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sabato 22 giugno 2019

FESTIVAL SALERNO LETTERATURA SETTIMA EDIZIONE. 23 GIUGNO 2019

23 GIUGNO 2019
11:00
Palazzo Fruscione
Incontro con il vincitore. In collaborazione con Fondazione Gatto e il Centro studi interdipartimentale di Poesia contemporanea “Alfonso Gatto” dell’Università degli Studi di Salerno.
Incontro con il vincitore Rafael Angel Herra. Menzione speciale per l’attore e regista Angelo Orlando. In collaborazione con Fondazione Gatto e Università degli Studi di Salerno (Centro studi interdipartimentale di Poesia contemporanea “Alfonso Gatto” - Laboratorio di traduzione del Dipartimento Studi Umanistici). Nel corso degli anni il Premio Internazionale di Poesia Alfonso Gatto, giunto alla 35.ma edizione, ha promosso i grandi nomi della poesia contemporanea. Da qualche anno grazie al sodalizio tra la Fondazione e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno il Premio ha assunto una dimensione internazionale proponendo un gemellaggio tra due tradizioni poetiche e tra due poeti e facendo della ricerca filologica e della traduzione il centro del proprio interesse. Nella figura del poeta costaricano Rafael Angel Herra - docente di filosofia, narratore, diplomatico, giornalista - si è voluto premiare un proficuo e proteiforme percorso all’impronta di un umanesimo profondo e vitale, arricchito da suggestioni “esotiche”, che ha trovato nella poesia  un canale privilegiato di espressione di istanze civili, esperienze condivise e soggettività.

11:30
Chiesa dell'Addolorata
Incontro con Mariafrancesca Villani, autrice di La camorra si studia in terza (Shakubook). Partecipano Rosaria De Cicco e Patrizio Rispo. Presenta Federica Flocco.
La camorra si studia in terza. Shakubook
Napoli, anno 2052. Nicole, novant’anni, è in gita coi suoi nipoti alla bellissima spiaggia di Bagnoli, finalmente restituita alla sua bellezza. Tra un bagno nelle acque cristalline e una colazione in spiaggia, lascia un “testamento” prezioso a Clara e Dario, che l’ascoltano incantati. La Napoli che fu e la Napoli rinata si fondono insieme in un anelito di speranza. Ma c’è spazio anche per il disincanto, per tornare coi piedi per terra. Abbiamo dunque il percorso personale dell’autrice, le sue avvincenti esperienze e l’idea che ciò che pare impossibile alla ragione, ma raggiungibile al cuore, può forse definirsi probabile. Come risulterà chiaro all’ultimo atto, con la storia del furto di una bicicletta che magicamente chiude il cerchio e fa intravedere una opportunità alla realtà di quel 2052 che prima appariva ingenuamente fantasiosa...

11:30
Tempio di Pomona
Incontro con Luigi Alfinito, traduttore del volume di Giuseppe Ripamonti La signora di Monza e altre storie patrie (La Scuola di Pitagora). Conduce Giovanna Pace.
La signora di Monza e altre storie patrie. Ediz. italiana e latina libro di Ripamonti Giuseppe; Paccagnini E. (cur.)
Senza Walter Scott, forse Ales  sandro Manzoni non avrebbe mai pensato di scrivere un romanzo storico. E senza gli storici lombardi del secolo XVII non avrebbe mai ambientato la sua storia nella Milano spagnola. Sappiamo che nel 1821 Manzoni, ritiratosi a Brusuglio, portò con sé un trattato di economia di Melchiorre Gioia e le Historiae patriae di Giuseppe Ripamonti. La grida del Seicento, in cui si parla delle violenze commesse per impedire delle nozze, che lesse nel Gioia, gli diede l’idea del matrimonio contrastato. Nel bel latino del Ripamonti trovò invece il sugo della sua storia: la Signora di Monza, le vicende di Francesco Bernardino Visconti detto l’Innominato, la peste, le gesta del Cardinal Borromeo. E forse anche il rapimento di una promessa sposa. A proposito di quel ribaldo che “con l’enormità dei suoi crimini mostrava di disprezzare i tribunali, i giudici, i pubblici poteri e le autorità”, il Ripamonti riferisce del rapimento della fidanzata di un principe straniero mentre veniva condotta a nozze...

12:30
Tempio di Pomona
Incontro con Filippo La Porta, autore di Disorganici. Maestri involontari del Novecento (Edizioni di Storia e Letteratura). Conduce Generoso Picone.
Disorganici. Maestri involontari del Novecento - Filippo La Porta - copertina
Una personalissima galleria di maestri “involontari” del secolo scorso - da Carlo Rosselli a Hannah Arendt, da Italo Calvino a Pier Paolo Pasolini, da Simone Weil a Ignazio Silone - che trovano un comune denominatore nella critica radicale della realtà, e le cui riflessioni sembrano ancora oggi essere decisive per rispondere a qualsiasi interrogativo stringente sul nostro presente. “Se l’insegnamento è soprattutto oralità, come può il maestro parlare al discepolo se non lo conosce? Probabilmente quel ‘faccia a faccia’ si può ricreare attraverso lo stile dell’autore. Quando leggo Camus, Orwell, Simone Weil, Nicola Chiaromonte, Carlo Levi o Pasolini - grandi figure di irregolari del ‘900, maestri assai poco disciplinati, intellettuali più dilettanteschi che specialistici - sento che si rivolgono proprio a me. Perché? Forse perché il loro stile ha a che fare, sia pure indirettamente, con la poesia, con una soggettività esibita, con un pensiero emotivo”.

12:30
Chiesa dell'Addolorata
Incontro con Nathalie Handal, autrice di Le vite della pioggia (Iacobelli)
 
e Canto Mediterraneo (Ronzani). Conduce Francesco Durante.
Canto Mediterraneo
Nathalie Handal è una poetessa e scrittrice franco-americana nata ad Haiti in una famiglia palestinese originaria di Betlemme. Ha vissuto in Francia, Stati Uniti, America Latina, Caraibi, Asia e mondo arabo. Fin dagli anni ‘90 si occupa di “global literature”, e vive tra New York (dove insegna alla Columbia University) e Parigi. Cura la rubrica “The City and the Writer” per la rivista online Words without Borders e ha vinto numerosi premi, tra cui il Virginia Faulkner Award for Excellence in Writing, l’Arab American Book Award e il Gold Medal Independent Publisher Book Award. La sua poesia “sta sulla soglia, nella possibilità delle direzioni illimitate, attraverso strade impolverate, incontro a combattenti e contadini, viandanti ed esuli nel mondo”. Nella diaspora la lingua offre rifugio, ma anche conferma della dislocazione, del “dove non sei più”. Le lingue e le vite si moltiplicano nelle tante terre d’appartenenza, e l’identità non ha più confini, come la pioggia. L’individuo si riconosce plurale, fluido e dialettico; vede le sue stratificazioni culturali in un tessuto metamorfico, fra tracce di esperienze e destini comuni, tra passato e presente.

18:00
Chiesa dell'Addolorata
Conferenza con immagini di Elisabetta Rasy, autrice di Le disobbedienti. Storie di sei donne che hanno cambiato l’arte (Mondadori).
Le disobbedienti. Storie di sei donne che hanno cambiato l'arte - Elisabetta Rasy - copertina
Che cosa unisce Artemisia Gentileschi, stuprata a diciott’anni da un amico del padre e poi protagonista della pittura del Seicento, a un’icona del fascino novecentesco come Frida Kahlo? Qual è il nesso tra Élisabeth Vigée Le Brun, costretta all’esilio dalla Rivoluzione francese, e Charlotte Salomon, perseguitata dai nazisti? C’è qualcosa che lega l’elegante Berthe Morisot, cui Édouard Manet dedica appassionati ritratti, alla trasgressiva Suzanne Valadon, l’amante di Toulouse-Lautrec e di tanti altri nella Parigi della Belle Époque? Un tratto essenziale accomuna queste sei pittrici: il talento prima di tutto, ma anche la forza del desiderio e il coraggio di ribellarsi alle regole del gioco imposte dalla società. Ognuna di loro ha saputo armarsi di una speciale qualità dell’anima per contrastare la propria fragilità e le aggressioni della vita: antiche risorse femminili, come coraggio, tenacia, resistenza, oppure vizi trasformati in virtù, come irrequietezza, ribellione e passione.

18:00
Arco Catalano di Palazzo Pinto
Incontro con Francesco Cicale curatore del libro Il Re Nasone e il profumo della felicità (Saremo Alberi) e Vincenzo Aliberti. Conduce Daria Limatola.
Re Nasone e il profumo della felicità. Una storia in LIS - copertina
Il Re Nasone e il profumo della felicità è una favola scritta in italiano e LIS - Lingua dei Segni Italiana, ed è il frutto di un laboratorio di scrittura creativa svolto con alcuni bambini della scuola primaria F. Smaldone di Salerno. La storia affronta con parole semplici i temi della diversità, dell’integrazione e dell’amicizia. Questo progetto, realizzato dalle Associazioni Duna di Sale e Saremo Alberi Libroteca e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana è il primo di una serie di altri sulla line di partenza, dedicati alla letteratura senza barriere. Età 4+
18:30
Palazzo Fruscione
Incontro con Cinzia Leone, autrice di Ti rubo la vita (Mondadori). Conduce Mario Tirino.
Cinzia Leone, Ti rubo la vita
Ebree per forza, in fuga o a metà, Miriam, Giuditta ed Esther sono capaci di difendere la propria identità dalle scabrose insidie degli uomini e della storia. Strappando i giorni alla ferocia dei tempi, imparano ad amare e a scegliere il proprio destino. Il romanzo di Cinzia Leone è una saga familiare che si dipana da Istanbul ad Ancona, da Giaffa a Basilea, da Roma a Miami, dalla Turchia di Atatürk all’Italia di fine ‘900, passando attraverso la Seconda guerra mondiale e le persecuzioni antisemite, con un finale a sorpresa. Un libro che, nella gioia della narrazione, riflette sulla storia, l’identità, la tolleranza. Giornalista, scrittrice e autrice di graphic novel, l’autrice collabora con il “Corriere della Sera” e “Il Foglio”. Ha pubblicato due romanzi e cinque libri di fumetti.

19:00
Chiesa dell'Addolorata
Incontro con Roberto Cotroneo, autore di Niente di personale (La Nave di Teseo). Conduce Generoso Picone.
Uno scrittore che ha lavorato a lungo nel mondo dei giornali e della cultura si accorge d’un tratto di essere stato negli ultimi trent’anni il testimone di un tempo ormai perduto. Perché è scomparso il mondo di Moravia e Calvino, di Fellini e Sciascia? E il grande giornalismo, e l’anima delle case editrici? Con una scrittura densa e il confronto con personaggi un tempo importanti e oggi quasi ai margini del mondo culturale prova a raccontare la fine di un’epoca. Tutto avviene in una Roma rarefatta e logora, che assiste indifferente al mutare delle cose. Così un universo sfuggente eppure nitido torna a vivere negli occhi e nel ricordo del protagonista che non può sottrarsi alla bellezza che ha conosciuto, né fare a meno di pesarla al netto di ciò che vede attorno a sé: un matrimonio in crisi, una metropoli che non lo incanta più, segreti di famiglia che tornano a farsi avanti, la minaccia di una follia incombente e dei fantasmi che la abitano. Un romanzo che è un atto d’accusa radicale, dove narrare è resistenza, e la memoria l’unica chiave per salvare il futuro.

19:00
Tempio di Pomona
Con Vincenzo Gallo, autore di 50 anni dopo il futuro (Il Saggio) Paola Cecere e i partecipanti al Laboratorio Tempo Video. In collaborazione con AUSER Salerno Orientale.
50 anni dopo il futuro. Un racconto del programma Apollo che portò l'umanità sulla Luna - Vincenzo Gallo - copertina
Per i bambini e i ragazzi degli anni Sessanta la Luna rappresentava il futuro. Quel 22 luglio 1969 è rimasto indelebile nella memoria di tutti coloro che, incollati ai televisori, assistettero allo sbarco degli astronauti americani sul nostro satellite. A cinquant’anni da quell’incredibile risultato scientifico, che cosa è rimasto di quelle aspettative di futuro? La fine dell’avventura delle missioni lunari ha segnato anche la fine di quei sogni o ne ha generati altri più grandiosi? Un confronto tra nonni e nipoti, con videointerviste, testimonianze dirette e la conduzione di Vincenzo Gallo, l’esperto della materia. Per tutte le età.

19:30
Atrio del Duomo di Salerno
Incontro con Valerio Massimo Manfredi, autore di Sentimento italiano. Storia, arte, natura di un popolo inimitabile (SEM).
Sentimento italiano. Storia, arte, natura di un popolo inimitabile - Valerio Massimo Manfredi - copertina
Si può ancora parlare dello spirito di un popolo senza inciampare in goffi anacronismi? E, in particolare, è ancora possibile per noi italiani richiamare le meraviglie della nostra storia, ammirarle di viva ammirazione perché continuino a orientare ancora il nostro presente e il futuro delle generazioni a venire? Valerio Massimo Manfredi, lo scrittore che in questi anni forse più di ogni altro ha saputo raccontare i fasti e i tumulti del passato con la vivacità del testimone e la sapienza dello studioso, attraverso questo nuovo, sorprendente libro ci ricorda che essere italiani, appartenere a questo popolo e vivere sul suo territorio, ci consente gioie inestimabili, ma al contempo ci impone una continua ridefinizione del nostro sentimento italiano.

19:30
Arco Catalano di Palazzo Pinto
Incontro con Enrico Galiano, autore di Più forte di ogni addio (Garzanti). Conduce Anna Chiara Sabatino.
È importante dire quello che si prova, sempre. È importante dirlo nel momento giusto. Perché dopo potremmo non trovare più il coraggio di farlo. È ciò che scoprono Michele e Nina quando si incontrano sul treno che li porta a scuola, nel loro ultimo anno di liceo. Nina sa che le raffiche di vento della vita possono essere troppo forti per una delicata orchidea come lei: deve proteggersi ed è per questo che stringe tra le dita la collanina che le ha regalato suo padre. Per Michele i colori, le parole, i gesti hanno un gusto sempre diverso dal giorno in cui, cinque anni prima, ha perso la vista. I due si completano a vicenda, ma un ostacolo imprevisto rischia di rovinare il loro rapporto. Dovranno lottare per imparare a cogliere l’istante che vola via veloce, come la vita, gli anni, il futuro. Dovranno crescere, ma senza dimenticare la magia dell’essere pieni di sogni. Età 15+

20:00
Chiesa dell'Addolorata
Incontro con Riccardo Luraschi, autore di Il Faraone (Castelvecchi). Conduce Francesca Salemme. Letture a cura di Brunella Caputo.
Il faraone
Enrico Bertelli, esperto di finanza aziendale timido, schivo e sottomesso al destino, ha un impiego poco gratificante nella grigia routine di una piccola città. Ma poi l’assunzione a Idealset, la maggiore industria televisiva e pubblicitaria del Paese, gli cambia la vita. Apprezzato per dedizione e capacità, riceve l’incarico di curare gli Affari Privati del proprietario Leo Maspero, il “Faraone”, imprenditore ricchissimo e spregiudicato che sta per fondare un partito e candidarsi alla guida del Paese perché trionfino la “rivoluzione dei ricchi” e la “democrazia del desiderio”. Bertelli, i cui nuovi compiti comprendono i pagamenti alle giovani amiche di Maspero, sarà irretito nei giochi della corte che circonda il tycoon, e messo a dura prova dal contatto con ragazze tanto provocanti. E misurerà, con un acuto senso di impotenza, la distanza siderale fra la sua ansia di sicurezza e la selvaggia imprevedibilità della vita.

20:30
Largo Barbuti
Incontro con Natasha Solomons, autrice di I Goldbaum (Neri Pozza). Conduce Claudio Grattacaso.
Vienna, 1911. Greta Goldbaum, ventunenne, ha sempre inseguito ciò che, per condizione ed estrazione sociale, le era proibito: conferenze universitarie segrete, indecenti lezioni di tromba e, soprattutto, la libertà di scegliere la propria vita. Ma la famiglia Goldbaum, una delle più ricche del mondo, si aspetta altro. Dislocati in tutta Europa, gli uomini Goldbaum sono banchieri, e le donne Goldbaum sposano gli uomini Goldbaum per concepire bambini Goldbaum. Ebrei e abituati a un orgoglioso isolamento, sanno che, sebbene il potere si trovi nella ricchezza, la forza sta nella famiglia. Costretta dai genitori, Greta si trasferisce in Inghilterra per sposare il lontano cugino Albert. Orgogliosa e solitaria, lo detesta a prima vista, tanto quanto lui detesta lei. Ma, quando la madre di Albert le dona a Greta un giardino, le cose iniziano a cambiare e Greta e Albert iniziano ad avvicinarsi. Ma mentre la coppia inizia ad assaporare una felicità inaspettata, la guerra si profila all’orizzonte e neanche i Goldbaum possono fermarla. Per la prima volta in due secoli la famiglia si troverà su fronti opposti e Greta dovrà scegliere: la famiglia che ha creato in Inghilterra o quella che ha dovuto lasciare in Austria.

21:30
Largo Barbuti
Incontro con Xiaolong Qiu, autore di L’ultimo respiro del drago (Marsilio). Conduce Luca Crovi.
L'ultimo respiro del drago
A Shanghai l’ispettore Chen è ormai leggendario, perfino per qualche alto dirigente del Partito a Pechino, come il potentissimo compagno segretario Zhao, che gli ha affidato un incarico a suo dire molto semplice ma in realtà delicatissimo: sorvegliare con discrezione le mosse segrete di un gruppo di ambientalisti e poi presentargli un rapporto dettagliato. Il punto è che “non si tratta soltanto dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del cibo, ma anche di una forma di inquinamento della mente”, quindi l’ispettore Chen, confuciano perplesso, si sente moralmente obbligato ad andare a fondo della questione. Come se non bastasse, un’ondata d’inspiegabili delitti sta colpendo Shanghai: nessun indizio, né movente, né sospettati. È imminente l’apertura dell’Assemblea nazionale del popolo, e per la polizia sarebbe un disastro politico se il caso, che fa pensare sempre più a un serial killer, rimanesse irrisolto. Chen deve affrontare una pericolosa doppia indagine dagli esiti imprevedibili, destinata a toccare persino i vertici inarrivabili della Città Proibita..

22:30
Atrio del Duomo di Salerno
Performance di Klemcy Salza ispirata a Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez. Con Bibiana Jimenez e la violinista Francesca Strazzullo. Opera prodotta dal PLART.
Il progetto dell’artista e coreografa colombiana Klemcy Salza trae ispirazione dalla letteratura latino-americana del realismo magico, e dal suo più grande interprete, Gabriel Garcia Marquez. La Fondazione Plart è nota per il carattere d’eccezionalità della sua collezione d’oggetti di design in plastica. Ma, nel caso specifico, dalle plastiche sposta l’attenzione alla plastica, come senso generale che rimanda all’azione di formare figure, e volge lo sguardo dalla plastica dei materiali alla plasticità del corpo. Così il Plart si apre a un’esperienza che unisce la scrittura e la danza. 
La performance presenta la storia di due personaggi del romanzo: le sorellastre Amaranta e Rebecca che s’innamorano dello stesso uomo. Rebecca è più bella e Pietro Crespi s’innamorerà di lei. Amaranta dichiara guerra a questo matrimonio, che non avverrà mai: Rebecca infatti sposerà il fratello José Arcadio. Vorrebbe anche che Rebecca morisse prima di lei, ma sarà lei a morire vergine e sola. Amaranta e Rebecca sono personaggi antitetici, e in questo simboleggiano tutta la storia dei Buendia, tra magia e realtà. Klemcy Salza ha identificato nella solitudine il leitmotiv più significativo per dirigere il suo lavoro verso l’astrazione plastica delle forme del corpo. In questo, il linguaggio performativo si attesta come uno scenario fecondo in cui convergono tutte le possibilità dei nuovi saperi, capaci di restituire il carattere più originale della sinestesia contemporanea, e assurgendo dunque a settore di grande interesse per la Fondazione Plart. Questo nuovo modo di guardare alla ricerca sarà a fondamento della prossima apertura del PlartTwo, nel 2020 a Torino, con la volontà di costruire un’azienda creativa innovativa attenta alle congiunzioni tra tecnologia, intuizione, progettualità al fine di cogliere il multilinguismo dell’estetica attuale
Cent'anni di solitudine

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