È morta sotto i bombardamenti russi a Kiev la giornalista russa Oksana Baulina. Baulina, che lavorava per The Insider, stava filmando quel che restava del distretto di Podolsk a Kiev, dopo i pesanti bombardamenti da parte dell’esercito di Mosca. Durante il bombardamento è morto anche un civile, mentre due collaboratori della giornalista sono rimasti feriti e ricoverati in ospedale. In precedenza, la giornalista aveva lavorato all’Anti-Corruption Foundation, l’organizzazione fondata dall’oppositore del Cremlino Alexei Navalny, ed era stata costretta ad abbandonare la Russia. In qualità di inviata e corrispondente, Oskana Baulina ha lavorato principalmente tra Leopoli e Kiev. I colleghi e le colleghe della giornalista, nel riportare la notizia della sua morte, dopo aver espresso «le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di Oksana», hanno aggiunto: «Continueremo a coprire la guerra in Ucraina, compresi i crimini russi come il bombardamento indiscriminato di aree residenziali dove vengono uccisi civili e giornalisti».
A Mariupol c’è «un gelido paesaggio infernale ricoperto di cadaveri e di edifici distrutti». Questa è la testimonianza di decine di migliaia di residenti fuggiti dalla città portuale meridionale assediata dalle truppe russe, riferita da Human Rights Watch (Hrw). Le immagini satellitari di Mariupol che la Maxar (società di tecnologia spaziale specializzata nella produzione di satelliti) ha rilasciato mostrano un paesaggio carbonizzato, edifici in fiamme e il fumo che fluttua sulla città. «Ci hanno bombardato negli ultimi 20 giorni», ha detto Viktoria Totsen, 39 anni, fuggita in Polonia, citata da The Guardian. «Durante gli ultimi cinque giorni gli aerei ci sorvolavano ogni cinque secondi e lanciavano bombe ovunque su edifici residenziali, asili, scuole, dappertutto. È chiaro che gli occupanti non sono interessati alla città di Mariupol, vogliono raderla al suolo, ridurla alla cenere di una terra morta», ha detto un funzionario locale. Nel bollettino delle forze armate di Kiev odierno si dice che la città è ancora difesa dagli ucraini.
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