Mantova - Le grandi svolte non presentano biglietto da visita. In un giorno qualunque, ci si accorge che qualcosa nella nostra vita è cambiato, per sempre. Quella annunciata qui da Ivano Fossati è una rivoluzione epocale di non scarno significato: in poche parole molto pensate, com'è nella sua natura schiva, il rispettato artista genovese mette fine ad un periodo felicissimo della musica italiana, quella dei cantautori. Per quanto lo riguarda, naturalmente.
Si chiacchiera a tavola, in uno di quei posti sperduti fra colline o campagne che Ivano è solito scegliere quando deve provare un concerto. Quistello, provincia di Mantova, paesaggio da "Novecento" di Bertolucci, a pochi chilometri un teatro dove con suo figlio Claudio, Beppe Quirici e altri musicisti, l'eterno pensoso ragazzo che un tempo lontano lanciò in Italia il rock progressivo, prepara il concerto del prossimo 9 maggio a Strasburgo, prima tappa verso l'Europa nuova terra di conquista, e il successivo tour italiano, da giugno.
le rivoluzioni si annunciano spesso con altri pretesti anche nobili. Come l'uscita, oggi, di "Canzoni a raccolta - Time and Silence", la prima antologia discografica di Fossati, con 15 anni di successi significativi, fra La musica che gira intorno e Ventilazione, Discanto e La canzone popolare, Mio fratello che guardi il mondo e Una notte in Italia. Unico inedito, Il talento delle donne, richiama alla mente le intense canzoni di macramè che scrutavano talentosamente l'universo femminile. Fossati è cordialmente timido, come sempre. E come sempre cerca con prudenza le parole per spiegare meglio la sua quieta rivoluzione.
"Canzoni a raccolta - Time and Silence" è la sua prima antologia in quasi trent'anni di musica. Perché proprio in questo periodo affollato di antologie?
"Ci ho messo dentro le canzoni meno cantautorali, le più vicine alla musicalità della scrittura, come composizione e lavoro di strumenti e musicisti. Perché mi sembra che si volti pagina: anzi, la pagina è già voltata". FONTE
- - da La Repubblica (30/04/98)
- - da Il Mucchio Selvaggio n.305 (12/05/98)
- - da Musica! (14/05/98)
- - da Musica! (21/05/98) Quindici canzoni per galleggiare sulla zattera della memoria con il musicista genovese. Che, nelle note di copertina, offre le istruzioni per l'uso: "Nella prima canzone di questo album ho utilizzato in perfetta coscienza le sillabe sacre Om Mani Padme Hum, affinché mi aiutassero a tracciare la linea d'ombra il più possibile netta fra l'idea ciclica del tempo orientale e quella lineare che è la nostra. Le parole tempo e silenzio sono espresse in lingua inglese perché più di ogni altra sembra rappresentare oggi il modello occidentale. La piccola storia nel mezzo non è certo soltanto mia. Le restanti canzoni sono un frammento di quindici anni di personalissima meditazione occidentale". Questa compilation - curata con l'amore che si dedica ai dischi veri - rappresenta allora la chiusura di un (magnifico) ciclo artistico e ne preannuncia uno nuovo, meno occidentale. L'ultimo atto prima del giro di boa è l'inedita Il talento delle donne, simbiosi intelligente fra musica leggera, orchestrazione colta, speziature jazz. Il resto è arte della canzone popolare sedimentata nel tempo. Flavio BrighentiCome cambia le coseLa luce della lunaCome cambia I colori quiLa luce della lunaCome ci rende solitari e ci toccaCome ci impastano la boccaQueste piste di polverePer vent'anni o per centoE come cambia poco una sola voceNel coro del ventoCi si inginocchia su questoSagrato immensoDell'altipiano barocco d'orientePer orizzonte stelle bassePer orizzonte stelle basseOppure niente
- Ivano Fossati – Canzoni A Raccolta (Time And Silence)
- Etichetta: Columbia – COL 489836 4
- Compilation
- Paese: Italy
- Uscita: 1998
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