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martedì 28 gennaio 2025

Fulvio Greganti - “Assaporai il piacere della battaglia coi miei pari. L’ultimo disco di Lucio Battisti” | Elsa Major Edizioni

Quando si parla di Lucio Battisti è inevitabile pensare al genio musicale che ha rivoluzionato la canzone italiana, al ragazzo di Poggio Bustone che ha scritto pagine indimenticabili della nostra cultura. Ma cosa accade quando la leggenda incontra la narrativa?
Fulvio Greganti, con il suo nuovo libro “Assaporai il piacere della battaglia coi miei pari. L’ultimo disco di Lucio Battisti” (Elsa Major Edizioni), ci offre uno sguardo nuovo e sorprendente su una figura già ampiamente celebrata. Un intreccio di storie reali e immaginate che promette di affascinare i fan di Battisti e gli amanti della letteratura.
Il libro, introdotto dalla penna autorevole di Massimo Bello e da Mirco Zomparelli, presidente dell’associazione culturale Bond Italia, è molto più di una semplice biografia. Greganti esplora aneddoti nascosti, racconti inediti e suggestioni filosofiche, immergendo il lettore in un viaggio che oscilla tra realtà e finzione. Tra le citazioni più affascinanti, troviamo riferimenti alla sezione aurea, al numero di Fidia, e persino al “Re del Mondo” di René Guénon. Un mix che, come ci spiega l’autore, vuole “riflettere la complessità dell’animo di Battisti, spesso sottovalutata dalla critica tradizionale”.
Il libro sembra affrontare il rapporto tra il sogno e la realtà. Pensa che sia possibile conciliare questi due mondi o ritiene che viviamo costantemente in conflitto tra essi?
Spessissimo nel sogno si depositano verità sepolte e poi non esiste un uomo diurno alle prese con le azioni quotidiane e l’uomo notturno che subisce il suo inconscio. Nel caso specifico, Lucio Battisti aveva immaginato le baie della Cornovaglia già negli anni ‘80 prima di esserci stato fisicamente. Una sorta di luogo mitico, quasi una patria di elezione.
Le citazioni filosofiche e letterarie sono molto presenti, come porte che si aprono su altre realtà. Schopenhauer, Tolstoj, Guénon, o persino l‘Adagio di Albinoni. Quale messaggio voleva trasmettere con questi riferimenti?
Le citazioni che io utilizzo sono di solito di autori che ho studiato approfonditamente, non è un gusto o un vezzo fine a se stesso. Se vogliamo invece riferirci sempre a Lucio Battisti, negli ultimi anni di vita sembra effettivamente sia stato visto comprare, nella Libreria Moderna di Rimini, libri di René Guénon e di Ludwig Wittgenstein, particolarmente sorprendente per un autore definito “leggero”.
Quanto pensa che il concetto di delusione e rinascita, esplorato attraverso Battisti e Sigismondo, possa essere applicabile alla vita di ognuno di noi?
“Le discese e le risalite”, come amo definirle, si trovano nella vita di tutti i giorni, anche più volte al giorno. Il mistero del mondo, come ho scritto da qualche parte in questo romanzo, è la sua comprensibilità e il bene e il male, le due forze che regolano tutto, sono difficilissime da afferrare. Anzi, spesso il male sta ‘sotto mentite spoglie’.
Alla fine, il libro sembra suggerire che il destino sia già scritto o che sia una nostra costruzione?
Nessuna antitesi, abbiamo un libero arbitrio, che non è la razionalità strumentale comunemente intesa ma il retto agire, che ci permette di realizzare, sul nostro metro, una personalità spendibile. Alla fine e solo alla fine, ciò che deve accadere, accadrà.
Oltre alla figura di Battisti, possiamo dire che il libro offre uno spaccato sul mondo del giornalismo e della pubblicità, temi che riflettono in parte la vita dello stesso Greganti?
Non ho mai desiderato scrivere, per correttezza, di situazioni sconosciute oppure lontane da me oppure ancora trovate scritte su Wikipedia o fonti social. Il mondo del giornalismo e della pubblicità mi hanno sempre affascinato e continueranno ad affascinarmi. Possiamo cambiare cavallo o bastone, ma non la nostra essenza, come diceva Krishnamurti.
Con una scrittura densa di simbolismi e una narrazione avvincente, “Assaporai il piacere della battaglia coi miei pari” si candida a diventare un classico contemporaneo per chiunque voglia immergersi nel mondo della musica, dei sogni e delle grandi domande esistenziali.
  • TITOLO: Assaporai il piacere della Battaglia coi miei pari
  • SOTTOTITOLO: L’ultimo disco di Lucio Battisti
  • AUTORE: Fulvio Greganti
  • Genere libro: Romanzo
  • Misure  14 cm x 21 cm
  • I edizione Novembre 2024
  • ISBN 979-12-82043-06-9
SINOSSI DEL LIBRO
Dal 1994 al 1998 Lucio Battisti lavora a un nuovo disco. Stranamente decide di registrarlo a Rimini, città dove di solito trascorre le vacanze estive. Per la prima volta dopo molti anni si avvale di musicisti giovani, italiani e prova a scrivere senza tentennamenti tutti i testi delle sue canzoni. Sigismondo Donati è un giovane giornalista riminese che cerca di sbarcare il lunario. Appassionato di musica classica, fidanzato senza troppo impegno con Patrizia, si troverà coinvolto suo malgrado in una serie di colpi di scena inaspettati che determineranno gli eventi futuri della sua vita. L’intreccio di queste due vicende e il risolversi finale sono la cifra di un romanzo sulla musica, sul giornalismo, sul sogno, sul destino di ognuno di noi.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Fulvio Greganti è nato ad Ancona il 2 Maggio 1971. Vive da sempre a Montignano, una piccola frazione del comune di Senigallia, città che adora. Laureato in filosofia, agente pubblicitario e giornalista pubblicista, è alla sua sesta esperienza editoriale dopo “Frammenti di nostalgia”, lavoro ispirato dalla produzione artistica di Franco Battiato, “Buona Guardia”, racconto storico sugli anni ’50 italiani, “Divina Musa”, romanzo di formazione di un giovane universitario innamorato della musica, “Destini Ultimi” , il suo primo libro che esplora la zona dei sentimenti  e “Martiana”,  storia di amicizia e di provincia. “Assaporai il piacere della battaglia coi miei pari. L’ultimo disco di Lucio Battisti” è il suo romanzo dedicato al grande artista e pubblicato con la casa editrice Elsa Major.
Prezzo di copertina € 16,90 | Comunicato Stampa
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