trasporti, social: cosรฌ potrete aiutarci e vivere il festival dall'interno!
Hai piรน di 18 anni e voglia di far parte di tutto questo?
Inviaci una tua breve presentazione entro il 16 giugno indicando le attivitร  che ti piacerebbe svolgere
Scarica il bando al seguente link per tutte le info! https://linktr.ee/flip_festival...

giovedรฌ 22 maggio 2025

Andrea Camilleri - Un mese con Montalbano | Sellerio Editore Palermo, 2017

Trenta storie, divertenti e sorprendenti, con protagonista Montalbano. «Ladri, suicidi veri e suicidi non veri, un morto vivente, delitti e vari tentativi criminali, un diavolo che diavolo non รจ, acrobati, un re pastore e una veggente, figli e padri difficili, storie varie d’amore con colpi di scena imprevedibili: un rompicapo dietro l’altro, per il commissario, in un «romanzo» lungo un mese» (Salvatore Silvano Nigro).
Montalbano ha talvolta una franchezza insolente. รˆ capace di rispostacce. Ma anche di una scanzonata levitร . Lo soccorre l’ironia. E l’autoironia. Il commissario vanta «sangue di sbirro», senza frenesie perรฒ. Si prodiga persino in indagini «a ritroso nel tempo», che lo convincono a lasciare sepolto nelle macerie della storia il tragico segreto da lui scoperto; oppure preferisce condurre un’inchiesta parallela, stando nell’ombra, con la consueta vigilanza, con un sorriso arguto, e una sollecitudine anonima. Arriva a sentire inappropriata la divisa del detective armato di binocolo. L’indossa, solo per ridicolizzarsi: «Era atterrito all’idea che qualcuno del paรฌsi potesse vederlo col coppo... e un binocolo da teatro in mano intento a scrutare, proprio in cima al molo, non l’orizzonte, ma gli scogli che stavano sotto a lui». Ricorre all’«inquadratura» dei particolari piรน invisibili, ma «a fiuto» e «a pelle», con l’intuito e i sensi: «In questo consistevano il suo privilegio e la sua maledizione di sbirro: cogliere, a pelle, a vento, a naso, l’anomalia, il dettaglio macari impercettibile che non quatrava con l’insieme... 
Nel mondo che il suo occhio inquadrava qualcosa stonava». La collaborazione tra l’olfatto, la vista, e il tatto, lo dota di percezioni sinestesiche; gli fa incrociare sfere sensoriali diverse: «l’angoscia densa, la desolazione palpabile, la disperazione visibile... fetevano di un giallo marcio». Montalbano non dismette le «travediate». Ma ricorre anche a un marchingegno letterario. 
Ordina in racconto convincente i risultati della sua filologia investigativa (attenta pure a quella singola parola che apre «un abisso di sottintesi»); e garbatamente mette in campo la «storia» raccontata per accordare le parti in causa sulla veritร  dei fatti: e capita che la veritร  esiga l’indulgenza di Montalbano per l’umana debolezza. «E ora che fare?». 
La veritร  รจ stata acquisita. «E poi?», dice Montalbano: doveva essere, sempre e comunque, un giustiziere? Il turbamento del commissario ha la profonditร  morale dell’ansia notturna dell’Innominato nei Promessi sposi: «E poi? che farรฒ... che farรฒ?». Un mese con Montalbano รจ una raccolta di trenta racconti, giร  pubblicata da Mondadori nel 1998. Se รจ vero che il racconto sta al romanzo come una fotografia sta a un film, รจ anche vero che la sequenza delle «situazioni» del libro si configura come un film-romanzo in trenta episodi-capitoli. Qualche flashback sugli anni giovanili del commissario completa e arricchisce il «romanzo», dentro il quale convivono ladri, suicidi veri e suicidi non veri (e non รจ detto che un omicidio sia davvero omicidio), un morto vivente, delitti e vari tentativi criminali, un diavolo che diavolo non รจ, acrobati, un re pastore e una veggente, figli e padri difficili, storie varie d’amore con colpi di scena imprevedibili: un rompicapo dietro l’altro, per il commissario, in un «romanzo» lungo un mese.      Salvatore Silvano Nigro
Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 1925-Roma, 2019), regista di teatro, televisione, radio e sceneggiatore. Ha insegnato regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Ha pubblicato numerosi saggi sullo spettacolo e il volume, I teatri stabili in Italia (1898-1918). Il suo primo romanzo, Il corso delle cose, del 1978, รจ stato trasmesso in tre puntate dalla TV col titolo La mano sugli occhi. Con questa casa editrice ha pubblicato: La strage dimenticata (1984), La stagione della caccia (1992), La bolla di componenda (1993), Il birraio di Preston (1995), Un filo di fumo (1997), Il gioco della mosca (1997), La concessione del telefono (1998), Il corso delle cose (1998), Il re di Girgenti (2001), La presa di Macallรจ (2003), Privo di titolo (2005), Le pecore e il pastore (2007), Maruzza Musumeci (2007), Il casellante (2008), Il sonaglio (2009), La rizzagliata (2009), Il nipote del Negus (2010, anche in versione audiolibro), Gran Circo Taddei e altre storie di Vigร ta (2011), La setta degli angeli (2011), La Regina di Pomerania e altre storie di Vigร ta (2012), La rivoluzione della luna (2013), La banda Sacco (2013), Inseguendo un'ombra (2014), Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema (2015), Le vichinghe volanti e altre storie d'amore a Vigร ta (2015), La cappella di famiglia e altre storie di Vigร ta (2016), La mossa del cavallo (2017), La scomparsa di Patรฒ (2018), Conversazione su Tiresia (2019), Autodifesa di Caino (2019), La Pensione Eva (2021), La guerra privata di Samuele e altre storie di Vigร ta (2022), Il teatro certamente. Dialogo con Giuseppe Dipasquale (2023), Un sabato, con gli amici (2024); e inoltre i romanzi e racconti con protagonista il commissario Salvo Montalbano: La forma dell'acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000), L'odore della notte (2001), Il giro di boa (2003), La pazienza del ragno (2004), La luna di carta (2005), La vampa d'agosto (2006), Le ali della sfinge (2006), La pista di sabbia (2007), Il campo del vasaio (2008), L'etร  del dubbio (2008), La danza del gabbiano (2009), La caccia al tesoro (2010), Il sorriso di Angelica (2010), Il gioco degli specchi (2011), Una lama di luce (2012), Una voce di notte (2012), Un covo di vipere (2013), La piramide di fango (2014), Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano (2014), La giostra degli scambi (2015), L'altro capo del filo (2016), La rete di protezione (2017), Un mese con Montalbano (2017), Il metodo Catalanotti (2018), Gli arancini di Montalbano (2018), Il cuoco dell'Alcyon (2019), Riccardino (2020), La prima indagine di Montalbano (2021), La coscienza di Montalbano (2022), La paura di Montalbano (2023).
Premio Campiello 2011 alla Carriera, Premio Chandler 2011 alla Carriera, Premio Fregene Letteratura - Opera Complessiva 2013, Premio Pepe Carvalho 2014, Premio Gogol’ 2015. www.sellerio.it
  • Collana: La memoria
  • Anno edizione: 2017
  • In commercio dal: 9 novembre 2017
  • Pagine: 512 p., Brossura
  • EAN: 9788838937101

martedรฌ 20 maggio 2025

Il cavallo di Torino film del 2011 diretto da Bรฉla Tarr e รgnes Hranitzky.

Il cavallo di Torino รจ un film del 2011 diretto da Bรฉla Tarr e รgnes Hranitzky.

Il film, premiato con l'Orso d'argento al Festival di Berlino, prende spunto da un episodio della vita di Friedrich Nietzsche.

All'uscita dalla sua abitazione di Torino, il 3 gennaio 1889, il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche vede un vetturino frustare il suo cavallo estenuato, che rifiuta di muoversi. Nietzsche rimane impressionato dalla violenza dell'uomo e dalla sua volontร  di dominare il mondo. Si precipita a fermare il vetturino e singhiozzando abbraccia il cavallo. Il proseguimento del film si collega a questo aneddoto, chiedendosi quale possa essere stato il destino dell'animale.

Un vetturino con un cavallo torna nella sua abitazione di campagna, dove lo aspetta la giovane figlia. Il vento incessante tormenta le loro giornate, che passano tra la monotonia e la pesantezza della loro misera esistenza. Sembra che i protagonisti siano rassegnati, non arriverร  mai qualcosa che possa cambiare la loro vita. Un conoscente passa per la loro abitazione e dichiara che la cittร  vicina รจ in rovina. Denuncia che gli uomini meschini e subdoli hanno corrotto il mondo con le loro azioni e hanno avvelenato la terra; gli uomini nobili e eccellenti si sono estinti, la loro esistenza non ha senso in un mondo in cui l'aviditร  umana non ha limiti.

Un gruppo di Rom si avvicina alla casa, attinge dell'acqua dal pozzo e vorrebbe portar la ragazza via, con loro. Essi rappresentano la voglia di libertร , il desiderio di fuga verso un mondo migliore, ma non vi รจ alcuna speranza e il lento deperire di tutto quello che li circonda รจ una specie di ribellione della natura nei confronti dell'immoralitร  dell'uomo. Il cavallo smette di nutrirsi, il pozzo si secca, la brace finisce, la luce del sole si spegne.

«Vi รจ un'insistenza patologica nel riprodurre costantemente le stesse azioni nell'attesa che qualcosa di nuovo accada. รˆ una tendenza tipica dell'essere umano. Quello che ho fatto nel mio film รจ stato riprodurre la vita.» (Bรฉla Tarr)

Secondo il regista Bรฉla Tarr il tema centrale del film รจ “la pesantezza dell'esistenza umana”. Non si concentra sulla mortalitร  ma sulla vita quotidiana: «Volevamo vedere quanto รจ difficile e terribile quando ogni giorno devi andare a prendere l'acqua al pozzo, in estate, in inverno … sempre. La ripetizione giornaliera delle stesse azioni ci dร  la possibilitร  di mostrare che c'รจ qualcosa di sbagliato nel loro mondo. รˆ molto semplice e puro».

Tarr descrive anche Il cavallo di Torino come l'ultimo passo di uno sviluppo che ha attraversato la sua carriera: «Nei miei primi film sono partito dalla mia sensibilitร  sociale e volevo cambiare il mondo. Poi ho dovuto capire che i problemi sono piรน complicati. Ora posso solo dire che รจ molto pesante e non so cosa succederร , ma vedo qualcosa di molto vicino. La fine. Prima di girarlo sapevo sarebbe stato il mio ultimo film».

Secondo Tarr, il libro che la donna riceve dai Rom รจ una “anti-bibbia”. Il testo รจ dello sceneggiatore del film, Lรกszlรณ Krasznahorkai, e contiene riferimenti a Nietzsche. Tarr descrive il visitatore nel film come “una sorta di ombra nietzschana”, ma sottolinea come questo differisce da Nietzsche poichรฉ non afferma che Dio รจ morto, ma biasima sia gli uomini che Dio: «Il punto รจ che l'umanitร , tutti noi, me incluso, siamo responsabili della distruzione del mondo. Ma c'รจ anche una forza al di sopra degli umani che agisce - il vento che soffia per tutto il film - e anch'essa sta distruggendo il mondo. Quindi sia l'umanitร  che una forza superiore stanno distruggendo il mondo».

Il cavallo di Torino รจ la storia di un padre e sua figlia, due “umiliati e offesi” isolati in un luogo (forse) al di fuori dello spazio e del tempo: una sorta di ultimi rappresentati di un’umanitร  sterile – non possono, almeno eticamente, procreare -, bloccata dall’accidia, condannata ad un’esistenza sempre uguale a se stessa. Fuori dalle porte della loro casa, il vento incessante corrode la materia ancora esistente. Se messo a confronto con l’episodio narrato dalla voce over nell’incipit del film, le due ore e mezza che seguono possono risultare l’ideale – e immaginifico – proseguimento.

– Perchรฉ non sei andato in cittร ? – Il vento l’ha spazzata via. – Come mai? – E’ andata in rovina. – Perchรฉ mai sarebbe andata in rovina? – Perchรฉ tutto รจ in rovina, tutto si รจ degradato, ma potrei dire che loro hanno rovinato e degradato tutto. Perchรฉ questo non รจ il tipo di cataclisma che avviene con l’aiuto per cosรฌ dire innocente degli uomini. Al contrario si tratta del giudizio dell’uomo, il proprio giudizio su sรฉ stesso, nel quale ovviamente Dio mette mano, o oserei dire: ne partecipa, e qualunque cosa di cui egli partecipa รจ la creazione piรน orribile che si possa immaginare. Perchรฉ vedi, il mondo รจ stato corrotto. Perciรฒ non importa cosa dico, perchรฉ tutto ciรฒ che hanno acquisito รจ stato corrotto, e dato che hanno acquisito tutto in una subdola, scorretta battaglia, hanno corrotto tutto. Perchรฉ qualunque cosa hanno toccato – e loro toccano tutto – lo hanno corrotto. Cosรฌ รจ stato sino alla vittoria finale. Sino al finale trionfante. Acquisire, corrompere, corrompere, acquisire. O posso mettertela in un altro modo, se vuoi: Toccare, corrompere e quindi acquisire o toccare, acquisire e quindi corrompere. รˆ andata avanti cosรฌ per secoli, avanti, avanti e avanti. Questo e nient’altro, a volte di nascosto, a volte bruscamente, a volte con delicatezza, a volte brutalmente, ma รจ andata avanti cosรฌ. Eppure, in un solo modo, come un assalto di ratti da un’imboscata. Perchรฉ per questa vittoria รจ necessario che l’altra parte, quella alta grande e nobile, non debba entrare in nessuna disputa. Non doveva esserci alcun tipo di lotta, solo l’improvvisa scomparsa di una parte, ossia la scomparsa dell’eccelso, del grandioso e del nobile. Cosรฌ che ora i vincitori che attaccano dall’imboscata comandano la terra, e non c’รจ un solo minuscolo angolo dove si possa nascondere loro qualcosa, perchรฉ tutto ciรฒ su cui posano le mani รจ loro. Anche ciรฒ che pensiamo non possano raggiungere – ma che loro raggiungono – รจ loro. Perchรฉ il cielo รจ giร  loro, e tutti nostri sogni. Loro รจ il momento, la natura, l’infinito silenzio. Anche l’immortalitร  รจ loro, capisci? Tutto, tutto รจ perso per sempre! E i tanti nobili, grandiosi ed eccelsi stettero lรฌ fermi, se cosรฌ si puรฒ dire. Si sono fermati a questo punto, e dovettero comprendere ed accettare che non ci sono nรฉ dio nรฉ dei. E gli eccelsi, i grandiosi e i nobili dovevano comprendere ciรฒ sin dall’inizio. Ma ovviamente, erano piuttosto incapaci a comprenderlo. Ci credevano e lo accettavano, ma non lo comprendevano. Se ne stettero lรฌ, disorientati ma non rassegnati, finchรฉ qualcosa – una scintilla dal cervello – finalmente li illuminรฒ. E d’un tratto si resero conto che non ci sono nรฉ dio nรฉ dei. D’un tratto videro che non esiste nรฉ bene nรฉ male. Poi videro e compresero che se cosรฌ era, allora nemmeno loro stessi esistevano! Vedi, secondo me questo potrebbe essere stato il momento in cui possiamo dire che si sono estinti, si sono spenti. Estinti, spenti come il fuoco lasciato bruciare nel prato. Uno perdeva costantemente, l’altro vinceva costantemente. Sconfitta, vittoria, sconfitta, vittoria, e un giorno – qui nei dintorni – ho dovuto realizzare, e ho realizzato, che mi sbagliavo, davvero mi sbagliavo quando pensavo che non c’รจ mai stato e non poteva esserci alcun cambiamento qui sulla Terra. Perchรฉ credimi, ora so che questo cambiamento si รจ davvero verificato. specchioscuro.it

domenica 18 maggio 2025

Simone Cristicchi - HappyNext. Alla ricerca della felicitร  | La nave di Teseo +

Ispirandosi a "Comizi d'amore" di Pasolini, Simone Cristicchi crea per il lettore un percorso in sette parole chiave – attenzione, lentezza, umiltร , cambiamento, memoria, talento, noi – in cui trovano spazio aneddoti, racconti e interviste, che ci accompagna nella sorprendente scoperta del senso profondo di questa ricerca per ciascuno di noi.

Felicitร : cosa significa davvero? In cosa risiede? Da sempre il genere umano concentra i suoi sforzi per afferrarla, per coglierla tanto nel fascino delle grandi idee quando nella meraviglia delle piccole cose. Eppure, raramente si puรฒ dire di esserci riusciti. In questo libro – parte di un progetto piรน ampio, che comprende anche uno spettacolo teatrale dal titolo omonimo e un film documentario di Andrea Cocchi – si sceglie di provare a spiegare cosa la felicitร  rappresenti, al riparo da facili entusiasmi e conclusioni affrettate. La ricerca della felicitร  si sposa, infatti, con l'inesauribile curiositร  di Simone Cristicchi, qui viaggiatore insieme al lettore, il quale, attraverso la filosofia, la meditazione e la fede, ci parla della bellezza, della vitalitร , del tempo, del senso di appartenenza e di comunitร , di musica e di storie.

  • Autore: Simone Cristicchi
  • Editore: La nave di Teseo +
  • Anno edizione: 2021
  • In commercio dal: 20 aprile 2021
  • Pagine: 156 p., Brossura
  • EAN: 9788893950893
  • www.ibs.it

sabato 10 maggio 2025

Giampaolo Pansa - Ti condurrรฒ fuori dalla notte | Sperling & Kupfer

ISBN: 9788820027452
EDITORE: Sperling & Kupfer
AUTORE: Giampaolo Pansa
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1998
COLLANA: Narrativa
Nel centro di Parigi, in una grande casa da ricchi, vive Angela Mercier, una giovane donna dal corpo malizioso e dallo sguardo determinato. Un giorno del febbraio 1997, Angela apprende che in Italia รจ sparito all’improvviso il famoso giornalista Bruno Viotti. Molti lo danno per morto, ma la ragazza, spinta da una ragione che soltanto lei conosce, si mette in caccia per trovarlo e fargli pagare un conto che riguarda la propria vita. Viotti รจ ancora in grado di saldare il debito?
Angela tenta di scoprirlo con un viaggio a ritroso nell’esistenza del giornalista, per capire quale uomo sia stato e sciogliere l’enigma che avvolge la sua fuga dal mondo. Una forza sconosciuta, nient’altro che il destino, la spinge ad approdare in Sardegna, sulla costa delle miniere scomparse. Un pianeta dalla bellezza intatta e anche un luogo di magie, di premonizioni e di fantasmi, che emergono dalle viscere di quell’Eldorado barbarico dove, un tempo, si celavano tesori d’argento, di piombo e di zinco e dove migliaia di uomini e di donne hanno lavorato e sofferto come schiavi. Fra le dune di Piscinas, un immenso altare di sabbia eretto dal vento, e il cupo castello di Ingurtosu, Angela risolve il suo problema, ma ne incontra un altro: la ferocia di una guerra che lei non ha conosciuto, quella del terrorismo che ha insanguinato l’Italia per vent’anni. Viotti รจ stato inghiottito da questa notte interminabile, piena di morti che ritornano, gonfia di ossessioni capaci di tormentare chi ha assistito impotente a tanti delitti... 
Piรน ancora che nei precedenti romanzi, Pansa sa fondere qui l’invenzione narrativa e la storia di una strage senza fine. Da piazza Fontana all’ultimo crimine delle Brigate rosse, le figure create dalla sua fantasia s’intrecciano con le persone vere che hanno sofferto per uno scontro folle, ingaggiato da una parte sola. Bisogna ricordare tutto o รจ piรน saggio dimenticare? Toccherร  ad Angela rispondere al dilemma e condurre fuori dalla notte quel Bruno Viotti tanto cercato: un cinquantenne bizzarro, forte e debole, testardo e impaurito, al quale la ragazza di Parigi รจ legata da un segreto che neppure lui immagina. Sarร  questo segreto ad aspettare al varco i lettori, per prenderli di soppiatto, come in un agguato. E qui, ad attenderli, troveranno una vicenda d’amore di un genere speciale, che tutti noi abbiamo in qualche modo vissuto.

RITA INDIANA - Papi

Papi รจ il suo papร , ma รจ anche un santo, un mecenate, un supereroe, un mago, un benefattore. E lei lo racconta come il migliore papร  del mondo, e lo guarda con gli occhi dell’amore e dell’attesa. Perchรฉ Papi sta arrivando, arriverร . E un giorno Papi รจ morto, anche se poi telefona dagli Stati Uniti per dire che tornerร  presto; un altro giorno รจ stato rapito, anche se poi passa a prenderla in Mercedes, vestito da rockstar, con catene d’oro al petto e Nike gigantesche ai piedi. Dalle sue tasche escono rotoli e rotoli di banconote, e tutti lo omaggiano, lo imitano, lo adulano. Perchรฉ Papi, in veritร , รจ un narcos, ed รจ violento e pericoloso, anche se lei, la ragazzina senza nome protagonista del romanzo, con lui si sente potente, felice e terribilmente viva. Dopo I gatti non hanno nome, Rita Indiana ci consegna un libro furioso, appassionato, esplosivo, dedicato al potere della fantasia sulla realtร  e all’amore di una figlia per il padre.
Questo libro รจ per chi adora restare in pigiama la domenica a guardare i cartoni animati, per i due cuori di Hit-Girl e Big Daddy, che battono all’unisono nel mondo reale e in quello dell’immaginazione, per chi ama la Caribbean queen di Billy Ocean, e per chi crede al potere della fantasia tanto da affidare a un giubbotto tutte le risposte sulla vita e sulla morte.
Rita Indiana รจ nata nel 1977 a Santo Domingo. Figura chiave della letteratura caraibica contemporanea e leader della band di merengue alternativo Rita Indiana y los Misterios, ha scritto romanzi e racconti, tradotti negli Usa, tra cui Ruminantes, Ciencia succiรณn e Papi. Blogger, conduttrice radiofonica, Rita รจ attivista del movimento per i diritti lgbt

mercoledรฌ 30 aprile 2025

Jean Giono - L'uomo che piantava gli alberi.

L'uomo che piantava gli alberi. Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalitร  indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicitร  e la totale solitudine nella quale viveva, quest’uomo stava compiendo una grande azione, un’impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta «come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione». salani.it/libri

L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI (Jean Giono) Film d'animazione di Frรฉdรฉrick Back tratto dal romanzo di Jean Giono. Vincitore del premio Oscar per il miglior cortometraggio d'animazione nel 1988. Perchรฉ la personalitร  di un uomo riveli qualitร  veramente eccezionali, bisogna avere la fortuna di poter osservare la sua azione nel corso di lunghi anni. Se tale azione รจ priva di ogni egoismo, se l'idea che la dirige รจ di una generositร  senza pari, se con assoluta certezza non ha mai ricercato alcuna ricompensa e per di piรน ha lasciato sul mondo tracce

La storia ha inizio nel 1913, quando il giovane narratore intraprende un'escursione a piedi sulle pendici provenzali delle Alpi. Il narratore finisce le scorte d'acqua mentre si trova in una vallata deserta e senza alberi, dove cresce solo lavanda selvatica, senza alcun segno di civilizzazione, eccetto un villaggio ormai abbandonato, con strutture diroccate e la fonte secca. Il ragazzo incontra un pastore assieme al suo gregge di pecore, che gli offre l'acqua dalla sua borraccia. Tale pastore viene descritto come un individuo piuttosto silenzioso, e ospita il giovane narratore nella sua casa. Nella giornata successiva il narratore lo segue nelle sue attivitร . Scopre che egli pianta ogni giorno 100 ghiande e ne ascolta la storia: divenuto vedovo, ha deciso di migliorare il luogo desolato in cui vive facendovi crescere una foresta, un albero per volta. Il suo nome รจ Elzรฉard Bouffier, ha cinquantacinque anni, si รจ ritirato sui monti e ha piantato in tre anni 100.000 ghiande. Si aspetta che ne nascano 10.000 querce. Dopo questo incontro, il narratore combatte come soldato di fanteria nella prima guerra mondiale.

Dopo il congedo, torna negli stessi luoghi nel 1920, sorprendendosi alla vista della trasformazione del paesaggio, con alberi ormai alti, non solo querce ma anche faggi e betulle, nelle zone piรน umide. L'acqua scorre nuovamente nei ruscelli una volta secchi, e la foresta raggiunge ormai un'estensione di 11 km. Ritrova anche Elzรฉard Bouffier, divenuto apicoltore, che continua a visitare ogni anno. Elzรฉard Bouffier continua a piantare alberi e la foresta continua negli anni successivi ad estendersi. Le popolazioni vicine si accorgono della trasformazione, ma la attribuiscono a fattori naturali. Nel 1935 la nuova foresta viene visitata da una delegazione governativa e viene messa sotto la protezione dello Stato. Dopo la seconda guerra mondiale, in seguito alla trasformazione del paesaggio, anche il villaggio abbandonato viene nuovamente popolato e sorgono nuove fattorie e coltivazioni nei dintorni, e la gente in zona deve gran parte della sua felicitร  a Elzรฉard Bouffier. Il racconto si conclude con la notazione della morte serena in una casa di riposo di Elzรฉard Bouffier nel 1947.

L'autore ha spiegato, in una lettera del 1957 a un rappresentante della cittร  di Digne:
Mi dispiace deludervi, ma Elzรฉard Bouffier รจ un personaggio inventato.
L'obiettivo era quello di rendere piacevoli gli alberi,
o meglio, rendere piacevole piantare gli alberi.

Nel 1990 il sassofonista Paul Winter 

ha pubblicato il lavoro The Man Who Planted Trees col gruppo Paul Winter Consort.

Blu Parthenope Eventi e Comunicazione - Vesuvio, 365 giorni da raccontare

martedรฌ 29 aprile 2025

“I misteri del chimico dei fantasmi” e “Gianburbero”, i due nuovi libri della Giannini Editore disponibili in tutte le librerie

Dal 30 aprile disponibili in tutte le librerie e store digitali i nuovi libri di Salvatore Biazzo e Carmine Spera

“I misteri del chimico dei fantasmi” di Salvatore Biazzo e “Gianburbero” di Carmine Spera. 

  • Il primo รจ un romanzo adatto a tutte le etร , scritto da un giornalista di razza come Salvatore Biazzo; 
  • il secondo invece รจ dedicato ai bambini, realizzato da Carmine Spera che conosce bene il pubblico giovane. Autore di canzoni per l’infanzia, pluripremiate allo Zecchino d’Oro, anche per la scorsa edizione il suo testo “Nonna Rock” รจ salita sul podio.

“I misteri del chimico dei fantasmi”, pubblicato nella collana Romanzi dai cinque continenti, รจ un romanzo storico ricco di suspance e informazioni scientifiche in cui i personaggi vivono vicende fascinose e paradossali tratte dalla cronaca vera del periodo della Seconda Guerra Mondiale con le sue leggi antisemite. Il protagonista principale รจ Oscar D’Agostino. Tra i ragazzi di via Panisperna, fu il chimico il cui contributo fu cruciale nelle ricerche nucleari e, in particolare, in quella che fu accertata essere la prima fissione nucleare. Fu, insomma, uno dei firmatari di un brevetto che costituรฌ l’atto di nascita della bomba atomica. Il suo nome rimase poco noto al grande pubblico, oscurato dai Nobel Fermi e Segrรจ e dalle misteriose vicende di cui furono protagonisti Pontecorvo, espatriato in Russia, forse una spia, e Majorana, scomparso nel nulla. Lo stesso D’Agostino fu figura enigmatica. Fondamentale il suo lavoro da chimico negli esperimenti che portarono alla scoperta dei neutroni lenti, base della fissione nucleare. Il boy scout dell’Era Atomica non ottenne mai il giusto riconoscimento scientifico, e il merito di aver agevolato, sventando un’operazione della polizia politica segreta del Regime, la fuga di Enrico Fermi e della moglie ebrea Laura Capon in USA per le leggi razziali. Al Chimico dei Fantasmi, quasi un nome in codice, di copertura, si rivolsero i servizi segreti inglesi che indagavano su Bruno Pontecorvo. E lo stesso Mussolini, nel ’43, per avere l’Arma Segreta che avrebbe mutato l’esito della Guerra. Come un Fantasma D’Agostino si muove nelle ombre della storia.

“Gianburbero”, pubblicato nella collana Kids, racconta di un uomo piรน temuto nel paese. Quando nasce suo figlio esprime il suo piรน grande desiderio: da grande dovrร  essere piรน bravo …anzi no piรน cattivo di lui. Suo figlio, perรฒ, mostra da subito un grande difetto. รˆ gentile e, soprattutto, ama studiare. Gianburbero si impegnerร  per cambiare il figlio ma i suoi insegnamenti si riveleranno buffi quanto inutili. Seguirร  un paradossale rapimento, a opera di Gianburbero di un bambino figlio del macellaio del paese, ma gli esiti saranno tutt'altri rispetto a quelli auspicati dal goffo criminale. Suo figlio, non solo salverร  la situazione dimostrando come sia possibile cambiare rispetto al contesto di appartenenza, ma imparerร  anche a leggere e scrivere grazie all’amicizia con il bambino rapito. Il finale รจ a sorpresa e confortante, come nei piรน bei cartoni animati o nelle canzoni per bambini. Lo stile รจ allegro, leggero, giocoso e pieno d’insegnamenti di vita e mai a senso unico: vanno dai padri ai figli ma ancora di piรน dai figli ai padri. Che sanno insegnare bene quanto ci sia modo e speranza per essere migliori.

Salvatore Biazzo ha lavorato cinque anni al Roma e oltre trent’anni in Rai, da inviato speciale e da capo redattore. Ha collaborato a Tutto il Calcio…, a 90° Mi-nuto, alla Domenica Sportiva, a Uno Mattina, Cronache Italiane, Tg1 Speciale, Tg2 Dossier, Mediterraneo, a Neapolis su Tg3, di cui fu co-fondatore. Tra i suoi libri, Il mio Napoli (Rai Eri), La lingua Trasmessa e Telecomunicare (Ferraro Editore), Il Dizionario del Giornalista (Rubbettino – Collana Scientifica Universitร  di Salerno), Come sopravvivere al concorso Rai e Diego 60 d.D (Guida Editori) e Biagio Agnes, un giornalista al Potere (Rai Eri). รˆ stato docente a contratto alla Scuola di Giornalismo all’Universitร  di Salerno. Tuttora opinionista in Radio e Tv.

Carmine Spera, nato a Castellammare di Stabia il 28 marzo 1969. Dedica gran parte del suo tempo libero alla scrittura e alla composizione musicale rivolta al mondo dell’infanzia. Dal 2010 a oggi  ha composto molti brani che hanno partecipato allo “Zecchino d’oro” trattando argomenti molto delicati come gli stereotipi di genere (Un principe Blu), il riciclo dei rifiuti (Bar-tolo il barattolo) e la dislessia (L’ Anisello Nunรน che sul canale you tube ha superato 100 milioni di visualizzazioni). Nel 2022 รจ tra gli autori del brano “Bla bla bla” che ha rappresentato l’Italia al Junior eurovision contest svoltosi in Armenia e trasmesso in Eurovisione. Nel 2013 si classificรฒ secondo alla X edizione del concorso letterario nazionale “il Racconto nel cassetto” per la sezione racconti per ragazzi con “Shirikirikiri Mago Arturo e la sua formula magica” pubblicato da Edizioni Cento Autori. Nel 2015 la casa editrice Eli La spiga pubblica il racconto Topodomani”, che sottolinea l’importanza dei punti di vista e del mettersi nei panni dell’altro.  Giannini Editore