Mai con i quadri
Editore: Longanesi
Improvviso, come un fulmine, il delitto cala sul chiostro di San Giacinto alle Fontanelle, sede insolita di un ricevimento al quale partecipa il fior fiore della nobiltà e del bel mondo romano. La vittima è Isabella De Gherarducci, titolare della cattedra di storia dell'Arte all'università La Sapienza, insigne critico e donna assai affascinante. Tra lo sgomento generale, le indagini vengono affidate al procuratore Corrado Blasi, uomo di vasta esperienza e d'incurabile scetticismo nei confronti degli esseri umani, soprattutto se questi ultimi appartengono alla nobiltà o comunque a una fascia sociale a lui nettamente superiore, come la principessa Papazzurri o l'antiquario Facchetti, amici (o nemici?) della morta.
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione:1997
Pagine: 204 p.
EAN: 9788830414310
Federico Zeri (Roma, 12 agosto 1921 – Mentana, 5 ottobre 1998) è stato un critico d'arte italiano.Forrmatosi a Roma presso i Gesuiti (svilupperà una sostanziale antipatia per la gerarchia ecclesiastica, ed un netto agnosticismo), il padre lo avviò allo studio della botanica e della chimica, ma nel 1943 Zeri abbandonò tutto e decise di seguire le lezioni sulla storia dell'arte del professore Pietro Toesca.Nel febbraio 1944 venne arrestato dai fascisti su denuncia di una vicina di casa, che lo accusava di intrattenere rapporti di amicizia con persone notoriamente antifasciste. Condannato a morte, venne liberato grazie all'interessamento di uno sconosciuto, che lo volle aiutare come gesto di gratitudine verso suo padre Agenore, da cui anni prima era stato curato...
Giornalista, sceneggiatrice, scrittrice e traduttrice, Carmen Iarrera è laureata in Scienze politiche all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Collabora attivamente a riviste come Gente Viaggi, Io Donna e Confidenze. Dal 1998 al 2001 è stata presidente della sezione italiana dell'AIEP, l'associazione internazionale di scrittori di gialli. Tra i suoi libri ricordiamo i due romanzi scritti in collaborazione con il critico d'arte Federico Zeri (Mai con i quadri e Uno sguardo indiscreto), Guantanamera, Delitti alla Scala, con il quale è entrata nel 2003 nella cinquina del Premio Scerbanenco. https://www.ibs.it
. "Non c' è alcun riferimento a personaggi reali. C' è un pezzo di quello, un pezzo dell' altro. Se qualcuno ci si riconosce peggio per lui". Ma quando si parla di un antiquario fiorentino che ha 1500 perizie tutte dello stesso autore si riferisce a Roberto Longhi? "No. Ma delle perizie di Roberto Longhi non si può parlare perché offendono il culto longhiano. C' è quello in mano alla Vergine vestale di Firenze e quello di Siena. Sono due chiese che si combattono come la cattolica e la ortodossa, come Stalin e Bucharin.
Molto divertente ma non ha nulla a che vedere con Longhi". Eppure anche Isabella De Gherarducci, assassinata nelle prime pagine, somiglia molto a una famosa storica d' arte. E Anselmo Ghisleri, che con un' occhiata scopre le ridipinture su un' opera del Geminiani, sembra Zeri da giovane. "Macché. Nulla di questo. Prima di cominciare il lavoro ci siamo detti: attenzione uno di noi due fa un mestiere nel quale ci sono persone che possono essere prese in giro e caricaturate. E' nostro scrupolo di non farlo. E credo che ci siamo riusciti. Per evitare contestazioni abbiamo addirittura cancellato un personaggio, un docente universitario, che era troppo riconoscibile.
Soltanto per gli investigatori non abbiamo potuto esimerci dalla realtà, ispirandoci ai carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio artistico". Il mondo della nobiltà romana, degli antiquari, dei collezionisti però è quello che lei ben conosce. https://ricerca.repubblica.it1997 > 05 > 23
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